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Allegato B
Seduta n. 261 del 19/12/2007
TESTO AGGIORNATO AL 20 DICEMBRE 2007
ATTI DI INDIRIZZO
Mozione:
La Camera,
premesso che:
le Forze armate della Repubblica sono strumento essenziale della nostra politica estera, nel quadro degli impegni assunti dal nostro Paese con le organizzazioni internazionali e le alleanze di cui facciamo parte ed a tutela del ruolo dell'Italia per la tutela della pace e dell'ordine internazionale, a garanzia della libertà e dei diritti inalienabili delle persone e dei popoli;
i contingenti italiani impegnati in Afghanistan, in Libano e nei Balcani, riscuotono unanime apprezzamento a livello internazionale per l'impegno costantemente profuso e per la professionalità e le capacità peculiari messe in campo;
i tagli di bilancio stanno avendo effetti gravi sulla funzionalità e la capacità operativa delle Forze armate, incidendo particolarmente sul reclutamento e sull'addestramento, con effetti sia sul breve sia sul lungo termine che mettono a rischio la capacità delle Forze armate di continuare a rispondere agli impegni loro affidati in un contesto internazionale che non permette di abbassare la guardia;
ogni iniziativa di razionalizzazione e riorganizzazione del modello di Difesa non può avere l'obiettivo surrettizio di ridimensionare le ambizioni ed il ruolo internazionale del nostro Paese, ma deve orientarsi a garantire maggiore efficienza dello strumento e condizioni per il personale militare, che testimonino l'alto valore che il Paese attribuisce al loro impegno ed alla loro dedizione,
impegna il Governo:
ad assicurare con urgenza tutte le risorse necessarie a garantire la piena funzionalità dello strumento militare, in termini di dotazioni destinate all'addestramento, all'arruolamento ed al personale, con particolare riguardo al trattamento complessivo ed alle condizioni di vita di chi ha scelto di servire il proprio Paese a rischio dell'incolumità personale, ed inoltre il finanziamento di strumenti adeguati a garantire la possibilità di riconoscere pienamente l'importanza del servizio reso ed il merito acquisito nei confronti della collettività anche nel quadro di una riorganizzazione dello strumento militare;
a garantire riconoscimento pieno ed indiscusso per il ruolo delle Forze armate, strumento insostituibile per assicurare sicurezza e sviluppo ai cittadini del nostro Paese in un mondo globalizzato, e per confermare il livello di impegno dell'Italia sulla scena internazionale.
(1-00260) «Cossiga, Cicu, Gregorio Fontana, Leone».
Risoluzione in Commissione:
La IX Commissione,
premesso che:
le privatizzazioni devono avvenire in base all'articolo 2, comma 192, della legge 23 dicembre 1996, n. 662;
Alitalia da oltre cinquanta anni riveste un ruolo di importanza strategica per l'intero sistema sociale e produttivo nazionale;
ad oggi risulta che nessuno tra i principali Paesi europei, Francia inclusa, abbia provveduto alla privatizzazione della propria compagnia aerea di bandiera;
vi è la necessità che si sviluppino sia le attività dei voli a domanda, sia il ruolo delle low cost, sia una strategia complessiva di rilancio del trasposto aereo, puntando anche a difendere il ruolo delle piccole compagnie, che hanno dimostrato di saper attrarre traffico aggiuntivo a quello convogliato da Alitalia e che potrebbero svolgere il ruolo di ammortizzatori in un piano di sviluppo centrato sui vettori di maggiori dimensioni; il trasporto aereo appartiene ad un comparto in cui, accanto ai servizi, si pongono le infrastrutture e le costruzioni aeronautiche con gli investimenti connessi anche al ricorso al sistema satellitare;
si è assistito a diversi aiuti sotto varie forme e a diverse ricapitalizzazioni concesse al vettore «pubblico» italiano;
vi sono stati rapporti nelle alleanze che si sono rivelati insoddisfacenti sia sul piano internazionale che su quello interno;
vi è la necessità di un più chiaro indirizzo governativo in tema di trasporto aereo, anche in vista di un improrogabile potenziamento dei due aeroporti di Roma e Milano e degli aeroporti del Sud Italia, nonché della valorizzazione degli aeroporti minori, migliorando ulteriormente la professionalità del settore;
la mobilità in Italia oggi è fortemente compromessa;
il Paese per limiti infrastrutturali non è competitivo e non lo sarà almeno per i prossimi 15 anni;
siamo in presenza di ritardi sulle infrastrutture ferroviarie (critici i collegamenti con il Sud Italia, la Sicilia e la Sardegna);
è carente il sistema autostradale;
i due aeroporti principali del nostro Paese presentano una situazione di criticità evidente: Aeroporti di Roma-Fiumicino oggi «privatizzato», è in ritardo con gli investimenti e con i suoi 70 movimenti ora/massimo ha un'espansione esigua e resterà compromesso per anni. Deve contemporaneamente servire i collegamenti nazionali e si trova limitato nello svolgimento della sua attività di generatore di traffico (hub); l'aeroporto di Milano Malpensa a causa dei difetti strutturali non è in grado di poter svolgere la propria competitività con i grandi hub europei;
gli aeroporti di Cagliari, Catania, Palermo, Bari: con una differente impostazione gestionale potrebbero essere punti co-terminalizzati per destinazioni se in presenza di una compagnia cui il Governo italiano possa dare «indirizzi»;
in assenza di compagnie con caratteristiche proprie di vettori di riferimento come Iberia in Spagna, Air France in Francia, British Airways in Gran Bretagna, Lufthansa in Germania, ci si chiede se non sarebbe possibile assicurare la mobilità del cittadino (articolo 16 della Costituzione) e non sarebbe possibile rendere competitivo il sistema economico italiano; il ritiro dal mercato renderebbe l'Italia terra di conquista commerciale da parte dei vettori stranieri e impoverirebbe di professionalità e tecnologie il nostro Paese;
impegna il Governo
ad adottare iniziative per:
a) tutelare i sacrifici fatti dai lavoratori di Alitalia che hanno anche recentemente dato un aumento del 30 per cento di produttività, hanno contribuito al contenimento dei costi e sono stati disponibili per gli esuberi;
b) non rendere vani i sacrifici sostenuti dai dipendenti in considerazione anche degli accordi sottoscritti a Palazzo Chigi con le forze sindacali;
c) elaborare un atto d'indirizzo che indichi le strategie per il superamento della crisi e lo sviluppo del traffico aereo in Italia, con particolare riguardo ad Alitalia e ai vettori italiani;
d) realizzare a Malpensa un'appropriata base di armamento;
e) ripensare i criteri della privatizzazione dell'Alitalia che, qualora fosse ricollocata temporalmente in una fase di estrema instabilità determinata dalla strutturale debolezza della compagnia, rappresenterebbe un'incomprensibile operazione di smembramento societario e di svendita di asset strategici per il Paese;
f) presentare al Parlamento un piano contenente linee programmatiche per il settore aereo italiano basato sulla qualità dei servizi, a partire dai livelli di sicurezza, anche in ottemperanza ai principi internazionali che regolano la materia, nonché del dettato costituzionale relativo alla mobilità del cittadino;
g) prendere doverosa posizione nella sua qualità di «azionista di riferimento» di Alitalia, dicendo, soprattutto, quale sia la missione assegnata al nuovo vertice aziendale, quale debba essere, nei suoi progetti, il futuro assetto societario e industriale della nostra compagnia di bandiera, dandone debito conto al Parlamento;
h) mantenere, all'interno dell'assetto societario della compagnia, una presenza pubblica, almeno per il periodo di avvio del processo di privatizzazione, in modo da rendere più efficace il processo stesso;
g) operare una ponderata e condivisa scelta di fondo, coinvolgendo a pieno titolo il Parlamento sulle tematiche in questione, che veda Alitalia utilizzata come leva di politica industriale e di sviluppo economico-sociale, da integrare con le altre modalità e strutture di trasporto, e completamente libera di competere a livello nazionale ed internazionale, secondo criteri squisitamente commerciali e di mercato, senza condizionamenti politici di alcun genere per assicurarsi il diritto costituzionale della mobilità;
h) presentare al Parlamento il piano di Governo, con particolare riferimento al potenziamento dei due aeroporti di Roma e Milano e degli aeroporti del Sud Italia, riconoscendo lo sviluppo di Roma per il suo ruolo di grande hub ed intervenendo immediatamente su Malpensa e gli aeroporti milanesi per le strutture mancanti, sia direttamente per l'aeroporto, sia per le infrastrutture di collegamento e le altre necessarie per dare al Nord il grande aeroporto di cui ha bisogno per renderlo competitivo nel contesto degli aeroporti europei.
(7-00318) «Pedrini».