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Allegato A
Seduta n. 261 del 19/12/2007
(Sezione 5 - Iniziative per una nuova disciplina dell'orario di lavoro)
DI SALVO, BUFFO, PETTINARI, LEONI, FUMAGALLI, BANDOLI, ZANOTTI, POLETTI, NICCHI, SASSO, TRUPIA, D'ANTONA, SCOTTO, AURISICCHIO, ATTILI, LOMAGLIO, MADERLONI, ROTONDO e CIALENTE. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la legislazione dei Governi della XIV legislatura, ad avviso degli interroganti in violazione della Carta costituzionale, ha cancellato il limite di durata massima giornaliera dell'orario di lavoro;
occorre ripristinare questo elemento minimo di civiltà del lavoro, con tutta l'urgenza resa necessaria dai drammatici fatti di Torino, in cui hanno perso la vita cinque operai giunti alla dodicesima ora consecutiva di lavoro;
ciò deve tradursi, in attuazione dei principi di cui agli articoli 32 e 36 della Costituzione e, in particolare, dell'obbligo della Repubblica di tutelare la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, nell'integrazione della vigente disciplina legale dell'orario di lavoro;
è opportuno che la durata normale massima della prestazione lavorativa giornaliera sia fissata in misura non superiore alle 8 ore, fermi restando i limiti inferiori eventualmente stabiliti dalla contrattazione collettiva e nel rispetto della durata massima settimanale di 48 ore, fissata dalla direttiva comunitaria 2003/88/CE; alla durata normale giornaliera dell'orario non potranno cumularsi più di due ore di lavoro straordinario -:
quali concrete iniziative intenda assumere il Governo per stabilire una nuova disciplina legale dell'orario di lavoro improntata al riconoscimento degli elementi minimi di regolazione della materia citati in premessa. (3-01504)
(18 dicembre 2007)