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Allegato B
Seduta n. 268 del 17/1/2008
TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
FUGATTI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la notizia di multe napoletane spedite in giro per l'Italia si è trasformata ormai in un vero e proprio caso come è possibile apprendere dalle numerose testimonianze di cittadini che si sono visti recapitare multe salate per violazioni al Codice della Strada mai commesse;
sono considerevoli, in particolare, gli scambi di identità collegati ad infrazioni che gli ausiliari del traffico e gli agenti di polizia partenopei hanno effettuato ai danni di cittadini residenti a Trento, i quali non risulta siano mai stati a Napoli e comunque non nel periodo in cui è stata rilevata la contravvenzione;
singolare è il caso di una ragazza che il 23 luglio scorso, finito di lavorare a Trento, in Corso Tre novembre, alle ore 19 sarebbe riuscita a raggiungere Napoli e a parcheggiare la sua macchina in centro entro le 19,50, quanto la sua auto è stata multata da un vigile urbano per divieto di sosta nello spazio riservato ai disabili;
in molti casi, i competenti organi hanno consigliato ai soggetti coinvolti nella vicenda di presentarsi a Napoli davanti al giudice di pace, soluzione questa che danneggia ulteriormente in termini di costi e di tempo gli interessati;
di fronte ad una situazione così bizzarra molti cittadini hanno deciso, sempre su suggerimento degli organi competenti, di non pagare la multa e rispedire per raccomandata il verbale di contestazione, rimanendo comunque nel dubbio per cinque anni, il tempo di durata della prescrizione;
nonostante la vicenda denunciata coincida con il caso dell'abuso nella città di Napoli di permessi riservati al parcheggio degli invalidi, per il quale sono state elevate numerose multe, ciò non può essere mosso a giustificazione del numero degli errori commessi dagli agenti di polizia e ausiliari del traffico partenopei -:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza del fatto descritto in premessa;
se è nelle intenzioni del Ministro adoperarsi, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di fare chiarezza sulla vicenda ed arrivare nel più breve tempo possibile ad una soluzione che non penalizzi in ogni caso coloro che sono stati già danneggiati dai poco attenti comportamenti degli agenti e ausiliari partenopei.
(5-01926)
Interrogazioni a risposta scritta:
FUGATTI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il degrado e il profondo stato di abbandono della stazione ferroviaria di Ala, in provincia di Trento, passa anche attraverso le denunce di comitati di pendolari e di utenti della piccola stazione, i quali sono costretti ad affrontare nei loro spostamenti quotidiani disagi;
la scarsa manutenzione degli edifici, dove sono ben visibili parti di calce staccate, l'inadeguatezza dell'illuminazione, la mancanza di marciapiedi lungo il viale e l'assenza di parcheggi delimitati, scoraggiano l'utilizzo del servizio ferroviario soprattutto nelle ore notturne;
uno degli aspetti maggiormente penalizzanti per gli utenti del servizio è rappresentato dal disagevole accesso ai binari, caratterizzato da un sottopassaggio con scalini che risulta praticamente inaccessibile per le fasce di popolazione più deboli, in primo luogo i disabili;
guardando alle piccole stazioni oltre Brennero, in Austria, molte di queste sono attrezzate con delle rampe in salita ed in discesa che consentono a tutti gli utenti, anche alle categorie più deboli, il libero accesso al servizio ferroviario;
il verificarsi di fenomeni di abbandono e di decadenza delle infrastrutture
dedicate alla stazione ferroviaria potrebbe incoraggiare poi atti di vandalismo, che si ripercuoterebbero negativamente sulla sicurezza dei viaggiatori -:
se il Ministro intenda adottare opportuni provvedimenti nell'ambito delle proprie competenze al fine di porre rimedio allo stato di abbandono e di profondo degrado in cui versa la stazione ferroviaria di Ala, garantendo agli utenti il diritto alla sicurezza e al libero accesso del servizio ferroviario.
(4-06110)
RONCONI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
le Officine Grandi Riparazioni di Foligno, nate nel 1911 in sostituzione della vecchia OGR di Roma Termini, specializzate nella manutenzione, il rinnovamento e la riparazione di locomotive o carrozze ferroviarie, sono state le prime ad essere attrezzate ad operare su locomotive elettriche, giungendo ad occupare fino a 3000 dipendenti;
la loro storia rischia, tuttavia, di interrompersi per motivi che non sono chiari;
oggi le OGR contano 597 lavoratori dopo che nel dicembre scorso sono state pensionate 49 persone ed altri 30 pensionamenti sono previsti per il 1o di aprile 2008, nonostante sia intercorso il 7 dicembre 2007 un accordo tra Trenitalia, Governo e sindacati;
a causa di questi pensionamenti e del mancato turn over nel 2007 (che già nel 2006 è stato inferiore del 30 per cento) le OGR di Foligno hanno prodotto 40.000 ore di lavoro in meno;
a fronte di tutto questo non si comprende perché un 33 per cento della produzione viene esternalizzato -:
quali siano le intenzioni del Governo rispetto al futuro delle Officine Grandi Riparazioni di Foligno, azienda storica che ha dimostrato nel tempo la sua importanza ed utilità per FF.SS prima e Trenitalia dopo e quali iniziative intendano adottare per mantenere inalterati i livelli occupazionali anche alla luce degli accordi intercorsi.
(4-06112)