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Allegato B
Seduta n. 272 del 23/1/2008
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INTERNO
Interpellanza:
La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
con precedente atto di sindacato ispettivo (4-03762) presentato il 29 maggio 2007, veniva riportata la denuncia presentata dal signor Giuseppe Di Vincenzo, amministratore unico della Biomed sas, con sede legale a Palermo, in merito a presunte e gravi irregolarità nelle procedure di acquisizione di attrezzature per attività di ambulatorio e di chirurgia effettuate da alcune ASL in Sicilia;
alla precedente denuncia il signor Giuseppe Di Vincenzo ha aggiunto, nel corso di una conferenza stampa, organizzata dal Comitato regionale della Sicilia del Partito della Rifondazione comunista, tenutasi a Palermo lo scorso 17 dicembre, nuove e circostanziate segnalazioni, che gettano una luce particolarmente inquietante sulle procedure adoperate, da alcune ASL in Sicilia, per l'acquisizione di apparecchiature mediche;
tra l'altro vi sarebbero state pesanti irregolarità nell'acquisto di apparecchiature per una unità operativa di oculistica che hanno portato l'ASL 3 di Catania a spendere 5.573.710 euro, attraverso un leasing quinquennale;
tali acquisti sarebbero stati effettuati senza il ricorso a gare e senza un reale ed efficace controllo sulla congruità dei prezzi;
nello stesso periodo, per attrezzare un'analoga unità operativa di oculistica presso l'ente ospedaliero di Sciacca è stato fatto un bando pubblico, con valutazione prezzo/qualità di apparecchiature con le stesse caratteristiche qualitative e funzionali di quelle di Catania, ma sono stati spesi solo 702.900 euro;
anche per l'aggiornamento tecnologico dell'unità operativa di oculistica del nuovo ospedale Nesina-Garibaldi, sarebbero stati usati criteri dubbi con una spesa di 2.627.525 euro;
tali irregolarità, se confermate, non farebbero che confermare le preoccupazioni, espresse da più parti, sugli attuali criteri di scelta, nella Regione Sicilia, dei manager delle ASL e sui controlli relativi alla loro gestione;
sulla denuncia dell'imprenditore sanitario Giuseppe Di Vincenzo è stato aperto un «fascicolo» presso la Procura e sono attualmente in corso indagini da parte della Direzione investigativa antimafia di Catania;
su quanto accaduto, fermo restando la piena autonomia della Procura e della DIA di Catania, nel svolgere i propri accertamenti ed indagini, appare necessario e non più derogabile un intervento istituzionale atto ad accertare tutte le eventuali responsabilità;
il 31 luglio 2007, la Regione siciliana ha sottoscritto con il ministero della salute e con il ministero delle finanze un piano di rientro dal deficit sanitario -:
se il Ministro della salute sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali provvedimenti siano stati presi o si intendano attivare;
se non ritenga, in ogni caso, che su tali episodi sia necessario attivare tutte le verifiche necessarie, al fine di accertare eventuali anomalie, da parte di alcune ASL in Sicilia, nelle procedure di acquisto di apparecchiature mediche che avrebbero determinato aumenti di spesa ingiustificati in un settore, come quello della sanità, già gravato da un deficit enorme, producendo di fatto un peggioramento del livello fornito dai servizi sanitari pubblici;
se il Ministro dell'interno non ritenga che sussistano i presupposti per l'esercizio dei poteri del prefetto ai sensi degli articoli 143 e 146 del testo unico enti locali.
(2-00931)«Dioguardi».
Interrogazione a risposta in Commissione:
MISURACA, LA LOGGIA, BOSCETTO e BERTOLINI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel Corpo dei vigili del fuoco opera personale inserito a titolo diverso. In particolare si distingue tra personale professionista (o permanente) e personale volontario discontinuo;
gli ultimi fatti verificatisi sul territorio (emergenza spazzatura in Campania, eccezionali eventi meteorologici, incendi boschivi nella stagione estiva eccetera) mostrano quanto sia importante che il Corpo dei vigili del fuoco operi con sufficienti dotazioni di uomini e mezzi;
la legge finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006) articolo 1 comma 519 statuisce che «Nei limiti del presente comma, la stabilizzazione del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco è consentita al personale che risulti iscritto negli appositi elenchi, di cui all'articolo 6 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, da almeno tre anni ed abbia effettuato non meno di centoventi giorni di servizio»;
a seguito della citata finanziaria 2007 il ministero dell'interno - dipartimento dei vigili del fuoco - ha bandito una procedura selettiva, per titoli ed accertamento dell'idoneità motoria, per la copertura di posti, nei limiti stabiliti dall'articolo 1, comma 519, della legge n. 296 del 2006, nella qualifica di vigile del fuoco nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, riservata al personale volontario del C.N.VV.F., pubblicato in Gazzetta Ufficiale IV Serie Speciale - Concorsi - n. 72 dell'11 settembre 2007;
gran parte dei precari nei termini ivi previsti hanno prodotto domanda di stabilizzazione a seguito del sopra citato bando;
la nuova legge finanziaria 2008 (legge n. 244 del 2007) - entrata in vigore il 1o gennaio 2008 - a procedura di stabilizzazione in atto, all'articolo 3 comma 91 recita: «Il limite massimo del quinquennio previsto dal comma 519 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, al fine della possibilità di accesso alle forme di stabilizzazione di personale precario, costituisce principio generale e produce effetti anche nella stabilizzazione del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nelle forme disciplinate dalla medesima legge. Conseguentemente la disposizione che prevede il requisito dell'effettuazione di non meno di centoventi giorni di servizio, richiesto ai fini delle procedure di stabilizzazione, si interpreta nel senso che tale requisito deve sussistere nel predetto quinquennio»;
una siffatta disposizione, a procedura selettiva avviata con istanza già presentata, risulta altamente discriminante per i numerosissimi precari del sud Italia che, avendo i requisiti previsti ed essendo in attesa solo dell'accertamento dell'idoneità motoria, avevano intravisto nel bando
emanato dal ministero dell'interno sulla base della legge n. 296 del 2006 uno spiraglio di collocazione professionale e lavorativa;
assoggettare i precari dei vigili del fuoco a tale criterio (rappresentato dal possesso dei 120 giorni nell'ultimo quinquennio pur in presenza del requisito fondamentale che risulta essere quello di avere uno stato di servizio da almeno tre anni) appare eccessivamente discriminante per buona parte di essi -:
se non ritenga opportuno, alla luce di quanto esposto, valutare la possibilità di rivedere il requisito previsto dall'articolo 3, comma 91 della legge n. 244 del 2007;
se non sia il caso di garantire comunque ex lege i diritti acquisiti a quanti abbiano - fermo restando le condizioni ed il possesso dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento - prodotto domanda di stabilizzazione a seguito di bando emanato dal ministero dell'interno sulla base della legge n. 296 del 2006;
se non ritenga, nelle more di quanto sopra, bloccare la procedura selettiva al personale volontario del C.N.VV.F., pubblicato in Gazzetta Ufficiale IV Serie Speciale - Concorsi - n. 72 dell'11 settembre 2007, onde evitare ricorsi da parte di migliaia di partecipanti che vedono leso un loro diritto acquisito con la legge finanziaria per il 2007 e che tali ricorsi, venendo a bloccare la procedura selettiva concorsuale, penalizzerebbero i rimanenti in graduatoria.
(5-01934)