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Allegato B
Seduta n. 272 del 23/1/2008
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UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazione a risposta scritta:
TOMASELLI. - Al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
le irregolarità che hanno caratterizzato le prove di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso per il corrente anno accademico - soprattutto medicina e odontoiatria - sono state tante e tali da produrre finanche più inchieste giudiziarie;
numerosi risultano, in seguito a tale situazione, i ricorsi presentati dagli studenti ai TAR per ottenere giustizia;
si sono verificati innumerevoli errori nelle domande - o meglio - delle risposte oggetto dei questionari predisposti dalla Commissione di esperti di nomina ministeriale. In particolare, per il corso di laurea in Medicina, la stessa Commissione ha riconosciuto l'erroneità di due domande contenute nel test di ingresso, in quanto presentavano o più opzioni valide tra quelle proposte o nessuna risposta corretta, tant'è che ha proceduto all'annullamento delle stesse e alla correzione della prova sulla base dei 78 quesiti rimanenti;
docenti esperti nelle materie oggetto del test di ammissione, oltre ai predetti quiz, tuttavia, hanno riconosciuto l'erroneità
anche di altre domande. Così, ad esempio, i quesiti n. 14, n. 9, n. 27, n. 5;
analogamente, sono stati riscontrati diversi errori anche nel test per l'accesso al corso di laurea in Odontoiatria. Specificatamente nei quesiti nn. 41 e 52;
è emersa l'esistenza di un radicato sistema di corruzione e truffa, volto a garantire l'accesso illegittimo ai predetti corsi di laurea;
in alcune sedi universitarie è stata rilevata l'apertura anomala dei pacchi contenenti i questionari che, con molta probabilità, sono stati poi diffusi illegalmente ad alcuni concorrenti in tutta Italia;
la Magistratura ha evidenziato l'esistenza di una vera e propria associazione a delinquere, che avrebbe messo in vendita (da euro 8.000 sino a euro 30.000) il «superamento» dell'esame di ingresso e che gli studenti coinvolti, secondo le informazioni diffuse da tutti i mass media, venivano muniti di telefoni cellulari sottilissimi che - come hanno accertato gli agenti della Guardia di finanza - venivano nascosti negli indumenti durante l'esame;
molti dei candidati, presuntivamente implicati nella inchiesta giudiziaria si sarebbero fatti accompagnare da parenti o amici che, fingendosi interessati ai test, avrebbero invece avuto il ruolo di portare fuori le domande, girandole alle due centrali;
la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ha attivato il procedimento penale n. 17648 R.G.N.R./21 per i reati di cui agli articoli 416 codice penale, 81, 110, 640 commi 1o e 2o n. 1 e 319, 320 e 321 codice penale ed ha disposto il sequestro probatorio degli elaborati scritti della prova di ammissione, nonché di ogni altro materiale del procedimento, informando «dell'attualità di ulteriori e complesse indagini, dell'ampliamento progressivo del numero degli indagati e della natura tendenzialmente diffusiva del fenomeno»;
proprio in considerazione della gravità dei fatti occorsi, che ha impedito lo svolgimento trasparente del procedimento concorsuale, diversi Tribunali Amministrativi Regionali (Tar Calabria-Reggio Calabria, Tar Campania-Napoli, Tar Lombardia-Milano) hanno accolto le istanze cautelari presentate dagli studenti esclusi dalle prove che hanno presentato ricorso, ammettendoli, quindi, con riserva ai corsi di laurea prescelti;
diversamente dai predetti giudicanti, invece, il Tar del Lazio, sez. III-bis, pronunciandosi su situazioni identiche, non ha concesso alcun provvedimento cautelare. Peraltro, tali decisioni negative sono state assunte asserendo, semplicemente, che «in questa fase cautelare si debba dare la prevalenza ai profili di interesse pubblico», senza motivare in alcun modo in ordine ai motivi dedotti nei ricorsi;
a parere dell'interrogante, tale difformità di soluzioni giudiziali a fronte di presupposti analoghi non può che destare perplessità, considerato che studenti posti nelle stesse condizioni non ricevono la medesima tutela giudiziaria (la legge è uguale per tutti) e il loro futuro è condizionato dalla casualità del Tribunale cui si riferiscono;
le questioni sottese ai predetti fatti si possono così sintetizzare: a) esiste il diritto allo studio, ma per accedere ai corsi di laurea a numero chiuso afferenti la facoltà di medicina e chirurgia bisogna superare un test irrazionale e pieno di errori, il cui svolgimento presenta ogni anno innumerevoli irregolarità; b) l'Italia, secondo il nuovo indirizzo politico, si baserebbe sulle liberalizzazioni e, al tempo stesso, vengono mantenuti corsi di laurea - ad esempio odontoiatria - con una media di 34 studenti al primo anno e a fronte di un'attività professionale cui farebbe senz'altro bene una maggiore concorrenza -:
se il Ministro alla Giustizia ritenga di predisporre un intervento al fine di:
uniformare, su questo specifico argomento, le decisioni dei Tar in quanto
non è più tollerabile che sulla base degli stessi presupposti alcuni Tar ritengano accoglibili le istanze cautelari, mentre il Tar Lazio le respinga tutte così come ha fatto negli ultimi tre o quattro anni;
verificare ed accertare, mediante affidamento di incarico ad appositi ispettori, se il comportamento dei giudici del TAR Lazio sia stato, in materia, corretto poiché appare incomprensibile come presso il Tar Lazio, sez. III-bis, negli ultimi anni, gli stessi Giudici non abbiano ritenuto un caso o un solo ricorso riguardante l'accesso al corso di laurea in Odontoiatria meritevole di accoglimento, nonostante la variabilità delle circostanze e delle questioni dedotte;
se il Ministro della salute ritenga di determinare, con decreto o altro provvedimento, il fabbisogno di medici per il servizio sanitario nazionale per l'anno in corso e per quelli futuri al fine di porre il Ministero dell'università e della ricerca scientifica nelle condizioni di rispettare l'iter procedurale previsto per la definizione dei posti disponibili per le iscrizioni al primo anno del corso di laurea in medicina e odontoiatria;
se il Ministro dell'università e della ricerca scientifica ritenga, in considerazione della straordinarietà degli accadimenti registrati nello svolgimento delle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso e del reale fabbisogno di medici per il servizio sanitario nazionale, di ampliare, proporzionalmente per ogni ateneo, il numero dei posti messi a disposizione per l'anno accademico 2007-2008.
(4-06179)