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Allegato B
Seduta n. 275 del 19/2/2008
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COMUNICAZIONI
Interrogazioni a risposta scritta:
JANNONE. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
negli uffici postali lombardi risultano giacenti centinaia di tonnellate di posta arretrata, corrispondenza pregiata, raccomandate, atti giudiziari, cumuli di «prioritaria» ancora da spedire;
nonostante l'operazione straordinaria di smaltimento avviata nelle ultime ore da Poste Italiane, secondo la Slp-Cisl duecento tonnellate di lettere e pacchi postali sono ancora accumulate nei centri di recapito di Milano e provincia, area dove si sono verificati i ritardi più gravi;
il centro di smistamento di Peschiera Borromeo rischiava la paralisi. Per questo la giacenza è stata «parcheggiata» nei centri di recapito, come quello di Lodi, in attesa di essere distribuita. In questo modo a Peschiera è ripresa l'attività quotidiana, ma il problema è stato trasferito ad altre sedi senza una precisa strategia risolutiva;
i ritardi accumulati nel milanese sono tali che oggi viene ancora distribuita parte della posta di metà novembre;
la crisi delle consegne si è acutizzata a novembre del 2007. E sta diffondendo le sue «criticità» in tutta Italia. Da Nord a Sud, in particolare tra dicembre e gennaio, i tempi di recapito si sono diluiti fino a diventare, in alcune zone, imbarazzanti. I disagi maggiori hanno colpito la Lombardia, soprattutto Milano e provincia con una mole di 200 tonnellate di corrispondenza arretrata;
a Ghisalba, piccolo paese di 5.000 abitanti nella provincia di Bergamo, nonostante i soli venti chilometri di distanza dalla città, da almeno due anni bollette e raccomandate arrivano a singhiozzo, così da costringere il Sindaco di presentare una denuncia «contro ignoti» per interruzione di pubblico servizio;
a Boltiere, sempre in provincia di Bergamo, centinaia di cittadini a dicembre e gennaio si sono trovati il telefono, la luce e il gas tagliati perché «morosi» nel pagamento di bollette consegnate in ritardo o non ancora arrivate;
le Procure di Bergamo e Legnano, di fronte a decine di denunce, indagano addirittura per interruzione di servizio pubblico -:
quali azioni il Ministro intenda intraprendere affinchè la situazione si normalizzi in tempi brevi e venga restituito ai cittadini un servizio di Poste Italiane in linea con le necessità degli utenti.
(4-06314)
COSTA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
nella frazione Moline di Vicoforte Mondovì (Cuneo), sino dagli anni '70, la ricezione dei canali televisivi della RAI è pessima e spesso nulla;
i cittadini hanno dovuto, anche se con risultati modesti, dotarsi di impianti satellitari costosi e con pesanti limitazioni: spesso trasmissioni di rilevante interesse si riescono a captare su un canale televisivo tedesco;
la Regione Piemonte, nel quadro di una indagine conoscitiva sulla ricezione del segnale televisivo in ambito regionale, ha confermato che a Moline vi è una pessima ricezione;
nonostante il disservizio la RAI ha sempre preteso il regolare pagamento del canone di abbonamento, senza tenere conto delle molteplici richieste di riduzione -:
se non ritenga di intervenire presso la RAI, che è a perfetta conoscenza del problema, per sollecitare una rapida soluzione del caso con l'installazione di ripetitori idonei a potenziare la ricezione del segnale televisivo oggi, come detto in premessa, scarso e spesso addirittura nullo.
(4-06315)