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Allegato B
Seduta n. 34 del 31/7/2006
ATTI DI INDIRIZZO
Risoluzioni in Commissione:
La IV Commissione,
premesso che:
appartenenti alle Forze di Polizia ed alle Forze Armate sono eletti nei consigli municipali e comunali;
capita frequentemente però che la sede di servizio non corrisponda con la sede ove il militare o l'appartenente alle Forze Armate svolge il proprio incarico di amministratore locale;
in determinati casi, le distanze tra la sede del consiglio municipale o comunale e la sede di servizio sono assai notevoli;
la funzione di amministratore locale non può considerarsi limitata alla mera partecipazione ai lavori delle commissioni municipali o comunali o allo svolgimento dei consigli municipali o comunali, bensì deve essere garantita all'amministratore stesso la possibilità di mantenere un costante rapporto con gli elettori affinché essi possano essere adeguatamente rappresentati;
l'articolo 78, comma 6, del decreto legislativo n. 267 del 2000 prevede che la richiesta del militare o dell'appartenente alle Forze di Polizia di essere avvicinati al luogo in cui viene svolto il mandato amministrativo deve essere esaminata dal rispettivo Comando con criteri di priorità;
i Comandi Generali delle Forze di Polizia ad ordinamento militare e gli Stati maggiori delle forze armate spesso non considerano questo disposto normativo causando non solo un danno al proprio dipendente eletto, ma anche un notevole danno a quegli elettori che si vedono così privare di un punto di riferimento nell'amministrazione locale,
impegna il Governo
a disporre affinché i Comandi generali delle Forze di Polizia ad ordinamento militare e gli Stati maggiori delle Forze Armate considerino il mandato elettorale prevalente su qualsiasi esigenza di servizio, concedendo quindi con tempestività, al proprio dipendente, di essere trasferito temporaneamente, per tutta la durata del mandato elettorale, nella sede di servizio più vicina a quella ove lo stesso è stato eletto, ponendolo nella condizione di adempiere al meglio al proprio mandato.
(7-00039) «Ascierto».
La XIII Commissione,
vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio su un programma d'azione comunitario per la protezione e il benessere degli animali 2006-2010;
vista la proposta della Commissione UE per una Direttiva del Consiglio sulla definizione di standard minimi per la protezione dei polli negli allevamenti;
considerato il dibattito svoltosi al Consiglio dei Ministri europei a Lussemburgo il 19 giugno 2006 ed il relativo primo intervento del Ministero della salute in quella sede;
considerato il programma della coalizione di Governo nell'impegno di stabilire «rigidi principi etologici per salvaguardare il benessere di tutti gli animali utilizzati dall'industria zootecnica» e di ispirare la propria azione nello «spirito della Dichiarazione universale dei diritti dell'animale Unesco»;
le due proposte sono ritenute valide per assicurare strumenti non più rinviabili di protezione degli animali nell'Unione europea,
impegna il Governo
ad esprimersi favorevolmente in sede comunitaria e ad adoperarsi in sede nazionale
e comunitaria per una piena attuazione degli interventi previsti, primo fra tutti, sostenere la proposta di Direttiva della Commissione UE citata, comunicando da subito tali decisioni alla Rappresentanza permanente dell'Italia a Bruxelles ed agli Stati membri dell'Unione europea.
(7-00038) «Bellotti, Mancuso, Zanella, Poretti, Viola, Lisi».