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Allegato B
Seduta n. 50 del 10/10/2006
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INTERNO
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
nelle scorse settimane una commissione voluta dal Ministro Amato ha visitato il CPT (Centro permanenza temporanea) di corso Brunelleschi di Torino per verificare «le condizioni di sicurezza e di vivibilità di questo centro». L'ambasciatore dell'ONU Staffan De Mistura che guidava la commissione al termine della visita ha parlato «di superamento di questo tipo di struttura in quanto la situazione europea in questo campo è fortemente in evoluzione, e l'Italia non vorrà discostarsene». L'ambasciatore ha anche affermato che «migliorare la struttura non basta» e di «avere forti perplessità sul concetto di raddoppio». Considerato che il raddoppio del centro comporta una spesa di 12,5 milioni di euro e che dovrebbe essere disponibile nei primi mesi del 2007 -:
in attesa di capire che ne sarà della legge Bossi-Fini, non si intenda chiedere una sospensione dei lavori al fine di evitare di sprecare inutilmente soldi dei contribuenti, considerato che, purtroppo è già stata distrutta una parte del Parco Ruffini sradicando alberi di alto fusto pluridecennali;
se corrisponda al vero la notizia che il CPT di corso Brunellesehi si è riempito in queste settimane di dimessi dal carcere dopo l'entrata in vigore dell'indulto;
se sia vero che buona parte dei nuovi ospiti provengono da altre regioni, secondo gli interpellanti, smentendo clamorosamente la giustificazione dell'esistenza del CPT quale struttura a carattere regionale.
(2-00170)«Provera, Frias, Migliore».
Interrogazioni a risposta immediata:
VOLONTÈ. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 19 agosto 2006 l'Unione delle comunità islamiche in Italia (Ucoii) ha fatto pubblicare sul quotidiano Quotidiano nazionale un'intera pagina sormontata da un titolo inequivocabile: «Ieri stragi naziste, oggi stragi israeliane», in relazione alla guerra in atto in quei giorni tra Libano e Israele;
l'inserzione pubblicitaria dell'Ucoii ha provocato dure reazioni nel mondo politico, tra i cittadini e persino tra la consulta per l'islam, organo di rappresentanza istituito presso il ministero dell'interno e di cui l'Ucoii è membro costituente;
il Ministro interrogato ha più volte sostenuto l'opportunità della sottoscrizione, da parte dei membri della consulta, di una carta dei valori e dei principi su cui costruire l'islam italiano, ma ha anche fatto proprie tutte le argomentazioni dei fondamentalisti dell'Ucoii, che avevano sostenuto più volte di non firmare la carta perché costituiva uno strumento di discriminazione nei confronti dei musulmani e che doveva essere estesa a tutte le altre confessioni religiose presenti in Italia;
tale impostazione è stata fortemente criticata dalle altri componenti della consulta islamica, che si sono dissociate dall'atteggiamento ricattatorio messo in atto dall'Ucoii;
nel corso di un'intervista al quotidiano Il Corriere della Sera di domenica 8 ottobre 2006 il Ministro interrogato ha dichiarato che «(l'Ucoii) non tende all'integrazione, ma alla preservazione di un'identità separata, che è quella su cui fa leva il fondamentalismo»;
si registra l'apertura, senza autorizzazione del provveditorato e senza i permessi del comune, di una nuova scuola araba in via Ventura a Milano -:
quale sia la sua posizione e quali iniziative intenda adottare per verificare l'osservanza da parte della comunità musulmana dei principi della nostra Costituzione in tema di diritti umani e ordinamento civile e se non ritenga di procedere all'immediata redazione della carta dei valori, che sviluppi e diffonda, anche in Italia, un islam autentico perfettamente compatibile con i principi della laicità dello Stato e che condanni fermamente tutte le tendenze integraliste di stampo jihadista.
(3-00320)
LA RUSSA, HOLZMANN, AIRAGHI, ALEMANNO, AMORUSO, ANGELI, ARMANI, ASCIERTO, BELLOTTI, BENEDETTI VALENTINI, BOCCHINO, BONGIORNO, BONO, BRIGUGLIO, BUONFIGLIO, BUONTEMPO, CASTELLANI, CASTIELLO, CATANOSO, CICCIOLI, CIRIELLI, CONSOLO, GIORGIO CONTE, CONTENTO, GIULIO CONTI, COSENZA, DE CORATO, FILIPPONIO TATARELLA, GIANFRANCO FINI, FRASSINETTI, FOTI, GAMBA, GASPARRI, GERMONTANI, ALBERTO GIORGETTI, LAMORTE, LANDOLFI, LEO, LISI, LO PRESTI, MANCUSO, MARTINELLI, MAZZOCCHI, MELONI, MENIA, MIGLIORI, MINASSO, MOFFA, MURGIA, ANGELA NAPOLI, NESPOLI, PATARINO, PEDRIZZI, ANTONIO PEPE, PERINA, PEZZELLA, PORCU, PROIETTI COSIMI, RAISI, RAMPELLI, RONCHI, ROSITANI, SAGLIA, SALERNO, GARNERO SANTANCHÈ, SCALIA, SILIQUINI, TAGLIALATELA, TREMAGLIA, ULIVI, URSO e ZACCHERA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 21 settembre 2006 il Parlamento austriaco ha approvato un ordine del giorno che prevede l'inserimento, nel preambolo della nuova Costituzione, che dovrà essere approvata dal nuovo Parlamento nei prossimi mesi, di una specifica norma relativa alla funzione di tutela che l'Austria dovrà esercitare nei confronti del territorio della provincia di Bolzano;
questa iniziativa trae origine da una petizione promossa dagli Schützen dell'Alto Adige, che costituiscono la componente più estremista della popolazione di lingua tedesca, a loro volta ispirati, in questa azione, dall'onorevole Kohl, Presidente del Parlamento austriaco, alla quale hanno aderito i sindaci dell'Alto Adige eletti nella Südtiroler Volkspartei;
tale iniziativa parlamentare, secondo gli interroganti, mette in luce l'aperta diffidenza dell'Austria nei riguardi dell'Italia;
l'Italia ha dimostrato, nei fatti, di rispettare e di superare largamente l'accordo di Parigi, concedendo all'Alto Adige un'autonomia invidiata in tutta Europa, che ha consentito un grande sviluppo e benessere alla comunità di lingua tedesca, ma che ha avuto riflessi negativi sulla popolazione di lingua italiana, che, da trent'anni, registra un progressivo, costante e consistente calo;
l'Italia ha, invece, un debito nei confronti della reale minoranza dell'Alto Adige, quella italiana, che non ha alcuna tutela specifica e che è ostaggio dei numeri soverchianti della Südtiroler Volkspartei in consiglio provinciale, dove la Stella alpina detiene la maggioranza assoluta;
lo statuto di autonomia, secondo gli interroganti, è stato concepito esclusivamente per tutelare la comunità di lingua tedesca e, in subordine, quella ladina,
ignorando totalmente la vera minoranza territoriale, vale a dire quella italiana, che chiede da anni un'adeguata attenzione da parte del Governo e sostanziali modifiche allo statuto, così da riequilibrare gli enormi svantaggi che si sono determinati anche con la legislazione provinciale nelle specifiche materie di competenza -:
quali opportune iniziative intenda promuovere il Governo, alla luce di quella che agli interroganti appare come un'aperta diffidenza dimostrata dal Parlamento austriaco, per tutelare adeguatamente la comunità di lingua italiana in Alto Adige.
(3-00321)
Interrogazioni a risposta scritta:
MINARDO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
la provincia di Ragusa, è da qualche tempo travagliata da un'intensificazione particolare della recrudescenza criminale, fatto che ha determinato molta paura tra la popolazione;
in pochissime notti sono state incendiate automobili a Ragusa, Vittoria e Pozzallo e in una sola notte a Scicli sono stati incendiati 12 cassonetti dei rifiuti: episodi inquietanti che stanno creando allarme e preoccupazione tra la gente e paura alle vittime delle intimidazioni;
ho più volte interessato codesto ministero delle problematiche che interessano in generale la provincia iblea in merito al frequente verificarsi di episodi e di criminalità;
dopo i gravi fatti verificatisi in questi giorni cresce da più parti la necessità di maggiore sicurezza e di uno sforzo più incisivo affinché si possano attuare tutte quelle misure atte ad arginare questi fenomeni che possono «incancrenirsi», danneggiando la crescita sociale e l'immagine di una realtà altamente produttiva -:
se il Governo intenda intervenire sulla preoccupante questione e con quali misure intenda porre le opportune attenzioni per la pesante situazione che si è venuta a creare in provincia di Ragusa;
se il Governo, intenda inoltre, potenziare l'organico delle forze dell'ordine, carente in provincia di Ragusa, per ottenere un migliore ed efficace controllo dei territori, e maggiori servizi di prevenzione dei reati e tutela della sicurezza;
se intenda, infine, fare in modo di concretizzare l'iter relativo all'elevazione a tendenza della caserma dei carabinieri di Scicli affinché si possa avere un maggiore potenziamento dell'organico che garantisce interventi immediati in caso di necessità, una più efficiente tutela dell'ordine pubblico, prevenzione e sicurezza per tutta la collettività.
(4-01222)
PORCU. - Al Ministro dell'interno. - Per conoscere quali siano i motivi ostativi alla definizione della pratica di pensione privilegiata equo indennizzo (numero di posizione 333/4/2569/B) di Francesco Parisi, nato a Messina il 18 febbraio 1943, ispettore S.S.U.P.S. della Polizia di Stato in quiescenza, deceduto a Macomer (Nuoro) il 19 maggio 2005 per la quale pratica, già avviata a suo tempo dall'interessato, la vedova M.G.P., nata a Borgos (Sassari) il 17 giugno 1948 e residente a Macomer, ha prodotto istanza a codesto Ministero Dipartimento della Pubblica Sicurezza Servizio di trattamento di pensione e di previdenza I Divisione.
(4-01232)