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Allegato B
Seduta n. 59 del 25/10/2006
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta scritta:
SPERANDIO e MARIO RICCI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
in varie lettere inviate dal Difensore Civico del comune di Mira (Venezia) a Italferr e al Difensore Civico Regionale, si evince che i lavori sulla linea ferroviaria in località via Fossa Donne gestiti da Italferr hanno creato notevoli disagi e danni alle abitazioni limitrofi ed ai suoi abitanti;
la costruzione di un sottopasso pedonale ha ulteriormente peggiorato la situazione delle case, in particolare quella dei signori Vian e Longhin-Lovato che sono ormai diventate pericolanti come attestato dalle perizie;
a maggio 2006 l'Italferr propone di acquisire gli immobili in questione offrendo una somma del tutto inferiore al valore effettivo degli stessi e senza tenere conto dei danni prodotti duranti i lavori fatti dalla stessa Italferr; questi lavori sono stati portati avanti con l'uso di mezzi, secondo gli interroganti, incompatibili che hanno causato nelle abitazioni limitrofe la caduta di pezzi di intonaco, l'abbassamento di parti del soffitto e il cedimento di una spalletta della finestra in una stanza al primo piano, come constatato con sopralluogo;
i suddetti atteggiamenti irresponsabili e incuranti durante i lavori sulla linea ferroviaria e le offerte al ribasso fatte poi dal Italferr ai cittadini danneggiati sono, a giudizio degli interroganti, gravi e del tutto
inaccettabili, tanto più se provenienti da una struttura statale come risulta essere l'Italferr -:
se non ritenga necessario adoperarsi al fine di ripristinare un corretto rapporto con i cittadini che concerne essenzialmente un approccio diverso e positivo per quanto riguarda l'offerta di acquisto degli immobili e la stima dei danni provocati dall'Italferr;
se non ritenga necessario attivarsi affinché si raggiungano soluzioni decisamente migliori di quelle trovate fino ad oggi per gli abitanti delle case danneggiate dai lavori fatti sul tratto della sopradescritta linea ferroviaria.
(4-01406)
ALESSANDRI e FAVA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
in data 18 ottobre 2006, a Palazzo Chigi si è tenuto il Tavolo Istituzionale per affrontare i problemi ancora legati all'insediamento dell'EFSA, Authority europea per la sicurezza alimentare;
per la città di Parma, la presenza dell'EFSA è un valore aggiunto da non sottovalutare per molteplici aspetti;
secondo quanto risulta agli interroganti, la Direttrice dell'EFSA (European Food Safety Authority), Catherine Geslain-Lanèelle, giovedì 19 ottobre 2006, ha avanzato a Roma, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, la richiesta di potenziare i collegamenti tra l'Aeroporto di Parma ed i principali scali nazionali, in modo da agevolare i collegamenti da e per l'Europa;
in particolare la richiesta è incentrata sull'istituzione di «navette» con i principali aeroporti come Milano, Roma e Bologna;
il collegamento Parma-Bruxelles era stato attivato l'anno scorso, ma sospeso dopo alcuni mesi -:
quali iniziative intenda adottare il Governo affinché sia potenziato l'Aeroporto di Parma, anche in riferimento alla presenza a Parma dell'EFSA, ed in riferimento alle richieste della Direttrice Catherine Geslain Lanèelle;
se il Governo ritenga necessario intervenire affinché l'Aeroporto di Parma sia dotato di voli da e per gli altri aeroporti italiani di Milano, Roma e Bologna, in modo da agevolare i collegamenti da e per l'Europa;
se il Governo intenda agire presso gli organi competenti al fine di ripristinare il volo Parma-Bruxelles già attivato l'anno scorso e sospeso dopo alcuni mesi.
(4-01407)
CACCIARI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il 13 e il 14 ottobre 2006, all'isola di San Giorgio a Venezia, Save, società per azioni di gestione dell'aereoporto Marco Polo di Venezia, ha organizzato gli «Stati generali del Marco Polo City» per presentare alla comunità locale e ai possibili investitori il futuro aereoportuale dell'area;
nel corso dell'iniziativa Save ha presentato il nuovo Master Plan di sviluppo dell'aereoporto Marco Polo, che porterà il Marco Polo a diventare da semplice scalo a «nodo di traffico» (Hub) grazie ad un nuovo terminal di 130.000 metri quadri di superficie integrata con la stazione dell'alta capacità (Tac) e della metropolitana;
il progetto Marco Polo City prevede anche il trasferimento di alcune funzioni urbane nell'ambito di una struttura di scalo, una seconda pista lunga 2,3 chilometri, la realizzazione della porta d'acqua firmata dall'arch. F.O. Gehry, la nuova sede del casinò, lo stadio, centri direzionali e commerciali e persino una fiera;
l'operazione dovrebbe essere realizzata ad un costo di circa 300 milioni di euro di investimento e dovrebbe generare un raddoppio dei passeggeri in transito entro il 2020;
il Ministro dei trasporti Alessandro Bianchi il 14 ottobre 2006, intervenendo
sul progetto della Save s.p.a. ha dichiarato di condividere le scelte della società per la sua «visione di un aereoporto come motore di sviluppo, come prima porta nella rete della mobilità dei Nord-Est, collegato con tutte le modalità di trasporto lungo il Corridoio V»;
secondo l'interrogante sussiste contraddizione tra le ipotesi formulate dal Master Plan di Save e il Piano Regolatore di Venezia adottato nel 1999 a seguito di una procedura complessa, trasparente e democratica;
il Piano Strategico della città, sottoscritto da sindacati, università, associazioni di categoria, grandi enti ed istituti pubblici e privati, ha confermato ed arricchito quanto già indicato dal PRG;
preoccupazioni sono state avanzate dai residenti dell'area interessata dal progetto, che da anni denunciano l'inquinamento acustico provocato dal passaggio quotidiano di centinaia di aerei;
dei rischi sono stati evidenziati dalla municipalità di Favaro (area interessata dal progetto Save) che calcola 439 ettari di terreni da convertire, 56 abitazioni da abbattere, 25 attività produttive da delocalizzare, 70 attività miste (residenze e commerciali) da chiudere, 500 abitanti da ricollocare -:
se il Governo non ritenga di dover privilegiare gli interessi dei cittadini e delle comunità locali evitando di avvallare scelte che compromettono ulteriormente l'uso del territorio e non promettere finanziamenti ad imprese immobiliari che, seppur mirate a alla realizzazione di una infrastrutturazione di interesse pubblico, mirano a realizzare profitti a favore di società per azioni private.
(4-01410)
FABRIS. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto risulta all'interrogante, nel giorno di sabato 23 settembre 2006 sul volo Roma-Venezia delle ore 13,30 servito dalla compagnia Air One il velivolo presentava alcuni sedili divelti e, più in generale, condizioni interne di bordo tali da risultare del tutto inadeguate a garantire la sicurezza e il comfort dei passeggeri;
il volo in questione rientra in un pacchetto gestito da Air One in collaborazione con Alitalia, dal che consegue che in caso di acquisto di un biglietto andata/ritorno il passeggero paga un prezzo identico per entrambi i voli anche qualora questi siano in realtà effettuati con velivoli appartenenti a compagnie diverse che offrono standard qualitativi diversi;
il decreto legislativo n. 250 del 1997 assegna al Ministro dei trasporti le funzioni di vigilanza, indirizzo e controllo sull'ENAC, cui spetta la definizione degli standard qualitativi dei servizi di trasporto aereo, nonché l'attività ispettiva e sanzionatoria finalizzata a garantire il rispetto di tali standard e di quelli di sicurezza stabiliti dalle norme nazionali e internazionali -:
quali iniziative urgenti intenda adottare il Ministro interrogato alla luce di quanto descritto nella presente interrogazione affinché siano garantiti la sicurezza, il decoro e il comfort di tutti quei velivoli che presentano condizioni di bordo inadeguate a tali scopi;
i motivi per i quali, nei casi come quello sopra riportato, manchi la necessaria corrispondenza tra il prezzo del biglietto pagato dall'utente e la qualità del servizio offerto dalle compagnie aeree, e quali iniziative si intendano assumere per garantire una tale corrispondenza.
(4-01414)
FABRIS. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
è nota a tutti la situazione di estremo disservizio in cui versa il sistema dei
trasporti in Italia. I problemi ad essa legati sono ormai ben conosciuti e su di essi si è ripetutamente discusso e ridiscusso, ma vale la pena ricordarne alcuni: ingorghi stradali, inquinamento, treni super affollati e poco puntuali, obsolescenza e inadeguatezza di mezzi e infrastrutture, insufficiente sfruttamento del trasporto marittimo e fluviale;
in questo allarmante quadro generale, il sistema ferroviario versa da tempo in uno stato di profonda crisi, con conseguente danno e disagio tanto per gli utenti quanto per il Paese nel suo complesso. Per i primi il costo di una tale situazione si traduce essenzialmente in una scarsa qualità del trasporto di merci e persone, sia in termini di tempo impiegato (rapidità e puntualità sono spesso mere utopie), sia in termini di affollamento e di inadeguata prossimità territoriale dei collegamenti. A ciò deve aggiungersi un prezzo del biglietto che appare sproporzionato rispetto alla qualità del servizio offerto. Non sono da meno i danni che un sistema così inefficiente provoca al Paese nel suo complesso: il potenziamento e miglioramento del trasporto ferroviario consentirebbe, infatti, di ridurre il traffico su strada, con conseguente diminuzione degli incidenti e degli onerosi costi sociali ad essi legati, per non parlare della possibilità che così si avrebbe di ridurre l'incidenza dell'inquinamento sia ambientale che acustico;
l'azienda FS, al pari di qualunque altra azienda che voglia competere sul mercato europeo, non può prescindere da un adeguato coinvolgimento dei propri dipendenti nella sua gestione, e in particolare nell'attuazione dei suoi piani di sviluppo e di capitalizzazione;
la categoria dei ferrovieri, anche attraverso le proprie rappresentanze sindacali, ha più volte manifestato il desiderio e la volontà di partecipare attivamente ai processi gestionali e di sviluppo dell'azienda FS, anche mediante forme di partecipazione al capitale aziendale -:
quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare alla luce di quanto descritto nella presente interrogazione perché siano migliorate l'efficienza e la qualità del servizio ferroviario, in particolare attraverso il potenziamento delle infrastrutture;
se non ritenga opportuno attivarsi affinché sia favorito un maggior coinvolgimento dei dipendenti FS nella gestione e nello sviluppo dell'azienda;
quali siano le iniziative che il Governo, e in particolare il Ministro interrogato, intenda assumere al fine di riequilibrare il complessivo sistema dei trasporti in Italia, potenziando il trasporto ferroviario e marittimo al fine di consentire un decongestionamento di quello su strada.
(4-01415)
MARIO RICCI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che al signor Vincenzo Grasso, che lavora con la qualifica di primo ufficiale di macchina, imbarcato con ripetuti contratti a viaggio alle dipendenze della RFI spa dal 28 gennaio 2000, gli è stato improvvisamente interrotto il rapporto di lavoro, senza preavviso alcuno, al 46o giorno d'imbarco invece che ai 78 giorni previsti;
tale rapporto di lavoro è continuato invece per altre persone già titolari di pensione; per il capitano Grasso questo era invece l'unico reddito di cui disponeva;
il signor Grasso è anche rappresentante sindacale ed impegnato nel superamento del precariato che contraddistingue negativamente i rapporti di lavoro nello Stretto di Messina -:
se non intenda intervenire con urgenza nei confronti di RFI Spa affinché sia riavviato il rapporto di lavoro in questione e affinché siano ripristinate le corrette relazioni sindacali che prevedono la tutela delle libertà ed i diritti sindacali.
(4-01418)