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Allegato B
Seduta n. 6 del 23/5/2006
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazioni a risposta scritta:
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
con comunicazione numero 1018422400000, l'Agenzia delle Entrate, Direzione Centrale Gestione Tributi, ha partecipato al signor Tei Franco, abitante in Piacenza, che al contribuente Maggi Giuseppina (codice fiscale MGGGPP06A55B812L) era dovuto un rimborso di lire 2.427.000 a titolo di Irpef e di lire 52.000 a titolo di addizione regionale comunale all'Irpef -:
non risultando ancora disposto il rimborso di cui sopra, se e cosa osti alla liquidazione dello stesso.
(4-00078)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere che cosa osti alla definizione del trattamento di pensione privilegiata ordinaria (posizione n. 31119199) a favore di Giovanni Vallone, nato a Castellammare del Golfo (Trapani) il 30 agosto 1942 e residente a Piacenza. La pratica in questione risulta, infatti, trasmessa al Comitato per le pensioni privilegiate fin dal 13 ottobre 1999.
(4-00080)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
Baldini Elio (nato a Piacenza il 19 novembre 1949 e residente a Piacenza - codice fiscale BLDLEI49S10G535J) vanta dal 31 dicembre 1996 un credito Irpef ammontante a lire 28.851.000 (euro 14.900,30) oltre agli interessi maturati, giusta la normativa vigente in materia -:
quali siano i motivi per cui detto rimborso non sia ancora stato disposto e se non si ritenga doveroso provvedere in merito, con l'urgenza che il caso conclama.
(4-00082)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere i motivi per i quali non sia stata data risposta alcuna all'istanza presentata in data 8 ottobre 2001 dalla sig.ra Bonvini Maria (titolare della rivendita n. 1 e della ricevitoria Lotto n. 3253 posta in Piacenza, Piazza Duomo 24), riguardante l'autorizzazione per una ricevitoria Sisal.
(4-00085)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
con decreto del Presidente del Magistrato per il Po di Parma protocollo 2241
del 22 febbraio 1991 veniva disposta una nuova delimitazione dell'alveo del torrente Tidone, in sponda sinistra nel comune censuario di Nibbiano Val Tidone (Piacenza), località «Cà Manzini - Cà Roveda»;
il predetto decreto, conseguente l'istanza presentata in data 20 dicembre 1989 dalla Ditta Zaffiro Oscar e Negri Cecilia, veniva trasmesso per la sua esecuzione all'Ufficio Operativo del Magistrato per il Po sede di Piacenza, all'Intendenza di Finanza di Piacenza, all'Ufficio Tecnico erariale di Piacenza, al comune censuario di Nibbiano V.T, al Servizio Provinciale Difesa del Suolo della Regione Emilia-Romagna, oltre che alla Direzione Generale Difesa del Suolo, in allora presso il Ministero dei Lavori Pubblici, e alla Direzione Generale del Demanio, in allora presso il Ministero delle Finanze -:
se e quali urgenti iniziative si intendano assumere, da parte dei Ministri interrogati, affinché sia possibile dare concreta esecuzione al citato decreto, atteso che a tutt'oggi nessun accatastamento risulta essere stato perfezionato e che, in ragione di ciò, la delimitazione dell'alveo del torrente Tidone.
(4-00086)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
in data 9 ottobre 2002 veniva emesso a favore di Bernini Rosa (nata a Piacenza il 23 agosto 1937 ed ivi residente) il vaglia n. 9154128058 dell'importo di 750,80 euro a rimborso dell'Irpef (anno 1995) del defunto coniuge Astorri Gaetano;
motivi di ordine tecnico impedivano alla signora Bernini di potere riscuotere il predetto rimborso;
in data 17 giugno 2003 la signora Bernini presentava all'Agenzia delle entrate di Piacenza istanza di ripristino del rimborso di cui sopra, corredata dal documento con protocollo 2003/033212 -:
quali siano i tempi entro i quali detta ultima istanza potrà essere accolta e il conseguente rimborso liquidato.
(4-00087)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere quale sia lo stato del ricorso gerarchico presentato da Melloni Gabriella (nata a Piacenza il 24 aprile 1934 ed ivi residente), titolare della rivendita di generi di monopolio n. 2 di Piacenza, sita in Via XX Settembre 91, avverso i provvedimenti con i quali il Capo Dipartimento Monopoli di Stato di Parma ha respinto le istanze dalla stessa presentate di trasferimento della rivendita di cui sopra.
(4-00089)
GIULIETTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
i bilanci dell'Agenzia del Territorio, dagli anni 2003 al 2006, hanno raggiunto livelli di appesantimento notevoli anche a causa delle numerose consulenze esterne. Si segnala con particolare attenzione che tale ricorso ha avuto picchi molto alti per ciò che attiene la formazione per i dipendenti dell'Agenzia stessa e per quanto attiene alla commissione di studi sull'organizzazione «privatistica» dell'Agenzia del Territorio. Tali delicati compiti sono stati affidati a società esterne al Ministero, in particolare alla società Bain-Cuneo;
l'Agenzia, in particolare nel richiamato triennio secondo l'interrogante, si è mostrata inadeguata nella sua direzione gestionale, sia ai fini di un servizio di qualità nell'interesse dei cittadini e sia in materia di ammodernamento del catasto, della revisione dell'estimo e del decentramento delle funzioni catastali dal centro ai comuni;
risulta all'interrogante, che magistrati in servizio - che a causa delle mansioni e funzioni che ricoprono dovrebbero essere categoricamente esclusi - frequentino assiduamente
l'Agenzia del territorio, ricevendo, molto probabilmente, incarichi di consulenza soprattutto nella revisione dell'estimo;
voci, e non di corridoio, indicano che il Dott. Vincenzo Fortunato, già Capo di Gabinetto dell'ex ministro Tremonti, membro laico eletto dal governo Berlusconi nel consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato, continuerà a ricoprire il ruolo di Rettore della scuola dell'Economia del Ministero;
voci, da considerare attendibili, indicano il Dott. Fortunato come persona molto influente nei riguardi della direzione generale di detta Agenzia -:
cosa intenda fare il Ministro al fine di riportare a normalità il capitolo delle spese in particolare per ciò che attiene le consulenze esterne;
quali provvedimenti si vorranno prendere per ridare vigore all'Agenzia del Territorio inerenti al secondo capoverso della presente interrogazione;
se corrisponde al vero che i magistrati in servizio vengano richieste consulenze;
se corrisponda al vero che allo stesso Dr. Vincenzo Fortunato venga rinnovato l'incarico come Rettore della Scuola di Economia del Ministero;
quali iniziative si intendano adottare per riportare a correttezza e trasparenza l'immagine e i compiti dell'Agenzia, con particolare riferimento agli aspetti sopra evidenziati.
(4-00090)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
con atto di sindacato ispettivo (n. 4-12493) presentato nella XIII legislatura e a cui non venne mai data risposta alcuna, l'interrogante - dopo avere riferito quanto riportato dal quotidiano Italia Oggi del 14 agosto 1997 in ordine al fatto che la Guardia di Finanza di Forlì avrebbe scoperto fondi extracontabili appartenenti alla Parmasole ed a tredici società ad essa collegate, tutte aderenti alla Lega delle cooperative, per un importo di circa 1 miliardo e che parallelamente sarebbe stata accertata, ad opera degli amministratori di dette società, un'evasione fiscale di oltre 20 miliardi - chiedeva se la notizia pubblicata avesse trovato conferma nelle indagini, quali fossero gli amministratori delle società interessati dall'indagine stessa e quali fossero stati i risultati dell'attività svolta in merito dal gruppo guardia di finanza di Forlì;
detti interrogativi cui non è mai stata data risposta, invece e per contro la meritano e, pertanto, vengono tutti riproposti ai Ministri interrogati -:
se in relazione ai fatti che qui interessano risulti pendente procedimento penale (quantomeno per quanto riguarda l'alterazione dei bilanci delle dette società, la frode, l'evasione fiscale e l'appropriazione indebita) nei confronti degli amministratori delle società oggetto dell'indagine in premessa evocata e quale ne sia lo stato.
(4-00091)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
è stato trasmesso al comitato per le pensioni privilegiate ordinarie presso la Corte dei conti, l'istanza diretta ad ottenere la pensione di reversibilità relativa al riconoscimento dell'infermità e morte per causa di servizio, del signor Mancini Dante, dipendente del Comune di Galluccio, nato a Galluccio il 4 ottobre 1933, ed ivi deceduto l'8 marzo 1977 -:
quali siano i motivi per i quali agli eredi non sia stato ancora erogato il trattamento economico di loro spettanza.
(4-00096)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
Samko Srl, corrente in località Cattagnina a San Nicolò di Rottofreno, provincia di Piacenza, vanta un credito Iva
pari 457.837,53 euro per il quale è stata assentita l'autorizzazione al rimborso in data 30 novembre 2004 ed altro credito Iva pari 3.300.000,00 euro per il quale è stata assentita l'autorizzazione al rimborso in data 30 dicembre 2004 -:
quando verrà disposto il rimborso in favore della società cui si fa riferimento in premessa.
(4-00097)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
nel territorio del comune di Calendasco (Piacenza), e precisamente in località Puglia-Cascina Turriò, vi è un terreno di origine alluvionale estromesso dall'alveo fluviale per il quale i signori Antonio Zaffignani, Giovanni Zaffignani e Giuseppe Zaffignani hanno formulato istanza in data 1o agosto 1983, essendo privati frontisti del terreno menzionato, onde ottenere l'emissione formale del provvedimento di delimitazione dell'alveo del fiume Trebbia - sinistra orografica - ai sensi e per gli effetti degli articoli 93 e 94 del regio decreto 25 luglio 1904, n. 523;
il magistrato per il Po di Parma, previo espletamento dell'istruttoria dovuta, ha emesso il 13 dicembre 1983 il decreto n. 14320 di delimitazione dell'alveo di piena ordinaria del fiume Trebbia nella sinistra orografica relativo alla località che qui interessa, stabilendo la nuova linea di sponda e di fatto estromettendo dall'alveo medesimo un insieme di terreni di origine alluvionale di quota altimetrica non soggiacente ai flussi idrici di piena ordinaria;
il magistrato per il Po - ufficio operativo di Piacenza - con relazione prot. 201 del 28 aprile 1984, ha analizzato nel merito le cause di formazione-emersione dei terreni alluvionali estromessi dall'alveo del fiume Trebbia con il precitato decreto n. 14320 del 1983, all'uopo affermando che essi terreni (in zona posta al fronte dei terreni già di proprietà privata di cui ai mappali 12, 14, 22 e 25 del foglio 29 del Nuovo catasto terreni del comune censuario di Calendasco-Piacenza) erano la conseguenza della naturale evoluzione fluviale e, quindi, nei limiti di quanto previsto all'articolo 941 del codice civile;
Antonio Zaffignani, Giovanni Zaffignani e Giuseppe Zaffignani con separate istanze rivolte in data 5 maggio 1984 all'intendenza di finanza di Piacenza hanno chiesto l'accatastamento a proprio nome dei terreni di origine alluvionale, di formazione naturale, emersi a fronte dei terreni già censiti, ai sensi dell'articolo 941 del codice civile;
Giuseppe Zaffignani è deceduto e il terreno di cui al mappale 12 del foglio 29 di cui sopra è ora di proprietà di Giovanni Zaffignani;
Antonio Zaffignani è deceduto e il terreno di cui al mappale 22 del foglio 29 di cui sopra è ora di proprietà dei di lui figli Giovanni, Rosa Pia e Tiziana;
a distanza di ben 22 anni dall'avvio dell'azione per il formale riconoscimento dell'intervenuta cessione ipso iure dei nuovi terreni alluvionali alla proprietà privata frontista, azione più sopra esposta, nessun provvedimento formale di riconoscimento della proprietà nel senso auspicato risulta emesso;
in data 11 aprile 2005, Giovanni Zaffignani (nato a Calendasco, Piacenza, il 17 giugno 1950 ed ivi residente,Rosa Pia Zaffignani (nata a Calendasco, Piacenza il 23 agosto 1954 e residente a Piacenza) e Tiziana Zaffignani (nata a Calendasco, Piacenza, il 26 febbraio 1956 e residente a Rottofreno, Piacenza), hanno presentato istanza all'agenzia del demanio - Direzione centrale area operativa di Roma - e alla filiale dell'Emilia-Romagna - ufficio di Piacenza affinché il procedimento già in essere per il riconoscimento della cessione dei terreni alluvionali formatisi successivamente e impercettibilmente nei fondi posti lungo la riva sinistra del fiume Trebbia, e che dall'alveo di piena ordinaria del medesimo sono stati estromessi
(decreto del magistrato per il Po di Parma n. 14320 del 1983) sia portato a conclusione in tempi brevi, con conseguente intestazione dei terreni che qui interessano a loro stessi -:
se e quando verrà definita detta annosa pratica, il cui iter burocratico appare quanto meno tortuoso, e comunque cosa osti alla positiva definizione della stessa.
(4-00098)
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'allora detto Provveditorato agli Studi di Piacenza, con decreto n. 7505/97 del 27 settembre 1999, faceva proprie le conclusioni della Commissione medico ospedaliera e riconosceva, come dipendente da causa di servizio, l'infermità: «infrazione del sacro» alla Signora Raggio Fortunata (nata a Merca - Somalia, il 23 agosto 1943, e residente in Piacenza), docente di ruolo in quiescenza dal 1o settembre 1999;
detto decreto veniva trasmesso al Comitato per le pensioni privilegiate ordinarie, affinché lo stesso esprimesse il parere previsto dall'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 349 del 20 aprile 1994;
nessuna comunicazione risulta da allora resa in merito -:
se risulti che il comitato per le pensioni privilegiate, abbia espresso il prescritto parere e, in caso negativo, quali siano i motivi che ostino alla definizione della pratica sopra indicata.
(4-00099)
MINARDO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
da alcune settimane la Montepaschi Serit ha emesso cartelle esattoriali, per conto dell'Inps, dagli importi tanto esosi da indurre le varie categorie produttive della provincia di Ragusa a prendere decisioni drastiche relative anche alla cessazione delle proprie attività;
il 31 luglio scade il termine di sospensione dei carichi Inps per l'agricoltura e perciò occorrono interventi affinché possano essere ripianati i debiti con l'Inps per permettere alle imprese di continuare la propria attività e non finire nelle mani degli usurai -:
se il Governo, intenda adottare iniziative affinché si provveda immediatamente all'annullamento delle cartelle esattoriali e dei procedimenti amministrativi a danno di tutte le categorie produttive;
se intenda provvedere con interventi mirati e decisivi per favorire la continuità di ogni attività a garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali che diversamente porterebbe ad aumentare la disoccupazione che invece occorre combatterla con provvedimenti che non solo mantengano i posti di lavoro ma che ne creino altri.
(4-00100)
MIGLIORI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'Ispettorato Generale di Finanza - Servizi Ispettivi di Finanza pubblica ha provveduto a ispezionare la situazione amministrativo-contabile del Comune di San Giuliano Terme (Pisa) giungendo a considerazioni particolarmente preoccupate circa i livelli di razionalità, trasparenza ed in alcuni casi legalità dei relativi documenti contabili;
in particolare nelle considerazioni finali di tale documento ispettivo si rilevano giudizi gravemente negativi sull'uso di eliminazione delle poste residuali attive che impedirebbero controllo effettivo di gestione, accertamenti erronei di entrate, irregolarità sulla gestione dei residui passivi con conseguenti inosservanze del patto di stabilità tanto da rendere indispensabile il «riportare i conti dell'ente alla loro reale entità»;
inoltre si avanzano pesanti perplessità sulla effettiva gestione del patrimonio immobiliare, si constatano irregolarità circa la spesa per il personale nonché nelle modalità di conferimento degli incarichi a professionisti esterni -:
se le risultanze di tale ispezione siano state inviate per quanto di competenza alla Prefettura di Pisa, alla sezione Toscana della Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica di Pisa;
se ritenga che le suddette risultanze integrano le fattispecie previste dalla normativa vigente in merito allo scioglimento dei consigli comunali.
(4-00107)
PALOMBA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la Giunta della Regione Autonoma della Sardegna denuncia il forte squilibrio nel bilancio regionale per la grave carenza delle entrate riferita agli ultimi 10-15 anni, che ha comportato la necessità di ricorrere ad un abnorme ed insostenibile indebitamento;
la questione è stata illustrata agli uffici di Presidenza delle Commissioni Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica ed ha incardinato, senza ottenere soddisfacente risposta, una vertenza con lo Stato, ed in particolare con il Ministero dell'Economia, rivendicando tra l'altro un rilevante credito della Regione per la mancata, errata o insufficiente devoluzione di tributi di sua spettanza, per l'ammontare di circa 3 milioni di euro quanto all'IRPEF e di circa 1 milione di euro quanto all'IVA;
la risoluzione adottata dalla Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Sardegna in data 13 luglio 2005 ha attribuito le ragioni della forte carenza delle entrate alla non puntuale applicazione della legge 13 aprile 1983, n. 22, attuativa dell'articolo 8 dello Statuto regionale in materia di entrate, al mancato rifinanziamento dell'articolo 13 dello stesso Statuto che prevede un piano di rinascita economico-sociale dell'Isola finanziato dallo Stato, al mancato rispetto dei vincoli di copertura statale alla spesa sanitaria ed infine alla mancata attuazione dell'Intesa istituzionale di programma tra il Governo della Repubblica e la Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, sottoscritta dai rispettivi Presidenti il 21 aprile 1999, impegnando il Consiglio Regionale a proseguire nell'azione di sostegno alla rivendicazione della Giunta per ottenere il riconoscimento del credito e l'adempimento del relativo obbligo;
il Consiglio Regionale della Sardegna, con ordine del giorno votato, i1 20 luglio 2005, ha approvato la suddetta risoluzione della Commissione Bilancio, così facendola propria;
nel mese di dicembre dello scorso anno si è svolta in Roma una grande manifestazione, con la partecipazione delle istituzioni regionali e delle forze sociali dell'Isola, volta a sollecitare la definizione della vertenza ed il pagamento di quanto dovuto, senza che neppure tale iniziativa abbia avuto un esito positivo;
nel frattempo, per la seconda volta consecutiva, la legge regionale finanziaria e di bilancio ha fatto registrare tagli imponenti anche in settori strategici per l'economia della Sardegna -:
se intenda procedere alla stringente ricognizione, in contraddittorio con la Regione Autonoma della Sardegna, della situazione inerente la mancata devoluzione di rilevanti quote di tributi dallo Stato alla Regione Autonoma della Sardegna, ed in quali tempi;
se intenda porre alla propria attenzione il rifinanziamento di un piano di rinascita della Sardegna in attuazione dell'articolo 13 dello Statuto speciale sardo e della sopra richiamata Intesa Istituzionale;
se intenda favorire l'attuazione dell'articolo 7, lettera c), dell'Intesa Istituzionale
di programma, con la migliore precisazione dei criteri di devoluzione dei tributi, inclusi quelli inerenti attività esercitate nell'Isola da imprese con sede legale altrove, con l'aumento delle quote di devoluzione delle imposte oggi previste dalla legge n. 22/1983, sopra richiamata, con la tendenziale espansione della devoluzione dei tributi alla Regione Autonoma della Sardegna, anche graduale, fino ai 10/10, come accade per altre Regioni a statuto speciale, e con la determinazione della compartecipazione all'IVA in quota fissa, anche progressivamente, fino ad almeno il 70 per cento;
se ritenga che debba essere rivisto in riduzione il meccanismo di compartecipazione della Regione sarda alla spesa sanitaria, cresciuta negli ultimi tempi in misura non sopportabile;
in quali tempi intenda dare risposte certe alle richieste della Regione Autonoma della Sardegna.
(4-00110)