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Allegato B
Seduta n. 6 del 23/5/2006
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ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta in Commissione:
ZANOTTI, LENZI, SASSO e DE SIMONE. - Al Ministro dell'istruzione. - Per sapere - premesso che:
il Collegio dei docenti dell'Istituto comprensivo 8 di Bologna in data 6 ottobre 2005 chiese all'unanimità di mettere ai voti una delibera che rifiutava la somministrazione dei test Invalsi;
la Dirigente scolastica Dott.ssa Balboni comunicò al CSA la situazione creatasi e chiese indicazioni su come procedere;
il CSA invitò, in data 14 dicembre 2005, d'intesa con la dirigente dell'ufficio VII della direzione scolastica regionale, la dirigente scolastica a disporre un calendario suppletivo e ad emanare «in caso di atteggiamento persistente negativo da parte dei docenti, appositi ordini di servizio»;
in seguito ad emissione da parte della dirigente di numerosi ordini, di servizio, le prove Invalsi furono somministrate in data 11, 12, 13 gennaio 2006;
in data 4 aprile 2006, datato 23 marzo 2006 la Dott.ssa Severino, responsabile dell'Ufficio Legale, contenzioso e disciplinare della Direzione scolastica regionale, ha fatto pervenire alla dirigente Balboni una contestazione di addebito che attribuisce alla stessa «l'inottemperanza a disposizioni normative, a direttive ministeriali e regionali nonché mancato esercizio
dei poteri di direzione, coordinamento e controllo ....», che configura un quadro di «gravi responsabilità dirigenziali che a norma dell'articolo 21, decreto legislativo n. 165/01, è tale da costituire giustificato motivo di revoca dell'incarico»;
la suddetta iniziativa della Direzione scolastica regionale (vedi molteplici articoli di stampa) ha creato un clima di tensione all'interno della scuola bolognese che ha sempre avuto una tradizione democratica e partecipata, basata sul principio di collaborazione fra le diverse componenti e finalizzata all'attuazione degli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione, destando la preoccupazione che l'azione posta in essere dalla Direzione scolastica regionale possa assumere l'aspetto di una intimidazione politica nei confronti delle scuole e del personale che hanno manifestato apertamente le loro critiche ai provvedimenti del Ministro Moratti -:
se non ritenga necessario ed urgente verificare la correttezza del comportamento dell'ufficio scolastico regionale, in base al principio di leale e corretta collaborazione fra l'amministrazione e le autonomie scolastiche;
ad avviso delle interroganti quanto riferito in premessa deve essere analizzato sotto i seguenti profili:
avvio immotivato di un'azione disciplinare a fronte dell'avvenuta somministrazione delle prove Invalsi;
mancato riconoscimento dell'autonomia della Scuola e delle Istituzioni scolastiche;
mancato riconoscimento del principio di gestione democratica e partecipata della scuola, ai sensi del testo unico decreto legislativo n. 297 del 1994;
mancato rispetto del principio costituzionale della libertà di insegnamento;
atteggiamento teso ad imporre per via gerarchica l'applicazione non condivisa di disposizioni non suffragate dalla legislazione in vigore.
(5-00006)