Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 61 del 27/10/2006
...
SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta orale:
SMERIGLIO e ANDREA RICCI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che.
l'azienda Elsag BankLab s.p.a. (già IPACRI s.p.a.) è posseduta da Elsag s.p.a., che a sua volta fa parte del più grande gruppo industriale italiano: FINMECCANICA s.p.a. FINMECCANICA s.p.a. è di proprietà dello Stato, per circa il 32 per cento del suo capitale. Un'azienda che appartiene allo Stato non dovrebbe calpestare i più elementari diritti dei propri dipendenti;
secondo l'interrogante, Elsag BankLab opera ormai da trenta anni nel settore dell'informatica, in particolar modo dell'informatica bancaria, con diverse soluzioni d'eccellenza nel settore di riferimento. Dopo diverse vicissitudini nel 1997/98 è stata acquisita da ELSAG s.p.a. L'intento strategico dei nuovi proprietari era quello di «invadere» il settore dell'information technology nell'area banche;
le attese erano quelle di un investimento da parte di Finmeccanica sulle professionalità dell'azienda. Queste attese sono state però smentite dai fatti: fino ad ora sono state portate avanti tre procedure
di cassa integrazione e due di mobilità. FINMECCANICA circa un anno fa, dopo aver acquisito DATAMAT s.p.a., ha comunicato al mercato la volontà di cedere quelle attività che non considera «core» e quindi anche il settore banche;
il contratto di lavoro di Elsag BankLab, che è un contratto collettivo aziendale, non viene rinnovato dal 1995; sono pertanto più di 120 mesi che i lavoratori di Elsag Banklab non vedono tutelato il loro diritto, in un momento storico particolarmente oneroso per le tasche di tutti gli italiani, quale quello del passaggio all'euro; e il contratto non prevede meccanismi automatici che coprano l'inflazione. Devono essere poi considerati i mancati adeguamenti derivanti dalle modifiche legislative nel frattempo intervenute;
risulta all'interrogante che l'intenzione della Capogruppo sarebbe adesso quella di cedere Elsag Banklab; senza entrare nel merito delle scelte strategiche, appare necessario che questo processo avvenga con trasparenza e rispetto delle regole e dei lavoratori;
è necessario che l'eventuale cessione avvenga assicurando adeguate garanzie per il futuro dei lavoratori e soprattutto previa sanatoria della situazione assai grave della mancanza di un contratto di lavoro;
a più riprese le organizzazioni sindacali hanno chiesto di incontrare i rappresentanti dell'azienda per discutere del rinnovo del contratto di lavoro e per avere informazioni qualificate sull'evoluzione delle trattative di vendita, senza ricevere nessuna risposta -:
se il Governo non intenda intervenire, con ogni mezzo che è a sua disposizione, per vigilare sull'andamento della cessione, garantendo che l'acquirente ricopra una posizione di rilievo nel mercato di riferimento e offra reali garanzie per il mantenimento degli attuali livelli di occupazione;
quali iniziative il Governo intenda inoltre adottare, quale proprietario di Finmeccanica S.p.A., per una tempestiva soluzione delle problematiche relative al rinnovo dei contratto di lavoro.
(3-00357)
Interrogazioni a risposta scritta:
CACCIARI. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nell'anno 2001 la società West Energy illustra al Comune di Loreo la volontà di realizzare un impianto termoelettrico a ciclo combinato alimentato a gas naturale per la produzione di energia elettrica e con potenzialità pari a 800MWh da ubicarsi nel sito dell'ex acciaieria san Marco;
a seguito di un lungo e travagliato iter amministrativo, avviato nel giugno 2002 a seguito della pubblicazione a mezzo stampa da parte della West Energy dell'avviso di «richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio», durato oltre quattro anni a causa delle ripetute richieste da parte del Ministero e della Commissione Regionale VIA di integrazioni e modifiche progettuali, il 14 giugno 2006 la Commissione Regionale VIA si esprime con parere favorevole con condizione;
il 20 giugno 2006 la Giunta Regionale del Veneto con delibera n.1904 fa proprio il parere della Commissione Regionale VIA del 14 giugno 2006;
tale delibera viene assunta malgrado i pareri contrari espressi dal Comune di Loreo in primis, dalla Provincia di Rovigo, dei comuni confinanti di Adria, Cavarzere, Rosolina, nonché i pareri contrari espressi da numerosi comitati cittadini sorti in seguito alla formulazione dell'ipotesi di installare la centrale Turbogas di Loreo;
la centrale turbogas di Loreo andrebbe ad incrementare la concentrazione di centrali in un area territoriale di estensione limitata dato che a circa 20 km verso sud-est esiste la centrale di Porto Tolle (2600 MW) alimentata ad olio combustibile,
a circa 5 km verso sud-ovest è operativa la centrale di Porto Viro (150 MW) e che nel raggio di pochi chilometri sono state avanzate le richieste per realizzare altre tre centrali (Cona, Ferrara, Adria);
la centrale di Loreo peggiorerebbe la già grave situazione locale dal punto di vista delle emissioni nocive nell'atmosfera, tra le quali NOx, CO, CO2, O2, PM10, PM5, PM2,5 -:
se il Governo abbia acquisito elementi di valutazione tali da indurre a ritenere incompatibile con le condizioni strutturali, ambientali e logistiche dell'area in oggetto la realizzazione della centrale turbogas proposta da West Energy nel Comune di Loreo.
(4-01442)
NACCARATO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
nello scorso mese di settembre l'azienda elettromeccanica Nuova Magrini Galileo di Battaglia Terme in Provincia di Padova, è stata posta in liquidazione con decisione della nuova proprietà tedesca Siemens;
lo stabilimento di Battaglia Terme occupa 190 lavoratori metalmeccanici ed ha un indotto di un centinaio di persone, presenta bilanci in attivo ed è il secondo in Italia per importanza ad operare nel settore dell'alta tensione;
la Magrini Galileo fornisce principalmente l'Enel sia per il settore dell'energia elettrica tradizionale sia per quello dell'energia eolica e dall'azienda giungono conferme che giudicano il mercato promettente e in grado di garantire che le commesse saturino le capacità produttive del reparto padovano;
di fatto la chiusura dello stabilimento produrrebbe un grave danno al tessuto economico di Battaglia Terme con serie ed immediate ripercussioni sull'intera Provincia di Padova;
quel che è più grave è immaginare di assistere nuovamente al triste fenomeno per cui imprese straniere sostituiscono quelle italiane in interi comparti della produzione determinando la conseguenza della fuoriuscita dell'Italia da settori fondamentali dell'industria e dell'economia;
il Governo ha già manifestato particolare attenzione per la vicenda provvedendo ad avviare un tavolo tecnico per analizzare la situazione e proporre soluzioni alternative alla parte proprietaria;
a fronte di ciò, tuttavia, la Siemens appare intenzionata a non mantenere l'attuale produzione all'interno dello stabilimento di Battaglia Terme -:
se il Governo sia al corrente della situazione e quali altre iniziative intenda adottare il Ministro per tutelare l'importante stabilimento produttivo di Battaglia Terme, scongiurando la chiusura del sito che comporterebbe per l'Italia una grave perdita nel settore elettromeccanico.
(4-01443)