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Allegato B
Seduta n. 61 del 27/10/2006
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta scritta:
PROIETTI COSIMI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
tra le clausole generali di viaggio previste dal contratto di trasporto stipulato dal concessionario di un servizio di linea pubblico o privato vi è il divieto assoluto di parlare al conducente;
tale divieto risponde all'esigenza di non distrarre il conducente durante le operazioni di guida, così da garantire l'incolumità dei passeggeri;
a tale principio si rifà il disposto dell'articolo 173, comma 2, del nuovo codice della strada, che, espressamente, vieta, durante la marcia, l'uso di apparecchi radiotelefonici e l'uso di cuffie sonore;
l'articolo 173 consente, tuttavia, l'utilizzo degli apparecchi radiotelefonici nel caso in cui si ricorra all'ausilio della funzione «viva voce» o a strumenti radiotelefonici dotati di auricolare;
intrattenere una conversazione telefonica mediante l'ausilio dell'auricolare o del viva voce non riduce il rischio di distrazione per il conducente, con conseguente messa a repentaglio dell'incolumità dei passeggeri;
non si può non constatare come esista una evidente contraddizione tra il divieto di parlare al conducente e la possibilità, a questi riconosciuta, di partecipare a conversazione telefonica per mezzo di apparecchi dotati di auricolare -:
quali iniziative, anche normative, il Ministro interrogato intenda adottare al fine di escludere la categoria dei conducenti di linea dai soggetti autorizzati all'uso degli apparecchi radiotelefonici con l'ausilio della funzione «viva voce» o dotati di auricolare e se non ritenga opportuno inasprire per i conducenti di linea le sanzioni già previste per i contravventori dell'articolo 173, comma 2, del nuovo codice della strada.
(4-01437)
RAITI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
ogni volta che sulla città di Catania si abbatte un normale temporale, come anche di recente è accaduto, si creano enormi disagi dovuti all'allagamento dei piazzali dell'air terminal e delle vie di rullaggio;
di conseguenza per un lungo lasso di tempo tutti i voli vengono dirottati verso l'aeroporto di Palermo;
tale problema si crea a causa dell'inadeguato sistema di smaltimento delle acque piovane;
la situazione va avanti già da diversi anni e si ripete ogni volta che a Catania piove per qualche ora consecutiva;
l'aeroporto di Catania è considerato il terzo aeroporto per numero di passeggeri a livello nazionale;
nel contesto degli importanti lavori che si stanno realizzando nel suddetto aeroporto, sarebbe auspicabile inserire anche un progetto per l'adeguamento del sistema di smaltimento delle acque -:
se il Ministro interrogato non ritenga di dover intervenire facendosi parte attiva per appoggiare il progetto menzionato onde risolvere i gravi disagi sia dei lavoratori dell'aeroporto che dei passeggeri.
(4-01439)
CACCIARI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
da anni in Veneto si susseguono le proteste dei pendolari per la scarsa qualità del trasporto ferroviario regionale;
sono segnalati quotidianamente gravi ritardi sulle principali tratte utilizzate da studenti e lavoratori, soppressioni di treni, sporcizia nelle carrozze, sovraffollamento, informazioni scarse e contraddittorie;
non vi è certezza negli orari dichiarati dal servizio a causa di corse soppresse e ritardi di decine di minuti. La conseguenza per gli utenti si è fatta intollerabile e fonte di provvedimenti economici e di richiami formali da parte dei datori di lavoro;
la realizzazione del Sistema Ferroviario Metropolitano regionale è in forte ritardo;
la mancanza di interventi concreti nonostante le proteste degli utenti e gli interventi della Regione, a giudizio dell'interrogante, dimostra una incapacità di Trenitalia di migliorare la situazione;
Trenitalia ammette che i disagi derivano da alcune criticità sulle linee;
a poche ore dall'ultima occupazione dei binari alla stazione di Quarto d'Altino da parte di alcuni pendolari esasperati dai continui ritardi per «conquistarsi» il diritto
di salire su un treno Intercity Euronight e arrivare finalmente sul luogo di lavoro a Venezia -:
se il Governo sia a conoscenza di questa grave situazione e quali provvedimenti intenda adottare per recuperare anni di abbandono degli investimenti sulle ferrovie italiane;
se il Governo non ritenga prioritario investire le scarse e preziose risorse economiche nelle tratte e nei treni a maggiore frequentazione più usati dagli utenti pendolari.
(4-01444)
PORETTI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
con lettera del 15 settembre 2006, l'Enac, ha evidenziato il maggior costo annuo imposto dagli aeroporti italiani alle aviolinee per il pieno di carburante degli aerei (Il Sole 24 0re del 24 ottobre 2006);
il maggior costo è stato quantificato in 12 milioni di euro;
la legge n. 248 del 2005, articolo 11-terdecies, stabilisce che «non possono essere applicati dai gestori aeroportuali e dai fornitori di servizi sovrapprezzi non effettivamente connessi ai costi realmente sostenuti per l'offerta del medesimo servizio»;
che alcuni gestori aeroportuali applicano sovrapprezzi sui costi al metro cubo di carburante: Adf (Firenze) +78,8 per cento, Sagat (Torino) +57,6 per cento, Sea (Milano) +63 per cento, Adr (Roma) +52,5 per cento;
tale anomalia è stata denunciata dall'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), che ha, tra l'altro, rilevato che esiste anche un «premio di raffineria» che incide sui costi del carburante;
le compagnie aeree si rifiutano di pagare tali oneri impropri;
i sovrapprezzi vengono scaricati sull'utenza finale, cioè i passeggeri -:
quali provvedimenti intendono assumere per porre rimedio alla presunta violazione delle norme di legge e se ritengono di intervenire affinché il contratto di programma tra Enac e gestori aeroportuali recepisca appieno le disposizioni di legge.
(4-01449)