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Allegato B
Seduta n. 72 del 15/11/2006
TESTO AGGIORNATO AL 16 NOVEMBRE 2006
...
TRASPORTI
Interrogazione a risposta orale:
DELFINO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
da molti anni viene richiesto al Governo, alla regione, all'Ente ferrovia la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Fossano-Cuneo;
negli anni, innumerevoli sono state le proteste per gravi ritardi degli enti competenti ad assumere la necessaria decisione per affrontare e risolvere questo fondamentale intervento strutturale, indispensabile per superare l'attuale inadeguata e insostenibile situazione;
su questa tratta transitano quotidianamente tantissimi treni passeggeri e treni merci che, con il binario unico, accumulano costanti ritardi, fonte di crescenti proteste dei passeggeri;
la RFI (Rete ferroviaria italiana) ha redatto fino dal 2004 l'interno progetto, articolato in tre lotti e presentato nel 2005 alla regione Piemonte con una spesa di circa 92 milioni di euro;
ancora recentemente il sindaco del comune di Centallo ha per l'ennesima volta rappresentato, con forza, il disagio e la rabbia dei cittadini per la lentezza insostenibile di soggetti competenti ad attuare questo progetto di raddoppio della tratta ferroviaria Fossano-Cuneo, nel quale riveste un carattere di estrema urgenza il lotto di lavori relativo alla messa in sicurezza della stazione di Centallo;
per il lotto relativo all'ammodernamento e alla messa in sicurezza della stazione di Centallo risulterebbero disponibili le risorse finanziarie necessarie (circa 15 milioni di euro) per l'immediato
appalto dei lavori con la possibilità di operare un intervento stralcio rispetto al progetto complessivo;
infine, il protrarsi di questa situazione ha pesanti riflessi per l'economia provinciale, per la sicurezza dei cittadini e per la credibilità delle istituzioni interessate -:
quali siano, in termini puntuali, le modalità di approvazione e di finanziamento globale del progetto di raddoppio della tratta ferroviaria Fossano-Cuneo;
quali siano le modalità e i tempi di attuazione per l'appalto dei lavori;
quale sia la possibilità di procedere, per le ragioni indicate in premessa, allo stralcio della parte di lavori relativa al lotto per l'ammodernamento e la sicurezza della stazione di Centallo, considerato che sarebbero già disponibili le risorse finanziarie necessarie.
(3-00394)
Interrogazione a risposta in Commissione:
MARGIOTTA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il Consigliere Regionale della Basilicata, dottor Marcello Pittella, in data 10 novembre 2006 ha rivolto interrogazione urgente a risposta scritta al Presidente della Regione, dottor Vito De Filippo, in riferimento all'ipotesi di soppressione, da parte di Trenitalia, di alcune fermate di treni a lunga percorrenza, ed in particolare della fermata di Maratea; le linee, in particolare, sarebbero; Milano-Maratea n. 751, Maratea-Milano n. 752, Torino-Maratea n. 761, Maratea-Torino, n. 768;
la valenza della città di Maratea nel contesto turistico lucano e meridionale è straordinaria, come pure la strategicità della sua posizione a servizio dell'intero torritorio del lagonegrese;
l'ipotesi in esame penalizzerebbe ulteriormente il già insufficiente sistema della mobilità in Basilicata -:
se l'ipotesi di soppressione sia vera; quali iniziative il Governo intenda intraprendere per scongiurarla.
(5-00394)
Interrogazioni a risposta scritta:
PEDRIZZI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'astensione ad oltranza dei funzionari della Motorizzazione Civile D.T.T. (Dipartimento trasporti terrestri) dalle missioni in conto privato, iniziata dal 23 ottobre 2006, sta arrecando notevole disagio nel settore delle autoscuole;
l'agitazione promossa dal Coordinamento nazionale ex infrastrutture e trasporti con la sospensione delle sedute in conto privato del personale del dipartimento dei trasporti terrestri, è stata determinata dal mancato pagamento delle missioni ai dipendenti D.T.T. da parte del ministero dell'economia;
le suddette spettanze si riferiscono a somme già pagate in anticipo da privati secondo la normativa vigente, proprio per l'effettuazione di missioni nelle relative sedi da parte del personale della motorizzazione;
la predetta sospensione delle sedute per gli allestitori, come per qualsiasi altro utente legato al D.T.T., è causa di notevole disagio, in quanto non permette, mancando del collaudo finale, di completare il lavoro commissionato dai clienti;
tale situazione sta provocando un notevole danno, soprattutto, al settore delle aziende allestitrici di veicoli, le quali nella sola provincia di Latina occupano tra i dipendenti ed indotto oltre mille persone;
l'agitazione in corso ha portato al blocco totale dei collaudi dei veicoli allestiti, impedendo alle aziende interessate di consegnare i mezzi e quindi di fatturare il
lavoro eseguito, comportando notevoli difficoltà economiche e finanziarie alle aziende che non sono più in grado di pagare nemmeno gli stipendi ai dipendenti;
se dovesse persistere questa situazione molte di queste aziende che dipendono per la loro attività dall'operato del D.T.T. rischierebbero una grave crisi e potrebbero paralizzare l'economia di un intero settore nazionale ed in particolare compromettere una parte dell'economia della provincia di Latina;
l'astensione dalle missioni in conto privato ad oltranza dei funzionari della motorizzazione civile D.T.T. sta determinando reali e disastrose conseguenze sulle aziende allestitrici, le quali in assenza di una rapida soluzione delle «vertenze missioni», si vedranno costrette ad operare il licenziamento dei propri dipendenti -:
quali interventi intendano effettuare per trovare una rapida soluzione dei problemi evidenziati dai sindacati del settore della motorizzazione civile, che lamentano il vero e proprio sequestro, di somme di spettanza dei dipendenti della motorizzazione, come rimborso spesa per missioni già da tempo effettuate e anticipate dai dipendenti stessi;
quali soluzioni alternative si intendono trovare alla sospensione delle sedute in conto privato del personale del dipartimento dei trasporti terrestri (D.T.T.);
quali concrete ed urgenti iniziative si intendano assumere per fronteggiare la grave situazione determinatasi, e come intendano intervenire per risolvere il problema.
(4-01637)
SATTA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la normativa vigente stabilisce che la preparazione e la formazione dell'aspirante conducente alla guida dei veicoli è demandata alle «autoscuole», con il preciso onere di accompagnamento degli allievi nelle sedi stabilite per la prova finale, ubicate o presso l'Ufficio provinciale della Motorizzazione civile competente, oppure presso le stesse autoscuole;
apposite disposizioni prevedono, peraltro, che la cosiddetta «missione in conto privato», ovvero la possibilità che l'esaminatore preposto raggiunga la sede dell'autoscuola, ove si terranno le prove d'esame, sia assicurata con versamento anticipato a totale carico del titolare dell'autoscuola;
nonostante, però, tali versamenti vengano effettuati, tramite la Banca d'Italia - Tesoreria dello Stato, con largo anticipo rispetto alla data d'esame, dalle autoscuole, si registra che il personale esaminatore continua ad anticipare di tasca propria i costi delle, sovente, lunghe e disagiate trasferte;
consta all'interrogante che il motivo, davvero incredibile, è dato dal ritardo assurdo dell'accreditamento delle somme regolarmente anticipate dalle autoscuole alla Motorizzazione civile;
questo fatto ha determinato e continua a determinare gravi inconvenienti a causa del rifiuto degli esaminatori a recarsi fuori sede per la prova d'esame finale, in quanto impossibilitati a fare fronte alle spese relative alle trasferte -:
se il Ministro interrogato, alla luce di quanto sopra, non ritenga di dover intraprendere, con l'urgenza che il caso richiede, tutte le opportune iniziative per ripristinare una situazione di assoluta regolarità del comparto degli operatori della Motorizzazione civile di numerose province, al fine di assicurare un servizio importante per i cittadini, quale il conseguimento dell'abilitazione alla guida.
(4-01650)
SATTA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la gestione governativa «Ferrovie della Sardegna» (F.d.S.) versa da lungo tempo in una condizione di grave crisi, che ha portato ad una costante diminuzione
del personale, passato, nel decennio, da 2.200 a 1.340 unità;
il numero dei treni preposti al servizio turistico è progressivamente diminuito dai 1.300 del 2002 ai 988 del 2005, mentre l'avvio dei servizi turistici è progressivamente slittato dal marzo 2004 all'aprile 2005 sino al giugno 2006;
nel corso dell'anno 2006, ai problemi relativi al blocco del turn over ed alla conseguente carenza di personale si sono aggiunti quelli relativi alla carenza di materiale rotabile;
in conseguenza dei tagli derivanti dall'applicazione della legge finanziaria 2006, la Direzione generale delle Ferrovie della Sardegna ha trasferito buona parte del personale della tratta Nulvi-Palau verso la direzione di Sassari;
attorno ai flussi turistici delle linee ferroviarie montane sono sorte numerose iniziative imprenditoriali, rivolte alla ristorazione, all'accoglienza ed alla valorizzazione dell'esteso patrimonio archeologico, storico, naturalistico, ambientale, consentendo, in tal modo, di far crescere l'economia, giacchè tutto ciò costituisce una indubbia, importante ed irrinunciabile occasione di sviluppo;
l'utilizzazione delle linee ferroviarie turistico-montane della Sardegna risulta in costante aumento, con un numero di viaggiatori, che è passato dai 9.000 nel 1993 agli 83.000 nel 2004 -:
se il Ministro interrogato ritenga opportuno ed urgente intervenire, al fine di evitare il rischio della soppressione della linea turistica ferroviaria percorsa dal Trenino verde del nord Sardegna, con conseguenti che notevoli disagi per l'intero territorio sardo.
(4-01651)
PICCHI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
nel territorio comunale di Firenze è in corso di cantierizzazione la prima linea tranviaria Scandicci-Santa Maria Novella (S.M.N.), mentre sono in corso di realizzazione altre due linee tranviarie;
tale sistema di tramvie è stato finanziato dalla Legge Obiettivo;
il percorso delle tre linee tranviarie attraversa interamente zone densamente abitate delle città, i cui abitanti da tempo manifestano grande preoccupazione per le vibrazioni ed il rumore che potrebbe causare la futura tramvia;
in particolare, il percorso della prima linea della tramvia risulta passare interamente attraverso un quartiere densamente abitato e tuttavia risulta essere previsto l'utilizzo di un materassino antivibrante con relativi sistemi di armamento solo in una parte del tracciato, in specie nel tratto da Porta a Prato fino alla Stazione S.M.N.;
sono previste alcune varianti al progetto esecutivo in corso di cantierizzazione per la prima linea della tramvia;
il comune di Firenze non vuole intraprendere iniziative di tutela dei cittadini residenti -:
quali siano nel dettaglio i livelli di inquinamento acustico ed atmosferico previsti lungo il tracciato di ciascuna delle tre linee tranviarie;
quali siano i provvedimenti che il ministero intende assumere per monitorare e ridurre l'inquinamento acustico, atmosferico, e le vibrazioni a livelli accettabili in tali zone considerando anche le grandi preoccupazioni mostrate dai cittadini residenti a tale riguardo;
qualisiano i motivi per cui lungo il tracciato della linea 1 della tramvia sono stati previsti sistemi di armamento contro i rumore e le vibrazioni solo nel tratto da Porta a Prato alla stazione S.M.N., mentre nel tratto da Scandicci a Porta a Prato, che risulta ad alta densità demografica, sono previsti ad oggi sistemi contro il rumore e le vibrazioni meno funzionali;
se il ministero intenda stanziare risorse economiche aggiuntive per attuare tali provvedimenti.
(4-01653)
NESPOLI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
con un piano ultra decennale e con ingenti investimenti, è stato approntato, da parte delle Ferrovie dello Stato, un progetto per la soppressione dei passaggi a livello, al fine di garantire la puntualità e la sicurezza dell'esercizio nonché l'incolumità dei cittadini. Tale piano prevedeva prioritariamente la soppressione dei passaggi a livello su linee ad intenso traffico ed in presenza di centri urbani;
secondo quanto risulta all'interrogante in data 23 ottobre 2006 sulla linea Salerno-Napoli, il treno Intercity n. 530 diretto a Torino si è fermato al Km. 29,407 in quanto le sbarre del passaggio a livello erano aperte ed il treno non poteva transitare, lo stesso avveniva anche ai treni che transitavano sul binario dispari. Dopo alcuni minuti il macchinista interpellava il personale viaggiante del treno al fine di far presenziare i due lati del passaggio a livello allo scopo di far transitare il treno; gli stessi poi sarebbero risaliti in coda dopo il superamento del passaggio a livello, per non aumentare il ritardo del treno;
il personale di bordo, appellandosi alla normativa in vigore, faceva presente che non rientrava nelle loro mansioni tale incombenza e che sarebbe stato necessario attendere sul luogo l'intervento o del personale della stazione più vicina o delle forze dell'ordine, per proteggere tale passaggio a livello;
dopo circa 45 minuti il treno riprendeva la sua marcia, come d'altronde faceva quello fermo sul binario dispari. Ciò ha comportato disagio ai tanti viaggiatori dei treni coinvolti e con conseguenze negative sulla circolazione degli altri treni che di fatto hanno risentito di una inaspettata interruzione del traffico di circa 45 minuti -:
se i fatti esposti corrispondono al vero;
se non ritengano di intervenire sulla normativa al fine di non far ricadere sull'utente finale (il cittadino consumatore) le inadempienze delle Ferrovie dello Stato e dei suoi farraginosi regolamenti;
se sia previsto un piano d'intervento per eliminare al più presto tutti i passaggi a livello ancora esistenti sulla linea Salerno-Napoli, che attualmente sono alcune decine, considerando anche che la linea interessata è altamente frequentata e attraversa una delle zone più densamente abitate d'Europa.
(4-01659)
OLIVERIO e MARGIOTTA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
sulla base della legge n. 662 del 1996 si era avviato in Calabria, almeno sul piano della impostazione programmatica, un apprezzabile processo di risanamento delle Ferrovie della Calabria in gestione commissariale;
tale processo, soprattutto negli ultimi tempi, inspiegabilmente non ha sortito risultati tali da ricondurre la gestione a criteri di efficienza e redditività;
di recente si sono verificati fatti e comportamenti che hanno vivamente allarmato la comunità calabrese, proprio quando maggiormente si avverte nell'attività della pubblica amministrazione e degli enti a capitale pubblico l'esigenza di trasparenza e legalità;
in particolare vivo allarme ha destato, specie tra la moltitudine dei giovani disoccupati, l'adozione dei criteri per la formulazione della graduatoria di merito per l'assunzione di 36 conducenti di linea che sarebbe stata definita secondo valutazioni che secondo l'interrogante non
hanno garantito la certezza di assoluta trasparenza dei risultati finali;
ancora di recente si è verificata una frammentazione della gestione unitaria operativa attraverso la creazione di nuovi assetti societari che hanno realizzato il coinvolgimento di aziende private operanti nel settore del trasporto pubblico locale -:
quali iniziative intenda adottare per verificare se, in ordine al concorso espletato, siano state rispettate tutte le condizioni poste nel bando con particolare riferimento al requisito dell'età, alla connessione tra la prova di preselezione e la prova finale ai fini della formulazione della graduatoria definitiva e quali atti intenda compiere per verificare se la commissione nel redigere la graduatoria di merito, dalla quale sono stati attinti i 36 vincitori - redatta sommando il voto conseguito nella preselezione con il voto conseguito nella prova orale, senza tener conto della votazione, che pure è stata espressa nella prova di guida - abbia commesso irregolarità tali da poter inficiare i risultati del concorso medesimo;
quali accertamenti intenda disporre per verificare se nella frammentazione degli assetti societari derivante dalla nuova costituzione di società operative siano stati rispettati i criteri di economicità e di buona amministrazione nella determinazione degli emolumenti spettanti agli amministratori che di fatto svolgono funzioni già retribuite nell'ambito delle Ferrovie della Calabria;
quali provvedimenti infine intende adottare per verificare se nella gestione operativa i risultati conseguiti ed in particolare il costo medio per chilometro percorso avvicinano le Ferrovie della Calabria agli standard operativi delle aziende operanti nel trasporto pubblico locale.
(4-01663)
NUCARA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante nel corso del viaggio Alitalia Londra-Roma di giorno 5 novembre 2006, delle ore 20,05 si sono verificati spiacevoli episodi per i passeggeri del volo;
intere file di passeggeri non hanno avuto la possibilità di usare la luce di servizio rimanendo per l'intera durata del viaggio al buio. Alle rimostranze degli stessi, gli assistenti di volo hanno risposto che essere assegnati a quelle file dove le luci non funzionavano era stata una «questione di sfortuna», anche se imbarcarsi per un volo Londra-Roma con Alitalia non dovrebbe essere questione di buona o cattiva sorte;
la durata del volo, di circa 2 ore, si è invece protratta per ulteriori 2 ore con arrivo a Fiumicino intorno alle 24 in luogo delle 22 previste;
la qualità della cena servita a bordo è risultata alla generalità dei passeggeri di dubbio gusto, consistente in particolare in un piccolo panino, salmone e pomodori secchi;
alla richiesta da parte di alcuni passeggeri di poter avere delle salviettine rinfrescanti, dagli assistenti di volo è stato risposto, ancora una volta, che era una «questione di sfortuna», in quanto la confezione che era capitata ai passeggeri era sprovvista di salviettina;
inoltre, la confezione alimentare non poteva essere appoggiata comodamente su alcuni tavolini pieghevoli in quanto anche questi erano fuori servizio o mal funzionanti;
dato il costo del biglietto che un passeggero sostiene per imbarcarsi con la compagnia aerea Alitalia, è lecito aspettarsi dei servizi adeguati;
secondo l'interrogante questi episodi si possono, purtroppo, quotidianamente riscontrare su diversi voli Alitalia -:
come, nella sua funzione di vigilanza della società Alitalia, intenda intervenire presso la società per evitare il ripetersi di simili, incresciosi, episodi.
(4-01664)