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Allegato B
Seduta n. 74 del 17/11/2006
INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
ROSSI GASPARRINI, GALEAZZI, SATTA, GIUDITTA, INTRIERI, DI SALVO, BARANI, CARLUCCI, BALDUCCI, BEZZI, LI CAUSI, NICCO, PICANO e AFFRONTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
negli ultimi giorni sia la stampa che le televisioni hanno riportato la notizia di diversi atti di violenza sessuale, alcuni di questi, la maggioranza compiuti su minori;
a Vicenza, un bambino di 13 anni è stato costretto a prostituirsi con regolarità, usato come fosse un oggetto, costretto a travestirsi per le voglie dei clienti, è stato vittima innocente di una violenza indicibile, orribile e feroce;
la violenza sessuale è uno dei crimini più esecrabili che una comunità è costretta a subire;
la violenza sui minori è poi, se mai fosse possibile ipotizzare un parametro di riferimento, ancora peggiore, colpire chi non può e non sa difendersi è un atto di una violenza inaudita, vergognosa ed inaccettabile;
le notizie di questi ultimi giorni, purtroppo non sono un caso isolato, ma al contrario la manifestazione di un trend continuo e costante, al quale una volta per tutte bisogna mettere fine;
non si tratta più di un'emergenza, questo stadio purtroppo è stato già superato, stiamo fronteggiando e vivendo, un vero e proprio dramma sociale, siamo di fronte ad una società che mostra nel suo complesso segni di un preoccupante scollamento collettivo, perché di questo si tratta quando notizie ripetute di continue violenze, diventano una costante, fatti scontati, accettati come se fossero addirittura fisiologici;
il legislatore ha il dovere di intervenire, non si può permettere che l'orrore, perché di questo si tratta, quando si parla di violenza sessuale, specie su minori, e di sfruttamento della prostituzione, diventino un fenomeno comunemente accettato;
anche a Roma, è notizia di pochi giorni fa, è stata scoperta una rete di clienti abituali che sottoponevano costantemente a sevizie diversi bambini costretti alla prostituzione nel pieno centro cittadino, nel cuore della città; e contemporaneamente è stata scoperta una gang di minori che traumatizzavano e violentavano bambine chiuse in gabbia per costringerle alla prostituzione;
dobbiamo difendere chi non sa e non può difendersi, lo Stato ha questo compito, le istituzioni devono saper dare risposte effettive e concrete;
sappiamo che il giro di affari legato allo sfruttamento della prostituzione è enorme, il numero delle vittime in continuo aumento si aggira a secondo dei periodi da 17 mila a 40 mila all'anno;
secondo dati riportati dalla stampa l'Italia detiene il record europeo rispetto al numero di donne vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, ben 115 ogni 100 mila abitanti contro le 84 dell'Austria e le 27 della Francia;
secondo quanto riferito sempre alla stampa da fonti ministeriali: «per contrastare il fenomeno le questure hanno scelto la più veloce dei rimpatri. Come azione preventiva sono state espulse le donne. Questo ha fatto crescere l'arrivo di minorenni: perché i minori non possono essere espulsi.»;
inoltre è oramai chiaro che lo sfruttamento della prostituzione in Italia può contare su una rete organizzativa vasta e ramificata su tutto il territorio;
il fenomeno della violenza sessuale su minori è negli ultimi anni in costante crescita -:
quali iniziative, anche normative, il suo ministero ed il Governo nel suo complesso intendano mettere in campo, anche dal punto di vista di una maggiore
efficacia delle sanzioni penali, per dare corpo ad una politica di intervento immediato e concreto finalizzata a debellare nel nostro Paese il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, della violenza sessuale ed in particolare della violenza su i minori.
(4-01680)
LOCATELLI, ZIPPONI, FRANCO RUSSO e ROCCHI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
una serie di articoli pubblicati nei mesi scorsi dai quotidiani locali delle province di Brescia e Bergamo hanno messo in evidenza come sui cantieri edili gli ispettori del lavoro e i carabinieri hanno riscontrato numerose violazioni delle misure di tutela della sicurezza;
in tali cantieri si trovano spesso lavoratori, immigrati e non, privi del cartellino di riconoscimento e non figuranti sul registro di cantiere;
i Carabinieri di piccole stazioni, come è il caso della stazione bresciana di Rudiano (il cui territorio di competenza ha una popolazione inferiore ai 20 mila abitanti) hanno «fermato» nel solo 2006 oltre 30 «caporali» che controllavano un centinaio di lavoratori immigrati privi di permesso di soggiorno;
gli stessi Carabinieri di Trenzano hanno scoperto, sempre con riferimento al 2006, sette laboratori clandestini dove vivevano in condizione simili a quelle di lager decine di immigrati cinesi molti dei quali senza permesso di soggiorno;
analoghe situazioni si sono verificate anche nel comune di Rovato e Chiari;
tra le irregolarità commesse particolare rilevanza assume la pratica della «falsificazione dei cartellini» messa in atto dai datori di lavoro al fine di utilizzare illegalmente manodopera;
tali forme di sfruttamento sono incompatibili con i principi sanciti nella nostra Costituzione e non dovrebbero trovare cittadinanza in nessun stato che si ritenga portatore di valori di civiltà -:
se il Ministero sia a conoscenza di tale situazione e che giudizio ne dia;
se, stanti gli stanziamenti previsti per il superamento definitivo di queste forme di sfruttamento e «nuovo caporalato», anche attraverso un potenziamento degli ispettorati del lavoro, vi siano delle risposte in termini di risultati ottenuti;
se non ritenga il caso di prevedere la concessione di un permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale a coloro che intendano uscire dalla condizione di sfruttamento e lavoro nero.
(4-01682)
MIGLIORI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la presenza dell'Arma dei Carabinieri nella popolosa frazione di «Tosi del Comune di Reggello (Firenze) è da sempre presidio insostituibile di sicurezza per una vasta area collinare e montana, della Provincia di Firenze con una forte presenza, di piccole e medie imprese;
la presenza dell'Arma in tale area ha preservato questa parte dell'area metropolitana fiorentina dalla infiltrazione di fenomeni di criminalità oggi tristemente protagonista nel resto del Valdarno fiorentino ed aretino;
si apprende la notizia della eliminazione improvvisa della sede dell'Arma in Tosi, suscitando profonda ed enorme preoccupazione nella popolazione e nella stessa Amministrazione comunale di Reggello -:
quali iniziative immediate si intendano assumere per garantire la tradizionale e doverosa presenza dell'Arma dei Carabinieri in Tosi.
(4-01683)
DE CRISTOFARO, MASCIA e IACOMINO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel quadro predisposto dal Ministro dell'interno per fare fronte all'emergenza criminalità a Napoli risulta agli interroganti che anche il Corpo dei Vigili del fuoco sarà impiegato a supporto delle operazione di polizia nei blitz anticamorra;
nella provincia di Napoli, su una popolazione di circa 3.000.000 di abitanti, operano 975 unità complessive di Vigili del fuoco, con un rapporto di 1 vigile ogni 3.000 abitanti che, considerando la divisione per turno, circa 150 presenze effettive, viene innalzato a 1 su 20.000;
le organizzazioni sindacali di categoria denunciano da tempo questa grave carenza di organico tanto più in una situazione complessa e articolata come quella del territorio napoletano, carenza a cui viene fatto fronte con il ricorso a un numero considerevole di ore straordinarie, mettendo in questo modo a dura prova la sicurezza e l'incolumità stessa degli operatori;
la perdurante carenza di risorse per l'acquisto di beni e materiali, l'obsolescenza dei mezzi in dotazione, l'inadeguatezza di equipaggiamenti logori e insufficienti rendono più gravosa e incerta la capacità operativa del Corpo dei Vigili;
l'impiego dei Vigili del fuoco nel piano contro l'emergenza criminalità a Napoli comporterebbe, in questo contesto, una sottrazione delle squadre adibite al soccorso e alla sicurezza dei cittadini negli interventi di ordinaria emergenza a cui il Corpo, con grande senso di responsabilità e malgrado le insufficienze denunciate, fa fronte quotidianamente -:
quali provvedimenti il Ministro intenda assumere affinché sia potenziata la dotazione dei mezzi e delle strutture del Corpo dei Vigili del Fuoco non solo a tutela e protezione degli stessi operatori esposti costantemente a rischio della incolumità personale ma anche a garanzia di tutta la cittadinanza;
se non intenda, considerando il nuovo impiego operativo a supporto delle operazioni di polizia nei blitz anticamorra, colmare le gravi e ataviche carenze di personale del Corpo dei Vigili del fuoco di Napoli.
(4-01685)