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Allegato B
Seduta n. 74 del 17/11/2006
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SALUTE
Interrogazione a risposta orale:
PORETTI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
nel novembre 2001 il Ministero della salute, istituiva, presso l'Istituto superiore di sanità (ISS) la «commissione Nazionale sulle cellule staminali», presieduta da Enrico Garaci, presidente dell'ISS come diffuso nel comunicato numero 442, la Commissione risultava composta da 12 membri; tale Commissione decideva l'erogazione e la distribuzione di un finanziamento di 7,5 milioni di euro, da erogare nei tre anni successivi in tre bandi per la durata di un biennio;
il sottosegretario alla Salute, Serafino Zucchelli, nella risposta (qui il testo: http://www.camera.it/chiosco.asp?cp=2&position =Documenti\vbarraindietro \v Resoconti%20 parlamentari\vbarraindietro \v Bollettino%20 Giunte%20e%20Commissioni&source=http %3A // www.camera.it / Docesta / 312 /6201 /6202/documentotesto.ASP&content=/dati/leg15 / lavori / bollet / 200610/1019/html/12/frame.htm) data ad una mia interrogazione (la 5-00014 presentata nella
seduta n. 9 del 6 giugno 2006) realizzata con la collaborazione dell'associazione Luca Coscioni e presentata in Commissione Affari Sociali, riguardo la trasparenza sull'assegnazione di fondi per le ricerche con le cellule staminali da parte della «Commissione Nazionale sulle Cellule Staminali», istituita presso l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) nel novembre
2001 dal Ministro Girolamo Sirchia e decaduta, sempre nel corso della passata legislatura, il 9 novembre 2004, ha tra l'altro affermato:
«( ...) la procedura di valutazione dei progetti di ricerca seguita dalla Commissione è quella del peer-review system, che prevede la valutazione dei progetti da parte di "referees"/revisori anonimi, competenti nella materia scientifica del progetto e indipendenti dal proponente del progetto stesso (...)»;
«(...) i progetti presentati a seguito del primo e del secondo bando sono stati valutati «da due o più revisori anonimi (esterni o interni alla Commissione, ma comunque non conosciuti dagli stessi membri della Commissione), scientificamente qualificati e indipendenti dal proponente del progetto [...]. La Commissione Nazionale ha preso atto delle valutazioni dei referees, e soltanto in base a queste valutazioni ha finanziato o meno i progetti presentati (...)»;
«(...) l'Istituto [Superiore di Sanità] ha precisato che nel sito web sono state regolarmente inserite le informazioni relative ai bandi e ai progetti finanziati, i consuntivi scientifici dei progetti del primo bando dimostrano che molti risultati sono stati pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali. L'istituto precisa che la Commissione ha promosso un primo bando per progetti di ricerca biennali, finanziati per oltre 11 milioni di euro nel 2003 (...)»;
(...) l'attività del primo bando è oggi conclusa; i responsabili dei progetti hanno già inviato il consuntivo amministrativo e quello scientifico (...)»;
«( ...) al primo bando ha fatto seguito un secondo bando concernente lo "Sviluppo di uno o più prototipi strutturali, organizzativi e gestionali di banche di cellule staminali umane". Nel 2003 il bando è stato vinto dal centro-prototipo dell'Ospedale Maggiore di Milano. In data 16 ottobre 2006, l'ISS ha comunicato che "sta procedendo alla raccolta dei contributi relativi ai risultati ottenuti dall'esecuzione dei vari progetti e che tali risultati saranno divulgati attraverso un convegno scientifico e con la pubblicazione degli atti congressuali (...)»;
«( ...) l'ISS ha precisato che non vi è stato un terzo bando, in quanto dopo il secondo i fondi a disposizione erano esauriti, e la Commissione stessa, non più convocata dall'agosto 2003, è decaduta il 9 novembre 2004; di conseguenza, il relativo sito web non è più attivo dal 2005 (...)» -:
chi abbia scelto i referees/revisori «incaricati della valutazione dei progetti secondo il peer-review system» e quali siano i parametri utilizzati per valutarne l'indipendenza, l'anonimità, la competenza e la nazionalità; in particolare, come è dato sapere che «i revisori anonimi (esterni o interni alla Commissione)» fossero «comunque non conosciuti dagli stessi membri della Commissione»;
quali siano i documenti disponibili e pubblici che attestano quanto dichiarato dal sottosegretario Zucchelli riguardo la procedura di valutazione dei progetti di ricerca seguita dalla Commissione del peer-review system;
in quale sezione del sito web dell'ISS sia possibile prendere visione dei consuntivi amministrativi e scientifici delle attività concluse e finanziate con il primo bando;
quali siano i nomi e i numeri interessati delle prestigiose riviste internazionali su cui sono stati pubblicati i risultati dei progetti conclusi con il primo bando;
quali siano gli importi di finanziamento assegnati ad ogni singolo progetto/ricercatore nell'ambito del primo bando;
come sia possibile che, se nel 2001 i soldi annunciati nel comunicato numero 442, per la Commissione nazionale sulle cellule staminali fossero 7,5 milioni di euro, l'ISS abbia precisato che i progetti finanziati solo con il primo bando ammontino a «oltre 11 milioni di euro»;
dove siano comparse le informazioni relative alla modifica dei finanziamenti (da 7,5 a 11 milioni di euro). Se c'è stato un decreto che lo abbia sancito o comunque come la comunità scientifica (e quindi coloro che avrebbero potuto presentare un progetto) sia stata informata di ciò;
quali siano i progetti singoli finanziati con il secondo bando (di cui si stanno ora raccogliendo i contributi in base a quanto comunicato da ISS il 16 ottobre) e quale l'importo per ciascun progetto oppure, se esiste un solo progetto a nome del centro-prototipo dell'Ospedale Maggiore di Milano, quale sia il finanziamento assegnato a questo centro;
dato che la Commissione è «decaduta il 9 novembre 2004», chi, e secondo quali criteri, si occupi della «raccolta dei contributi relativi ai risultati ottenuti dall'esecuzione dei vari progetti» del secondo bando concernente lo «Sviluppo di uno o più prototipi strutturali, organizzativi e gestionali di banche di cellule staminali umane», e chi si occuperà della annunciata divulgazione dei risultati «attraverso un convegno scientifico» e della successiva pubblicazione degli atti congressuali;
quale sia il criterio seguito nel disattivare il sito web della Commissione Nazionale sulle Cellule Staminali, dato che i progetti avviati con il secondo bando non sono conclusi e si sta «procedendo alla raccolta dei contributi relativi ai risultati ottenuti dall'esecuzione dei vari progetti e che tali risultati saranno divulgati attraverso un convegno scientifico e con la pubblicazione degli atti congressuali»;
quale sia il motivo per cui sia scomparso dal sito web dell'Istituto Superiore di Sanità ogni tipo di riferimento e notizia dei finanziamenti elargiti attraverso la Commissione Nazionale sulle Cellule Staminali;
quale sia il motivo per cui non ci sia stata una divisione dei fondi a disposizione in modo tale da permettere il finanziamento anche del terzo bando;
perché sia decaduta la Commissione Nazionale sulle Cellule Staminali e il motivo per cui non abbia più ricevuto finanziamenti.
(3-00400)
Interrogazione a risposta scritta:
LEOLUCA ORLANDO. - Al Ministro della salute, al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi l'autorevole Science and Technology Committee, commissione di esperti con funzione consultiva del Governo britannico su diversi argomenti scientifici di interesse nazionale, ha stilato un documento nel quale vengono indicate, in ordine di pericolosità, le sostanze stupefacenti considerate maggiormente dannose per la salute umana;
i risultati che questa commissione ha raggiunto, basandosi su criteri giudicati scientifici ed indipendenti, appaiono rivoluzionari e tendono a rivedere il sistema di classificazione generale degli stupefacenti; nella classifica delle venti sostanze psicoattive più dannose redatta da questa commissione figura - a fianco dell'LSD e prima dell'Ecstasy - anche il metilfenidato, la metanfetamina che è anche il principio base in alcuni farmaci che hanno effetti sul sistema nervoso e sul comportamento e che, anche nel nostro paese, vengono spesso utilizzati per la cura di presunti disturbi del comportamento quali l'ADHD, sindrome da iperattività e deficit d'attenzione;
da diversi anni ormai, la comunità scientifica è divisa sulla reale esistenza di tale patologia, con pesanti accuse rivolte da una parte contro gli esperti che, soprattutto negli Stati Uniti, si sono dedicati allo studio della presunta patologia e alla sua cura: da una recente ricerca condotta dalla rivista Psychotherapy and Psychosomatics sarebbe infatti emerso che il 100 per cento dei componenti dei comitati scientifici che hanno svolto tali
lavori avevano rapporti economici con le società farmaceutiche produttrici dei farmaci utilizzati per le cure;
da parte di una larga fetta della comunità scientifica si sostiene sostanzialmente che l'ADHD sia, piuttosto che una malattia, una presunta patologia «inventata» al solo di fine di favorire la commercializzazione dei farmaci usati per curarla e che altrimenti, visti i gravissimi effetti collaterali cui espongono i pazienti, difficilmente potrebbero avere una larga diffusione;
di fronte ad una tanto grave accusa e di fronte alla divisione della comunità scientifica, appare necessario procedere con assoluta cautela e secondo un «principio di precauzione» prima di favorire una diffusione su larga scala dell'utilizzo dei farmaci che contengono il metilfenidato;
il comportamento delle case farmaceutiche che anche in Italia commercializzano tali prodotti, non appare fino ad oggi particolarmente di aiuto sotto il profilo della comunicazione e dell'informazione sui reali effetti, sulle controindicazioni e sull'utilizzo dei farmaci stessi: basti pensare che i fogli illustrativi dei farmaci contenuti nelle confezioni per la vendita al dettaglio (quindi destinate agli utenti finali) riportano solo una minima parte delle informazioni riportate invece nei fogli destinati agli esperti, omettendo in particolare tutte quelle informazioni che di fatto dimostrano come «il meccanismo secondo cui il metilfenidato agisce a livello mentale e comportamentale nel bambino non è stato completamente chiarito e nessuna prova convincente permette di dimostrare la relazione tra questi effetti e lo stato del sistema nervoso centrale» ed omettendo la maggior parte delle controindicazioni;
negli ultimi anni è invalsa l'abitudine in molti istituti scolastici di somministrare ai genitori degli alunni un questionario in base al quale sarebbe possibile individuare i giovani affetti da ADHD: il contenuto delle domande è del tipo «il bambino evita o è riluttante ad affrontare impegni che richiedono uno sforzo mentale come i compiti di scuola»; sulla base di domande di questo tipo e nonostante le stesse case farmaceutiche interessate alla vendita dei presunti farmaci contro l'ADHD affermino che «l'eziologia di questa sindrome è sconosciuta e non esistono test diagnostici» viene quindi disposta la somministrazione di farmaci -:
quali iniziative il Governo intenda assumere per applicare un principio di precauzione che, fin quando non esisteranno studi scientifici certi, indipendenti ed accettati dalla comunità scientifica tutta sulla esistenza, la natura e l'eziologia dell'ADHD, garantisca la drastica riduzione del ricorso a farmaci metanfetaminici in particolare nei confronti dei bambini e degli adolescenti e, in ogni caso, se non ritengano di dover intraprendere ogni opportuna iniziativa affinché i familiari dei bambini cui viene diagnosticata la presunta sindrome siano messi a conoscenza di tutte le informazioni disponibili sull'azione, il funzionamento e le controindicazioni di tali farmaci.
(4-01693)