Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 84 dell'11/12/2006
...
SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta orale:
BERNARDO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il 16 ottobre 2006 è entrato in vigore il Regolamento n. 5 dell'Isvap concernente la disciplina dell'attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa per l'attuazione delle norme contenute nel decreto legislativo del 7 settembre 2005, n. 209;
il regolamento è stato adottato per esplicitare gli argomenti trattati dal decreto legislativo del 7 settembre 2005, n. 209, meglio conosciuto come Codice delle Assicurazioni, ed assolvere completamente agli obblighi comunitari previsti dalla direttiva europea del 16 luglio 2002 sull'intermediazione assicurativa;
il Regolamento pubblicato dall'Isvap contiene norme che hanno suscitato già durante la fase di pubblica consultazione la protesta delle associazioni di categoria, perché risultavano di non facile applicazione, contraddittorie rispetto alla fonte primaria, decreto legislativo del 7 settembre 2005, n. 209, ed in alcuni casi le stesse saranno impraticabili;
come protesta al provvedimento si è tenuta una giornata di sciopero contro la bozza di Regolamento Isvap, denunciata non solo come arbitraria ma anche predisposta in danno degli intermediari assicurativi - gli stessi attraverso le proprie associazioni di categoria hanno provveduto a presentare vibranti proteste presso l'Antitrust e la Banca Centrale europea;
inoltre si precisa che alcune di queste norme appesantiscono la gestione amministrativa delle agenzie assicurative, e avranno riflessi negativi anche sul settore, provocando probabilmente un aumento dei costi a danno dei consumatori e degli assicurati;
i consumatori non sono tutelati adeguatamente da un Regolamento che prevede norme in contrasto con le fonti primarie. La previsione di obbligatorietà di una polizza assicurativa che copra lei sola l'intera struttura organizzativa delle agenzie assicurative, senza tener nel dovuto conto la differente organizzazione aziendale esistente nel mercato, non fornisce una adeguata garanzia ai terzi e appesantisce i costi delle agenzie stesse;
prevedendo l'obbligatorietà della cancellazione dalla sezione A dei soggetti iscritti come inoperativi, mentre svolgono altra funzione di intermediari, si appesantisce l'amministrazione del Registro e non si fornisce una informazione completa al consumatore che si trova di fronte a soggetti che inspiegabilmente passano da una sezione all'altra, senza tener in debito conto il diverso livello professionale raggiunto;
inoltre prevedendo l'impossibilità di intrattenere rapporti tra operatori iscritti nelle diverse sezioni si rischia di rendere in concreto impraticabile l'intermediazione assicurativa in regime di plurimandato, così come previsto dalla legge sulle liberalizzazioni del mercato assicurativo -:
se non ritenga di adottare un'iniziativa normativa volta a chiarire il dettato normativo in questione, in modo da evitare interpretazioni fuorvianti e ai limiti del contrasto con le norme di legge;
se non ritenga che sia il caso di incontrare le associazioni di categoria per affrontare i temi da questi esposti e valutare l'opportunità di armonizzare i testi legislativi e regolamentari predisposti dai diversi soggetti interessati;
in che modo intenda dare seguito alle liberalizzazioni anticipate con l'abrogazione dell'esclusiva nel settore RC/auto, poiché è palese che il rinvio al 2008 e la
stessa formulazione della legge non ha ad oggi dato alcun beneficio alle famiglie italiane e agli assicurati;
se, con riferimento a questo aspetto, non sia il caso di proporre un tavolo di confronto e consultivo tra associazioni di categoria, imprese di assicurazione, associazioni di consumatori atto a trovare regole comuni e condivise nel mercato per arrivare alla soluzione migliore per tutti.
(3-00467)
Interrogazione a risposta in Commissione:
BERNARDO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 8 del decreto-legge 4 luglio 2006 n. 223 (Decreto Bersani) convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248 era atto ad eliminare il diritto di esclusiva limitatamente alla sola RCA (responsabilità civile auto) nei mandati di agenzia di qualsiasi tipo;
questa norma era stata predisposta allo scopo di liberalizzare il mercato e dare un vantaggio economico ed immediato alle famiglie italiane e agli assicurati, aumentando la competitività e la concorrenza nel settore;
la sola limitazione alla garanzia assicurativa RCA rende di difficile applicazione e scarsamente fruibile la norma, in quanto nella gran parte dei contratti emessi sulle autovetture, oltre alla responsabilità civile verso terzi sono comprese altre garanzie accessorie (incendio, furto, atti vandalici, kasko ed altro) che non godrebbero della stessa liberalizzazione anche se fornite con stesso contratto e sullo stesso bene assicurato;
questa occasione resta di fatto inibita alla maggior parte degli intermediari, senza giustificazione fino al 1o gennaio 2008, creando anche una non comprensibile diversificazione tra coloro che già operano e avranno questa possibilità solo dalla data sopra indicata, mentre per i nuovi mandati dati, l'esclusiva è già previsto che non possa esserci;
il 16 ottobre 2006 è entrato in vigore il Regolamento n. 5 dell'ISVAP concernente la disciplina dell'attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa per l'attuazione delle norme contenute nel decreto legislativo del 7 settembre 2005 n. 209 che ha disciplinato anche il caso dei plurimandati, così come previsto dalla legge sulle liberalizzazioni del mercato assicurativo -:
se non ritenga di adottare un'iniziativa normativa che prevede che le clausole sottoscritte prima della data di entrata in vigore del decreto Bersani siano fatte salve sino alla loro naturale scadenza e comunque non oltre il 1o gennaio 2007;
se non ritenga di adottare un'iniziativa normativa volta a chiarire il dettato normativo in questione, in modo da evitare interpretazioni secondo l'interrogante fuorvianti, che di fatto impedirebbero agli operatori di avvalersi di questa opportunità legislativa fornita;
in che modo intenda dare seguito alle liberalizzazioni anticipate con l'abrogazione dell'esclusiva nel settore RC auto e oggi rilanciate a gran voce con l'avvio della «seconda fase» di questo Governo, visto che ad oggi non vi è stato ancora alcun beneficio alle famiglie italiane e agli assicurati, neanche dall'avvio della fase uno.
(5-00486)