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Allegato B
Seduta n. 84 dell'11/12/2006
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazioni a risposta scritta:
CIRIELLI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
dei due termovalorizzatori previsti per la Regione Campania, quello di Acerra, previsto fin dal 1997, sarà operativo soltanto dalla seconda metà del 2007 mentre per quello di Santa Maria la Fossa, ancora oggi, non è stata completata la procedura di via;
gli agenti inquinanti riconducibili ai rifiuti, come la diossina, presenti nell'aria, nell'acqua e nei prodotti agricoli, sono, nella Regione Campania, ben al di sopra dei livelli di tolleranza consentiti;
la criminalità organizzata trarrebbe dallo smaltimento illegale dei rifiuti una cospicua fonte di guadagno attraverso il controllo di oltre 5000 discariche abusive dove la combustione incontrollata di R.S.U. provoca l'immissione delle predette diossine ed altri agenti inquinanti nell'ambiente. Nel territorio compreso tra Nola, Acerra e Marigliano, l'indice di mortalità per tumore al fegato sfiora il 36 per cento ogni 100.000 abitanti contro la media nazionale del 14 per cento;
in ambito europeo la sostituzione delle discariche con i termovalorizzatori è ormai prassi consolidata, anche grazie alla elevata tecnologia ormai raggiunta in tale settore nel controllo delle emissioni di questi impianti;
l'Impregilo, azienda chiamata a realizzare i due impianti campani, è all'avanguardia in tale settore ed ha in costruzione altri 12 impianti in paesi dell'UE -:
se corrisponda al vero che il Commissario di Governo per l'emergenza Rifiuti intenda riaprire, o forse riutilizzare, sia pur in via provvisoria, alcune discariche di R.S.U. localizzate nel territorio del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, riserva «Man and Biosfere» dell'UNESCO, le quali, oltre a ricadere in ambito protetto, si trovano in prossimità di Siti di Importanza Comunitaria, con rischi per la salute dei cittadini nonché con la possibile esclusione del Parco dalla lista del Patrimonio dell'Umanità a causa della mancanza dei requisiti ambientali di tutela;
quale sia il motivo secondo il quale, ad oggi, il Ministro dell'ambiente non abbia dichiarato la compatibilità ambientale del secondo termovalorizzatore previsto per la Campania, nonostante le sue assicurazioni in tal senso risalenti al luglio scorso;
quale sia il motivo secondo il quale nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano non sia in atto la raccolta differenziata dei rifiuti al fine di ridurre la pressione della loro raccolta ed adduzione a discarica sul territorio protetto, arginando così la malavita organizzata nel settore;
quali iniziative di propria competenza intenda adottare per la raccolta differenziata degli R.S.U. dentro e fuori le Aree Protette del Mezzogiorno.
(4-01911)
DEL BUE. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
gli abitanti di San Felice sul Panaro (Modena) e dei paesi limitrofi (si parla di una superficie interessata di 117 chilometri quadrati di sottosuolo) hanno appreso
dai giornali l'esistenza di un progetto per lo stoccaggio del gas che dovrebbe sorgere in frazione Rivara;
tale informazione è apparsa su La Gazzetta di Modena del 29 novembre 2006 praticamente «a giochi fatti» ed a soli cinque giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle osservazioni;
l'interrogante non ritiene questo il modo corretto per fornire questo tipo di informazioni, rassicurando, con dati obiettivi, la popolazione interessata la quale, naturalmente, teme che dietro la metodologia verticistica si celino progetti nocivi ed inaccettabili per la qualità della vita e dell'ambiente;
si è formato un apposito Comitato che ha posto numerose questioni di merito che si riferiscono all'inquinamento acustico, ai gas incombusti ed al pericolo per la quantità enorme di gas metano (3,2 miliardi di metri cubi in lavorazione mentre quello in stoccaggio è stimato attorno ai 5 miliardi di metri cubi), in zona sismica ed in un territorio dove, secondo studi fatti, non è possibile stoccare gas poiché il terreno presenta vari punti di dispersione;
l'interrogante comprende bene l'esistenza di competenze regionali in materia, ma crede che tale atteggiamento non possa passare sotto silenzio a livello parlamentare e chiede pertanto al Governo di raccogliere tutte le informazioni necessarie e di renderle note, assumendo al riguardo una posizione chiara che possa scongiurare il sorgere di una situazione di emergenza che nel progredire diverrebbe difficilmente gestibile o sanabile -:
se sia a conoscenza dell'esistenza del progetto in questione;
se sia a conoscenza del paradossale metodo utilizzato per fare informazione: eventi destinati a mutare le condizioni territoriali e la qualità dell'ambiente e della vita di una popolazione complessivamente stimata in 50.000 abitanti vengono portati alla conoscenza degli interessati attraverso la stampa locale e per di più a decisioni praticamente compiute.
(4-01918)
DEIANA e CACCIARI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il 18 aprile 2006 il Consiglio comunale di Lentini (Siracusa) ha proceduto alla variazione del Piano Regolatore Generale deliberando d'urgenza il cambio di destinazione d'uso dei terreni ricadenti nelle c/de Xirumi, Cappellina e Tirirò, con relativa trasformazione di aree agricole E in zone residenziali CE4;
la variante, che è stata proposta dalla società Scirumi s.r.l., che sosteneva d'essere l'interprete di una richiesta del comando militare americano della base Sigonella U.S. Navy, prevede che il complesso insediativo sia destinato alla esclusiva residenza temporanea dei militari americani, non consentendo il cambio di destinazione d'uso;
la deliberazione di approvazione del 18 aprile 2006 cita il parere espresso dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA. il 23 gennaio 2006, prot. 497, la quale, però, si esprime così: «entrambe le aree individuate in planimetria con le lettere A e B risultano sottoposte a vincolo paesaggistico di cui al decreto del 7 agosto 1995 pubblicato nella GURS del 21 ottobre 1995; il vincolo paesaggistico non esclude a priori l'attività edificatoria, ma impone tuttavia la salvaguardia di quelle caratteristiche proprie che ne hanno determinato l'emissione»;
le caratteristiche proprie sono quelle della ruralità del paesaggio, che sono incompatibili con il complesso chiuso ad uso collettivo per residenza esclusiva di militari americani;
l'insediamento proposto dalla società Scirumi srl secondo gli interroganti, rovinerebbe irrimediabilmente il contesto paesaggistico di importanza storica e culturale
del vasto insediamento rupestre sul colle S. Basilio che domina il vasto paesaggio rurale della zona di Xirumi, Cappellina e Tirirò che è interessata da almeno due aree archeologiche -:
se non intendano provvedere urgentemente con tutti gli strumenti utili al fine di salvaguardare il territorio della zona sottoposto a vincolo paesaggistico.
(4-01919)