Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 88 del 19/12/2006
...
INTERNO
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
da anni, spesso nell'indifferenza dei principali organi di informazione, si verificano atti di violenza ed aggressioni da parte di elementi neofascisti o comunque ricollocabili a quel tipo di cultura;
in Italia, dal Nord al Sud del Paese, da una prima sommaria analisi, sicuramente incompleta, emerge che nel solo 2006 sono state compiute 93 aggressioni fasciste e 29 atti vandalici con danneggiamenti inneggianti al nazifascismo;
le aggressioni nei confronti di tutti coloro che vengono considerati «nemici» e «diversi» (frequentatori di centri sociali, immigrati, omosessuali, studenti, militanti dei partiti della sinistra) si ripetono in maniera costante e, in alcuni casi, hanno determinato la morte o gravi ripercussioni fisiche agli aggrediti;
a questo si aggiungono gli atti vandalici e gli attentati, più o meno gravi, compiuti nei confronti di centri e spazi sociali, di sedi di partiti e di negozi che sono considerati appartenenti a cittadini di religione ebraica;
in molti di questi episodi sono stati direttamente coinvolti e denunciati esponenti della cosiddetta «destra radicale» che si richiama, in aperta violazione della Costituzione, al fascismo e a cui appartengono, alcune formazioni che si presentano regolarmente ad ogni competizione elettorale;
i loro rapporti internazionali sono con la «Falange» spagnola, gli Haideriani, la Npd tedesca e il Front National di Le Pen, formazioni queste che si richiamano apertamente al fascismo e al nazismo;
alcuni di questi «gruppi» neofascisti operano, spesso indisturbati, negli stadi di calcio, dove cercano di trovare nuovi proseliti e si sono distinti, nel corso degli anni, per l'esposizione di striscioni razzisti e antisemiti;
tra quelle presenti negli stadi si distingue la formazione «Tradizione Distinzione» che pubblica la fanzine «Blackshirt» (camicia nera) ed il loro merchandising (venduto regolarmente nel loro negozio, sito sulla via Nomentana a
Roma) presenta cappellini con il tricolore e il fascio littorio oppure cappelli con lo stemma della divisione belga delle SS «Charlmagne» -:
a giudizio dell'interrogante, questi fenomeni vengono spesso sottovalutati a partire da una stima di carattere solo numerica dei vari gruppetti che compongono l'arcipelago della destra «radicale», considerando le aggressioni come fatti marginali ed isolati e non analizzando quanto sia pericoloso, in una società sempre più multirazziale e culturale, il messaggio xenofobo, fascista e razzista di cui sono portatori tali individui;
non si comprende per quale motivo si consente a quello che a giudizio dell'interpellante è uno squallido sottobosco di gruppuscoli della destra «radicale» di continuare a violare pubblicamente ed apertamente il dettato della Costituzione che stabilisce il divieto di ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista-:
se risulti al Governo se siano state compiute indagini serie e circostanziate sulla consistenza e l'attività di tali gruppi per accertare un eventuale disegno comune teso a destabilizzare la convivenza civile e fomentare l'odio razziale e xenofobo;
se si abbia una stima precisa di quanti siano gli episodi di violenza neofascista o comunque riconducibili a tale ideologia compiuti nel nostro Paese negli ultimi anni e se gli eventuali indagati, oltre ad essere individui con evidenti disagi mentali e sociali, siano ricollegabili a formazioni della destra «radicale»;
come si intenda operare per «rivitalizzare» i valori fondanti della nostra democrazia e della Costituzione nata dalla lotta di liberazione dal fascismo.
(2-00291)«Smeriglio».
Interrogazioni a risposta scritta:
ACERBO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in Abruzzo il Partito della Rifondazione Comunista è da tempo oggetto di atti intimidatori violenti come dimostrano i seguenti episodi verificatisi nel corrente anno 2006 e tutti di notte:
28 febbraio esplosione di una bomba carta davanti alla vetrina del circolo Prc di San Giovanni Teatino (Chieti);
13 ottobre imbrattato con una svastica il circolo Prc A. Granisci di Pescara;
31 ottobre incendio e notevole danneggiamento dello stesso circolo di Pescara;
25 novembre imbrattato con svastiche e croci celtiche la vetrata del circolo Prc di Montesilvano (Pescara);
a giudizio dell'interrogante, tali atti intimidatori non possono essere fruito di «ragazzate» a sfondo fascistoide mi sono da ricollegare all'attività politica del Prc e, segnatamente, all'impegno profuso nel contrastare ogni forma di cattiva amministrazione della cosa pubblica e di malaffare come, da ultimo, lo scandalo della Finanziaria regionale - Fira e dell'amministrazione di Montesilvano;
le Forze di Polizia risultano impegnate a fare piena luce su detti episodi ma a giudizio dell'interrogante, andrebbero adottate misure di controllo più adeguate alla gravità e - si teme - alla possibile reiterazione degli stessi -:
per sapere se il Ministro condivide l'analisi e il timore dello scrivente e, nel caso positivo, quali provvedimenti intende adottare di conseguenza.
(4-02005)
GALANTE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da notizie di stampa si apprende che la federazione provinciale di Treviso della Lega Nord ha lanciato l'iniziativa delle cosiddette «ronde padane» per la sicurezza dei cittadini;
secondo quanto dichiarato dai promotori dell'iniziativa, tali «ronde» sarebbero composte da volontari che affiancherebbero gli agenti della protezione civile nello svolgimento della loro attività di monitoraggio del territorio;
l'iniziativa, secondo quanto affermato dai dirigenti della Lega Nord di Treviso, toccherebbe 70 comuni del trevigiano e ad essa parteciperebbero amministratori e parlamentari del suddetto partito;
sempre da organi di stampa si apprende che il SIULP ha espresso forti perplessità sull'iniziativa, evidenziandone il pericolo a cui sarebbero esposti non solo i cittadini ma anche le forze preposte al controllo del territorio;
secondo quanto afferma il SIULP, in particolare, desta preoccupazione la costituzione, di fatto, di una struttura parallela a quella già operativa sul territorio -:
come il Ministro intenda operare al fine di vietare la messa in atto di simili iniziative che, di fatto, sembrano utilizzare la Protezione Civile come una sorta di «estensione» della militanza di partito, snaturandone le funzioni e finalità.
(4-02025)