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Allegato B
Seduta n. 89 del 20/12/2006
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta in Commissione:
BARATELLA. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
in data 26 marzo 1999, Edison Gas S.p.A ha sottoscritto il Patto Territoriale Progetto Impresa Rovigo-Europa e successivamente, in data 21 maggio 1999, ha sottoscritto con il Consorzio per lo sviluppo del Polesine, soggetto responsabile locale del Patto Territoriale, un Protocollo Aggiuntivo al Patto Territoriale;
il Protocollo Aggiuntivo stabiliva che, a fronte della possibile realizzazione di un Terminale per la rigassificazione del gas naturale, da ubicarsi nel tratto di mare
prospicente il Delta del Po, la Edison stessa assicurava ricadute occupazionali ed economiche significative per il territorio del Polesine, dandone precisa descrizione per alcune e rinviando a successivi accordi attuativi per altre;
la sottoscrizione di tali accordi ha consentito a Edison S.p.a. di certificare la compatibilità dell'opera da realizzare con la programmazione della Regione Veneto e conseguentemente di poter successivamente sottoscrivere un Contratto di Programma con il Ministero, ora dello sviluppo Economico, Contratto che prevede l'erogazione di un contributo pubblico di oltre 66 milioni di euro;
nel novembre 2004, Edison S.p.a ha formalmente comunicato al Consorzio per lo Sviluppo del Polesine l'avvio delle procedure realizzative dell'opera con la conseguente richiesta di attivazione degli adempimenti previsti dal Protocollo Aggiuntivo;
nel corso dei numerosi contatti intervenuti tra Edison e Consvipo non è stato possibile definire tra le parti alcun accordo; conseguentemente, con un documento del 19 gennaio 2006 Consvipo ed i rappresentanti di tutte le Associazioni di Categoria e delle Organizzazioni Sindacali del Polesine hanno richiamato la Società Edison alla necessità di dare concreta attuazione agli impegni sottoscritti;
allo stato attuale si registra una situazione di stallo che potrebbe condurre ad una situazione di forte conflitto dagli esiti difficilmente prevedibili -:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza e se ritengano sostenibile la delicata situazione che si prefigura e che vede il territorio Polesano pesantemente gravato dall'onere di dover accogliere un ulteriore impianto definito strategico per l'economia nazionale, lo Stato che eroga a Edison consistenti contributi pubblici per la sua realizzazione, la società stessa che non dà attuazione agli impegni sottoscritti con le rappresentanze del Territorio;
quali iniziative i Ministri interrogati intendano assumere per garantire il rigoroso rispetto da parte di Edison del Protocollo Aggiuntivo al Patto Territoriale di Rovigo;
se i Ministri interpellati non ritengano in particolare opportuno ed urgente attivare un Tavolo di confronto finalizzato alla positiva attuazione degli impegni assunti da Edison a favore della comunità Polesana, così come previsto dal Protocollo citato.
(5-00539)
Interrogazioni a risposta scritta:
OLIVIERI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
Ansaldo T & D risulta essere l'ultimo presidio sul territorio genovese derivante da Ansaldo Industria, storica azienda che negli anni è stata sottoposta da Finmeccanica a forti processi di ristrutturazione;
Finmeccanica ha avviato un percorso per la cessione di Ansaldo T & D impegnandosi con le Organizzazioni sindacali ad individuare acquirenti la cui attività si svolga nel settore della power generation, nel quale l'azienda genovese da sempre opera;
si apprende da fonti sindacali che le uniche offerte di acquisto di Ansaldo T & D sarebbero state avanzate dalle società Zoom Developers con sede a New Delhi e Bonifica Spa con sede a Roma e che Finmeccanica si stia orientando per la cessione di Ansaldo T & D ad una di queste;
secondo l'opinione delle Organizzazioni sindacali nessuna delle due imprese avrebbe le caratteristiche industriali e finanziarie necessarie a garantire il futuro produttivo ed occupazionale dell'Ansaldo T & D -:
se il Governo, recependo le giustificate preoccupazioni di sindacati e lavoratori, intenda intervenire presso Finmeccanica al fine dissuaderla dal compiere scelte, come la cessione di Ansaldo T & D
ad una delle due summenzionate aziende, che a giudizio dell'interrogante, sarebbero profondamente negative per il futuro dell'azienda genovese.
(4-02029)
GALANTE. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
le associazioni dei consumatori che costituiscono il CNCU si trovano in una situazione finanziaria molto grave a causa della mancata erogazione dei saldi relativi ai progetti realizzati nel 2004-2005, utilizzando i fondi delle multe erogate dall'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato;
tali progetti, cofinanziati dal Ministero dello sviluppo economico, sono stati conclusi nel corso del 2005 e successivamente sono stati effettuati i previsti controlli contabili;
i saldi relativi ad ogni progetto (da 100 a 300 mila euro) finora non sono stati liquidati, nonostante ripetuti interventi di sollecito per la riassegnazione dei fondi andati in perenzione, in quanto pare che siano intervenuti vincoli di carattere contabile per le spese correnti sostenute dal Ministero dello sviluppo economico nell'esercizio 2006 (superamento del 2 per cento rispetto all'anno precedente);
tali somme però sono già state anticipate dalle associazioni (in alcuni casi nella prima metà del 2005) che altrimenti non avrebbero potuto rendicontare i progetti in questione;
i conti delle associazioni sono per tali ragioni in forte sofferenza da parecchi mesi, essendo esse persino costrette a ricorrere a fidi bancari con pesanti oneri finanziari e a sospendere i pagamenti degli stipendi e di fornitori;
il ruolo delle associazioni dei consumatori in questi anni si è sviluppato enormemente, affrontando adeguatamente e professionalmente le crescenti attese dei cittadini-consumatori, che quotidianamente si affidano alle stesse per la tutela dei propri diritti;
per il raggiungimento di tali obiettivi ed al fine di poter garantire gratuitamente un servizio efficiente tramite la realizzazione di progetti specifici di informazione, consulenza e assistenza, sono necessarie e imprescindibili risorse certe e sufficienti -:
quali iniziative, con urgenza, intenda intraprendere affinché i fondi relativi ai progetti realizzati nel 2004-2005, vengano liquidati alle associazioni dei consumatori nei primi giorni del nuovo esercizio finanziario, in modo da poter procedere al più presto alle liquidazioni del dovuto;
quali iniziative, in merito alla disponibilità annuale dei fondi antitrust da destinare in futuro ad iniziative in favore dei consumatori, intenda intraprendere affinché le previste operazioni contabili di assegnazione dei fondi avvengano in tempi utili per acquisire i prescritti pareri delle Commissioni parlamentari riguardo l'utilizzo delle risorse, onde evitare che detti fondi vadano in economia, come è accaduto lo scorso anno quando si sono persi 11 milioni di euro.
(4-02042)
DI SALVO e GIANNI FARINA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
la crisi della ex cartiera Pirinoli di Roccavione -attualmente cartiera PKARTON - comincia nel 2004 per ragioni finanziarie e di costi di produzione;
il solo costo dei trasporti incide per il 18 per cento e quello per approvvigionamento di energia per il 25 per cento; il costo del lavoro tra il 13 e il 15 per cento;
il maggior concorrente, una cartiera austriaca ha una incidenza del costo del lavoro che supera il 20 per cento ma i costi del trasporto e dell'energia sono rispettivamente del 10 e dell'11 per cento;
la PKARTON, impegnata in una prima fase all'affitto dell'azienda, si è impegnata al subentro della proprietà alla fine del 2006;
attualmente sono al lavoro 131 dipendenti, 34 sono in cassa integrazione. Dei 65 posti di lavoro persi dagli originari 230 si conta di recuperarne una buona parte con il programma di sviluppo delle Terme di Valdieri e con un nuovo stabilimento di acque minerali;
il destino dell'azienda, sul quale si è scommesso attraverso la definizione di un programma che gli enti locali e in particolare il comune di Roccavione con il sindacato ha proposto alla PKARTON inciderà fortemente non solo sulle Valli Gesso e Vermenagna, ma su tutto il territorio cuneese;
tale programma consiste nell'impegno in: investimenti per la modernizzazione degli impianti, rapide procedure, costruzione di una produzione combinata di energia e calore attraverso il riutilizzo degli scarti di pulper, per fornire energia e vapore alla cartiera e tele-riscaldamento al comune di Roccavione -:
quale sia sulla congruità del programma l'opinione del ministero interessato e quali iniziative intenda promuovere a tutela dei livelli economici e occupazionali.
(4-02055)