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Allegato B
Seduta n. 9 del 6/6/2006
TESTO AGGIORNATO AL 13 GIUGNO 2006
...
INTERNO
Interrogazione a risposta orale:
VICO e BELLANOVA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nelle settimane precedenti la partita di calcio Melfi-Taranto, disputatasi il 21 maggio scorso e valida per i play-off per la promozione in serie C1, la dirigenza della squadra tarantina, tramite il prefetto di Taranto, aveva chiesto al prefetto di Potenza di ordinare lo svolgimento dell'incontro in uno stadio più adeguato al, numero dei tifosi tarantini che sarebbero affluiti nel comune lucano;
sono stati messi in circolazione biglietti falsi che di fatto hanno consentito l'ingresso allo stadio di Melfi di un numero superiore, rispetto ai 640 posti messi a disposizione dalla stessa società ospitante, di tifosi tarantini;
allo stadio del Melfi, oltre ad alcuni ultras facinorosi, erano giunte anche numerose comitive di supporters tarantini composte da famiglie con minori al seguito;
lo stadio di Melfi, pur essendo omologato così come sottolineato dal Presidente della Lega Professionisti di serie C, Macalli, anch'egli interessato nelle settimane precedenti dalla stessa società calcistica tarantina, è provvisto di recinzioni laterali che non consentono la totale sicurezza in caso di incidenti o di fuga concitata;
i lacrimogeni lanciati da parte delle forze dell'ordine presenti a ridosso del settore dello stadio occupato dalle tifoserie tarantine, in risposta ad alcune provocazioni violente messe a segno solo da pochi tifosi in seguito arrestati o indagati dalla questura di Potenza, hanno raggiunto tifosi inermi, donne e bambini che non avevano assolutamente partecipato agli incidenti -:
se non ritenga legittimo verificare, per quali ragioni il prefetto di Potenza non abbia deciso di ordinare lo svolgimento della partita in uno stadio in campo neutro e con maggiori requisiti di sicurezza dell'ordine pubblico;
se non ritenga opportuno verificare, per quale ragione sarebbe stato autorizzato, ai fini della repressione di atteggiamenti violenti da parte di solo alcuni dei tifosi tarantini, l'utilizzo di gas lacrimogeni lanciati invece sulla folla inerme;
se non ritenga opportuno intervenire al fine di evitare che, in futuro, si possano ripetere incidenti di tale rilevanza;
se non ritenga opportuno verificare le eventuali responsabilità delle autorità territoriali
competenti in materia di sicurezza ed ordine pubblico.
(3-00027)
Interrogazioni a risposta scritta:
RAISI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il sindaco del comune di Bologna e la quasi totalità del Consiglio comunale, hanno chiesto congiuntamente all'Autorità di pubblica sicurezza di vietare l'ennesima Kermesse musicale denominata Rave Street Parade;
lo spettacolo dovrebbe essere interdetto per motivi di sicurezza, tenuto conto che nella passata edizione ha prodotto migliaia di euro di danni, un morto e diversi ricoveri in ospedale a seguito di assunzione di alcool e sostanze stupefacenti;
la normativa vigente prevede che se l'evento è di natura politica, la facoltà di negarne la realizzazione spetterà alle Autorità di polizia; se al contrario è una manifestazione culturale, allora il diniego dovrà essere formulato dal sindaco;
tale evento viene definito dai suoi organizzatori una «manifestazione antipoibizionistica», invece altro non è che il solito raduno che da dieci anni si svolge a Bologna, che consiste in una sfilata di qualche decina di carri sopra i quali ballano persone, palesemente alterate da alcool e droga per le quali l'obbiettivo ultimo, a giudicare dalla musica assordante che promana dai carri, è verosimilmente quello di riuscire a rimanere svegli per almeno 24 ore;
l'happening in questione (che peraltro rientra nel circuito dei Rave Europei) è organizzato dall'associazione denominata Livello 57 che ha avuto finanziamenti dalcomune di Bologna e dalla regione Emilia Romagna (si veda il Bollettino sirt 2000 denominato drop in e chill out mobile della durata di due anni), in qualità di associazione di volontariato che opera nel settore culturale e non come soggetto o partito politico che organizza manifestazioni di carattere politico;
infatti in base alla normativa vigente in materia (legge n. 195 del 1974, articolo 7), gli enti pubblici non possono finanziare movimenti e partiti politici;
delle due l'una: se il Rave Street Parade è un evento culturale, allora il sindaco Cofferati dovrebbe avere l'autorità per proibirla; se invece è un evento politico che come tale può essere impedito dall'Autorità di pubblica Sicurezza, allora l'associazione organizzatrice, livello 57, dovrà spiegare nella sede opportuna perché ha ricevuto delle sovvenzioni dal comune di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna che dovevano essere erogate solo ad associazioni di volontariato che operano nel settore culturale e sociale e non a partiti o ad articolazioni politiche ai quali gli enti locali non possono dare per legge alcun contributo -:
se il questore e il prefetto di Bologna, qualora avessero ritenuto la manifestazione politica, abbiano denunciato all'Autorità giudiziaria competente l'erogazione di un contributo del comune e della regione all'associazione LIVELLO 57, fattispecie espressamente vietata dall'articolo 7 della Legge n. 195 del 1974.
(4-00167)
BELLOTTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
è stato riportato da svariati organi di stampa che nelle scorse elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006 si sarebbero verificati episodi di irregolarità e di errori che, nonostante sia opinabile in quale entità, avrebbero portato a conteggi imprecisi dei voti o comunque sarebbero la testimonianza di uno scarso rispetto delle procedure fissate dalla legge;
i casi sopraccitati come risulta da un articolo tratto dal sito del Corriere della Sera, pubblicato il 13 aprile 2006, sarebbero riscontrabili prevalentemente nel
voto degli italiani all'estero, ma non ne risulterebbe esente il voto sul territorio nazionale;
l'episodio più grave, per ciò che concerne il voto all'interno dei confini, sarebbe avvenuto a Roma dove, come si evince dall'articolo sopra citato del Corriere della Sera on-line, nel quartiere Tuscolano sarebbe stato rinvenuto per strada uno scatolone con 900 schede compilate anche se, da ciò che risulta, già conteggiate;
nel voto degli italiani all'estero, invece, si parla, nello stesso articolo citato del Corriere della Sera, di 38.500 schede perse nella sola Svizzera;
di fronte alla suddetta situazione, non ancora chiarita in via definitiva, molti cittadini italiani saranno presto richiamati alle urne per rinnovare cariche elettive di città importanti quali Roma e Milano, oltre a quelle di molte altre piccole amministrazioni e della Regione Sicilia -:
se in relazione al grave episodio del ritrovamento a Roma dello scatolone con le schede compilate siano in corso indagini e in caso affermativo, quale ne sia l'eventuale esito.
(4-00169)
SCOTTO e INCOSTANTE. - Al Ministro dell'interno, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
il Piano regolatore generale del comune di Vico Equense (provincia di Napoli), adottato nel luglio 1998 e vigente dall'anno 2003, prevede la costruzione di un parcheggio PEV (cioè parcheggio entroterra con giardino ed arredo urbano in superficie) nell'area di Piazza Mercato. La delimitazione planimetrica dell'area, nella previsione del Piano regolatore, interessa solo l'area di Piazza Mercato, escluso l'area occupata dal fabbricato ENEL, e non invade minimamente le due strade laterali, cioè via Filangieri e via De Feo;
con deliberazione n. 141 del 29 aprile 2003 la giunta comunale approvava il progetto preliminare di tre opere pubbliche (tra cui il parcheggio interrato in Piazza Mercato), nonché attivava le procedure di evidenza pubblica ex articolo 37-bis della legge n. 166 del 2002 ed ex articolo 80 del decreto del Presidente della Repubblica n. 554 del 1999, approvando anche lo schema di avviso pubblico per richiedere eventuali proposte di promotori interessati;
nella relazione tecnica illustrativa del progetto preliminare si legge testualmente:
«Il progetto prevede la realizzazione di una struttura interrata adibita a parcheggio ubicata nel centro urbano al di sotto dell'area della attuale Piazza Mercato...»;
«Le scelte progettuali si sono orientate nella direzione di una struttura scatolare in c.a., articolata su due livelli, avente una morfologia regolare contenuta entro i limiti della proiezione della piazza superiore al fine di non interferire con le cortine dei palazzi e fabbricati che insistono sul perimetro della stessa.» Non venne presa, quindi, né esplicitamente né implicitamente, in considerazione la demolizione del fabbricato ENEL.
La relazione del progetto preliminare, infine, stabiliva che «ciascun livello entro terra sviluppa una superficie di 1600 mq» e che, pertanto, la «struttura potrebbe ospitare circa 86 posti auto e 40 posti per motocicli»;
dalla lettura della deliberazione di giunta comunale n. 270 del 7 agosto 2003 dal titolo «Presa d'atto delle proposte di opere pubbliche da parte di soggetti promotori (articolo 37-bis legge 109/94). Lavori di realizzazione di un parcheggio a Piazza Mercato», si evince che entro il termine stabilito dal 30 giugno 2003 pervennero al comune di Vico Equense quattro proposte;
uno dei successivi atti fondamentali è costituito dalla deliberazione n. 87 del 27 dicembre 2003, con la quale il consiglio comunale approvava il progetto preliminare dei lavori di realizzazione di un
parcheggio a Piazza Mercato, progetto che prevedeva una struttura di tre piani interrati, con eliminazione dell'edificio ENEL e con una superficie di circa 300 metri quadrati più ampia di quella prevista nel progetto preliminare a base di gara (delibera G.C. n. 141/2003 richiamata al precedente punto n. 2). Detto aumento di superficie veniva ottenuto estendendo i limiti estremi del parcheggio, invadendo, principalmente, il sottosuolo delle adiacenti strade comunali via Filangieri e via De Feo;
dalla lettura del testo della delibera consiliare sopra richiamata n. 87/2003 non si evince l'adozione di idonei provvedimenti amministrativi (rispetto alle due previsioni progettuali non conformi a quelle del vigente piano regolatore generale: demolizione fabbricato ENEL ed ampliamento cospicuo della superficie interessata dal parcheggio interrato;
con deliberazione n. 136 del 15 aprile 2004, la giunta comunale approvava il bando di Project Financing per la «progettazione, costruzione e gestione di un parcheggio interrato in Piazza Mercato», del quale si vuole evidenziare l'ultimo periodo della lettera b) del punto VIII (pagina 3 del bando allegato alla delibera G.C.), con il quale viene «esclusa la possibilità per i concorrenti di proporre varianti sostanziali al progetto preliminare posto a base di gara;
il progetto definitivo fu approvato con delibera commissariale n. 209 dell'11 novembre 2005 (intanto, dall'aprile del 2005, l'amministrazione comunale di Vico Equense, viene retta da un Commissario prefettizio, dottor Pasquale Manzo, a seguito dello scioglimento del consiglio comunale scaturito dalle dimissioni di 11 consiglieri comunali. Dall'esame degli elaborati di detto progetto definitivo emergono alcune situazioni di rilevante interesse;
la superficie coperta del parcheggio non viene più indicata nella breve relazione tecnica: ad un primo esame, però, si può affermare che l'estensione dell'area impegnata dalle opere del progetto definitivo è maggiore della superficie coperta di mq. 1.890 riportata nel progetto preliminare approvato dal consiglio comunale nel dicembre 2003 e confermata in sede di stipula della convenzione, rep. n. 922 del 6 dicembre 2004, precedentemente richiamata;
in riferimento a tali modifiche, nonché agli altri due project financing approvati nel comune di Vico Equense (manutenzione pubblica illuminazione ed ampliamento cimitero comunale), i rappresentanti di alcuni partiti politici (DS, SDI, Verdi, Rifondazione Comunista, Margherita, Udeur) presentarono un esposto al Commissario prefettizio, rimasto senza risposta, chiedendo che fosse sospesa l'attuazione dei medesimi ed a proposito del parcheggio interrato, di cui alla presente interrogazione, i firmatari sostengono che «il progetto definitivo del parcheggio interrato - si legge nell'esposto - è in contrasto con quello preliminare e con le clausole stipulate nella convenzione del dicembre 2004 (e tale contrasto si sostanzia essenzialmente in un maggiore vantaggio dell'interesse privato rispetto a quello pubblico) e su di esso è necessario che vengano acquisiti tutti i pareri di legge» (Beni ambientali);
rispetto alla mancanza del prescritto parere ambientale una lettera del soprintendente ai beni ambientali di Napoli, architetto Enrico Guglielmo, di risposta al quesito di un cittadino di Vico Equense (prot. 10425/06 del 13 aprile 2006), comunicava che ai progetti esecutivi trasmessi dall'amministrazione comunale di Vico Equense e relativi alla sistemazione di piazza Mercato, non allegate e autorizzazioni paesaggistiche ai sensi dell'articolo 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
intanto nel mese di marzo del 2006 a Vico Equense sorge un comitato di cittadini ed operatori commerciali e turistici, denominato «comitato via Filangieri» preoccupati per le conseguenze derivanti dalla chiusura della principale strade cittadina
che scrivono il 25 marzo 2006 un telegramma al Prefetto di Napoli, dottor Renato Profili, rimasto senza risposta, di cui si riporta il testo: «I cittadini di Vico Equense chiedono il Suo immediato ed autorevole intervento perché sono in stato di mobilitazione in quanto preoccupati delle devastanti conseguenze, sociali, economiche ed occupazionali che deriverebbero dall'annunciata chiusura per due anni, a decorrere dal prossimo 1o aprile, data di apertura della stagione turistica, di un tratto della via Filangieri, sotto cui si dovrà realizzare un parcheggio interrato e la cui procedura esecutiva sembra viziata da irregolarità amministrative. Tale arteria oltre che rappresentare la principale strada di accesso alla città è determinante per la sicurezza dell'intera penisola sorrentina in caso di blocco alla circolazione del tunnel di Seiano. Alla luce di tali allarmanti scenari e considerata la sconcertante ostinazione del Commissario straordinario che regge il comune di Vico Equense che continua a negare formali e concrete informazioni ai cittadini e a voler a tutti i costi dare inizio ai lavori alla data del prossimo 1o aprile, La invitiamo, contando sul suo ruolo di supremo garante del rispetto delle regole e dei basilari princìpi di democrazia e buon governo, a voler sospendere le procedure di attuazione dei lavori e di chiarire tutti i lati oscuri della vicenda;
a tale telegramma seguono altre manifestazioni di protesta, tra cui una petizione popolare, sottoscritta in tre giorni da 1.500 cittadini, inoltrata al Commissario prefettizio del comune di Vico Equense ampiamente riportate dai principali quotidiani e dalle maggiori agenzie di stampa; la firma presa di posizione della Federalberghi della Penisola Sorrentina preoccupata delle gravi conseguenze sull'economia turistica dell'intero comprensorio della penisola sorrentina, del presidente del parco dei Monti Lattari e del direttore regionale di Lega Ambiente, Anna Savarese, che in un documento esprime preoccupazione per «i rischi alla statica degli edifici circostanti», preoccupazione confermata da una dettagliata relazione geologica giurata;
inoltre, larga parte della cittadinanza, anche con ricorsi al competente TAR, ha fatto rilevare che il parcheggio che si intenderebbe realizzare non è, innanzitutto, conforme alla normativa urbanistica vigente nel comune di Vico Equense, essendosi prevista l'utilizzazione di aree ove sono allocate strade pubbliche al di sotto delle quali insistono sottoservizi di interesse comune e che non sono stati, neppure, richiesti ed ottenuti i pareri della CEI e della Soprintendenza ai beni ambientali, benché l'opera ricada in area sottoposta a vincolo paesistico. È stato inoltre evidenziato che l'amministrazione non si sarebbe neanche servita di un'adeguata Relazione Geologica: ove a tanto si fosse proceduto si sarebbe accertato che i lavori di scavo, necessari alla realizzazione di un parcheggio di profondità superiore ai 12 metri, arrecheranno grave pregiudizio alla statica degli edifici circostanti;
inoltre, le risultanze di indagine di una Perizia geologica Giurata, hanno acclarato che non sia stato effettuato un adeguato studio geologico del sito ove dovrà essere costruito il parcheggio interrato in questione, ma che sussiste una situazione di pericolo alla statica degli edifici circostanti, giacché la realizzazione di uno scavo di così grande profondità è del tutto incompatibile con la natura del suolo;
si evidenzia infine che ricorsi giurisdizionali al TAR Campania, sono stati presentati sia da cittadini residenti nel comune che da operatori commerciali -:
quali interventi si intendano adottare in relazione a quanto descritto in premessa in merito all'attività posta in essere dal Commissario prefettizio del comune di Vico Equense, e quali iniziative si intendano porre in essere affinché sia garantita la legittimità sull'azione amministrativa.
(4-00171)
DILIBERTO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nelle scorse settimane si è svolta a Cassino (Frosinone) la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale;
si sono verificati continui episodi di grave intolleranza politica sfocianti in minacce non solo verbali ma anche con uso di armi da parte di attacchini occasionali assoldati da vari candidati che affiggono i manifesti di propaganda elettorale fuori dagli spazi predisposti dal comune, sulle mura delle abitazioni o su qualsiasi altra parete disponibile;
numerose segnalazioni, che hanno avuto rilievo anche sulla stampa locale, sono state fatte alle diverse autorità affinché fossero fatte rispettare le norme, ma tutte invane;
lo stesso Sindaco uscente ha partecipato alla competizione elettorale violando le norme sulla campagna elettorale avendo fatto affiggere, per quanto risulta all'interrogante, la sua gigantografia su di un tabellone pubblicitario privato non autorizzato;
tale situazione ha alimentato un clima di pericolosa tensione che rischia di degenerare in aperta violenza, come è già accaduto nella notte tra il 10 e l'11 maggio nei confronti di alcuni dirigenti del PDCI tra i quali il Segretario provinciale ed il Segretario cittadino, vittime inconsapevoli di un'aggressione verbale seguita da intimidazioni e minacce da parte di un attacchino abusivo che aveva affisso manifesti di un candidato in uno spazio non autorizzato -:
quali iniziative abbia intrapreso affinché la campagna elettorale a Cassino si svolgesse nella serenità di una sana competizione e nel rispetto delle leggi vigenti.
(4-00172)
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 29 aprile 2006 scadeva il termine per la presentazione delle liste per le elezioni comunali di Cosenza;
alle ore 11,59, per come si evince da un filmato dell'emittente televisiva TEN di Cosenza (sequestrato dalla Procura della Repubblica di quella città), i delegati di lista di Forza Italia si sono recati al Comune ed hanno acquisito il bigliettino che comprovava l'ingresso entro le ore 12, così come previsto dalla normativa vigente in materia;
la dirigente comunale, architetto Ada Basta, rassicurava (per come mostra lo stesso filmato) i dirigenti di F.I., affermando testualmente: «entro dieci minuti vi chiameremo»;
successivamente si impediva ai delegati di lista di F.I. di accedere alla segreteria generale per la presentazione della lista e si accendevano tafferugli evidenziati ulteriormente dalla ripresa televisiva;
solo alle ore 13,45 venivano fatti entrare i dirigenti di F.I. i quali dopo aver presentato i documenti, incredibilmente e prontamente se li sono visti restituire;
la Commissione elettorale, composta anche da un consigliere dei DS, uno dell'UDEUR ed uno della RNP, escludeva la lista di Forza Italia;
la Commissione elettorale di secondo grado riconfermava l'esclusione;
successivamente il TAR della Calabria, stigmatizzando il comportamento del segretario comunale che era contravvenuto alle disposizioni della circolare del Ministro dell'interno, non accettava la lista di F.I., sul presupposto «dell'assenza di tafferugli» per quanto relazionato da un vigile urbano;
dopo la denuncia presentata dal dottor Sergio Bartoletti, candidato a sindaco per le liste di FI-UDC-AN, la Procura della Repubblica di Cosenza ha aperto un'inchiesta sugli accaduti;
la fase della gestione di presentazione delle liste in comune è stata confusa, tanto che la lista di Alleanza Nazionale, anche esclusa in un prima momento, è stata poi riammessa dal TAR -:
se non ritenga di dover proporre iniziative normative volte a prevedere che le commissioni elettorali diano adeguate garanzie di imparzialità ed equità nei
confronti di tutti i partiti e i movimenti coinvolti nella competizione elettorale.
(4-00185)
LUCCHESE. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
alcuni cani chiusi sui balconi abbaiano in continuazione, provocando nei vicini un vero tormento spesso anche di notte;
malgrado gli episodi giornalieri di cronaca, molte persone lasciano i cani liberi per strada addirittura senza guinzaglio, oltreché sprovvisti di museruola e tutto ciò atterrisce i bambini e i loro genitori -:
se intendano adottare iniziative volte a far rispettare il divieto di suoni molesti e l'abbaiare dei cani, che costituiscono il tormento di chi abita in condominio;
se intendano adoperarsi affinchè i commissariati di polizia ed i carabinieri intervengano in modo più rapido ed efficace, se chiamati dai cittadini, ed elevino forti contravvenzioni, garantendo così maggiore vigilanza e rigore.
(4-00187)