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Allegato B
Seduta n. 9 del 6/6/2006
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ECONOMIA E FINANZE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
con l'articolo 11 della legge n. 448 del 1998, il Governo Prodi istituiva una tassa forfettaria retroattiva sull'iscrizione degli atti societari diversi dall'atto costitutivo predisponendo inoltre il rimborso relativo agli anni 1985-1992 della soppressa tassa di concessione governativa sull'iscrizione dell'atto costitutivo delle società, già oggetto di osservazione da parte delle istituzioni europee;
nel 2003 la Commissione della Comunità europea ricorreva (C197/03) anche nei riguardi della nuova normativa ritenendo: a) che la tassa forfettaria annuale retroattiva sull'iscrizione di atti societari diversi dall'atto costitutivo non potesse in alcun modo avere carattere remunerativo, in quanto l'Amministrazione italiana aveva già riscosso tasse analoghe remunerative del servizio; b) che le modalità di calcolo degli interessi sulla restituzione della tassa fossero sfavorevoli rispetto ad altre, analoghe azioni di restituzione;
con pronunciamento dell'11 maggio 2006 la Corte di giustizia europea ha accolto il ricorso sostenendo che una disciplina discriminatoria e restrittiva nei confronti delle società aventi diritto a tale rimborso, viola le disposizioni della direttiva del Consiglio 17 luglio 1969, 69/335/CEE, concernente le imposte indirette sulla raccolta dei capitali, oltre che i principi elaborati dalla Corte di giustizia nella sua giurisprudenza in materia di ripetizione dell'indebito;
sostanzialmente la legge del 1998 ha messo in atto un meccanismo in base al quale sono state istituite nuove tasse per la registrazione di atti societari, che si sono aggiunte a quelle di concessione già versate tra il 1985 ed il 1992, le quali ultime non venivano totalmente restituite a causa di un meccanismo di decadenza triennale; viceversa la Corte ha dichiarato illegittimo il meccanismo di decadenza, imponendo anche il ricalcolo degli interessi;
dei circa 5.000 miliardi (2,58 miliardi di euro) stanziati tra il 1999 ed il 2001 sono andati in perenzione circa 520 milioni di euro, 453 milioni sono ancora disponibili, i rimanenti sono stati erogati; peraltro risulta agli interroganti che numerosi aventi diritto non sono ancora stati rimborsati nonostante avessero presentato la richiesta in conformità alle norme vigenti -:
quale valutazione dia il ministro interrogato sull'entità delle somme da restituire alla luce della pronunzia della Corte di giustizia europea;
quanti siano i soggetti aventi diritto non ancora liquidati, quali siano gli importi da liquidare e in quali tempi ritiene di poter completare le procedure di ricalcolo degli interessi e di restituzione di quanto indebitamente percepito.
(2-00009)
«Leone, Gianfranco Conte, Armosino, Baldelli, Bruno, Biancofiore, Cesaro, Craxi, Della Vedova, Fratta Pasini, Jannone, Lainati, Marras, Milanato, Moroni, Osvaldo Napoli, Paroli, Mario Pepe, Picchi, Romani, Santelli, Vitali».
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
a partire dall'anno 2000 l'intero settore dei generi di monopolio è stato interessato da un processo di privatizzazione che ha portato in un primo momento alla costituzione di Etinera, società di distribuzione dei tabacchi lavorati, e successivamente alla cessione della società medesima dapprima a BAT (British American Tobacco) e infine a Logista Spa;
di questo complesso riassetto del settore della distribuzione dei tabacchi lavorati hanno fatto le spese (in tempi diversi) più di duecento titolari di depositi fiscali di generi di monopolio, che sono stati dismessi a seguito del processo di ristrutturazione perseguito da Logista, con pesanti ricadute occupazionali, anche per gli coadiutori impiegati in tali depositi;
vale la pena di sottolineare che, a seguito di Decreto del 20 settembre 2002, che ha trasformato i gestori dei Magazzini di Vendita di Generi di Monopolio in gestori privati dei Depositi fiscali ordinari locali, si è venuta a creare una situazione di sperequazione tra questi ultimi (cui non era più applicabile la legge di salvaguardia n. 25 del 1986, articoli 1 e 2) e i dipendenti dei Depositi fiscali centrali, che hanno potuto usufruire delle garanzie assicurate dal posto di lavoro pubblico;
nella fase finale della scorsa legislatura, in data 18 gennaio 2006 la VI Commissione Finanze ha approvato all'unanimità una risoluzione (Romoli n. 8-00150) - di cui l'interpellante è cofirmatario - che impegnava il Governo, tra l'altro, a «recuperare lo spirito delle norme a suo tempo previste con la legge 29 gennaio 1986, n. 25, così che i gestori ed i coadiutori dei depositi fiscali di generi di monopolio dismessi possano ottenere l'assegnazione
di una rivendita, se del caso in modo oneroso, oppure essere inquadrati, mediante concorso speciale per titoli, nei ruoli organici del personale dell'amministrazione finanziaria» -:
se e come intenda ottemperare al dispositivo della predetta risoluzione, con particolare riguardo alla grave situazione dei gestori e coadiutori dei depositi fiscali di generi di monopolio dismessi.
(2-00010) «Tolotti».
Interrogazione a risposta scritta:
PORCU. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la signora Santa Maria Vargiu, nata a Sassari, il 19 agosto 1962, vedova del Capitano della Guardia di Finanza Salvatore Masia, deceduto in attività di servizio, il 17 marzo 2002, nonché madre della minore Anna Laura Masia di anni 4, ha inoltrato domanda di impiego nelle aree funzionali del Ministero dell'economia e delle finanze come richiesto nella legge n. 3 del 16 gennaio 2003 articolo 34, 37, e seguenti;
detta pratica, inoltrata sin dal febbraio 2005, presso la Sede Agenzia delle Dogane Area Centrale per il coordinamento dello stato giuridico ed economico del reclutamento del personale, in via Carucci 71, 00143 Roma, nonché presso la sede Regionale della Sardegna di via Santa Gilla, 34 a Cagliari, non ha al momento ottenuto alcun riscontro -:
quali provvedimenti il Ministro intenda adottare, al fine di accelerare il positivo esito della richiesta della signora Vargiu che oggettivamente riveste caratteri di grande urgenza.
(4-00166)