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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 175 di venerdì 22 giugno 2007
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La seduta comincia alle 11,05.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono cinquantacinque.
Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 2826, di conversione del decreto-legge n. 61 del 2007, recante interventi straordinari per superare l'emergenza rifiuti in Campania.
Il disegno di legge è assegnato alla VIII Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del regolamento.
Discussione della proposta di legge: Risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie della lavoratrice, del lavoratore, nonché del prestatore d'opera (A.C. 1538-A).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
TITTI DI SALVO (SDpSE), Relatore. Illustra il contenuto della proposta di legge in discussione, volto a contrastare il deprecabile fenomeno delle dimissioni in bianco del prestatore d'opera mediante l'utilizzo di appositi moduli aventi validità temporale limitata. Ricordata quindi l'ampiezza della problematica, segnatamente nel centro-sud del Paese, ritiene che il provvedimento, che si inserisce nel quadro di una complessiva strategia finalizzata a contrastare la precarietà del lavoro, tuteli le esigenze dei lavoratori favorendo, nel contempo, i datori di lavoro onesti, penalizzati da forme di concorrenza sleale. Sottolineati, infine, i limiti della disciplina vigente in materia, osserva che la proposta di legge dà seguito ad un ordine del giorno, accettato dal Governo, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.
AMALIA SCHIRRU (Ulivo). Osserva preliminarmente che la proposta di legge in discussione, sottoscritta da tutte le deputate del gruppo dell'Ulivo, si inscrive nel quadro delle misure promosse dal Governo al fine di favorire la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. In particolare, il provvedimento intende contrastare la pratica delle «dimissioni in bianco», di cui sono vittime soprattutto le donne, approntando uno strumento idoneo a tutelare la libertà e la dignità dei prestatori d'opera.
ROSALBA CESINI (Com.It). Rileva che la proposta di legge in discussione rappresentaPag. IVun utile strumento di contrasto del deprecabile fenomeno delle cosiddette dimissioni in bianco, che costituiscono un abuso lesivo dei diritti dei lavoratori e della dignità della persona; nel ringraziare, quindi, i componenti della XI Commissione per il proficuo lavoro svolto, invita il Governo ad attuare idonee ed efficaci politiche sociali in materia di lavoro.
PAOLA PELINO (FI). Nel richiamare le condivisibili finalità della proposta di legge in discussione, finalizzata a contrastare una pratica che danneggia soprattutto le donne, osserva che la previsione di nullità di cui al comma 2 dell'articolo 1 potrebbe creare un eccessivo irrigidimento dei meccanismi attuativi. Giudica altresì incongrua l'estensione a tipologie contrattuali diverse dal lavoro subordinato, ritenendo che in tale ambito l'intenzione di recedere dal contratto dovrebbe essere rimessa alla libera volontà del lavoratore.
LUCIA CODURELLI (Ulivo). Rilevato che la proposta di legge in discussione, della quale richiama gli aspetti salienti, incide sul deprecabile fenomeno delle dimissioni in bianco del prestatore d'opera, ritiene che la soluzione del problema sia un interesse comune dei lavoratori e dei datori di lavoro, che subiscono la concorrenza sleale di coloro che abbattono i costi di produzione evadendo obblighi e responsabilità sociali. Nell'esprimere quindi apprezzamento per i principi informatori della proposta di legge, auspica l'adozione di ulteriori provvedimenti legislativi a favore della maternità, dell'occupazione e dell'emersione del lavoro nero.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
TITTI DI SALVO (SDpSE), Relatore. Ringrazia quanti sono intervenuti nella discussione odierna.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo rinunzia alla replica e rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione della mozione Leoni n. 1-00159: Iniziative in favore del popolo saharawi.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta di ieri.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali della mozione.
ARTURO SCOTTO (SDpSE). Illustra la mozione Leoni n. 1-00159, lamentando la scarsa attenzione dedicata anche dalla stampa al dramma del popolo saharawi, vittima da molti anni di violazioni dei propri diritti umani; sottolinea quindi la necessità di un'azione forte del Governo italiano e dell'Unione europea per individuare una soluzione condivisa e definitiva del conflitto in atto, al fine di avviare le procedure per lo svolgimento di un referendum mediante il quale il cosiddetto popolo del deserto possa liberamente scegliere il proprio destino.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Leoni n. 1-00159, ricordando il dramma umanitario del popolo saharawi, che vive da più di trent'anni in violazione dei propri fondamentali diritti umani. Auspica quindi l'adozione di immediate e concrete iniziative per il pieno rispetto delle decisioni assunte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e per la rapida soluzione del conflitto.
PAOLO GAMBESCIA (Ulivo). Nel preannunziare che il suo gruppo sosterrà con convinzione la mozione Leoni n. 1-00159, rileva che il protrarsi del conflitto nel Sahara occidentale non può non avere conseguenze di natura politica in tutta l'area del bacino del Mediterraneo, sottolineando il ruolo determinante che l'Unione europea potrebbe svolgere nella soluzione del conflitto.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali della mozione.
Pag. VVITTORIO CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Espresso apprezzamento per la sensibilità mostrata dalla Camera nei confronti di un tema particolarmente delicato, ricorda che, dopo la recente approvazione di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU, le attività negoziali sono riprese in un clima complessivamente costruttivo. Sottolinea inoltre l'impegno profuso dal Governo italiano per alleviare la grave situazione del popolo saharawi e per individuare una soluzione definitiva del problema, nel rispetto del principio di autodeterminazione.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 12,50, è ripresa alle 13.
Discussione delle mozioni Germontani n. 1-00186, Pellegrino n. 1-00188, Mura n. 1-00189, Fabris n. 1-00190 e Volontè n. 1-00191: Misure di contrasto alla pedofilia.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta di ieri.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Illustra la sua mozione n. 1-00186, sottolineando la necessità di un impegno più stringente da parte delle istituzioni nel contrasto al sempre più inquietante fenomeno della pedofilia, che anche nel nostro Paese sta assumendo dimensioni preoccupanti. Lamenta quindi il ritardo con il quale l'Italia sta dando seguito agli impegni assunti in materia a livello comunitario, segnatamente nell'istituzione del garante nazionale dei diritti dell'infanzia.
TOMMASO PELLEGRINO (Verdi). Illustra la sua mozione n. 1-00188, giudicando vergognosa e ignobile l'iniziativa promossa per diffondere, attraverso siti internet, la cultura della pedofilia, fenomeno del quale si constata un pericoloso incremento. Nel ricordare che il nostro ordinamento prevede strumenti legislativi tra i più avanzati in materia di tutela dei minori e di contrasto allo sfruttamento sessuale dei bambini e alla pornografia infantile, sottolinea la necessità di attuare concrete ed efficaci misure di prevenzione e di intensificare la cooperazione internazionale.
LIONELLO COSENTINO (Ulivo). Auspica la predisposizione di un unico atto di indirizzo, condiviso da tutte le parti politiche, che impegni in modo stringente il Governo a predisporre gli strumenti necessari alla lotta al deprecabile fenomeno della pedofilia.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Nel richiamare i dati che confermano la gravità del fenomeno della pedofilia, sottolinea l'esigenza di svolgere un'ampia riflessione sul crescente disagio sociale, analizzando senza atteggiamenti pregiudiziali anche gli elementi di criticità riscontrabili in ambito familiare e nel mondo ecclesiastico. Auspica, quindi, l'adozione di misure ampiamente condivise in tema di lotta alle violenze ed ai crimini perpetrati nei confronti dell'infanzia, nonché al fine di avviare specifici progetti di recupero e reinserimento sociale dei soggetti responsabili di tali comportamenti.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Nel riservarsi di esprimere il parere sulle mozioni presentate nel prosieguo del dibattito, auspica che le forze politiche convergano su una posizione unanime di condanna di qualsivoglia comportamento volto a diffondere la cultura e la pratica della pedofilia; sottolineata inoltre l'esigenza di individuare linee comuni di prevenzione e repressione del predetto fenomeno, richiama le iniziative aPag. VItal fine già assunte dall'Esecutivo, anche in ambito internazionale. Prospetta infine l'opportunità, al fine di giungere alla loro sollecità approvazione, di stralciare, dal testo del disegno di legge in materia di contrasto della violenza sessuale, attualmente all'esame della Camera, le disposizioni che prevedono l'introduzione nell'ordinamento penale del reato di adescamento mediante forme di comunicazione telematica.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:
Lunedì 25 giugno 2007, alle 15.
(Vedi resoconto stenografico pag. 34).
La seduta termina alle 14.