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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 194 di mercoledì 25 luglio 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
La seduta comincia alle 10,25.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono settantaquattro.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 81 del 2007: Disposizioni urgenti in materia finanziaria (A.C. 2852-A).
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta di ieri si è conclusa la trattazione degli ordini del giorno.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale, ricordando che è stata disposta la ripresa televisiva diretta delle dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Esprime forti perplessità sul contenuto del provvedimento d'urgenza in esame, che appare emblematico dell'irresponsabile politica economica attuata dall'Esecutivo.
CARMELO LO MONTE (Misto-MpA). Osservato che il decreto-legge in esame penalizza fortemente il Mezzogiorno ed accentua le differenze esistenti tra le diverse aree del Paese, riterrebbe necessario che parte del cosiddetto extragettito fosse destinato alla realizzazione di opere infrastrutturali nel Sud. Dichiara quindi il voto contrario dei deputati della sua componente politica sul disegno di legge di conversione.
GIACOMO BEZZI (Misto-Min.ling.). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, che denota l'intendimento del Governo di ripensare taluni meccanismi di politica fiscale, manifesta tuttavia forti perplessità sulle disposizioni relative agli studi di settore. Ritiene inoltre che il provvedimento non garantisca la dovuta attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese.
MASSIMO NARDI (DCA-NPSI). Manifestata preoccupazione ed irritazione per l'impianto del provvedimento d'urgenza in esame, che dimostra il carattere propagandistico della politica economica del Governo, ritiene che le misure da esso recate determineranno un peggioramento del debito pubblico. Nel rilevare, altresì, che il cosiddetto tesoretto è il frutto della correzione di conti precedentemente sbagliati, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
Pag. VIDANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Nel giudicare condivisibili le finalità del provvedimento d'urgenza in esame, volto a garantire una redistribuzione del reddito in favore delle fasce più deboli e dei settori produttivi più svantaggiati, nonché un ulteriore miglioramento dei conti pubblici, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
LUANA ZANELLA (Verdi). Nel ritenere che il provvedimento d'urgenza in esame risponda alla necessità di coniugare sviluppo economico, risanamento dei conti pubblici ed equità sociale, in linea con gli indirizzi contenuti nel programma elettorale dell'Ulivo, manifesta particolare apprezzamento per l'aumento delle pensioni minime, per gli interventi a favore degli enti locali e per le misure di contrasto della precarietà. Nell'auspicare altresì che sin dalla prossima legge finanziaria il Governo attribuisca un ruolo centrale e strategico alle politiche ambientali, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
FRANCESCO NAPOLETANO (Com.It). Dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame, che reca significative misure di redistribuzione del reddito a vantaggio dei ceti più deboli, nonché interventi in favore dei giovani; manifestato inoltre apprezzamento, in particolare, per l'incremento delle pensioni minime, sottolinea la necessità che il risanamento e la riqualificazione dei conti pubblici siano coniugati con l'equità sociale. Esprime infine un orientamento contrario all'intesa raggiunta tra Esecutivo ed organizzazioni sindacali in tema di riforma previdenziale, che ritiene disattenda completamente il programma di Governo.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Nel ritenere che il provvedimento d'urgenza in esame rappresenti un passo in avanti nel risanamento dei conti pubblici, sottolinea la particolare rilevanza delle disposizioni concernenti l'aumento delle pensioni minime. Rilevato inoltre che lo scarso riformismo che connota l'azione di Governo deriva dalle contraddizioni interne alla maggioranza e dall'esigenza di ricercare continui ed estenuanti compromessi con le sue componenti della sinistra radicale, auspica l'adozione di scelte maggiormente innovative e coraggiose, al fine di riequilibrare la spesa sociale ed eliminare forme di penalizzazione per le giovani generazioni, coniugando flessibilità e sicurezza nel mondo del lavoro.
Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
SALVATORE RAITI (IdV). Manifesta apprezzamento per le condivisibili misure contenute nel provvedimento d'urgenza in esame e dichiara pertanto il convinto voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione; osserva quindi che la lotta all'evasione ed all'elusione fiscale condotta dal Governo ed un maggiore rigore nel contenimento della spesa pubblica hanno consentito di avviare il processo di risanamento dei conti pubblici che consentirà di rispettare gli impegni assunti con l'Unione europea e, quindi, di procedere nell'auspicabile riduzione della pressione fiscale.
VALDO SPINI (SDpSE). Espressa soddisfazione per il previsto stanziamento di risorse finanziarie a favore del Fondo globale per la lotta contro la malaria e l'AIDS, sottolinea l'importanza del provvedimento d'urgenza in esame, volto a favorire lo sviluppo economico del Paese grazie alle risorse ottenute da una seria politica di contrasto all'evasione fiscale, manifestando particolare apprezzamento per l'incremento delle pensioni minime e per i previsti interventi a favore, tra l'altro, del settore della sicurezza, degli enti locali, delle giovani generazioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Nel ritenere che ilPag. VIIGoverno debba riflettere sul deprecabile fenomeno relativo al distacco dei cittadini dalla politica, auspica una riduzione dei suoi componenti, nonché l'avvio della discussione sulla riforma elettorale nell'ambito delle competenti istituzioni parlamentari.
GIANPAOLO DOZZO (LNP). Dichiara il voto convintamente contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame; nel sottolineare l'incapacità del Governo di perseguire un'efficace politica di risanamento della spesa pubblica a causa delle divisioni interne alla maggioranza, ritiene che l'extragettito sia la diretta conseguenza dell'incremento della pressione fiscale, che ha penalizzato, in particolare, i cittadini e le imprese del Nord del Paese.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Lamentato il reiterato ricorso da parte del Governo alla questione di fiducia per superare le divergenze interne alla maggioranza, giudica totalmente sbagliata la politica economica dell'Esecutivo; ritiene, in particolare, che le misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, di stampo demagogico, determineranno un'inaccettabile espansione della spesa pubblica, mentre sarebbe stato opportuno destinare una più cospicua quota del cosiddetto extragettito alla riduzione del debito pubblico.
ANDREA RICCI (RC-SE). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, che reca condivisibili, sebbene parziali ed insufficienti, misure destinate alla destinate alla redistribuzione del reddito ed allo sviluppo; esprime tuttavia preoccupazione per la politica economica del Governo, il quale ha avanzato proposte che rappresentano un arretramento rispetto al programma elettorale dell'Unione, con particolare riferimento alle tematiche concernenti il mercato del lavoro e la prospettata riforma del sistema previdenziale.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Nel sottolineare come l'ennesimo ricorso da parte dell'Esecutivo alla questione di fiducia, dovuto alle gravi difficoltà interne alla maggioranza e alle forti pressioni provenienti dalla sinistra massimalista, sia lesivo delle prerogative parlamentari, manifesta un orientamento nettamente contrario alla conversione in legge di un provvedimento d'urgenza che non fornisce risposte adeguate alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione e delle categorie produttive.
ANTONIO LEONE (FI). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che ritiene deleterio per la finanza pubblica e che prevede la distribuzione a pioggia di risorse - delle quali peraltro non si comprende neanche l'effettiva consistenza - che traggono origine dalla vessatoria politica fiscale attuata dal Governo. Nell'ascrivere inoltre alle difficoltà interne alla maggioranza l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia, atteso che l'opposizione non ha assunto alcun atteggiamento ostruzionistico, ricorda le considerazioni svolte dal Governatore della Banca d'Italia circa l'opportunità di destinare il cosiddetto extragettito al risanamento del debito pubblico.
EMILIO DELBONO (Ulivo). Sottolineato il carattere assolutamente condivisibile del provvedimento d'urgenza in esame, che reca misure ispirate a rigore finanziario ed equità sociale e che rappresenta il risultato di una proficua attività di concertazione con le categorie produttive e le organizzazioni sindacali, manifesta particolare apprezzamento per le disposizioni concernenti l'aumento delle pensioni minime, gli studi di settore e il riscatto, ai fini previdenziali, degli anni impiegati per il conseguimento della laurea.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 2852-A.
Pag. VIIISeguito della discussione del documento: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali (doc. XXII, n. 8-A/R) (ore 12,50).
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta del 17 luglio scorso è stato deliberato un rinvio in Commissione del documento.
Passa quindi all'esame degli articoli del documento e dei relativi emendamenti, avvertendo che la I Commissione ha espresso il prescritto parere.
Avverte altresì che è stato ritirato l'emendamento Montani 2.2.
Avverte infine che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, al quale non sono riferiti emendamenti.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 2 e dell'unico emendamento ad esso riferito.
LEOPOLDO DI GIROLAMO (Ulivo), Relatore. Esprime parere contrario sull'emendamento Astore 2.1.
ANTONIO GAGLIONE, Sottosegretario di Stato per la salute. Si rimette all'Assemblea.
GIUSEPPE ASTORE (IdV). Nel sottolinea la necessità dell'istituzione di una Commissione d'inchiesta sugli errori in campo sanitario, invita l'Assemblea ad approvare il suo emendamento 2.1, del quale richiama le finalità.
DONATELLA PORETTI (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Astore 2.1, preannunziando l'astensione sulle restanti votazioni riferite al provvedimento in esame.
TOMMASO PELLEGRINO (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Astore 2.1.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche respinge l'emendamento Astore 2.1 ed approva l'articolo 2, nonché gli articoli da 3 a 6, ai quali non sono riferiti emendamenti.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
DONATELLA PORETTI (RosanelPugno). Nel dichiarare l'astensione del suo gruppo sul documento in esame, in considerazione dell'inopportuna sovrapposizione di competenze con l'omologa Commissione istituita al Senato, manifesta apprezzamento, in particolare, per la prospettata verifica dei disavanzi sanitari regionali.
LUIGI CANCRINI (Com.It). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta d'inchiesta parlamentare in esame, manifestando condivisione per le modifiche introdotte nel corso dell'esame in Commissione.
ROCCO PIGNATARO (Pop-Udeur). Richiamati gli sconcertanti dati sugli errori in campo sanitario, sottolinea la necessità di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta, con il compito, tra l'altro, di verificare l'appropriatezza delle prestazioni ospedaliere e le condizioni amministrative e gestionali sottese ai disavanzi sanitari regionali; dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul documento in esame.
GIUSEPPE ASTORE (IdV). Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sul documento in esame, giudica doveroso assumere ogni iniziativa utile a tutelare i cittadini da possibili errori sanitari.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul documento in esame.
Pag. IXENRICO MONTANI (LNP). Sottolineata la necessità di contenere le spese per il funzionamento dell'istituenda Commissione, dichiara voto favorevole sul documento in esame, giudicando opportuna l'estensione dei compiti previsti alla verifica delle cause dei disavanzi sanitari regionali.
DANIELA DIOGUARDI (RC-SE). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul documento in esame, pur ritenendo che sarebbe stata più opportuna l'istituzione di una Commissione di natura bicamerale.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Nel dichiarare voto favorevole sul documento in esame, condivide l'opportunità di estendere all'individuazione delle cause dei disavanzi sanitari regionali i compiti dell'istituenda Commissione.
TOMMASO PELLEGRINO (Verdi). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul documento in esame, sottolinea il carattere eccezionale degli errori in campo sanitario, sul cui monitoraggio l'istituenda Commissione dovrebbe incentrare la propria attività.
ROBERTO ULIVI (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di inchiesta parlamentare in esame.
DOMENICO DI VIRGILIO (FI). Nel manifestare apprezzamento per l'accoglimento di una proposta presentata dall'opposizione, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul documento in esame.
GERO GRASSI (Ulivo). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul documento in esame.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Manifestate forti perplessità sulla proliferazione di Commissioni parlamentari di inchiesta, dichiara voto contrario sul documento in esame, che persegue peraltro finalità condivisibili.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il doc. XXII, n. 8-A/R.
Sull'ordine dei lavori (ore 13,45).
LUCA VOLONTÈ (UDC). Ribadisce la richiesta che il Governo riferisca con sollecitudine alla Camera sui drammatici incendi boschivi in corso nel Centro-Sud.
PRESIDENTE. Assicura che interesserà il Governo.
ANTONIO LEONE (FI). Invita la Presidenza a valutare l'opportunità di garantire che, conformemente alla prassi, l'esame del DPEF si svolga in modo pressoché contemporaneo nei due rami del Parlamento.
RICCARDO PEDRIZZI (AN). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Leone.
PRESIDENTE. Assicura che nella giornata odierna prenderà gli opportuni contatti con l'altro ramo del Parlamento affinché possa essere recepita la condivisibile istanza rappresentata dai deputati Leone e Pedrizzi.
Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di proposte di legge.
PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla I Commissione in sede legislativa della proposta diPag. Xlegge n. 2345 ed abbinata, recanti istituzione della Giornata nazionale del Braille.
Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 13,50, è ripresa alle 15.
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
LUCIANO PETTINARI (SDpSE). Illustra l'interrogazione Sasso n. 3-01123, sul piano di assunzione dei docenti precari e dei precari del personale ATA.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 48).
LUCIANO PETTINARI (SDpSE). Nell'esprimere soddisfazione per la risposta, che giudica puntuale, invita il Governo ad accelerare il più possibile i tempi per la auspicata stabilizzazione dei lavoratori precari indispensabile al fine del miglioramento della qualità dell'insegnamento nella scuola.
MARCO LION (Verdi). Illustra la sua interrogazione n. 3-01126, sugli orientamenti del Governo in materia di colture geneticamente modificate ed iniziative per evitare la contaminazione della catena alimentare.
PAOLO DE CASTRO, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 50).
MARCO LION (Verdi). Nel ringraziare il Ministro della risposta, che tranquillizza i consumatori, sottolinea la necessità di tutelare la qualità, la tipicità e la sicurezza delle produzioni tradizionali del nostro Paese, assumendo ogni iniziativa, anche in sede europea, volta ad affermare l'incompatibilità delle colture transgeniche con l'agricoltura biologica.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur). Illustra la sua interrogazione n. 3-01127, sulle iniziative per favorire l'acquisto diretto del consumatore dal produttore agricolo.
PAOLO DE CASTRO, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 52).
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur). Nell'esprimere apprezzamento per l'impegno assunto dal Ministro nella risposta, invita il Governo ad intraprendere iniziative che favoriscano il rapporto diretto tra produttori e consumatori. Esprime inoltre solidarietà al Ministro per il lavoro svolto nella gestione della grave situazione degli incendi boschivi in Puglia.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01124, sugli orientamenti del Governo in merito alla separazione delle carriere nella magistratura.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53).
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Nel dichiarare di non poter concordare con le considerazioni svolte dal Ministro, ritiene che l'episodio evocato nell'atto ispettivo in esame fornisca la lapalissiana dimostrazione della necessità di attuare la separazione tra magistratura giudicante ed inquirente; reputa altresì opportuno prevedere che i magistrati siano sottoposti ad accertamenti psicoattitudinali.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Illustra la sua interrogazione n. 3-01125, sulle iniziative per l'istituzione a Foggia di sezioni staccate della corte d'appello di Bari, della corte d'assise d'appello di Bari e del tribunale per i minorenni di Bari.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 55).
Pag. XILELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Nel dare atto al Ministro della sensibilità dimostrata verso i problemi del Mezzogiorno e la difesa dell'interesse pubblico, considerando lo stato di avanzamento dei lavori parlamentari sul provvedimento concernente la materia oggetto dell'atto ispettivo in esame, invita il Governo a valutare la necessità di destinare risorse finanziarie adeguate per la soluzione di un problema di importanza vitale per il comparto giustizia nella realtà foggiana.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-01128, sulle iniziative per un costante monitoraggio del fenomeno del terrorismo di matrice islamica e per coniugare l'esigenza dell'integrazione con quella della sicurezza.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 56).
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Nel dichiararsi insoddisfatto della risposta, sottolinea la necessità di un esteso e costante monitoraggio del fenomeno del terrorismo di matrice islamica sul territorio italiano, stigmatizzando altresì le deleterie iniziative politiche assunte al riguardo dal Governo e segnatamente lo smantellamento della legge Bossi-Fini e la liberalizzazione del rilascio del visto di permanenza temporanea.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01129, sulle misure in ordine al fenomeno della propaganda fondamentalista presso moschee e centri islamici in Italia.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 58).
FEDERICO BRICOLO (LNP). Nel sottolineare come il Governo non abbia adottato alcuna iniziativa per evitare il radicamento del fondamentalismo islamico nel Paese, invita l'Esecutivo a predisporre opportuni controlli in tutte le moschee presenti sul territorio italiano, chiudendo quelle al cui interno si riscontrino presenze eversive.
LUIGI VITALI (FI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01131, sul piano di risanamento del polo energetico brindisino.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60).
LUIGI VITALI (FI). Ritiene che dalla risposta del Ministro, emblematica dell'assenza di una seria politica ambientale, si evinca l'indifferenza del Governo nei confronti della situazione del territorio della provincia di Brindisi, per la quale sarebbe necessario adottare con urgenza iniziative idonee ad affrontare la questione dell'impatto ambientale del relativo polo energetico.
CINZIA MARIA FONTANA (Ulivo). Illustra l'interrogazione Sereni n. 3-01132, sui tempi e gli strumenti per la riforma del mercato del lavoro e del sistema previdenziale.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 62).
TERESA BELLANOVA (Ulivo). Si dichiara assolutamente soddisfatta della risposta, ritenendo che le misure adottate dal Governo con l'accordo del 20 luglio scorso garantiscano l'equità sociale nonché il riequilibrio del mercato del lavoro e del sistema previdenziale.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Illustra l'interrogazione Oliva n. 3-01133, sulle misure da inserire nel disegno di legge finanziaria per il 2008 in favore dei giovani disoccupati del Mezzogiorno.
Pag. XIIVANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 64).
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Sottolinea l'incapacità del Governo di assumere idonee iniziative in grado di affrontare le gravi questioni evocate nell'atto di sindacato ispettivo, rispondendo in modo rigoroso e tempestivo alle legittime aspettative dei giovani disoccupati del Mezzogiorno.
GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Illustra la sua interrogazione n. 3-01130, sui costi della partecipazione italiana al recente vertice del G8 in Germania e orientamenti del Governo in ordine all'effettiva utilità di questi vertici internazionali.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 66).
GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Pur apprezzando l'intendimento del Governo di valutare attentamente la scelta de La Maddalena quale sede del G8, ritiene che le tematiche affrontate in tale tipologia di vertice internazionale debbano più opportunamente essere oggetto di dibattito in sede ONU.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01134, sulle iniziative per un incremento delle risorse destinate al servizio civile nazionale.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 67).
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, che ritiene non abbia fugato le preoccupazioni esposte nell'atto ispettivo, atteso che la surrettizia utilizzazione del personale destinato al servizio civile nazionale presso le pubbliche amministrazioni incide negativamente sulla filosofia ispiratrice della legge sul volontariato.
MAURIZIO RONCONI (UDC). Illustra l'interrogazione Volontè n. 3-01135, sulle dichiarazioni del Ministro della solidarietà sociale sulla regolamentazione dei rapporti con le comunità islamiche presenti in Italia e sul rapporto tra integrazione degli immigrati e rispetto dei principi fondanti dell'ordinamento italiano.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 69).
MAURIZIO RONCONI (UDC). Rilevato che la risposta del Ministro non fuga le preoccupazioni in ordine al radicamento del fondamentalismo islamico nel nostro Paese, rileva l'inefficacia delle attività di controllo dell'immigrazione islamica, al fine di addivenire ad un'effettiva soluzione delle problematiche connesse alla presenza sul territorio nazionale di gruppi eversivi.
KATIA BELLILLO (Com.It). Illustra la sua interrogazione n. 3-01136, sulle iniziative per garantire ai disabili il pieno godimento delle attività turistiche e ricreative.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 70).
KATIA BELLILLO (Com.It). Nel ringraziare il Ministro per la risposta, invita il Governo ad attivarsi presso le competenti istituzioni locali affinché sia garantito su tutto il territorio nazionale il pieno godimento del diritto alle attività turistiche e ricreative da parte dei cittadini disabili.
Pag. XIIIPRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,35, è ripresa alle 16,40.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantaquattro.
Discussione del disegno di legge S. 1507: Tutela della salute e della sicurezza sul lavoro (approvato dal Senato) (A.C. 2849 ed abbinata).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE), Relatore per la XI Commissione. Osservato che i frequenti incidenti sul lavoro rendono particolarmente urgente un intervento legislativo che consenta di superare i limiti della disciplina vigente, avendo riguardo anche ai rischi connessi alla crescente precarietà, nonché alla regolamentazione di appalti e contratti pubblici, rileva che il disegno di legge in discussione, del quale illustra gli aspetti salienti, è volto a conferire al Governo una delega per il complessivo riassetto della predetta normativa. Evidenziato altresì che l'accoglimento di proposte di modifica, talune delle quali giudicate condivisibili, ritarderebbe la conclusione - che auspica sollecita - dell'iter parlamentare, ritiene che le istanze in esse rappresentate possano più opportunamente essere oggetto di appositi ordini del giorno.
DONATO RENATO MOSELLA (Ulivo), Relatore per la XII Commissione. Manifestata condivisione per le esaustive considerazioni svolte dal relatore per l'XI Commissione, evidenzia il carattere organico ed innovativo del provvedimento in discussione, del quale richiama i principi ispiratori e gli aspetti salienti, segnatamente con riferimento alle disposizioni di immediata applicazione concernenti, in particolare, profili sanzionatori, nonché condizioni e sicurezza nei luoghi di lavoro.
GIAN PAOLO PATTA, Sottosegretario di Stato per la salute. Nel ringraziare tutte le forze politiche per il contributo offerto nel corso dell'iter parlamentare, nonché le massime cariche dello Stato per i continui richiami ad intervenire efficacemente per contrastare il drammatico fenomeno degli incidenti sul lavoro, rileva che il disegno di legge in discussione, frutto delle politiche di concertazione attuate dall'Esecutivo e di un ampio confronto con le regioni e le parti sociali, è volto ad incrementare la sicurezza ed a promuovere la salute dei lavoratori. Evidenziata altresì l'inaccettabilità, anche da parte dell'opinione pubblica, di ritardi causati da modifiche al testo trasmesso dal Senato, ritiene che eventuali ordini del giorno potrebbero orientare l'azione del Governo in sede di attuazione della delega che si intende conferirgli.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
ROBERTO ULIVI (AN). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur). Esprime, a nome del suo gruppo, un giudizio positivo sul disegno di legge in esame, che razionalizza la disciplina in materia, confermando il carattere universale del diritto alla sicurezza dei lavoratori. Prospetta tuttavia l'esigenza di apportare modifiche migliorative al testo del provvedimento, preannunziando, al riguardo, la presentazione di proposte emendative volte, tra l'altro, a rafforzarePag. XIVle competenze degli ispettori del lavoro ed a garantire la coerenza sistemica delle sanzioni pecuniarie.
FRANCESCO MARIA AMORUSO (AN). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
ALBERTO BURGIO (RC-SE). Nel ritenere che la dimensione del fenomeno degli infortuni sul lavoro giustifichi l'urgenza di un intervento normativo organico e coerente nel settore della sicurezza e della tutela della salute dei lavoratori, sottolinea la necessità di disciplinare efficacemente, tra gli altri, l'aspetto sanzionatorio connesso al fenomeno del lavoro sommerso. Auspicando, quindi, una proficua collaborazione tra il Ministero del lavoro e della previdenza sociale e il Ministero della salute, esprime apprezzamento sul complesso delle disposizioni recate dal provvedimento in discussione, di cui pure evidenzia taluni punti di criticità. Tuttavia, al fine di agevolare la sollecita approvazione del disegno di legge in esame, preannunzia la trasformazione delle proposte emendative presentate dal suo gruppo in appositi ordini del giorno, di cui auspica l'accoglimento.
LORENZO BODEGA (LNP). Ricordato che l'esigenza di procedere ad un riordino della disciplina in materia di tutela della salute e di sicurezza sul lavoro era stata già avvertita nella scorsa legislatura, dichiara di condividere le finalità del provvedimento in discussione, giudicando, tuttavia, poco comprensibile l'accelerazione dei tempi del suo esame da parte dell'Assemblea impressa dalla maggioranza e dal Governo.
SALVATORE BUGLIO (RosanelPugno). Nel dare atto alle Commissioni di aver svolto un approfondito e proficuo lavoro, grazie anche al contributo dell'opposizione, e di aver opportunamente accelerato l'iter del provvedimento in discussione, sottolinea l'importanza, al fine di contrastare efficacemente il drammatico fenomeno degli incidenti sul lavoro, di una più intensa sinergia con gli enti locali nell'attività di controllo e di ispezione. Manifestato altresì un orientamento favorevole al disegno di legge in discussione, che rappresenta un punto di equilibrio tra esigenze repressive e preventive, ne auspica la sollecita approvazione.
PEPPE DE CRISTOFARO (RC-SE). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base di criteri costantemente seguiti.
ANGELO COMPAGNON (UDC). Nel ritenere che presso le Commissioni di merito si sia persa un'occasione per predisporre un testo realmente condiviso, lamenta l'indisponibilità del Governo e della maggioranza nei confronti degli emendamenti presentati dai deputati di opposizione; giudicato, inoltre, l'impianto del provvedimento eccessivamente repressivo, rileva che le disposizioni concernenti il rappresentante per la sicurezza aziendale e la disciplina degli appalti pubblici avrebbero meritato maggiori approfondimenti. Stigmatizza, infine, il ricorso allo strumento della delega legislativa che, nel caso di specie, espropria il Parlamento delle proprie prerogative.
LUIGI FABBRI (FI). Nel ricordare il carattere non ostruzionistico dell'atteggiamento assunto dall'opposizione nelle Commissioni di merito, condivide la necessità di affrontare il grave problema della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Sottolinea peraltro il differente approccio al problema da parte del centrosinistra, che propone adempimenti formali ed interventi di carattere eccessivamente sanzionatorio, e del centrodestra, le cui proposte sono invece ispirate ad un approccio per obiettivi.
Pag. XVAMALIA SCHIRRU (Ulivo). Rileva che l'approvazione del disegno di legge in discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, consentirà l'entrata in vigore di misure anche di immediata applicazione, volte a garantire adeguati ed uniformi livelli di tutela dei lavoratori; inoltre esprime l'apprezzamento e la soddisfazione del suo gruppo per un testo che, nell'ottica della promozione di una vera cultura della sicurezza, razionalizza l'apparato sanzionatorio, senza trascurare l'importanza della prevenzione, e prevede che il Governo si debba attenere, nell'attuazione della delega, a principi e criteri direttivi ispirati ad unicità ed omogeneità.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Esprime perplessità sulle misure recate dal provvedimento in esame in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, ritenendo che sarebbe stata più opportuna l'introduzione di efficaci strumenti preventivi di controllo; preannunzia, pertanto, la presentazione di un ordine del giorno che impegni il Governo alla predisposizione di adeguati interventi in tale ambito.
GIANNI PAGLIARINI (Com.It). Rilevato che il grave fenomeno degli incidenti sul lavoro è reso particolarmente drammatico anche dall'inadeguatezza del sistema dei controlli, esprime l'orientamento convintamente favorevole del suo gruppo al disegno di legge in discussione, che rappresenta un primo, fondamentale passo in direzione di una maggiore sicurezza sul lavoro. Richiamati quindi gli aspetti più innovativi del provvedimento, riconducibili essenzialmente ad una combinazione equilibrata di prevenzione, repressione e promozione di una vera e propria svolta culturale, giudica incomprensibile l'atteggiamento critico assunto al riguardo dalle associazioni datoriali.
GIUSTINA MISTRELLO DESTRO (FI). Ricorda che nella scorsa legislatura il disegno di legge presentato dal Governo Berlusconi, recante efficaci forme di controllo preventivo in tema di sicurezza del lavoro, non fu approvato per responsabilità dell'allora opposizione. Osservato inoltre che sarebbe stato opportuno attenersi ad un approccio fondato sulla prevenzione anziché sulla repressione, ritiene che il provvedimento in discussione finirà per favorire il ricorso al lavoro irregolare, aggravando conseguentemente il problema degli incidenti sul lavoro.
GLORIA BUFFO (SDpSE). Osservato preliminarmente che il grave fenomeno degli incidenti sul lavoro rappresenta la drammatica conseguenza di un'organizzazione del lavoro sbilanciata a favore del profitto e basata su una concezione che mercifica il lavoratore, ritiene che l'emergenza in atto possa essere superata definendo norme efficaci e prevedendo modelli avanzati di contrattazione; evidenziati altresì i rischi connessi alla crescente precarizzazione e la necessità di stanziare maggiori risorse già con la prossima legge finanziaria, sottolinea il carattere innovativo del disegno di legge in discussione, del quale auspica la sollecita approvazione.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE (UDC). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
PAOLA PELINO (FI). Dichiara di condividere la necessità di procedere ad un riordino della vigente normativa in materia di tutela della salute e di sicurezza sul lavoro per adeguarla alla disciplina comunitaria, giudicando peraltro opportuno prevedere anche disposizioni immediatamente precettive; ritiene, infine, che il provvedimento in discussione, eccessivamente sbilanciato sull'aspetto sanzionatorio, oltre a perseguire l'obiettivo di una riduzione degli incidenti, debba mirare a favorire il benessere fisico e psicologico dei lavoratori.
SIMONE BALDELLI (FI). Ricordato l'atteggiamento costruttivo assunto dall'opposizionePag. XVInel corso dell'iter nelle Commissioni del disegno di legge in discussione, dovuto alla condivisione della necessità di dare soluzione al problema degli incidenti sul lavoro, si associa alle considerazioni svolte dal deputato Fabbri, sottolineando l'esigenza di introdurre nel testo in discussione modifiche volte a mitigarne l'impostazione essenzialmente sanzionatoria.
LALLA TRUPIA (SDpSE). Pur ritenendo migliorabile il disegno di legge in discussione, di cui richiama gli aspetti più significativi, rileva che esso riveste grande importanza in quanto introduce una nuova cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. Lamentata tuttavia l'inadeguatezza delle risorse finanziarie a tal fine stanziate, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.
DANIELE GALLI (FI). Nell'esprimere rammarico per la mancata adozione di un testo condiviso, paventa il rischio di interpretazioni non omogenee, da parte delle regioni, del disegno di legge in discussione, che risente, a suo giudizio, di un'impostazione eccessivamente formalistica e si fonda su un apparato sanzionatorio poco equilibrato, che non diversifica tra violazioni formali e sostanziali, omettendo peraltro di affrontare la problematica della sicurezza sul lavoro con riferimento alle piccole e medie imprese.
RENZO TONDO (FI). Lamentato l'approccio ideologico e propagandistico di taluni settori della maggioranza nei confronti del tema oggetto del provvedimento in discussione, che giudica inefficace e di stampo eccessivamente sanzionatorio, sottolinea la necessità di valorizzare i profili della formazione e della bilateralità; auspica quindi che nel prosieguo del dibattito possano essere apportate significative modifiche al testo in esame.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE), Relatore per la XI Commissione. Anche a nome del relatore per la XII Commissione, nel ritenere che lo strumento dell'ordine del giorno possa consentire di soddisfare, mediante un impegno unitario, le esigenze rappresentate dall'opposizione nel corso della discussione, ribadisce la necessità di approvare sollecitamente il disegno di legge in discussione.
GIAN PAOLO PATTA, Sottosegretario di Stato per la salute. Nel ringraziare le Commissioni XI e XII ed i deputati intervenuti per il contributo fornito, giudica necessario potenziare l'attività di controllo nei luoghi di lavoro e rendere effettivamente cogente l'apparato sanzionatorio, al fine di ridurre il vasto fenomeno degli incidenti, spesso legati al lavoro nero.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 26 luglio 2007, alle 9.
(Vedi resoconto stenografico pag. 122).
La seduta termina alle 20,50.