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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 71 di martedì 14 novembre 2006
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
La seduta comincia alle 9,05.
SILVANA MURA (IdV), Segretario. Legge il processo verbale della seduta di ieri.
Sul processo verbale.
Dopo interventi dei deputati MAURIZIO RONCONI (UDC) e LUIGI D'AGRÒ (UDC) e conseguenti precisazioni del PRESIDENTE, il processo verbale è approvato.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono sessantasette.
Informativa urgente del Governo sulle iniziative volte ad impedire la vendita di videogiochi che stimolano la violenza.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 2).
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Rende all'Assemblea la seguente informativa:
(Vedi resoconto stenografico pag. 2).
DORINA BIANCHI (Ulivo). Nel ringraziare il ministro per l'informativa resa, ritiene che l'aumento degli atti di violenza commessi da adolescenti nei confronti di coetanei sia connesso anche all'uso prolungato dei videogiochi, spesso con contenuti violenti. Sottolinea quindi che l'approccio repressivo nei confronti di tale problema deve costituire solo l'avvio di una strategia più articolata volta ad individuare modalità che consentano invece un utilizzo dei videogiochi in chiave formativa.
LUIGI VITALI (FI). Nel ringraziare il ministro per la tempestività dell'informativa resa alla Camera e per la sensibilità mostrata nei confronti di un problema che non può lasciare indifferente il Parlamento, sottolinea la necessità di interventi mirati da parte delle istituzioni e della scuola, anche promuovendo campagne informative rivolte alle famiglie; invita inoltre il Governo a rappresentare il problema in sede di Unione europea, al fine di intervenire presso le aziende produttrici di videogiochi, ed a predisporre un'adeguata disciplina della materia.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Richiamati i deleteri effetti prodotti sui giovani dall'uso di videogiochi di contenuto violento, ritiene necessario un intervento del Governo e della Commissione parlamentare per l'infanzia per impedire che tali videogiochi siano distribuiti in Italia, per dettare regole precise a tutela dei minori e per vigilare sul rispetto della normativa vigente in materia.
TITTI DE SIMONE (RC-SE). Rilevato che il problema dei videogiochi che stimolano la violenza richiederebbe un approccio più concreto e meno demagogico, esprime apprezzamento per le iniziative assunte dalle istituzioni, auspicando un approfondimento sulle ragioni sociali e culturali che alimentano la violenza tra i minori.
Pag. VILUCA VOLONTÈ (UDC). Richiamati alcuni gravi episodi di violenza registratisi tra i giovani, auspica che il Governo dia seguito alle iniziative preannunziate dal ministro della giustizia - che ringrazia per la sensibilità mostrata al problema - relativamente ad un'azione preventiva rispetto alla commercializzazione di videogiochi di contenuto violento, anche attraverso una concertazione a livello europeo. Nell' esprimere invece perplessità sull'ipotesi dell'istituzione di una specifica authority, riterrebbe opportuna la presentazione di un disegno di legge in materia.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Ringrazia il ministro della giustizia per le iniziative che ha dichiarato di voler assumere prontamente per contrastare il fenomeno dell'uso da parte dei giovani di videogiochi che incitano alla violenza, sottolineando l'improcrastinabile necessità di predisporre una disciplina organica della materia, improntata alla tutela dei minori.
SILVANA MURA (IdV). Nel ringraziare il ministro della giustizia per l'informativa resa, giudica immorale e gravemente dannosa per la formazione culturale e psicologica dei giovani la diffusione di videogiochi di contenuto particolarmente violento. Ritiene quindi necessaria l'approvazione di norme che consentano di rendere espliciti i contenuti potenzialmente dannosi di tali videogiochi, unitamente ad un impegno forte del Governo per contrastare i comportamenti violenti.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Rivolto un ringraziamento al ministro della giustizia per l'informativa resa, lamenta il fatto che si svolgono informative sulla base di mere notizie di stampa, adombrando il dubbio che in realtà si sia voluto interferire sul programmato andamento dei lavori parlamentari. Ritiene comunque che il fenomeno dei videogiochi con contenuto violento richieda un approccio di tipo culturale ed il varo di una disciplina organica da parte dell'Unione europea.
LUIGI CANCRINI (Com.It). Ritiene che la Commissione bicamerale per l'infanzia sia la sede idonea per approfondire il tema dei contenuti violenti dei videogiochi e di alcune trasmissioni televisive. Nel giudicare altresì particolarmente diseducativo e pericoloso il processo di identificazione con l'aggressore che essi possono ingenerare, reputa opportuno adottare adeguati provvedimenti, non solo di stampo repressivo, in relazione agli episodi di violenza che si registrano tra i giovani.
LUANA ZANELLA (Verdi). Osserva che l'istituzione di un'apposita authority con il compito di vigilare sui contenuti dei videogiochi in commercio non appare risolutiva del problema denunziato; nel ritenere altresì che non ci si possa limitare a censurare un videogioco, in considerazione delle manifestazioni di violenza cui è possibile assistere anche in televisione, osserva che il fenomeno della violenza tra i giovani deve essere valutato con attenzione, analizzando le ragioni che lo alimentano.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Nel ritenere necessario un intervento tempestivo delle istituzioni per affrontare la delicata questione della diffusione di videogiochi di contenuto violento, preannunzia che la Commissione parlamentare per l'infanzia intende affrontare con sollecitudine il tema più generale del rapporto tra bambini, media e tecnologia; auspicando, al riguardo, una fattiva collaborazione tra la medesima Commissione, il Parlamento nel suo complesso ed il Governo, anche allo scopo di definire codici di comportamento a livello internazionale.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 10,20, è ripresa alle 10,40.
Seguito della discussione del disegno di legge: Legge finanziaria 2007 (A.C. 1746-bis).
PRESIDENTE. Comunica le ulteriori proposte emendative dichiarate inammissibili (vedi resoconto stenografico pag. 15).
Pag. VII
Avverte che la I Commissione ha espresso un ulteriore parere.
Avverte altresì che il Governo ha presentato l'ulteriore emendamento 8.500: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 11,45.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Ritiene opportuno accantonare l'esame dell'articolo 8 per procedere all'esame dell'articolo 9 e delle proposte emendative ad esso riferite.
GUIDO CROSETTO (FI). Prospetta l'opportunità di sospendere la seduta e di riunire il Comitato dei nove.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, a nome del suo gruppo, esprime solidarietà al presidente della V Commissione per l'atteggiamento irriguardoso assunto nei suoi confronti, nella seduta di ieri, dal ministro per i rapporti con il Parlamento, il quale potrebbe scusarsi per l'accaduto.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Precisato che non vi è stato, nei suoi confronti, alcun atto irriguardoso, propone di accantonare l'esame dell'articolo 8 e di passare all'articolo 9.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel concordare sull'opportunità di procedere all'esame dell'articolo 9, precisa che l'emendamento 8.500 del Governo è volto a recepire le istanze rappresentate da deputati dell'opposizione.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'ulteriore esame dell'articolo 8 e dei relativi emendamenti.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
MARCO ZACCHERA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, osservato che un telegiornale dell'emittente radiotelevisiva pubblica ha diffuso notizie infondate circa l'esame del disegno di legge finanziaria in corso alla Camera, invita la Presidenza ad intervenire affinché i media diano una rappresentazione obiettiva dei lavori del Parlamento.
PRESIDENTE. Rileva che la questione sollevata dal deputato Zacchera potrà essere eventualmente sottoposta alla valutazione della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
Passa quindi all'esame dell'articolo 9 e delle proposte emendative ad esso riferite.
Intervengono sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 9 i deputati MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC), NICOLA BONO (AN), GAETANO FASOLINO (FI), SERGIO PIZZOLANTE (FI), ROBERTO COTA (LNP) e PIERLUIGI MANTINI (Ulivo).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
Intervengono ulteriormente sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 9 i deputati RICCARDO PEDRIZZI (AN), SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur) e MAURO PILI (FI).
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Nel ringraziare i deputati del gruppo UDC per il contributo fornito al dibattito, precisa le ragioni per le quali il Governo conviene sull'opportunità di sopprimere l'articolo 9.
Pag. VIIIIntervengono inoltre sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 9 i deputati ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno), GUIDO CROSETTO (FI), LUCIO BARANI (DC-PS), ANGELO BONELLI (Verdi), MAURO DEL BUE (DC-PS), ANDREA RICCI (RC-SE), IGNAZIO LA RUSSA (AN), GIORGIO LA MALFA (Misto), LUIGI D'AGRÒ (UDC), MASSIMO GARAVAGLIA (LNP), GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA) e DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur).
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Esprime parere favorevole sugli emendamenti da Gianfranco Conte 9.1 a Bernardo 9.8, interamente soppressivi dell'articolo 9, purché riformulati nel senso di eliminare la parte consequenziale, nonché sugli identici emendamenti Leo 9.9, Lupi 9.10, Dussin 9.12 e D'agrò 9.13, interamente soppressivi; invita altresì al ritiro degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 9, ove non fossero già stati ritirati.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori degli emendamenti da Gianfranco Conte 9.1 a Bernardo 9.8 accettano la riformulazione delle rispettive proposte emendative proposta dal relatore.
Avverte altresì che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli emendamenti da Gianfranco Conte 9.1 a D'Agrò 9.13, diventati identici a seguito della loro riformulazione.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori hanno ritirato tutti gli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 9.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Prospetta l'opportunità di sospendere la seduta, al fine di consentire la riunione del Comitato dei nove.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del presidente della V Commissione, sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 12,40, è ripresa alle 15,15.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantotto.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile il subemendamento Filippi 0.20.601.9.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Ritiene si possa riprendere l'esame dell'articolo 8 e delle relative proposte emendative, precedentemente accantonato.
PRESIDENTE. Riprende l'esame dell'articolo 8 e delle proposte emendative ad esso riferite.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Accetta l'emendamento 8.500 del Governo; esprime altresì parere favorevole sui subemendamenti Garavaglia 0.8.500.6 e 0.8.500.8 e parere contrario sui restanti subemendamenti.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Osserva che l'emendamento 8.500 del Governo, recependo le sollecitazioni dell'opposizione, riconosce l'autonomia degli enti locali relativamente all'applicazione di Pag. IXesenzioni, riduzioni o detrazioni nella riscossione dell'imposta comunale sugli immobili.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Esprime orientamento contrario all'emendamento Osvaldo Napoli 8.8.
TERESIO DELFINO (UDC). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo su tutte le proposte emendative volte a conferire maggiore responsabilità agli amministratori degli enti locali.
GUIDO CROSETTO (FI). Osserva che il deputato Quartiani si è riferito, nel suo intervento, ad un emendamento diverso da quello attualmente in discussione.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). Sottolinea l'opportunità di destinare l'imposta di scopo, oltre che ad opere di manutenzione dell'edilizia scolastica, anche a quelle di conservazione dei beni artistici ed architettonici.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). A nome del suo gruppo, dichiara l'astensione sull'emendamento in esame e sui successivi, esprimendo netta contrarietà alla previsione di tagli nel settore delle ricerca scientifica.
VALDO SPINI (Ulivo). Invita il Governo a fornire rassicurazioni rispetto alle legittime preoccupazioni manifestate dal gruppo della Rosa nel Pugno.
LUCIO BARANI (DC-PS). Pur esprimendo un orientamento contrario all'introduzione dell'imposta di scopo, dichiara l'astensione del suo gruppo per favorire il confronto all'interno della maggioranza e del Governo sul tema della ricerca scientifica.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Osvaldo Napoli 8.8, Garavaglia 8.10, Della Vedova 8.11 e Osvaldo Napoli 8.12.
PRESIDENTE. Dispone l'annullamento della votazione dell'emendamento Osvaldo Napoli 8.12, in quanto avrebbe dovuto essere posto in votazione il subemendamento Zorzato 0.8.500.2.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge il subemendamento Zorzato 0.8.500.2 ed approva il subemendamento Garavaglia 0.8.500.6.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Dichiara l'astensione sul subemendamento Garavaglia 0.8.500.7, sottolineando i profili di illegittimità costituzionale della norma che introduce l'imposta di scopo. Chiede quindi di accantonare l'esame dell'emendamento 8.500 del Governo e dei relativi subemendamenti.
PRESIDENTE. Prende atto dell'orientamento contrario del relatore alla proposta di accantonamento testé formulata.
Dopo un intervento a favore del deputato GIANPIERO D'ALIA (UDC), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta formulata dal deputato Boscetto.
ANGELINO ALFANO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, a nome del suo gruppo, lamenta che la copertura finanziaria delle ulteriori proposte emendative presentate dal Governo viene individuata sottraendo risorse al fondo per le aree sottoutilizzate del Paese. Chiede, quindi, che il Governo riferisca all'Assemblea sull'utilizzo di tali risorse.
PRESIDENTE. Rileva che la questione sollevata attiene al merito e che sarà affrontata nel momento in cui l'Assemblea passerà all'esame della relativa parte dell'articolato.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che la reiterata presentazione di ulteriori emendamenti del Governo preclude al Parlamento una visione complessiva della manovra Pag. Xeconomica e non consente la piena trasparenza dei meccanismi relativi alle coperture degli oneri finanziari.
GIANPIERO D'ALIA (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, si associa alle considerazioni svolte dal deputato Angelino Alfano sull'esigenza di un chiarimento da parte del Governo sulla modalità di copertura finanziaria degli ulteriori emendamenti presentati.
GASPARE GIUDICE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, si associa anch'egli alla richiesta formulata dal deputato Angelino Alfano.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Evidenzia il carattere ostruzionistico dell'atteggiamento dell'opposizione, che solleva questioni di merito che potranno essere utilmente affrontate quando si passerà all'esame dei relativi articoli del disegno di legge finanziaria.
ELIO VITO (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, ritiene che la situazione determinatasi all'interno della maggioranza confermi ulteriormente l'opportunità che il ministro dell'economia e delle finanze riferisca sulla questione richiamata dal deputato Angelino Alfano.
PRESIDENTE. Rileva che il Governo è legittimamente rappresentato in aula.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Sottolinea l'opportunità che giunga in aula il ministro dell'economia e delle finanze affinché proceda ad una complessiva valutazione dell'iter del disegno di legge finanziaria, il cui impianto dovrebbe essere delineato dal Governo in modo definitivo.
PRESIDENTE. Ribadisce che le questioni di merito evocate dai deputati intervenuti potranno essere affrontate in sede di esame dalle relative parti del disegno di legge finanziaria.
RAFFAELE FITTO (FI). Stigmatizza il sostanziale dimezzamento delle risorse destinate al Mezzogiorno.
Intervengono ulteriormente per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ENRICO LA LOGGIA (FI), SALVATORE CICU (FI) ed ANGELINO ALFANO (FI).
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a dare la parola al relatore, che ne aveva già fatto richiesta.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Sottolinea l'opportunità di un chiarimento del Governo circa l'utilizzo delle risorse del fondo per le aree sottoutilizzate.
ENRICO LETTA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Osservato che l'attenzione prestata dal Governo alle esigenze del Mezzogiorno è dimostrata dal fatto che il fondo per le aree svantaggiate è escluso dai tagli disposti con l'articolo 53 del provvedimento in esame, assicura che l'Esecutivo ottempererà agli impegni assunti in favore delle predette aree. Fa altresì presente che il ricorso a tali risorse come modalità di copertura finanziaria di proposte emendative del Governo ha carattere di transitorietà, suscettibile di rivisitazione nel corso dell'iter al Senato. Conferma infine la disponibilità dell'Esecutivo ad un più ampio dibattito in Parlamento sulla complessiva politica per il Mezzogiorno.
GUIDO CROSETTO (FI). Prospetta l'opportunità di prevedere un complessivo dibattito sulle disposizioni del disegno di legge finanziaria concernenti le aree sottoutilizzate, con la presenza in aula dei ministri competenti.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Nel ritenere che il tema evocato dal deputato Crosetto potrebbe essere affrontato unitamente alle problematiche connesse allo sviluppo, sottolinea l'opportunità che Pag. XIla discussione si svolga alla presenza del ministro Bersani e del viceministro D'Antoni.
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, stigmatizza l'intendimento di rinviare il problema della copertura finanziaria degli oneri connessi alle disposizioni concernenti il sostegno delle aree sottoutilizzate. Ritiene, quindi, che l'Assemblea debba sospendere i propri lavori fino a quando la Presidenza della Camera non interverrà sulla questione richiamata.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Giudica inaffidabile il comportamento tenuto dal gruppo di Forza Italia.
MASSIMO DONADI (IdV). Invita la Presidenza a procedere nell'esame del disegno di legge finanziaria, atteso che l'atteggiamento assunto dall'opposizione è volto solo a determinare un clima di scontro all'interno dell'aula.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Sottolinea la necessità che l'Esecutivo fornisca chiarimenti in merito alle forme di copertura finanziaria alle quali ha fatto riferimento il rappresentante del Governo.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Osserva che l'opposizione, per l'atteggiamento assunto, non merita accuse di inaffidabilità, anche in considerazione del fatto che la maggioranza ed il Governo hanno giudicato positivamente talune proposte emendative presentate dai gruppi di minoranza e le hanno recepite; chiede quindi che l'esame del disegno di legge finanziaria sia sospeso per consentire un ulteriore approfondimento in Commissione.
PRESIDENTE. Ricorda che rientra nelle attribuzioni della Presidenza esclusivamente il vaglio di ammissibilità delle proposte emendative presentate, non di quelle meramente preannunziate.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Rileva che l'atteggiamento palesemente ostruzionistico assunto dall'opposizione non consente un confronto costruttivo sul disegno di legge finanziaria, come pubblicamente dichiarato.
GIANFRANCO FINI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, evidenzia che il forte ritardo accumulato nell'iter del disegno di legge finanziaria non è dovuto a pratiche ostruzionistiche dell'opposizione, bensì al farraginoso e confuso modo di procedere del Governo; chiede, quindi, il rinvio in Commissione, o eventualmente l'accantonamento, delle disposizioni concernenti il Mezzogiorno e le aree svantaggiate, preannunziando altrimenti l'assunzione di iniziative volte ad indurre il Presidente della Camera ad assumersi le proprie responsabilità circa l'anomalo andamento della discussione.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Ritiene si possa procedere nell'esame del disegno di legge finanziaria e che le questioni sollevate dall'opposizione potranno essere compiutamente valutate allorché si procederà all'esame degli articoli nei quali è disciplinata la materia.
PRESIDENTE. Per contribuire all'individuazione di una soluzione che favorisca un ordinato andamento dei lavori dell'Assemblea, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,50, è ripresa alle 17,40.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
PRESIDENTE. Premesso di aver esaminato attentamente le questioni sollevate nel corso del dibattito e di aver incontrato, su loro richiesta, i presidenti dei gruppi di opposizione, avverte che la proposta di accantonamento formulata dal deputato Gianfranco Fini sarà posta in votazione allorché si procederà all'esame dell'articolo 57, atteso che le forme di copertura finanziaria in relazione alle quali è stata Pag. XIIchiesta una valutazione della Presidenza attengono alle disposizioni recate dagli articoli successivi al 50.
Ritiene altresì che possa ora proseguire l'esame dell'articolo 8 e delle proposte emendative ad esso riferite.
GIANFRANCO FINI (AN). Nell'apprezzare lo spirito della dichiarazione del Presidente, corretta dal punto di vista procedurale e politico, chiede che il Governo ribadisca che non intende porre la questione di fiducia.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Sottolinea che anche dalle dichiarazioni rese dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio si esime che i richiamati problemi di copertura finanziaria attengono anche agli articoli del disegno di legge finanziaria attualmente in esame.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Nel sottolineare che il tema sollevato con la richiesta di accantonamento è relativo ad articoli che verranno esaminati successivamente, evidenzia che il Governo ha manifestato disponibilità a modificare la copertura finanziaria nel senso indicato dall'opposizione. Ricordato quindi che la decisione relativa all'eventuale posizione della questione di fiducia compete al Consiglio dei ministri, invita l'opposizione a ritirare un consistente numero di emendamenti.
ANTONIO LEONE (FI). Chiede che l'Assemblea, una volta concluso l'esame dell'articolo 8, proceda immediatamente all'esame dell'articolo 57.
PIETRO RAO (Misto-MpA). Si associa alla proposta del deputato Leone.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Lamenta l'atteggiamento poco trasparente del Governo rispetto all'eventualità di porre la questione di fiducia, ritenendo che l'Esecutivo non sia ancora pervenuto a tale determinazione soltanto perché in seno alla maggioranza non si è registrata un'intesa su un testo definitivo da approvare.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Invita il presidente della Commissione o il relatore ad esprimere un orientamento rispetto alle questioni emerse nel corso del dibattito.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza ad assumere le opportune determinazioni al fine di garantire il rispetto dell'articolo 119, commi 2 e 7.
PRESIDENTE. Avverte che la richiesta di passare all'esame dell'articolo 53 sarà posta in votazione, acquisito l'orientamento del relatore, dopo la conclusione dell'esame dell'articolo 8.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Garavaglia 0.8.500.7.
GIORGIO JANNONE (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, stigmatizza l'atteggiamento del Governo sul tema della risorse per il Mezzogiorno.
PRESIDENTE. Ritiene di non poter consentire al deputato Jannone di proseguire il suo intervento, che non si configura come richiamo al regolamento.
ELIO VITO (FI). Sottolinea la fondatezza dell'intervento svolto dal deputato Gerardo Bianco, nonché degli inviti reiteratamente rivolti al Governo di chiarire il proprio intendimento in merito alla posizione della questione di fiducia.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.8.500.8, preannunziando il ritiro del suo successivo subemendamento 0.8.500.9.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il subemendamento Garavaglia 0.8.500.8.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Dichiara di condividere le finalità del subemendamento Zorzato 0.8.500.4 sul quale il suo gruppo esprimerà un convinto voto favorevole.
Pag. XIIIENRICO LA LOGGIA (FI). Invita il Governo a fornire i chiarimenti reiteratamente chiesti dai deputati di opposizione.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GUIDO CROSETTO (FI), GIUSEPPE CONSOLO (AN) e MARINO ZORZATO (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Zorzato 0.8.500.4, nella parte non assorbita.
ROBERTO MENIA (AN). Nel preannunziare che tutti i deputati del suo gruppo interverranno a titolo personale, invita la Presidenza a porre maggiore attenzione ai deputati che chiedono la parola.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Chiarisce la portata normativa dei subemendamenti Garavaglia 0.8.500.6 e 0.8.500.8, precedentemente approvati.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati MANLIO CONTENTO (AN), ANGELA NAPOLI (AN) e PIETRO ARMANI (AN).
GIOVANNI MARRAS (FI). Manifesta netta contrarietà all'emendamento 8.500 del Governo, come subemendato, invitando l'Esecutivo a fornire i chiarimenti chiesti dai gruppi di opposizione.
Intervengono inoltre per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati CESARE CAMPA (FI), ALBERTO GIORGETTI (AN) e TOMMASO FOTI (AN).
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Giudicato un errore la previsione di una tassa di scopo che in realtà si configura come un sostanziale incremento dell'ICI, manifesta tuttavia un orientamento favorevole all'emendamento 8.500 del Governo, come subemendato; preannunzia, peraltro, che esprimerà voto contrario sull'articolo 8.
Intervengono altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati TEODORO BUONTEMPO (AN), MAURIZIO LEO (AN), GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI) e VALTER ZANETTA (FI).
MARCO BOATO (Verdi). Rileva che la soppressione della parola «eventuale», reiteratamente auspicata in molti interventi di deputati dell'opposizione, è già stata disposta mediante l'approvazione del subemendamento Garavaglia 0.8.500.6.
Intervengono, quindi, per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONIO PEPE (AN), LUCA VOLONTÈ (UDC), PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN), EUGENIO MINASSO (AN), BASILIO CATANOSO (AN), LUIGI D'AGRÒ (UDC), ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI), LUIGI FEDELE (FI), EDMONDO CIRIELLI (AN), ROBERTO SALERNO (AN), SILVANO MOFFA (AN) e CARMINE SANTO PATARINO (AN).
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, rileva che l'eventuale intervento del rappresentante del Governo per fornire i chiarimenti reiteratamente richiesti corrisponderebbe all'adempimento di un elementare dovere di cortesia politica ed istituzionale.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Precisa che il Governo - che si sta adoperando per evitarlo - ricorrerà alla posizione della questione di fiducia solo per evitare il rischio dell'esercizio provvisorio.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 8.500 del Governo, come subemendato.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Invita la Presidenza a garantire un regolare svolgimento dei lavori dell'Assemblea.
Pag. XIVLa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli emendamenti Osvaldo Napoli 8.12 e 8.14, Dussin 8.16 e 8.17 e Osvaldo Napoli 8.18.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Dussin 8.20.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Parlando per un richiamo all'articolo 39, comma 2, del regolamento, invita la Presidenza ad attenersi al rigoroso rispetto di tale disposizione allorché i deputati che prendono la parola stanno per esaurire il tempo a loro disposizione.
PRESIDENTE. Precisa che generalmente segnala ai deputati l'approssimarsi dell'esaurimento del tempo a disposizione per i loro interventi.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Dussin 8.20 e 8.21.
GIANFRANCO CONTE (FI). Giudica erronea la formulazione del testo dell'emendamento Colasio 8.22, sul quale dichiara voto contrario.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti Colasio 8.22 e D'Elpidio 8.23; respinge quindi l'emendamento Alberto Giorgetti 8.25.
OSVALDO NAPOLI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 8.28.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Riterrebbe opportuno prevedere il termine di un anno per il rimborso dei versamenti effettuati dai contribuenti nel caso in cui l'opera non sia stata iniziata.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Osvaldo Napoli 8.28.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 8.32.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Precisa che nel precedente intervento intendeva fare riferimento al suo emendamento 8.30.
ANTONIO PEPE (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Leo 8.31 e ne auspica l'approvazione.
FABIO GARAGNANI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Campa 8.32.
Intervengono ulteriormente per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati MAURIZIO LEO (AN), DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN), che dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Leo 8.31, e GIUSEPPE ROMELE (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Campa 8.32.
LUCIO BARANI (DC-PS). Manifesta un orientamento contrario alle disposizioni recate dagli identici emendamenti in esame, che rischierebbero di determinare problemi di bilancio per gli enti locali.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati IDA D'IPPOLITO VITALE (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Campa 8.32 e GIANFRANCO CONTE (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Mazzoni 8.29, Fugatti 8.30, Leo 8.31 e Campa 8.32.
GUIDO CROSETTO (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Leo 8.33.
MAURIZIO LEO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 8.33.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Leo 8.33.
FILIPPO MISURACA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 8.36 e ne raccomanda l'approvazione.
Pag. XVCESARE CAMPA (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Misuraca 8.36.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Buonfiglio 8.34, Ruvolo 8.35 e Misuraca 8.36.
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita il ministro Mussi a fornire chiarimenti circa le dichiarazioni rese ad agenzie di stampa relativamente al reperimento di risorse finanziarie da destinare al settore della ricerca.
PRESIDENTE. Ribadisce l'inopportunità dello svolgimento di interventi sull'ordine dei lavori vertenti su questioni che assumono una valenza prettamente politica.
ANDREA RONCHI (AN). Riterrebbe opportuno che il ministro Mussi rendesse le precisazioni richieste dal deputato Elio Vito, giudicando inaccettabile che la Camera sia chiamata alla mera notifica di decisioni assunte in altre sedi.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Chiede che l'Assemblea venga informata sulle modalità di reperimento delle risorse necessarie per la copertura finanziaria di importanti emendamenti dei quali è stata preannunciata la presentazione.
ILARIO FLORESTA (FI). Denuncia un grave episodio di spoils system.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Floresta 8.37 e Peretti 8.39; approva quindi l'articolo 8, nel testo emendato.
PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Leone conferma la richiesta precedentemente avanzata, che deve intendersi formulata nel senso di passare all'esame degli articoli 53, 85, 117, 134, 136 e 138, nonché dell'emendamento Tab. B. 500 e degli articoli aggiuntivi 57.0500, 166.0502 e 214.0501 del Governo.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Ritiene che i lavori dell'Assemblea possano proseguire con l'esame degli articoli 10 e 11 e delle relative proposte emendative.
Dopo un intervento favorevole del deputato LUCA VOLONTÈ (UDC) ed uno contrario del deputato MARINA SERENI (Ulivo), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta formulata del deputato Leone.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Propone di passare all'esame dell'articolo 10 e delle proposte emendative ad esso riferite.
PRESIDENTE. Passa l'esame dell'articolo 10 e delle proposte emendative ad esso riferite.
Interviene sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 10 il deputato LAURA RAVETTO (FI).
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 10.600 (Nuova formulazione) e 10.601 della Commissione; esprime parere favorevole sui subemendamenti Zanetta 0.10.600.3 e Bressa 0.10.600.2, nonché sull'articolo aggiuntivo Giudice 10.01, purché riformulato; invita al ritiro dell'emendamento D'Elpidio 10.8 ed esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda, rimettendosi all'Assemblea sui subemendamenti Zanetta 0.10.600.3 e Bressa 0.10.600.2; invita inoltre i presentatori dell'emendamento D'Elpidio 10.8 a ritirarlo ed a trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno.
Pag. XVIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
GUIDO CROSETTO (FI). Osserva che il Governo ha espresso un parere sulle proposte emendative riferiti all'articolo 10 difforme da quello riferito al Comitato dei nove, di cui reputa opportuna un'ulteriore riunione.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Fornisce precisazioni in merito all'espressione del parere reso dal Governo in sede di Comitato dei nove sugli emendamenti riferiti all'articolo 10.
GIANFRANCO CONTE (FI). Ribadisce che il Governo in sede di Comitato dei nove aveva espresso un parere parzialmente difforme sulle proposte emendative riferite all'articolo 10.
ELIO VITO (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, precisa che i pareri che vengono espressi dal Governo in Assemblea devono conformarsi a quelli già espressi in sede di Comitato dei nove.
PRESIDENTE. Precisa che il Governo non è tenuto a conformarsi al parere espresso dal Comitato dei nove.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Considerata l'ora, ritiene opportuna una breve sospensione dei lavori, anche al fine di consentire al Comitato dei nove di riunirsi.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Osservato che non si oppone alla richiesta di sospensione della seduta per consentire al Comitato dei nove di riunirsi, invita la Presidenza a precisare i tempi riservati agli interventi di carattere incidentale che residuano rispetto a quelli fissati nell'ambito del contingentamento.
PRESIDENTE. Si riserva di dare seguito, alla ripresa dei lavori, alla richiesta formulata dal deputato Giachetti.
Accedendo alla richiesta del relatore, sospende la seduta fino alle 21.
La seduta, sospesa alle 20,05, è ripresa alle 21,25.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa della seduta sono sessantasette.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato ulteriori proposte emendative, che la Presidenza ha dichiarato ammissibili ed il cui testo è in distribuzione: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 14 di domani per l'articolo aggiuntivo riferito all'articolo 11 e alle 20 di domani per i restanti emendamenti.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta il ritardo con il quale è ripresa la seduta.
PRESIDENTE. Assicura che l'accaduto non costituirà precedente.
Prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo confermano il parere precedentemente espresso sulle proposte emendative riferite all'articolo 10.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità del subemendamento Garavaglia 0.10.600.7, raccomandandone l'approvazione.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Nel preannunziare di voler sottoscrivere il subemendamento Gibelli 0.10.600.1, dichiara di condividere le finalità del subemendamento Garavaglia 0.10.600.7.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Garavaglia 0.10.600.7.
Pag. XVIIMASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiama le finalità del subemendamento Gibelli 0.10.600.1.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Gibelli 0.10.600.1, Garavaglia 0.10.600.6 e 0.10.600.5 e Zanetta 0.10.600.4.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). A nome del suo gruppo, dichiara di voler sottoscrivere il subemendamento Zanetta 0.10.600.3.
VALTER ZANETTA (FI). Ringrazia il presidente della V Commissione ed il Comitato dei nove per aver compreso la valenza del suo subemendamento 0.10.600.3.
PAOLO UGGÈ (FI). Dichiara voto favorevole sul subemendamento Zanetta 0.10.600.3, manifestando apprezzamento per il parere favorevole espresso dal relatore.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Dichiara di voler sottoscrivere il subemendamento Zanetta 0.10.600.3.
MARCO ZACCHERA (AN). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Zanetta.
GIUSEPPE ROMELE (FI). Dichiara anch'egli di voler sottoscrivere il subemendamento Zanetta 0.10.600.3.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara di voler sottoscrivere i subemendamenti Zanetta 0.10.600.3 e Bressa 0.10.600.2, sui quali preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.
ANGELO COMPAGNON (UDC) e GIUSEPPE COSSIGA (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere il subemendamento Zanetta 0.10.600.3.
ANDREA GIBELLI (LNP). Sottolinea le responsabilità del centrosinistra per la mancata attuazione del federalismo fiscale.
TERESIO DELFINO (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere il subemendamento Zanetta 0.10.600.3, lamentando peraltro la discriminazione perpetrata in danno di talune aree montane del Paese.
MARINO ZORZATO (FI). Ravvisa profili di contraddittorietà nel parere favorevole espresso sui subemendamenti Zanetta 0.10.600.3 e Bressa 0.10.600.2.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Giudica scandalose talune affermazioni rese dal sottosegretario Grandi circa l'opportunità del ricorso alla questione di fiducia da parte del Governo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il subemendamento Zanetta 0.10.600.3.
TERESIO DELFINO (UDC). Dichiara di condividere le finalità del subemendamento Bressa 0.10.600.2, che intende sottoscrivere.
MARINO ZORZATO (FI). Prospetta l'opportunità che il subemendamento Bressa 0.10.600.2 e l'emendamento 10.600 (Nuova formulazione) della Commissione siano riformulati, rilevando che altrimenti rischierebbero di rimanere escluse dalla facoltà attribuita dalla norma numerose province di aree montane.
GINO SPERANDIO (RC-SE). Dichiara di voler sottoscrivere il subemendamento Bressa 0.10.600.2.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Prospetta l'opportunità che sia precisata la portata normativa del subemendamento Bressa 0.10.600.2.
GIANCLAUDIO BRESSA (Ulivo). Precisa la ratio del suo subemendamento Pag. XVIII0.10.600.2, ritenendo che non abbiano motivo di sussistere i dubbi paventati dal deputato Zorzato.
GUIDO CROSETTO (FI). Sottolinea la necessità che siano chiariti gli effetti delle disposizioni proposte.
GIANPAOLO DOZZO (LNP). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Zorzato.
GIORGIO JANNONE (FI). Invita il Governo a fornire i chiarimenti richiesti.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Giudica necessario un chiarimento da parte del Governo.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Si associa alle richieste di chiarimento rivolte all'Esecutivo.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Giudica anch'egli opportuno un chiarimento da parte del Governo.
GASPARE GIUDICE (FI). Ritiene opportuno che siano i presentatori a chiarire la portata normativa del subemendamento Bressa 0.10.600.2.
GIUSEPPE ROMELE (FI). Invita il relatore ad individuare una riformulazione del subemendamento Bressa 0.10.600.2, al fine di fugare dubbi interpretativi.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Chiede di accantonare l'esame del subemendamento Bressa 0.10.600.2 e conseguentemente dell'emendamento 10.600 (Nuova formulazione) della Commissione.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame delle proposte emendative richiamate dal relatore.
Al fine di consentire al Comitato dei nove di riunirsi, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 22,10, è ripresa alle 22,15.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Richiama le ragioni per le quali giudica opportuna la soppressione del comma 2 dell'articolo 10, come proposto con il suo emendamento 10.1.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
GIORGIO JANNONE (FI). Lamenta l'inasprimento del carico tributario che grava sugli automobilisti.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). A nome del suo gruppo, dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Della Vedova 10.1.
ANDREA GIBELLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede se corrisponda al vero la notizia riportata da una nota di agenzia secondo la quale il Governo si accingerebbe a presentare un maxiemendamento sul quale porre successivamente la questione di fiducia.
ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Della Vedova 10.1.
DANIELA GARNERO SANTANCHÈ (AN). Invita il Governo a fornire chiarimenti circa i suoi intendimenti in ordine all'eventuale ricorso alla posizione della questione di fiducia.
PAOLO UGGÈ (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Della Vedova 10.1.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Invita il ministro per i rapporti con il Parlamento a fornire i chiarimenti richiesti, proponendo altrimenti di sospendere l'esame del provvedimento.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Parlando sull'ordine dei lavori, ricordato che il ministro Chiti ha già fornito chiarimenti Pag. XIXrispetto alla questione sollevata, giudica strumentale la richiesta di sospensione dei lavori.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Giudica inaccettabile il tentativo della maggioranza di imputare alla responsabilità dell'opposizione l'eventuale ricorso del Governo allo strumento fiduciario.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Ritiene che l'Assemblea possa proseguire nei suoi lavori.
Dopo un intervento favorevole del deputato ANDREA GIBELLI (LNP) ed uno contrario del deputato ANTONELLO FALOMI (RC-SE), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta di sospensione dei lavori.
ROBERTO MENIA (AN). Lamenta l'intendimento del Governo di presentare un maxiemendamento sul quale porre successivamente la questione di fiducia.
TOMMASO FOTI (AN). Parlando per un richiamo al regolamento, sottolineato che il suo gruppo non ha ancora esaurito il tempo assegnatogli nell'ambito del contingentamento, giudica inaccettabile l'accusa, rivolta dalla maggioranza, di praticare forme di ostruzionismo.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Ritiene opportuna la prosecuzione dell'iter del disegno di legge finanziaria, in attesa che il Governo ottemperi agli impegni assunti circa il preannunziato dibattito sulle tematiche concernenti il Mezzogiorno.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Della Vedova 10.1.
PRESIDENTE. Riprende l'esame del subemendamento Bressa 0.10.600.2 e dell'emendamento 10.600 (Nuova formulazione) della Commissione.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Propone una riformulazione del subemendamento Bressa 0.10.600.2 e preannunzia una proposta di modifica da apportare in sede di coordinamento formale del testo.
GIANCLAUDIO BRESSA (Ulivo). Accetta la riformulazione proposta del suo subemendamento 0.10.600.2.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo conferma il parere precedentemente espresso.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea l'esiguità delle risorse destinate ad aree del Nord con l'emendamento 10.600 (Nuova formulazione) della Commissione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il subemendamento Bressa 0.10.600.2, nel testo riformulato.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Giudica erronea la formulazione dell'emendamento 10.600 (Nuova formulazione) della Commissione.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire una modifica del testo dell'emendamento 10.600 (Nuova formulazione) della Commissione.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del relatore, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 22,45, è ripresa alle 22,50.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Prospetta una correzione del testo dell'emendamento 10.600 (Nuova formulazione) della Commissione.
MARINO ZORZATO (FI). Riterrebbe opportuno incrementare il limite di spesa previsto nell'emendamento 10.600 (Nuova formulazione) della Commissione, atteso che è stata ampliata la platea dei beneficiari.
Pag. XXIntervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIORGIO JANNONE (FI) e GASPARE GIUDICE (FI).
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Ribadisce la proposta precedentemente avanzata dal suo gruppo sulla materia oggetto dell'emendamento 10.600 (Nuova formulazione) della Commissione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 10.600 (Nuova formulazione), come subemendato, nel testo corretto, e 10.601 della Commissione; respinge inoltre gli emendamenti Filippi 10.2 e Fugatti 10.3.
PRESIDENTE. Prende atto che l'emendamento D'Elpidio 10.8, ritirato dai presentatori, è stato fatto proprio dal gruppo di Forza Italia.
MARCO BOATO (Verdi). Invita il gruppo di Forza Italia a recedere dalla decisione di fare proprio l'emendamento D'Elpidio 10.8, ritirato dai presentatori, la cui eventuale reiezione precluderebbe la possibilità di presentare un ordine del giorno di analogo contenuto.
MARINO ZORZATO (FI). Invita il relatore ed il Governo a riconsiderare il parere espresso sull'emendamento D'Elpidio 10.8.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti D'Elpidio 10.8, fatto proprio dal gruppo di Forza Italia, ed Alberto Giorgetti 10.5.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Richiama le finalità sottese all'emendamento Armani 10.7 e ne auspica l'approvazione.
ALBERTO FILIPPI (LNP). A nome del suo gruppo, dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Armani 10.7.
GUIDO CROSETTO (FI). Dichiara anch'egli di voler sottoscrivere l'emendamento Armani 10.7.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati MASSIMO GARAVAGLIA (LNP) e FABIO GARAGNANI (FI).
ANGELO COMPAGNON (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Armani 10.7.
Intervengono ulteriormente per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIORGIO JANNONE (FI), MARINO ZORZATO (FI) e OSVALDO NAPOLI (FI).
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Richiama le ragioni per le quali ha espresso parere contrario sull'emendamento Armani 10.7.
LUCIO BARANI (DC-PS). Precisa che i consigli comunali sono titolari della competenza in materia di tariffe.
GABRIELE FRIGATO (Ulivo). Dichiara l'astensione sull'emendamento Armani 10.7, ritenendo che il tema da esso evocato debba essere affrontato in sede di rivisitazione del testo unico sulle autonomie locali.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIUSEPPE ROMELE (FI) e VINCENZO NESPOLI (AN).
PIETRO RAO (Misto-MpA). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Armani 10.7.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Modificando il precedente avviso, si rimette all'Assemblea sull'emendamento Armani 10.7.
GIANPIERO D'ALIA (UDC). Sottolinea la ragionevolezza dell'emendamento Armani 10.7.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda con il parere espresso dal relatore.
Pag. XXIANDREA RICCI (RC-SE). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Armani 10.7.
SILVANO MOFFA (AN). Ringrazia il relatore per essersi rimesso all'Assemblea sull'emendamento Armani 10.7, del quale richiama le finalità.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo). Ritiene che l'emendamento Armani 10.7, sul quale dichiara voto contrario, interferisca con l'autonomia dei comuni.
Interviene altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato ORIANO GIOVANELLI (Ulivo).
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Armani 10.7.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati SILVIA VELO (Ulivo), ROBERTO ZACCARIA (Ulivo) e FRANCO RUSSO (RC-SE).
FRANCESCO NAPOLETANO (Com.It). Giudica inutili le modifiche prospettate con l'emendamento Armani 10.7.
Intervengono quindi per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONELLO GIACOMELLI (Ulivo), GUIDO CROSETTO (FI), MAURO MARIA MARINO (Ulivo) e CARLO GIOVANARDI (UDC).
ROCCO PIGNATARO (Pop-Udeur). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Armani 10.7.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Armani 10.7 e l'articolo 10, nel testo emendato.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Precisa la riformulazione proposta dell'articolo aggiuntivo Giudice 10.01.
PRESIDENTE. Prende atto che il relatore concorda con la riformulazione proposta.
GASPARE GIUDICE (FI). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 10.01.
GIANFRANCO CONTE (FI). Prospetta l'opportunità di accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo Giudice 10.01 ovvero di riferirlo più opportunamente all'articolo 11.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Concorda con la proposta di accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo Giudice 10.01.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, l'esame dell'articolo aggiuntivo Giudice 10.01 deve intendersi accantonato.
Rinvia quindi il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 15 novembre 2006, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 128).
La seduta termina alle 23,50.