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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative a tutela dello stato di luoghi ricadenti in provincia di Trento - n. 3-00789)
PRESIDENTE. L'onorevole Bezzi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00789 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8), per un minuto.
GIACOMO BEZZI. Signor Presidente, signor ministro, so bene quali siano i limiti giuridici di questa mia interrogazione a risposta immediata in relazione alla circostanza che la provincia autonoma di Trento ha competenza primaria su alcune materie legate all'ambiente.
Però, veda, signor ministro, la zona interessata riveste particolare importanza in quanto già pesantemente condizionata dalla presenza dell'autostrada del Brennero, di un viadotto e di una piccola Pag. 59frazione che si chiama Vela. Ebbene, è in corso un complesso piano di interventi ad opera della provincia autonoma di Trento, che prevede, oltre al centro di rottamazione, la creazione di un inceneritore, il cambio di destinazione d'uso del terreno, da verde agricolo a industriale, opere infrastrutturali - strade e ponti -, il centro di stoccaggio dei rifiuti pericolosi e l'attività di lavorazioni di inerti.
La serie di interventi citati, anziché essere valutata nel suo complessivo impatto sul territorio ai fini del rispetto, della valutazione e dell'attuazione della normativa europea in materia ambientale, viene presa in esame per singole richieste di intervento, anche a causa del recente accorpamento del servizio parchi e conservazione della natura con il servizio ripristino e valorizzazione ambientale della provincia autonoma di Trento effettuato dalla stessa, con significative riduzioni di capacità operativa e di controllo sulle aree protette locali ed europee, in virtù della normativa sui SIC.
PRESIDENTE. Il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, ha facoltà di rispondere.
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, con riferimento all'interrogazione a firma dell'onorevole Bezzi e di altri, posso precisare immediatamente che la provincia di Trento, da noi interpellata sulla questione per fornire una risposta agli interroganti, ha fatto presente che il piano stralcio approvato in via preliminare dalla giunta con deliberazione del 16 marzo 2007 ribadiva, per quanto riguarda la previsione del centro di rottamazione, le scelte già operate dal comprensorio della valle dell'Adige. Il sito che la giunta provinciale con il piano in esame ha confermato per la rottamazione dei veicoli ricade effettivamente in un'area di tutela ambientale come indicato nell'interrogazione. Peraltro, in ragione della criticità geologica rilevata in sede istruttoria e della vicinanza anche del fiume Adige, nella deliberazione della giunta provinciale si è stabilito che, in sede di definizione dei progetti puntuali e dei successivi procedimenti autorizzatori, dovranno essere osservate e valutate una serie di prescrizioni e di forme di mitigazione indicate nella relazione di incidenza ambientale nel rapporto ambientale.
Poiché l'area prescelta dal piano stralcio in esame è posta nelle immediate vicinanze di una zona SIC, il piano della giunta provinciale, da quanto ci è stato 'rapportato' dalla stessa giunta, è accompagnato dalla relazione di incidenza ambientale predisposta ai sensi della direttiva 92/43/CE dell'Unione europea recepita a livello provinciale.
Da ultimo, la stessa provincia ha segnalato che sui progetti dovranno essere espletate procedure di valutazione di impatto ambientale - in conformità alla normativa statale e provinciale di riferimento -, nonché di valutazione di incidenza.
Dato sinteticamente conto di quanto riferisce la provincia - il ministero non può che chiedere informazioni alla provincia autonoma, nel rispetto dell'autonomia e del federalismo - dovendo tenere conto della sua pressoché esclusiva competenza (si parla di due impianti, di rottamazione e di riciclaggio di inerti da demolizione nell'area oggetto dell'interrogazione), sulla base delle informazioni che gli uffici hanno potuto reperire, ritengo di poter aggiungere alcune considerazioni brevissime.
Da un sommario esame della questione emerge chiaramente che la localizzazione dei due impianti è assai problematica per la onerosità e complessità delle nuove opere necessarie per porre il sito in sicurezza, sia sotto il profilo idraulico, sia per le frequenti piccole frane provenienti dalla parete sovrastante e, infine, perché occorrerà realizzare una nuova viabilità di accesso, stante l'evidente insufficienza della viabilità esistente, limitata sostanzialmente ad una strada marginale. È auspicabile, quindi, che il provvedimento in oggetto possa essere considerato più attentamente, Pag. 60anche alla luce delle prevedibili opposizioni che inevitabilmente susciterà e che, peraltro, sia l'interrogante sia alcune iniziative locali confermano.
Il comune di Trento, infatti, anche nella recente variante del piano regolatore generale del 2004 ha confermato la destinazione della stessa area a zona agricola di interesse primario, pur essendo a conoscenza della richiesta delle due ditte. Inoltre, non vi è dubbio che le due ditte svolgano un'attività di tipo industriale e commerciale che, ancorché connessa al recupero di materiali, troverebbe una più consona collocazione in aree industriali e artigianali, di cui certo non è sprovvisto né il comune di Trento, né il vicino comune di Lavis.
Quindi, premesso che ho dovuto riferire ciò che ha affermato la provincia, la valutazione del ministero è che non farebbe male una più attenta considerazione della questione.
PRESIDENTE. L'onorevole Bezzi ha facoltà di replicare.
GIACOMO BEZZI. La ringrazio, signor ministro. Dando per scontato ciò che avevo detto anche io, ossia che la competenza primaria della provincia autonoma di Trento non si discute, tuttavia, tale questione ha una rilevanza particolare per la provincia autonoma di Trento e, in particolare, per noi come partito autonomista.
Si tratta di un piccolo paese e di una popolazione che vive in una situazione di sofferenza. Caricare quell'area di altre infrastrutture di questo tipo, evidentemente, causerebbe un ulteriore peggioramento della qualità della vita.
Quindi, la prego, signor ministro, di seguire attentamente la questione.