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Si riprende la discussione.
(Esame dell'articolo 7 - A.C. 626-A/R ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 626-A/R ed abbinate sezione 4).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
GRAZIELLA MASCIA, Relatore. Signor Presidente, raccomando l'approvazione degli emendamenti 7.503, 7.500, 7.501, 7.502 e 7.504 della Commissione. Su tutti gli altri emendamenti la Commissione formula un invito al ritiro; nel caso in cui i presentatori non dovessero accedere all'invito, il parere della Commissione sarebbe contrario.
Gli emendamenti della Commissione recepiscono - oltre ai pareri espressi dalla Commissione bilancio, naturalmente - osservazioni e proposte scaturite dagli emendamenti e soprattutto dal dibattito, nonché le raccomandazioni del coordinamento europeo della Commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite che chiede la selezione del personale per bandi di concorso o, viceversa, per acquisizione di figure già Pag. 15presenti nella pubblica amministrazione. Deve trattarsi naturalmente di persone competenti ed adeguate alla funzione che dovranno svolgere in seno alla Commissione dei diritti umani. Quindi, in particolare il lungo emendamento 7.500 della Commissione è frutto di un lavoro che ha tenuto conto di suggerimenti e proposte in questa direzione.
PRESIDENTE. Il Governo?
LUIGI MANCONI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
TANA DE ZULUETA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TANA DE ZULUETA. Signor Presidente, ho presentato vari emendamenti all'articolo 7. Vorrei chiarire che li ritiro perché li considero accolti nella sostanza dagli emendamenti della Commissione.
PRESIDENTE. Sta bene.
Comunico che anche il gruppo dei Verdi ha terminato i tempi previsti dal contingentamento.
Ove i presentatori non comunichino il ritiro delle rispettive proposte emendative per le quali vi è un invito in tal senso, la Presidenza le porrà in votazione.
Passiamo all'emendamento Cota 7.1.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, dico molto sinteticamente - poi vedremo sui singoli emendamenti - che ci asterremo da alcune votazioni: infatti, non è concepibile non prevedere alcuna misura per istituire questi uffici, però contemporaneamente non ci piacciono le quantità e le modalità con cui essi vengono istituiti.
Quindi, per essere chiari, si imporrà l'astensione dal voto su alcune proposte emendative; esprimeremo voto favorevole, naturalmente, su taluni nostri emendamenti perché riteniamo ridondanti certe strutture, i numeri, le assunzioni di personale previsti.
Chiaramente, non vogliamo negare in radice il principio che si debbano istituire delle strutture. Quindi, questo comporterà - lo dico anche ai colleghi di gruppo - alcune votazioni a favore di nostri specifici emendamenti e alcune astensioni dal voto.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cota 7.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 414
Votanti 357
Astenuti 57
Maggioranza 179
Hanno votato sì 23
Hanno votato no 334).
Passiamo all'emendamento 7.503 della Commissione.
Avverto che, a seguito dell'eventuale approvazione dell'emendamento 7.503 della Commissione, risulteranno preclusi gli emendamenti da Costa 7.63 a 7.500 della Commissione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cirielli. Ne ha facoltà.
EDMONDO CIRIELLI. Signor Presidente, intervengo perché gli emendamenti successivi sono tutti preclusi e diversi portano la mia firma. Condivido tutto sommato lo spirito dell'emendamento della Commissione: è logico ed auspicabile, quando si crea una struttura nuova, prevedere l'assunzione tramite concorso ma anche, per alcune competenze specifiche, la possibilità di ricorso alla chiamata diretta. Vorrei solo confermare che questa struttura è troppo pesante: prevedere personale Pag. 16in numero così elevato mi sembra veramente esagerato, quando ci sono molte authority - per esempio, quella per la corruzione, per la contraffazione - che hanno un organico ridotto all'osso.
Mi sembra più che altro - e questa è purtroppo la figura che poi alla fine la maggioranza fa - che anche la dotazione organica di questa Commissione dimostri che essa sia semplicemente un regalo, un compenso politico che si dà alla sinistra radicale la quale persegue un obiettivo lontanamente condivisibile, dato che in Italia violazioni di diritti umani non ce ne sono. Nel nostro paese, infatti, c'è una magistratura che esercita la sua funzione in maniera complessivamente adeguata ai fini della tutela della libertà. Aver costruito questo Molock burocratico mi sembra davvero un modo per non tenere in considerazione l'interesse pubblico e soprattutto il rispetto del denaro pubblico.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, poiché l'eventuale approvazione dell'emendamento 7.503 della Commissione precluderebbe gli emendamenti successivi, di cui sono il primo firmatario, mi permetto di dire, come ha poc'anzi evidenziato il collega Cirielli, che la struttura della Commissione nazionale per la promozione e la tutela dei diritti umani, nella misura di cento unità, è assolutamente pesante. A tale riguardo, avevamo proposto, a seconda di come si volesse strutturare l'ufficio della Commissione, un organico di venticinque, quaranta o cinquanta unità, ma, come detto, i miei emendamenti purtroppo rischiano di essere tagliati fuori dall'approvazione dell'emendamento della Commissione. Nonostante ciò, insistiamo nel merito di essi.
Ai colleghi della maggioranza, che vogliono comunque approvare il provvedimento in esame, sottolineo un aspetto che ritengo molto importante, vale a dire che così facendo rischiano di mettere in corsa un soggetto molto claudicante. Il provvedimento in esame diventa infatti la risultante della Commissione nazionale per la promozione e la tutela dei diritti umani e della specifica sezione destinata ad occuparsi dei diritti dei detenuti.
Questa dismetria nell'organico si produrrà senz'altro perché praticamente una buona metà del personale sarà vincolato ad occuparsi soltanto di garantire i diritti dei detenuti. Per tale ultimo motivo, risulta ancora più inaccettabile la misura pletorica di questi dipendenti, tenuto conto che la metà di essi, lo ripeto, sarà destinata e «prosciugata» dalla specifica sezione di garanzia dei detenuti.
Colleghi, vi accorgete di quale danno arrecate a quell'organo, non solo in termini economico-finanziari, sia pure importanti, ma soprattutto dal punto di vista della funzionalità?
In conclusione, non possiamo votare a favore dell'emendamento «riassuntivo» della Commissione e richiamiamo l'attenzione di tutti i colleghi sul senso concreto e reale delle nostre eccezioni.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Costa. Ne ha facoltà.
ENRICO COSTA. Signor Presidente, pensavo che si potesse giungere, condiviso l'obiettivo finale del provvedimento, ad un miglioramento del testo e che ciò sarebbe passato anche attraverso un «dimagrimento» della struttura organica.
Il Presidente del Consiglio dei ministri, Prodi, al momento del suo insediamento aveva testualmente dichiarato: gli sprechi individuati dai miei ministri vanno al di là di ogni immaginazione, strutture duplicate, servizi inutili formati da società esterne, staff debordanti. Tuttavia, quanto si vuole realizzare con tale provvedimento non mi sembra il modo migliore per rimediare alle storture evidenziate dal Presidente Prodi.
Debbo dire, inoltre, che la previsione di un organico fino a cento dipendenti si pone in assoluta controtendenza rispetto alla prassi di ridurre la burocrazia e il Pag. 17personale degli enti pubblici. Teniamo conto, altresì, che all'articolo 8 del provvedimento sono previste e istituzionalizzate le consulenze; vi è cioè una norma ad hoc - un'anomalia in un provvedimento legislativo - che autorizza il ricorso a consulenze esterne per un importo compreso tra duecentocinquanta e trecentomila euro.
In conclusione, il «dimagrimento» di una struttura elefantiaca, che appare assolutamente sproporzionata rispetto agli obiettivi finali, è a mio avviso compito di questo Parlamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazzoni. Ne ha facoltà.
ERMINIA MAZZONI. Signor Presidente, l'emendamento 7.503 della Commissione è in effetti condivisibile perché raccoglie molte delle sollecitazioni provenienti anche da parte del gruppo dell'UDC. Con tale emendamento, infatti, si prevede una maggiore trasparenza nella selezione anche dei componenti l'organico dell'ufficio alle dipendenze della Commissione. Certo, si prevede un contenimento della spesa e vi è un'individuazione più evidente dei limiti entro la quale tale spesa deve mantenersi.
Formuliamo alcune riserve sulla consistenza numerica dell'organico, ma in effetti non abbiamo elementi di certezza per affermare che essa sia assolutamente esuberante, al contrario di quanto hanno fatto i colleghi che mi hanno preceduto. Ritengo si tratti di un numero apprezzabile e lo si valuterà nel prosieguo, perché il limite massimo che si stabilisce è di cento unità. Certo, si apprezzeranno nel corso dei lavori di questo costituendo organismo le reali necessità.
È positivo il fatto che si disponga l'assunzione con pubblico concorso, così come era stato chiesto. Vi è la disciplina della fase transitoria, quella iniziale, nella quale si consente anche di chiamare direttamente personale qualificato, ma già selezionato attraverso pubblico concorso, e tale chiamata diretta può avvenire nell'ambito del personale dipendente pubblico. Dunque vi è un altro requisito di apprezzabilità delle qualità personali e professionali di tali persone e vi è altresì un numero ridotto di distacchi che possono essere disposti.
Credo pertanto che l'emendamento in esame risponda a tutte le esigenze che noi abbiamo rappresentato nel corso dei lavori in Commissione e per tale ragione preannunzio il voto favorevole da parte del gruppo UDC su questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Garagnani. Ne ha facoltà.
FABIO GARAGNANI. Signor Presidente, intervengo semplicemente per ribadire la contrarietà alle disposizioni proposte dalla Commissione, perché esse, a mio modo di vedere, non fanno altro che perpetuare un classico difetto italiano, ossia quello di ingigantire, di burocratizzare alcuni organismi stravolgendone le funzioni.
Nel corso del dibattito ho ascoltato alcuni colleghi parlare di distacchi, di assunzioni dirette, di un organico complessivo. Ma ci rendiamo conto che l'obiettivo di questa Commissione è quello di garantire alcune funzioni essenziali, il rispetto di alcuni diritti essenziali? Contemporaneamente dibattiamo sull'assunzione o meno di personale fino a cento unità? Mi sembra di vivere in un altro periodo. Nel momento in cui si parla di contrazione della spesa pubblica definiamo questo organismo, lo allarghiamo a dismisura, travisandone completamente i compiti e gli obiettivi e ciò conferma anche le ambiguità di un provvedimento che, pensato per l'istituzione di una struttura, in realtà rischia non soltanto di stravolgerne le funzioni, ma di trasformarla in una sede di discussione permanente, vanificando gli obiettivi per cui per è nata.
Per tali motivi esprimo il mio orientamento nettamente contrario all'emendamento 7.503 della Commissione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Pag. 18
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.503 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 425
Votanti 275
Astenuti 150
Maggioranza 138
Hanno votato sì 268
Hanno votato no 7).
Sono conseguentemente preclusi gli emendamenti da Costa 7.63 a 7.500 della Commissione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Costa 7.66, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 432
Votanti 270
Astenuti 162
Maggioranza 136
Hanno votato sì 40
Hanno votato no 230).
Prendo atto che la deputata Balducci non è riuscita a votare.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Benedetti Valentini 7.17.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI (ore 10.38)
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, questo emendamento si commenta da solo per chi sia attento. Abbiamo sostanzialmente dimezzato lo stanziamento conseguente al dimezzamento ottenuto anche nella parte strutturale del provvedimento stesso. Abbiamo ritenuto che sia sufficiente questa dotazione, per la nostra visione dell'organismo. Naturalmente, chi ha una visione diversa si attesta sulla previsione di partenza, ma ci si dovrebbe spiegare cosa giustifichi un così imponente impegno, pari a 3.300.000 euro.
La nostra è una proposta che mira anche a stimolare un chiarimento nel merito, che in Commissione non abbiamo ottenuto.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Benedetti Valentini 7.17, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 425
Votanti 402
Astenuti 23
Maggioranza 202
Hanno votato sì 174
Hanno votato no 228).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boscetto 7.67, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale Pag. 19la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 423
Votanti 399
Astenuti 24
Maggioranza 200
Hanno votato sì 179
Hanno votato no 220).
Passiamo alla votazione dell'emendamento 7.501 della Commissione.
Ricordo che il parere della Commissione bilancio sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione è favorevole, ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del regolamento, a condizione che, al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, sia approvato l'emendamento 7.501 della Commissione. Dalla sua approvazione discenderà la preclusione dell'emendamento Cota 7.7.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.501 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 418
Astenuti 12
Maggioranza 210
Hanno votato sì 275
Hanno votato no 143).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Costa 7.70, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 427
Votanti 365
Astenuti 62
Maggioranza 183
Hanno votato sì 134
Hanno votato no 231).
Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Benedetti Valentini 7.18 e Boscetto 7.71.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cirielli. Ne ha facoltà.
EDMONDO CIRIELLI. Signor Presidente, vorrei segnalare come, ancora una volta, si confermi l'assenza della volontà di contenere le spese, che era il punto centrale, ovviamente dichiarato e proclamato, del programma del Governo di centrosinistra. Tuttavia, è giusto che ciò rimanga agli atti, senza che l'onorevole Boato esprima il dissenso, anche in maniera offensiva, come ha fatto in precedenza (così mi hanno segnalato alcuni colleghi). Penso che lei si debba andare a guardare il mio percorso di vita...
MARCO BOATO. È quello che ho guardato!
EDMONDO CIRIELLI. ... ciò che ho fatto io (ho servito la patria e la nazione) e quello che ha fatto lei!
MARCO BOATO. È quello che ho guardato!
EDMONDO CIRIELLI. Si vergogni, onorevole Boato!
Pag. 20PRESIDENTE. Chiedo all'onorevole Benedetti Valentini se, dopo l'intervento dell'onorevole Cirielli, ritenga di voler intervenire.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, vorrei solo ricordare che l'emendamento in oggetto non prevede una generica contrazione di spesa, ma si riferisce alle spese di funzionamento dell'ufficio posto alle dipendenze della Commissione, di cui al comma 4, vale a dire le spese di mantenimento della struttura in sé e per sé. Non inerisce neanche alla funzionalità del medesimo.
Il contenimento della spesa da 1.500.000 a 1.000.000 mi sembra ciò che un buon amministratore dovrebbe fare. Quindi, insistiamo per la votazione del mio emendamento 7.18.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Benedetti Valentini 7.18 e Boscetto 7.71, non accettati dalla Commissione né dal Governo e sui quali la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 431
Votanti 410
Astenuti 21
Maggioranza 206
Hanno votato sì 181
Hanno votato no 229).
Passiamo alla votazione dell'emendamento 7.502 della Commissione. Ricordo che il parere della Commissione bilancio sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione è favorevole, ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento, a condizione che, al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, sia approvato l'emendamento 7.502 della Commissione. Dalla sua approvazione discenderà la preclusione dell'emendamento Cota 7.11.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.502 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 431
Votanti 425
Astenuti 6
Maggioranza 213
Hanno votato sì 263
Hanno votato no 162).
Prendo atto che l'onorevole Incostante non è riuscita a votare e che avrebbe voluto esprimere un voto favorevole.
Ricordo che l'emendamento Cota 7.11 è precluso.
Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Cota 7.13, Benedetti Valentini 7.19 e Boscetto 7.20.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, l'emendamento in oggetto riguarda il passaggio anche in deroga alle disposizioni sulla contabilità generale dello Stato. Vi sono casi eccezionali nei quali si ricorre a quest'eccezione, ma per motivatissime ragioni e anche con l'apprestamento di determinate garanzie.
Vorremmo che l'onorevole relatrice ed il Governo, qualora fosse in sintonia con la medesima, ci spiegassero perché, in questo caso specifico, si dovrebbe andare in deroga alle disposizioni sulla contabilità generale dello Stato nell'amministrare ed impiegare queste risorse; altrimenti dobbiamo attestarci, con vigore, sul nostro emendamento. Vorremmo un chiarimento sulle ragioni che supporterebbero quest'inopinata deroga.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boscetto. Ne ha facoltà.
GABRIELE BOSCETTO. Signor Presidente, intendevo porre alla relatrice la stessa domanda avanzata dall'onorevole Benedetti Valentini, perché guai se questa formula, «anche in deroga alle disposizioni sulla contabilità generale di Stato», diventasse una clausola di stile!
Se la prevediamo per ogni cosa, cosa succederà nella contabilità dello Stato?
PRESIDENTE. Onorevole Benedetti Valentini, lei ha posto alcune domande, ma non credo che la relatrice intenda intervenire al riguardo...
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Signor Presidente, come è stato ricordato, si tratta di una formulazione che compare nelle norme di tutte le autorità di garanzia. Voglio, inoltre, aggiungere che, secondo il comma 6 dell'articolo 7 del provvedimento in esame, il regolamento viene emanato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, con il ministro dell'interno e con il ministro della giustizia, previo parere della stessa Commissione.
Credo che vi siano tutte le garanzie per un'assoluta correttezza e trasparenza.
È stata posta una domanda, ma i colleghi che l'hanno avanzata hanno partecipato anche ai lavori della Commissione affari costituzionali, nella quale è stato più volte chiarito il problema.
L'onorevole Cirielli non è presente in Commissione e, pertanto, a lui è dovuta questa spiegazione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Cota 7.13, Benedetti Valentini 7.19 e Boscetto 7.20, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 432
Votanti 430
Astenuti 2
Maggioranza 216
Hanno votato sì 200
Hanno votato no 230).
Prego i colleghi di votare per sé. Mi raccomando, in particolare, ai presidenti di gruppo.
Passiamo alla votazione dell'emendamento 7.504 della Commissione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Brigandì. Ne ha facoltà.
MATTEO BRIGANDÌ. Signor Presidente, posto che voterò sempre contrariamente al Governo, mi sono permesso di fare una divisione.
All'articolo 1 si prevede uno stanziamento di 2.340.000 euro annui per le retribuzioni dei nove commissari. Basta dividere questa cifra per 9 e poi per 12: risulterà che questi commissari guadagneranno 21.667 euro al mese, ammesso che la retribuzione del presidente sia la stessa dei commissari. Mi pare veramente eccessivo! Leggiamo su tutti i giornali che simili stipendi sono fuori dal mondo e, pertanto, preannunzio l'espressione del voto rigorosamente contrario, perché stiamo sprecando dei soldi pubblici.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.504 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Pag. 22
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 433
Votanti 267
Astenuti 166
Maggioranza 134
Hanno votato sì 244
Hanno votato no 23).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 434
Votanti 427
Astenuti 7
Maggioranza 214
Hanno votato sì 263
Hanno votato no 164).