Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Delibera della Commissione per le adozioni internazionali in merito alle autorizzazioni concesse all'associazione Chiara - n. 3-00909)
PRESIDENTE. La deputata Cioffi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00909 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).
SANDRA CIOFFI. Signor Presidente, signor Ministro, vorrei porre alla vostra attenzione un drammatico problema: quello della associazione Chiara. Si tratta di un ente a cui centinaia di famiglie si sono rivolte per effettuare domande di adozione che, però, sono state revocate lo scorso anno.
Vorrei ricordare che l'associazione Chiara ha proposto e vinto un ricorso al TAR e che purtroppo tutte le ricordate centinaia di coppie, che hanno visto in un primo tempo decaduti tutti i loro diritti, avrebbero dovuto iniziare una seconda volta le pratiche relative alle adozioni, non solo con grande dispendio di tempo ma anche con grande dispendio finanziario e vedendo perciò le loro speranze affievolirsi sempre di più.
Per cui la mia domanda è questa: quali iniziative saranno prese per far sì che alPag. 3più presto venga recepita la sentenza del TAR e così concedere alle centinaia di famiglie che hanno fatto domanda la possibilità di poter finalmente avere i propri bambini?
PRESIDENTE. Il Ministro per le politiche per la famiglia, Rosy Bindi, ha facoltà di rispondere.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Signor Presidente, onorevole Cioffi, vorrei ricordare in questa sede che l'associazione Chiara è un ente che ha, come tutti i soggetti autorizzati per le adozioni internazionali, il compito di accompagnare le coppie all'incontro con i bambini che possono essere adottati.
L'accreditamento dell'ente Chiara era relativo prevalentemente alla Federazione russa, che però già nel 2006 aveva deciso di non rinnovare l'accreditamento. Fu la Commissione adozioni internazionali a prendersi carico delle ventisei procedure di adozione in corso che furono poi sostanzialmente concluse. Nel frattempo, all'ente Chiara fu revocato dalla Commissione adozioni internazionali l'accreditamento, con una decisione assunta all'unanimità, a causa di una sorta di paralisi della sua attività.
Immediatamente, la Commissione per le adozioni internazionali prese in carico le coppie in attesa di adozione che si erano rivolte all'ente che, nel frattempo, aveva sospeso la propria attività. Furono immediatamente conclusi accordi di consulenza con professionisti e con servizi locali e 450 sono state le coppie incontrate o contattate per telefono dalla Commissione per le adozioni internazionali e così, in maniera particolare, dodici coppie che avevano già avuto l'abbinamento con il bambino hanno visto concludere il proprio iter adottivo.
Nel frattempo, con una sentenza del TAR del Lazio, veniva annullata parzialmente la delibera della Commissione per le adozioni internazionali, la quale ha deciso di non ricorrere al Consiglio di Stato, bensì di trovare un punto di accordo con l'associazione Chiara. Al momento, la Commissione per le adozioni internazionali sta supportando l'associazione Chiara e sta riprendendo, insieme alla stessa associazione, il percorso e il cammino di sostegno a tutte le coppie. Quelle che liberamente hanno deciso di rivolgersi ad altri enti sono state sollevate dalle spese che avrebbero dovuto sostenere di nuovo e naturalmente si sta cercando di evitare il verificarsi di qualunque scadenza della documentazione adeguata per le coppie.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Riteniamo che il caso sia decisamente in via di soluzione. Resta fermo il problema delle adozioni nei confronti dei paesi dell'Europa dell'est, che una volta erano un grande serbatoio e che oggi, purtroppo, stanno chiudendo le porte alle adozioni internazionali.
PRESIDENTE. La deputata Cioffi ha facoltà di replicare.
SANDRA CIOFFI. Signor Presidente, vorrei ringraziare il signor Ministro. So che, tra l'altro, nella conferenza di Firenze è stata prestata grande attenzione alle adozioni internazionali, ma certamente è necessario attuare, sempre più rapidamente, il regolamento che è stato approvato sulla CAI (Commissione per le adozioni internazionali), perché in Italia vi sono molti enti che si occupano di adozioni internazionali che devono essere ulteriormente supportati con personale sempre più qualificato, anche per competere con gli enti internazionali di altri Paesi che hanno strutture veramente molto forti e competitive.
Quindi, credo che la strada da percorrere sia la sburocratizzazione delle procedure per poter dare risposte sempre più rapide alle aspettative di questi genitori. Tra l'altro, l'adozione internazionale potrebbe essere favorita anche - come ha proposto del resto, nella conferenza di Firenze, Sandra Leonardo - da una misura come la fiscalità di vantaggio, chePag. 4potrebbe aiutare tale processo, e da un'attenta informazione anche alle famiglie che purtroppo devono intraprendere un percorso molto lungo, che a volte, si è constatato, dura anche più di sette anni.
Sono convinta, in ogni caso, che la grande attenzione che ci sarà sulla questione delle adozioni internazionali darà la possibilità all'associazione Chiara, ma anche ad altri enti, di cercare di essere presenti in misura maggiore nei Paesi in cui vi sono possibilità di compiere adozioni internazionali. Pertanto, credo che la politica delle adozioni internazionali non riguardi soltanto il nostro Paese, ma debba anche essere coordinata a livello internazionale, laddove vi è la possibilità di adottare.
Inoltre, nella Commissione parlamentare per l'infanzia sono stati auditi rappresentanti dell'associazione Chiara ed auspichiamo che, al più presto, le ricordate famiglie possano avere i loro bambini (Applausi dei deputati del gruppo Popolari-Udeur).