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Discussione della relazione della VIII Commissione sulle tematiche relative ai cambiamenti climatici (doc. XVI, n. 1).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 12 settembre 2007.
Dichiara aperta la discussione.
ERMETE REALACCI (Ulivo), Presidente della VIII Commissione. Richiamato l'intenso lavoro istruttorio svolto, su mandato del Presidente della Camera e della Conferenza dei presidenti di gruppo, dalla VIII Commissione, la quale ha approvato all'unanimità il documento in discussione, sottolinea la necessità di adottare indifferibili misure finalizzate a garantire il rispetto, da parte dell'Italia, dell'impegno a ridurre del 20 per cento le emissioni di gas serra entro il 2012, anche a fronte delle iniziative più avanzate assunte al medesimo fine da altri Stati dell'Unione europea; rileva altresì che il tema in esame, inscindibilmente connesso con quelli del risparmio energetico, dell'innovazione e della ricerca e del ricorso alle fonti rinnovabili, è in grado di influenzare positivamente la capacità di competizione economica del Paese.
ROMOLO BENVENUTO (Ulivo). Illustra i dati riassuntivi dei cambiamenti climatici in atto, che, inequivocabilmente, dimostrano la necessità di un forte intervento che coinvolga tutti i settori economici del Paese, in linea, peraltro, con la politica ambientale internazionale ed europea, e che deve assumere i caratteri di un'autentica grande rivoluzione energetica, che rappresenta una sfida impegnativa ma anche un'enorme opportunità. Auspica, infine, che l'intera legge finanziaria sia ispirata ad un indirizzo ambientalista e che la tematica della lotta ai cambiamenti climatici divenga elemento costitutivo di una politica di pace e sicurezza, nonché una priorità nell'azione dell'Italia in campo internazionale.
ROBERTO TORTOLI (FI). Ricordato che non vi è unanimità, nella comunità scientifica internazionale, in ordine all'esistenza di un nesso di causalità tra emissioni di gas serra e riscaldamento globale, ritiene che ogni decisione politica debba essere preceduta, allo scopo di evitare scelte ideologicamente avventate, dalle quali potrebbero derivare conseguenze dannose per il Paese, dall'acquisizione di pareri di organismi scientifici indipendenti. Preannunzia quindi che il suo gruppo si asterrà sulla risoluzione della maggioranza e ne presenterà una propria, volta a tutelare la competitività del sistema economico nazionale e ad evitare che il Paese subisca inaccettabili penalizzazioni da scelte derivanti da uno strumentale catastrofismo.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Nel rivolgere un ringraziamento alla VIII Commissione e, in particolare, al presidente per il proficuo lavoro svolto su unPag. IVtema di assoluta attualità, quale quello del cambiamento climatico, evidenzia la necessità di promuovere adeguati interventi in tema di gestione delle risorse idriche e protezione del suolo, auspicando, al riguardo, la doverosa modernizzazione del comparto agricolo.
GUIDO DUSSIN (LNP). Manifestato un orientamento parzialmente favorevole al documento in discussione, rileva che le iniziative in materia ambientale dovrebbero partire dal basso, allo scopo di evitare le pressioni esercitate da lobby e da gruppi organizzati; al riguardo, ricorda le misure adottate da amministrazioni locali guidate dalla sua parte politica, ritenendo che esse dovrebbero trovare applicazione in ambito nazionale. Sottolinea quindi l'opportunità di promuovere un'intesa che consenta al Paese di fronteggiare efficacemente il problema dell'approvvigionamento energetico.
PAOLO CACCIARI (RC-SE). Ricordato che il suo gruppo ha fattivamente contribuito alla definizione del documento in discussione, sul quale manifesta un orientamento favorevole, lamenta i preoccupanti ritardi accumulati dall'Italia nella riduzione delle emissioni di gas nocivi prevista dal Protocollo di Kyoto. Osserva quindi che il fenomeno dei cambiamenti climatici può essere efficacemente contrastato con un approccio globale integrato, ritenendo che la sicurezza ambientale sia un bene fondamentale per la sopravvivenza del pianeta. Auspica infine che, sin dalla prossima legge finanziaria, si possa definire un adeguato piano energetico nazionale.
FABIO RAMPELLI (AN). Espresso un giudizio critico sulla recente Conferenza nazionale sul clima, la quale, a suo giudizio, non è riuscita ad individuare idonee soluzioni alle problematiche ambientali, sottolinea la necessità di coinvolgere attivamente anche i Paesi in via di sviluppo nell'attività di salvaguardia dell'ambiente. Giudicata altresì ampia ed equilibrata la relazione in discussione, auspica una più compiuta riflessione sul tema dell'eventuale ricorso all'energia nucleare.
SERGIO GENTILI (Ulivo). Espresso vivo apprezzamento per la proficua relazione elaborata dalla VIII Commissione, richiama gli effetti deleteri delle alterazioni climatiche in atto, sottolineando la necessità di un cambiamento culturale ispirato a principi di sviluppo sostenibile. Nel rilevare l'inadeguatezza degli attuali modelli di sviluppo, ritiene indispensabile riformare il sistema energetico e rendere maggiormente efficienti gli impianti industriali, giudicando peraltro costoso e improponibile un ritorno al nucleare. Richiamati, inoltre, i positivi provvedimenti adottati dal Governo in tema di risparmio energetico, auspica una maggiore riduzione dei gas serra e un potenziamento del sistema delle incentivazioni; ritiene infine che la rapida approvazione del documento in discussione rappresenterebbe un segnale di unità e di responsabilità del Parlamento nei confronti del Paese.
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Nell'esprimere apprezzamento per i contenuti del documento in discussione, evidenzia la necessità che anche gli enti territoriali si adeguino agli impegni assunti dall'Italia a livello internazionale, al fine di risolvere i problemi connessi ai cambiamenti climatici.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
CARLO LEONI
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Ritiene, inoltre, che la sicurezza ambientale debba essere garantita attraverso forme di collaborazione con altri Paesi, nonché mediante l'attivazione di iniziative che assicurino un'effettiva educazione ambientale.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Rilevato preliminarmente che il documento in discussione rappresenta una svolta epocale nell'approccio alle questioni energetiche e consentirà all'Italia di essere in prima filaPag. Vall'avvio della seconda fase del Protocollo di Kyoto, sottolinea la necessità di contrastare il cambiamento climatico in atto adottando una strategia di mitigazione e di adattamento basata sull'abbandono definitivo dei combustibili fossili, sull'incentivazione alla produzione di energia rinnovabile e sul rifiuto del nucleare. Nel rivendicare altresì ai Verdi il merito di avere orientato in senso ambientalista il DPEF, auspica che la rinnovata impostazione delle linee guida della politica economica italiana possa essere trasfusa nella prossima legge finanziaria. Preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione della maggioranza.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
Avverte che sono state presentate le risoluzioni Realacci n. 6-00021, Barani n. 6-00022 e Leone n. 6-00023.
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Nell'esprimere apprezzamento per i contenuti del documento elaborato dall'VIII Commissione, che ritiene interpreti nel modo migliore le esigenze e gli interessi del Paese, preannunzia che il Governo esprimerà parere favorevole sulla risoluzione Realacci 6-00021 e parere contrario sui restanti documenti di indirizzo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Sottolinea, inoltre, l'assoluta valenza della recente Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, nel corso della quale, al di là della diffusione di notizie non esatte e propagandistiche, sono stati approfonditi temi di particolare rilevanza, quale quello dell'adattamento sostenibile e della sicurezza ambientale. Evidenzia, infine, l'importanza di mantenere i dibattiti sulla materia oggetto del documento in discussione su livelli di credibilità, evitando contrapposizioni meramente strumentali e demagogiche. Nel ribadire inoltre i motivi di sicurezza e di natura economica che sconsigliano l'uso dell'energia nucleare, sottolinea che il ricorso alle fonti rinnovabili corrisponde anche ad un interesse nazionale.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore risoluzione Volontè n. 6-00024.
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Manifesta un orientamento contrario anche a tale documento di indirizzo.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.