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Svolgimento di una interrogazione (ore 10,05).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di una interrogazione.
(Carenza nell'organico degli insegnanti di sostegno in Calabria - n. 3-01206)
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione, Gaetano Pascarella, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Tassone n. 3-01206, concernente carenza nell'organico degli insegnanti di sostegno in Calabria (Vedi l'allegato A - Interrogazione sezione 1).
GAETANO PASCARELLA, Sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione. Signor Presidente, onorevole Tassone, vorrei far presente preliminarmente che le direttive generali sull'azione amministrativa fino ad ora emanate hanno individuato come obiettivo prioritario l'assunzione di iniziative volte a fornire un reale sostegno agli alunni diversamente abili. In tal senso, è stato anche ricostituito l'osservatorio sull'handicap, nell'ambito del quale è stato avviato un protocollo di lavoro ove si spiega quali percorsi la scuola farà e come avviare un'intesa sostanziale con le regioni e gli enti locali affinché anche l'assistente materiale e il mediatore culturale siano presenti in aula.
Per quanto concerne il corrente anno scolastico, sono stati autorizzati posti di sostegno necessari a sostenere tutti gli allievi disabili nella misura indicata dall'apposita certificazione. I cosiddetti tagli riguardano, invero, le regioni in cui il numero dei ragazzi è in calo, nonché le regioni in cui il rapporto tra insegnanti e alunni disabili è particolarmente basso, molto al di sotto della media nazionale, che è, a sua volta, inferiore al rapporto tendenziale di un docente ogni due alunni diversamente abili.
Per soddisfare le esigenze degli allievi disabili sono stati attivati complessivamente circa 91 mila posti di sostegno ed inoltre, sempre con riguardo al sostegnoPag. 7per l'anno scolastico 2007-2008, sono stati immessi nei ruoli 5.387 docenti. Faccio anche presente che la determinazione dell'organico di diritto dei docenti di sostegno, ai fini delle assunzioni a tempo indeterminato, è stata fino ad ora disciplinata dalla legge n. 447 del 1997, la quale prevede un insegnante di sostegno ogni 138 alunni complessivamente frequentanti gli istituti scolastici statali della provincia. Tale criterio ha prodotto non poche difficoltà, tant'è che per soddisfare tutte le esigenze si è dovuto provvedere con autorizzazioni in deroga.
La norma sugli insegnanti di sostegno contenuta nella legge finanziaria per il 2008 consentirà di superare la logica delle emergenze e delle deroghe. L'organico di diritto degli insegnanti di sostegno passerà dagli attuali 48 mila posti a 65 mila. Oggi solo il 50 per cento degli insegnanti di sostegno è di ruolo, con le nuove disposizioni la percentuale salirà al 70 per cento. Un piano triennale definirà le nuove 17 mila assunzioni.
Il dibattito che si è recentemente sviluppato sull'insufficienza dei posti di sostegno, riportato da alcuni organi di stampa, è riconducibile in parte anche alle misure adottate dal precedente Governo, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 185 del 23 febbraio 2006, emanato in attuazione della legge finanziaria del 2003, che ha portato modifiche al sistema delle certificazioni, creando complicazioni e proteste. Il Ministero sta lavorando su nuove modalità di certificazione della disabilità, di intesa con il Ministero della salute.
Per quanto riguarda in particolare la regione Calabria, il competente direttore dell'ufficio scolastico regionale ha fatto presente che già da alcuni anni nella regione si sta registrando un decremento della popolazione scolastica ed anche degli alunni diversamente abili. Nell'anno 2006-2007 in Calabria sono stati autorizzati 1.565 posti di sostegno in deroga, in presenza di 6.621 alunni disabili. A fronte dei provvedimenti sopra citati nello stesso anno, il rapporto docenti-alunni disabili nella regione è stato di un docente per ogni 1,44 alunni, di molto inferiore alla media nazionale che si attesta su un rapporto di uno a due.
Nell'anno scolastico 2007-2008 sono risultati iscritti 536 alunni disabili in meno rispetto all'anno precedente. Tale situazione non giustificava la conferma dei posti autorizzati l'anno precedente e imponeva, secondo le norme vigenti, una consequenziale riduzione di posti, in verità non rilevante, rispetto al numero complessivo di quelli assegnati a livello regionale. In particolare, nella regione Calabria abbiamo la seguente situazione: totale alunni disabili 6.085; totale posti 3.836. Nella provincia di Catanzaro, in particolare, la situazione è la seguente: totale alunni disabili 982; totale posti 799.
In ogni caso, per far fronte ad ulteriori esigenze rappresentate in data 11 ottobre 2007, alla provincia di Catanzaro sono stati attribuiti ulteriori otto posti in deroga.
PRESIDENTE. L'onorevole Tassone ha facoltà di replicare, per cinque minuti.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, mi conceda solo pochi secondi per rispondere alla sua osservazione. Prendo atto del chiarimento che lei ha fatto sulla mia obiezione. Non voleva essere certamente un'accusa nei confronti degli uffici della Camera che sono stati gentilissimi; in particolare, la funzionaria che mi ha telefonato. Ovviamente ho dato la mia disponibilità anche per favorire i lavori parlamentari, considerata la coincidenza dell'interpellanza urgente e dell'interrogazione. Tuttavia, non mi è stato prospettato che non sarebbe stato presente un rappresentante del Ministero dell'interno, questo è il dato. Ciò per rispondere, con estrema tranquillità: non avevo tutti gli elementi per prendere una decisione saggia. Ma, in ogni caso, è stata saggia lo stesso, ci siamo ritrovati questa mattina.
Signor sottosegretario, anche in questo caso la devo ringraziare, ci troviamo a discutere su una questione che riguarda la materia di sua competenza, perciò c'è una maggiore agilità nel percorso argomentativoPag. 8e soprattutto nel confronto che stiamo avendo, anche solo per pochi minuti.
Signor sottosegretario, non sono assolutamente convinto delle sue affermazioni, che ovviamente rientrano nella sua responsabilità. Non posso dichiararmi soddisfatto per gli otto posti, cui lei ha fatto riferimento, se ho ben capito, nella parte finale della sua risposta.
In Calabria vengono ad essere vanificati oltre duecentoquaranta insegnanti di sostegno, di cui settantasette solo nella provincia di Catanzaro. Per sapere che vi è stato un decremento della popolazione scolastica non è necessario ricorrere alle comunicazioni della direzione generale della regione Calabria e del suo Ministero, dalle quali peraltro si evincono solo dati statistici. Non vi è dubbio che vi è stato e vi è tuttora un malessere nell'ambito scolastico causato proprio da questi tagli. Di tale problema abbiamo parlato non soltanto sulla stampa, ma anche in quest'Aula in occasione dell'esame di un provvedimento che riguardava la scuola, tant'è vero che il sottoscritto ha presentato un ordine del giorno, che è stato accolto dal Governo. A tal proposito, Presidente Castagnetti, mi richiamo alla sua sensibilità, perché non so che fine facciano questi ordini del giorno, che sono atti di indirizzo del Parlamento. Non lo so.
PRESIDENTE. Onorevole Tassone, lei è stato membro del Governo, perciò sa che fine fanno gli ordini del giorno; sono sicuramente presi in considerazione dal Governo. Figuriamoci, se non fosse così sarebbe grave!
MARIO TASSONE. Se lo dice lei, mi ha convinto, anzi, convintissimo. Se è così, allora siamo tutti tranquilli, pacificati con la nostra coscienza e i pensieri oscuri e malevoli vengono ad essere rimossi tranquillamente. Rilevo soltanto che sulla questione vi è stato anche un dibattito in Aula e un atto di indirizzo accolto dal Governo.
Signor sottosegretario, anche sotto questo profilo vi è stata una nota da parte del suo Ministero, che contiene alcune indicazioni. Io comprendo tutto, però era necessario fornire una risposta che tenesse conto di quei programmi educativi già avviati e che ora, con questo abbattimento dei posti degli insegnanti di sostegno, rischiano di essere interrotti. Si tratta di programmi importanti e fondamentali, perciò è in atto una sollevazione da parte dei capi di istituto (attualmente denominati dirigenti scolastici, poiché è mutata la terminologia). Credo che questo sia un dato che, ovviamente, dovrebbe interessare il Governo in quanto tale, non soltanto gli uffici che elaborano le statistiche.
Riguardo alle otto unità di cui ha parlato il rappresentante del Governo, mi domando in base a quali elementi siano state decise in più o in meno. Sulla base di quale valutazione? Perché otto e non nove o sette? Visto e considerato che si gioca sui numeri e sulle percentuali, ritengo che vi debba essere un rapporto tra la valutazione e i numeri e, quindi, anche un'analisi attenta sul piano delle tecnologie e delle ricerche applicate.
Signor Presidente, ritengo che il problema rimanga nella sua interezza. So che prima vi è stato un precedente Governo il cui operato, anche se all'epoca ero Viceministro, io non difendo: se all'epoca è stato commesso qualche errore, questo non può giustificare la continuità degli errori (anche se è tutto da verificare che vi sia stato un errore). Oggi, però, osservo che vi è una non risposta rispetto alle aree più deboli di questa nostra regione e del nostro Paese, e che si verificano accadimenti continui di disattenzione che registriamo giorno per giorno.
Non è stata fornita una risposta relativa ai programmi educativi per i ragazzi disabili che vengono catalogati come dei numeri: 1,4, o 1,3. Non ho ben capito, sottosegretario Pascarella, che significa 1,4? Si tratta di un ragazzo e mezzo? Non lo riesco a capire, purtroppo ho fatto altri studi! 1,4: che significa, che sono a metà? Siamo Salomone che facciamo i ragazzi a metà?
Ci aspettavamo qualche chiarimento ulteriore rispetto agli accertamenti numerici, anche perché parliamo di persone, di fasce deboli, di ragazzi, di bambini e diPag. 9insegnanti che hanno svolto per intero il loro dovere impegnandosi in alcuni percorsi educativi, evidenziati sia nella mia interrogazione sia sulla stampa, che purtroppo sono stati cancellati, come, ad esempio, quelli di musicoterapia, ippoterapia e altri.
Sto leggendo, in quanto, ovviamente, non ho una grande pratica e una grande conoscenza di questi aspetti e di questi dati, ma ho una grande pratica di cosa significhino solidarietà e vicinanza. Oggi, voi avete trattato questo aspetto di grande drammaticità anche in questo caso in maniera assai burocratica, con i numeri, con la statistica e con l'ISTAT.
Ma ognuno elabora le percentuali come vuole e considerando che il Presidente Castagnetti mi provocava - s'intende, affettuosamente - sulla statistica, poiché nel Paese nessuno contesta i numeri, ne potrei presentare molti. Vi sono, infatti, tanti istituti e tante agenzie che presentano numeri e valori percentuali: 1,5; 1,7; 10; 15, 20 e via dicendo. Questo Paese, ovviamente, accetta tutto.
Se io, dunque, presentassi una qualsiasi percentuale e le dicessi: «Caro sottosegretario Pascarella, non si tratta dell'1,4, ma dell'1,6 per cento», lei in quali termini e con quali elementi confuterebbe questa mia dichiarazione, o questa mia verità? Il problema è che vengono sempre meno la centralità dell'uomo e, soprattutto, delle fasce deboli.
Quindi, la mia insoddisfazione è piena, sia per il dato culturale negativo, sia, soprattutto, per la crisi insita in una visione non più umanistica la quale emerge anche dalla risposta all'interrogazione; un' interrogazione che poneva un problema molto grave e significativo per la scuola italiana, ma anche per la società nel suo complesso.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento dell'interrogazione all'ordine del giorno.