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Allegato B
Seduta n. 244 del 16/11/2007
SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta scritta:
D'AGRÒ. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nel Protocollo di intesa su Porto Marghera, siglato il 14 dicembre 2006 dal Ministro Bersani, dalla Provincia e dal Comune di Venezia, dalle organizzazioni sindacali, dalle aziende e dalle associazioni di categoria, era stato promosso il superamento degli ostacoli che hanno impedito per anni l'attuazione dell'Accordo di Programma per la chimica di Marghera del 1998, al fine di favorire la realizzazione degli investimenti legati al ciclo del cloro;
il protocollo di intesa ribadiva che le parti si impegnavano a garantire «la continuità produttiva e la competitività delle attività chimiche a partire dal ciclo del cloro attraverso il bilanciamento cloro - CVM - PVC»;
tale Protocollo era stato firmato dopo che a Porto Marghera era stato chiuso dalla multinazionale Dow Chemical l'impianto di TDI, con la perdita di 180 posti di lavoro diretti e altrettanti indiretti, mettendo in crisi l'integrazione dei cicli produttivi, in particolare di quello del cloro che condiziona la base dell'attività dell'intero Petrolchimico di Porto Marghera;
nel citato Protocollo era stato convenuto che i due procedimenti di VIA relativi al ciclo del cloro, (quello relativo alla membranizzazione dell'impianto cloro soda e quello relativo al bilanciamento del ciclo delle produzioni CVM-PVC), sarebbero stati sbloccati al più presto, essendo fermi da anni al ministero dell'ambiente;
il VIA della membranizzazione è stato ottenuto a gennaio di quest'anno e le due società interessate al progetto di investimento, Ineos Vinyls Italia e Syndial, (gruppo ENI), hanno avVIAto la fase realizzativa del progetto;
dopo circa sette anni di attesa, è stato firmato dal Ministro dell'ambiente il decreto che autorizza la realizzazione del nuovo impianto Syndial per la produzione di clorosoda con la tecnologia delle celle a membrana in sostituzione di quelle a catodo di mercurio, più inquinanti;
il VIA del bilanciamento delle produzioni CVM-PVC di Ineos Vinyls Italia Spa, atteso anche esso da sette anni, rimane invece bloccato al ministero dell'ambiente, con grave pregiudizio delle prospettive di Porto Marghera, delle sorti di Ineos Vinyls Italia e della chimica di base nel nostro Paese;
Ineos Vinyls Italia S.p.A. (allora EVC Italia), dopo aver predisposto un progetto per il bilanciamento delle capacità produttive dei propri impianti di produzione di cloruro di vinile monomero (CVM) e polivinilcloruro (PVC), ubicati presso lo stabilimento petrolchimico di Porto Marghera, aveva trasmesso lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) alla Unità di Progetto «Riconversione Polo Industriale di Marghera» ed al ministero dell'ambiente ad agosto 2000;
il progetto è stato sottoposto a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, la cui istruttoria è stata avVIAta a dicembre 2000;
la Giunta Regionale del Veneto, con propria deliberazione n. 1900 del 20 luglio 2001, ha approvato il parere della commissione VIA regionale e lo ha trasmesso al Ministero dell'ambiente;
contemporaneamente all'invio del SIA, Ineos Vinyls Italia ha trasmesso al CTR il Rapporto Preliminare di Sicurezza per il rilascio del Nulla Osta di Fattibilità; l'istruttoria si è conclusa con parere positivo con il verbale CTR n. 195 del 30 maggio 2002;
il 7 agosto 2002 INEOS Vinyls Italia ha chiesto al Ministero dell'Ambiente la sospensione della procedura VIA per poter presentare un'integrazione al progetto, ricevendo formale riscontro da parte del Ministero in data 5 settembre 2002;
il nuovo SIA è stato trasmesso al ministero dell'ambiente a marzo 2003;
la Giunta Regionale del Veneto, con propria deliberazione n. 2540 del 6 agosto 2004, ha approvato il parere della commissione VIA regionale e lo ha trasmesso al Ministero dell'ambiente;
in data 9 gennaio 2007 si è tenuto un incontro presso il ministero dello sviluppo economico, alla presenza di funzionari del ministero dell'ambiente e di Ineos Vinyls Italia, dove la Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale ha illustrato come la presentazione della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale da parte di INEOS Vinyls Italia avrebbe consentito di concludere, in tempi ristretti, l'iter della proposta di bilanciamento, sospeso in attesa di acquisire le informazioni collegate alla procedura di autorizzazione integrata ambientale (IPPC);
Ineos Vinyls Italia ha consegnato la domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale per il proprio stabilimento di Porto Marghera il 22 marzo 2007;
in data 20 aprile 2007 Ineos Vinyls Italia ha ricevuto dal ministero dell'ambiente la comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo per il rilascio di Autorizzazione Integrata Ambientale, necessario per l'esercizio degli impianti dello stabilimento di Porto Marghera, ed ha quindi provveduto alla pubblicazione dell'avviso pubblico in data 30 aprile 2007;
in data 6 novembre 2007 Ineos Vinyls Italia ha inVIAto alla Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale una richiesta di aggiornamento sullo stato di avanzamento dell'istruttoria;
senza l'autorizzazione al bilanciamento delle produzioni CVM-PVC e senza gli investimenti relativi, Ineos sarà costretta a chiudere le sue attività in Italia, a Porto Marghera, Ravenna, Porto Torres, con una perdita diretta di 500 posti di lavoro e altrettanti indiretti;
contemporaneamente avverrebbe la chiusura degli impianti cloro-soda, attualmente di proprietà Syndial, a Porto Marghera e Assemini (Sardegna) con perdita di altrettanti posti di lavoro:
altresì la chiusura dei cicli cloro a Porto Marghera e in Sardegna metterebbe in crisi definitivamente i petrolchimici di Porto Marghera e di Porto Torres, facendo venire meno la economicità degli stessi e compromettendo alla fine anche i petrolchimici di Mantova, Ferrara e Ravenna (che dipendono da Porto Marghera per la fornitura di etilene), con una perdita stimata di alcune migliaia di posti di lavoro ad alta qualificazione -:
essendo il Polo industriale di Porto Marghera un sito nevralgico per tutta la chimica del nostro Paese e strategico per lo sviluppo dell'intero sistema produttivo nazionale, quali iniziative intenda adottare per accelerare l'iter autorizzativo del bilanciamento del ciclo delle produzioni CVM-PVC e dare così attuazione a quanto previsto nell'Accordo di Programma del 14 dicembre 2006.
(4-05679)