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Allegato B
Seduta n. 244 del 16/11/2007
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta scritta:
FERDINANDO BENITO PIGNATARO, PROVERA, SCOTTO e TREPICCIONE. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
Ansaldobreda nasce nel 2000 dalla fusione tra Breda C.F. e AnsaldoTrasporti, AnsaldoBreda, in liquidazione ex EFIM, è assegnata dal Governo Dini in affidamento fiduciario a Finmeccanica dal 1998;
AnsaldoBreda è la società Finmeccanica specializzata nella costruzione di materiale rotabile tecnologicamente avanzato per le reti ferroviarie e metropolitane che rappresenta lo stato dell'arte sia per la parte elettrica che per quella meccanica;
l'AnsaldoBreda presenta 4 stabilimenti in Italia, uno a Pistoia con 1024 dipendenti, uno a Napoli con 906, uno a Reggio Calabria con 457, uno a Palermo con 157 oltre a 157 addetti all'estero per un totale di 2701 lavoratori;
ad oggi, dopo due anni dal cambio del management, non sono state introdotte le modifiche organizzative e nuove procedure di gestione necessarie ad ovviare alle evidenti inefficienze aziendali che tendono invece a riprodursi costantemente;
Finmeccanica non è certo esente da responsabilità. Nel 2003 ha previsto la separazione tra le attività core business (Avio, spazio e difesa) e le attività «civili» (energia, trasporti e information tecnology) e l'inserimento in una prima fase di queste ultime in «Finmeccanica» 2, con il chiaro scopo di escludere questa attività dal perimetro di Finmeccanica, e prevedendo una valorizzazione finalizzata alla vendita;
in verità non si è verificato nulla di tutto questo, anzi Finmeccanica ha ricapitalizzato nel 2005 e nel 2006 per oltre 450 milioni di euro e prevede un pareggio di bilancio entro il 2009;
Finmeccanica pare abbia abbandonato (almeno formalmente) le ipotesi Finmeccanica 2 / vendita dei settori energia, trasporti, senza che sia dato sapere quali siano le reali intenzioni per il futuro;
le prossime gare per l'AV, a dimensione europea, presuppongono una massa critica di gran lunga superiore a quella di AB e quindi accordi di partnership con uno dei maggiori concorrenti, pena la fuoriuscita dal mercato, perché oltre alla ricapitalizzazione per le perdite, AB è necessario che investa in innovazione;
l'AD di FS dr. Moretti avrebbe dichiarato di non volere più acquisire nulla da Ansaldo Breda, tanto che pare stia acquistando locomotori e treni da Siemens a trattativa privata, anche per quelle tipologie in cui AnsaldoBreda ha buoni prodotti (TAF e TSR);
risulta essenziale per AB che almeno una commessa di rilievo le venga affidata a partire dal 2008 per potersi riconsolidare;
il Governo non può assistere passivamente alla penalizzazione di una industria italiana al contrario di ciò che fanno tutti gli altri Paesi Europei ben attenti a sostenere le proprie industrie nazionali;
l'assegnazione di commesse Fs, specie per il trasporto regionale, consentirebbe un ulteriore ed importante passo in avanti verso il risanamento ed il consolidamento di AB e del suo ruolo sui mercati -:
come il Governo intenda agire affinché Finmeccanica definisca un accordo di partnership con uno dei leader mondiali del settore per poter rimanere nel mercato mondiale dei treni ad Alta velocità, in quanto AnsaldoBreda non ha sufficienti risorse e tantomeno la dimensione per poter competere da sola sui mercati internazionali in questo segmento;
quali iniziative intenda assumere per intervenire su FS perché, vista la necessità di riorganizzare il processo produttivo, viste le difficoltà economiche di una azienda costretta a rincorrere commesse sui mercati internazionali, non avendo alcuna protezione sul proprio territorio, si superi questo atteggiamento penalizzante di una industria nazionale e Trenitalia sostenga in modo concreto il rilancio delle attività di Ansaldobreda;
quali iniziative di carattere risolutivo pensa di adottare il Governo per il rilancio definitivo di Ansaldobreda che consentano di garantire sia il mantenimento dell'Italia in un settore strategico, ed in costante crescita, come quello del trasporto pubblico, ferroviario e ferrotranviario e sia per dare rassicurazioni che i livelli occupazionali dei quattro stabilimenti italiani vengano mantenuti e salvaguardati anche in futuro.
(4-05691)