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Allegato B
Seduta n. 80 del 30/11/2006
TESTO AGGIORNATO AL 4 DICEMBRE 2006
...
LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta in Commissione:
DELBONO, LULLI, FRONER e GHIZZONI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
è di questi giorni la sconcertante ed inaspettata notizia della chiusura senza preavviso in Malè dello stabilimento industriale Lowara, azienda leader nel settore della produzione di pompe sommerse per impianti idrici che dà occupazione a 97 addetti;
l'azienda, fortemente radicata sul territorio, è una delle poche realtà industriali della Val di Sole (30 per cento di impiegati nel settore) e pertanto la sua chiusura avrebbe un impatto molto grave, oltre che per un grande numero di famiglie, per il tessuto economico dell'intera valle;
la chiusura non appare giustificata da difficoltà di produzione, atteso che, a quanto risulta agli interroganti, negli ultimi tempi si registrava una sovrapproduzione per la maggior parte rivolta ai paesi arabi, e erano previsti investimenti per una nuova macchina da 5-6 milioni di euro;
considerata la necessità di scoraggiare delocalizzazioni ai soli fini di profitto e di conservare il nostro patrimonio industriale nel Trentino -:
quali iniziative intenda assumere per salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda in una prospettiva di rilancio produttivo.
(5-00458)
Interrogazioni a risposta scritta:
STUCCHI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
da notizie stampa si apprende che la Coab di Lallio (Bergamo), Cooperativa agricola bergamasca del settore avicolo, consorziata con il Gruppo Amadori, ha manifestato l'intenzione di chiudere l'attività;
uno dei motivi, oltre a quello di una grave crisi che, oramai da parecchi mesi, colpisce l'azienda e tutto il comparto avicolo, sarebbe la scadenza del contratto di affitto del sito produttivo di Lallio prevista per il febbraio del 2007;
per tutto l'organico dell'azienda (114 addetti), a metà del mese di novembre, è stata aperta la procedura di mobilità che, tra l'altro, impone ai sindacati di cercare una soluzione, con i vertici dell'azienda, nel tempo massimo di 75 giorni (45 in sede sindacale + 30 in sede istituzionale);
a quanto risulta all'interrogante, l'assemblea dei lavoratori della Coab, tenutasi nella giornata di mercoledì 29 novembre, ha respinto l'offerta della società, circa le sei mensilità proposte loro quale incentivo all'esodo, ritenendola inadeguata;
l'obiettivo dei sindacati è, ora, quello di cercare di ottenere la Cassa integrazione straordinaria per almeno un anno che, sommato ai 3 anni di mobilità e considerata l'età anagrafica dei dipendenti, potrebbe far arrivare molti di loro all'età pensionabile;
attualmente i lavoratori si stanno recando ancora in azienda, anche se lavorano a ciclo ridotto, ma i vertici dell'azienda hanno già annunciato che a partire da questa settimana potrebbero non arrivare più animali da macellare, quindi terminare l'attività -:
se siano a conoscenza della situazione illustrata in premessa e quali interventi urgenti, visti i tempi oramai strettissimi, i Ministri intendano adottare in proposito, al fine di tutelare i lavoratori della Coab.
(4-01795)
STUCCHI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che la Gendex Dental Systems, azienda sita a Cusano Milanino, che produce apparecchiature elettromedicali per radiologia dentale, sia in procinto di chiudere l'attività;
la Gendex, con un organico di circa 70 unità, è di proprietà della Danaher Corporation, multinazionale americana con sede a Washington Dc;
l'azienda ha un gruppo di progettazione all'avanguardia nel campo della radiologia dentale, con collaborazioni prestigiose anche a livello universitario; -:
se siano a conoscenza della situazione illustrata in premessa e quali interventi i Ministri intendano adottare in proposito, al fine di tutelare i lavoratori della Gendex.
(4-01796)
MISIANI, SANGA e LOCATELLI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
La Dorel Italia SpA di Telgate (Bergamo) ha annunciato la decisione di trasformare l'azienda bergamasca da industria a impresa commerciale. Secondo il piano di riorganizzazione, Dorel Italia è destinata ad abbandonare l'attività produttiva (puericultura pesante - dai seggiolini ai passeggini, dai fasciatoi ai bagnetti) divenendo presidio logistico commerciale amministrativo per il mercato italiano di produzioni effettuate in altre aree;
l'intervento di riorganizzazione dello stabilimento di Telgate comporterebbe la perdita di circa 100 posti di lavoro rispetto ad un organico attuale di 135 unità;
come specificato nel vertice tra azienda e sindacati del 23 novembre 2006, il piano industriale che coinvolge il sito di Telgate rientra nel progetto di riorganizzazione della struttura produttiva europea predisposto da Dorel France, la direzione europea della divisione «juvenile» - puericultura - del gruppo canadese Dorel Industries;
secondo le organizzazioni sindacali, una decisione cosi drastica farebbe venir meno una storica ed importante attività produttiva dell'area di Telgate con il rischio di dar corso ad un effetto domino su altre realtà industriali della zona -:
se siano a conoscenza della situazione di cui sopra e quali iniziative intendano assumere per tutelare i lavoratori dello stabilimento Dorel Italia SpA di Telgate.
(4-01810)