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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 205 di lunedì 17 settembre 2007
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
GIORGIA MELONI
La seduta comincia alle 15.
La Camera approva il processo verbale della seduta dell'11 settembre 2007.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono quarantasei.
Discussione della relazione della VIII Commissione sulle tematiche relative ai cambiamenti climatici (doc. XVI, n. 1).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 12 settembre 2007.
Dichiara aperta la discussione.
ERMETE REALACCI (Ulivo), Presidente della VIII Commissione. Richiamato l'intenso lavoro istruttorio svolto, su mandato del Presidente della Camera e della Conferenza dei presidenti di gruppo, dalla VIII Commissione, la quale ha approvato all'unanimità il documento in discussione, sottolinea la necessità di adottare indifferibili misure finalizzate a garantire il rispetto, da parte dell'Italia, dell'impegno a ridurre del 20 per cento le emissioni di gas serra entro il 2012, anche a fronte delle iniziative più avanzate assunte al medesimo fine da altri Stati dell'Unione europea; rileva altresì che il tema in esame, inscindibilmente connesso con quelli del risparmio energetico, dell'innovazione e della ricerca e del ricorso alle fonti rinnovabili, è in grado di influenzare positivamente la capacità di competizione economica del Paese.
ROMOLO BENVENUTO (Ulivo). Illustra i dati riassuntivi dei cambiamenti climatici in atto, che, inequivocabilmente, dimostrano la necessità di un forte intervento che coinvolga tutti i settori economici del Paese, in linea, peraltro, con la politica ambientale internazionale ed europea, e che deve assumere i caratteri di un'autentica grande rivoluzione energetica, che rappresenta una sfida impegnativa ma anche un'enorme opportunità. Auspica, infine, che l'intera legge finanziaria sia ispirata ad un indirizzo ambientalista e che la tematica della lotta ai cambiamenti climatici divenga elemento costitutivo di una politica di pace e sicurezza, nonché una priorità nell'azione dell'Italia in campo internazionale.
ROBERTO TORTOLI (FI). Ricordato che non vi è unanimità, nella comunità scientifica internazionale, in ordine all'esistenza di un nesso di causalità tra emissioni di gas serra e riscaldamento globale, ritiene che ogni decisione politica debba essere preceduta, allo scopo di evitare scelte ideologicamente avventate, dalle quali potrebbero derivare conseguenze dannose per il Paese, dall'acquisizione di pareri di organismi scientifici indipendenti. Preannunzia quindi che il suo gruppo si asterrà sulla risoluzione della maggioranza e ne presenterà una propria, volta a tutelare la competitività del sistema economico nazionale e ad evitare che il Paese subisca inaccettabili penalizzazioni da scelte derivanti da uno strumentale catastrofismo.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Nel rivolgere un ringraziamento alla VIII Commissione e, in particolare, al presidente per il proficuo lavoro svolto su unPag. IVtema di assoluta attualità, quale quello del cambiamento climatico, evidenzia la necessità di promuovere adeguati interventi in tema di gestione delle risorse idriche e protezione del suolo, auspicando, al riguardo, la doverosa modernizzazione del comparto agricolo.
GUIDO DUSSIN (LNP). Manifestato un orientamento parzialmente favorevole al documento in discussione, rileva che le iniziative in materia ambientale dovrebbero partire dal basso, allo scopo di evitare le pressioni esercitate da lobby e da gruppi organizzati; al riguardo, ricorda le misure adottate da amministrazioni locali guidate dalla sua parte politica, ritenendo che esse dovrebbero trovare applicazione in ambito nazionale. Sottolinea quindi l'opportunità di promuovere un'intesa che consenta al Paese di fronteggiare efficacemente il problema dell'approvvigionamento energetico.
PAOLO CACCIARI (RC-SE). Ricordato che il suo gruppo ha fattivamente contribuito alla definizione del documento in discussione, sul quale manifesta un orientamento favorevole, lamenta i preoccupanti ritardi accumulati dall'Italia nella riduzione delle emissioni di gas nocivi prevista dal Protocollo di Kyoto. Osserva quindi che il fenomeno dei cambiamenti climatici può essere efficacemente contrastato con un approccio globale integrato, ritenendo che la sicurezza ambientale sia un bene fondamentale per la sopravvivenza del pianeta. Auspica infine che, sin dalla prossima legge finanziaria, si possa definire un adeguato piano energetico nazionale.
FABIO RAMPELLI (AN). Espresso un giudizio critico sulla recente Conferenza nazionale sul clima, la quale, a suo giudizio, non è riuscita ad individuare idonee soluzioni alle problematiche ambientali, sottolinea la necessità di coinvolgere attivamente anche i Paesi in via di sviluppo nell'attività di salvaguardia dell'ambiente. Giudicata altresì ampia ed equilibrata la relazione in discussione, auspica una più compiuta riflessione sul tema dell'eventuale ricorso all'energia nucleare.
SERGIO GENTILI (Ulivo). Espresso vivo apprezzamento per la proficua relazione elaborata dalla VIII Commissione, richiama gli effetti deleteri delle alterazioni climatiche in atto, sottolineando la necessità di un cambiamento culturale ispirato a principi di sviluppo sostenibile. Nel rilevare l'inadeguatezza degli attuali modelli di sviluppo, ritiene indispensabile riformare il sistema energetico e rendere maggiormente efficienti gli impianti industriali, giudicando peraltro costoso e improponibile un ritorno al nucleare. Richiamati, inoltre, i positivi provvedimenti adottati dal Governo in tema di risparmio energetico, auspica una maggiore riduzione dei gas serra e un potenziamento del sistema delle incentivazioni; ritiene infine che la rapida approvazione del documento in discussione rappresenterebbe un segnale di unità e di responsabilità del Parlamento nei confronti del Paese.
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Nell'esprimere apprezzamento per i contenuti del documento in discussione, evidenzia la necessità che anche gli enti territoriali si adeguino agli impegni assunti dall'Italia a livello internazionale, al fine di risolvere i problemi connessi ai cambiamenti climatici.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
CARLO LEONI
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Ritiene, inoltre, che la sicurezza ambientale debba essere garantita attraverso forme di collaborazione con altri Paesi, nonché mediante l'attivazione di iniziative che assicurino un'effettiva educazione ambientale.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Rilevato preliminarmente che il documento in discussione rappresenta una svolta epocale nell'approccio alle questioni energetiche e consentirà all'Italia di essere in prima filaPag. Vall'avvio della seconda fase del Protocollo di Kyoto, sottolinea la necessità di contrastare il cambiamento climatico in atto adottando una strategia di mitigazione e di adattamento basata sull'abbandono definitivo dei combustibili fossili, sull'incentivazione alla produzione di energia rinnovabile e sul rifiuto del nucleare. Nel rivendicare altresì ai Verdi il merito di avere orientato in senso ambientalista il DPEF, auspica che la rinnovata impostazione delle linee guida della politica economica italiana possa essere trasfusa nella prossima legge finanziaria. Preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione della maggioranza.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
Avverte che sono state presentate le risoluzioni Realacci n. 6-00021, Barani n. 6-00022 e Leone n. 6-00023.
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Nell'esprimere apprezzamento per i contenuti del documento elaborato dall'VIII Commissione, che ritiene interpreti nel modo migliore le esigenze e gli interessi del Paese, preannunzia che il Governo esprimerà parere favorevole sulla risoluzione Realacci 6-00021 e parere contrario sui restanti documenti di indirizzo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Sottolinea, inoltre, l'assoluta valenza della recente Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, nel corso della quale, al di là della diffusione di notizie non esatte e propagandistiche, sono stati approfonditi temi di particolare rilevanza, quale quello dell'adattamento sostenibile e della sicurezza ambientale. Evidenzia, infine, l'importanza di mantenere i dibattiti sulla materia oggetto del documento in discussione su livelli di credibilità, evitando contrapposizioni meramente strumentali e demagogiche. Nel ribadire inoltre i motivi di sicurezza e di natura economica che sconsigliano l'uso dell'energia nucleare, sottolinea che il ricorso alle fonti rinnovabili corrisponde anche ad un interesse nazionale.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore risoluzione Volontè n. 6-00024.
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Manifesta un orientamento contrario anche a tale documento di indirizzo.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione delle mozioni Maroni n. 1-00216 e Airaghi n. 1-00217: Contenuti e conseguenze economiche complessive del nuovo piano industriale dell'Alitalia, con particolare riferimento al ruolo dell'aeroporto di Malpensa (ore 18,20).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 12 settembre 2007.
Avverte altresì che è stata presentata l'ulteriore mozione Barbi n. 1-00219, vertente sullo stesso argomento delle mozioni all'ordine del giorno: sarà pertanto discussa congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
GIOVANNI FAVA (LNP). Illustra la mozione Maroni n. 1-00216, rilevando preliminarmente che l'approvazione, da parte del consiglio di amministrazione di Alitalia, delle linee guida del piano industriale 2008-2010 ha destato grande preoccupazione nelle piccole e medie imprese e nelle comunità del Nord del Paese; sottolineato quindi che la scelta del drastico ridimensionamento delle attività sull'aeroporto di Malpensa a vantaggio di Fiumicino, dettata da ragioni politiche e controPag. VIla quale si è espresso anche il Ministro Di Pietro, rischia di pregiudicare non soltanto il sistema del trasporto aereo nazionale, ma anche lo sviluppo economico del Paese, giudica incomprensibile l'atteggiamento del Governo, al quale chiede di assumere una chiara posizione sulla vicenda e che sollecita a respingere, in qualità di azionista, il predetto piano industriale.
MARCO AIRAGHI (AN). Illustra la sua mozione n. 1-00217, ritenendo folle e suicida il progetto di rilancio della compagnia aerea Alitalia enunciato nel nuovo piano industriale. Nel richiamare i positivi dati relativi al trend di sviluppo dello scalo di Malpensa, di cui sottolinea la grande rilevanza nazionale ed internazionale, ritiene che la scelta di ridimensionarne l'attività sia dettata più da ragioni politiche che industriali, dal momento che non tiene conto della logica del mercato. Auspica, quindi, l'approvazione della mozione presentata dal suo gruppo, che impegna il Governo a respingere gli orientamenti previsti dal prospettato piano industriale, che rischia di risultare fortemente penalizzante per l'intero sistema economico nazionale.
MARIO BARBI (Ulivo). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00219, giudica non condivisibile l'impostazione delle mozioni presentate dai gruppi di opposizione, basata su pregiudizi ideologici e visioni corporative, incompatibili con la rilevanza strategica della questione. Osservato altresì che non appare realistico immaginare che Alitalia possa competere da sola con gli altri vettori internazionali ed alimentare due aeroporti come Fiumicino e Malpensa, ritiene che un'aprioristica «bocciatura» del piano industriale 2008-2010, del quale ancora non si conosce il contenuto, getterebbe discredito sul management della compagnia e danneggerebbe ulteriormente i risparmiatori che hanno investito nel suo titolo. Sollecita quindi il Governo a completare le procedure di vendita di Alitalia e a presentare un piano aeroportuale che stabilisca requisiti omogenei e condizioni paritarie per tutti gli operatori.
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Nel ritenere che la difficile situazione economica della compagnia aerea Alitalia sia dovuta a strategie aziendali fallimentari, sottolinea la necessità che la sua gestione sia connotata da criteri improntati ad un serio risanamento dei conti e ad un contemporaneo rilancio dell'iniziativa industriale. Osservato che le linee guida del piano industriale di Alitalia non penalizzeranno lo scalo di Malpensa, ritiene che un cambiamento della strategia aziendale della compagnia di bandiera possa rilanciarne l'attività e produrre, conseguentemente, effetti positivi per l'economia dell'intero Paese.
MARIO RICCI (RC-SE). Rilevato che la contrapposizione territoriale tra i due principali scali del Paese non facilita la soluzione della crisi dell'Alitalia, ritiene che la razionalizzazione del sistema aeroportuale lombardo ed il conseguente ridimensionamento dello scalo di Malpensa sia una scelta obbligata e funzionale alla soluzione della crisi della compagnia di bandiera italiana.
ANTONIO ATTILI (SDpSE). Osservato che l'odierna discussione avrebbe dovuto svolgersi solo dopo un adeguato approfondimento del piano industriale predisposto da Alitalia, richiama la grave e preoccupante situazione economica della compagnia aerea di bandiera, il cui progetto di rilancio non porterà ad un ridimensionamento dello scalo di Malpensa, bensì ad una sua specializzazione. Preannunzia, infine, con convinzione voto favorevole sulla mozione Barbi n. 1-00219.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Nel preannunziare che i deputati del suo gruppo esprimeranno voto contrario sulle mozioni Maroni n. 1-00216 e Airaghi n. 1-00217 ed un convinto voto favorevole sulla mozione Barbi n. 1-00219, sottolinea la necessità di procedere alla privatizzazione di Alitalia al fine di scongiurarne il fallimento.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Leone n. 1-00220.Pag. VII
Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
MASSIMO TONONI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel condividere la generalizzata preoccupazione sulle difficoltà in cui versa il settore aereo e, in particolare, l'Alitalia, richiama l'iter procedurale relativo alla sua privatizzazione, finalizzato al risanamento, allo sviluppo e al rilancio dell'azienda. Giudicate, quindi, condivisibili le linee guida del nuovo piano industriale, atto a garantire la continuità dell'operato aziendale ed il contenimento delle perdite, in attesa che si perfezioni la procedura di vendita, esprime parere contrario sulle mozioni Maroni n. 1-00216 e Airaghi n. 1-00217 e parere favorevole sulla mozione Barbi n. 1-00219, riservandosi altresì di pronunziarsi successivamente sulla mozione Leone n. 1-00220, da ultimo presentata.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 18 settembre 2007, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 67).
La seduta termina alle 20,15.