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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 33 di giovedì 27 luglio 2006
Pag. VPRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
La seduta comincia alle 9,35.
SERGIO D'ELIA, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.
Sul processo verbale.
Dopo interventi dei deputati TEODORO BUONTEMPO (AN) e DARIO FRANCESCHINI (Ulivo) e precisazioni del PRESIDENTE, il processo verbale è approvato.
Sull'ordine dei lavori.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Chiede di espungere dal verbale le espressioni ingiuriose a lui rivolte nella seduta di ieri.
PRESIDENTE. Precisa che le espressioni richiamate dal deputato Borghesi sono riportate nel resoconto stenografico.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono cinquantacinque.
In occasione della scomparsa del senatore Franco Fausti.
PRESIDENTE. Esprime, anche a nome dell'intera Assemblea, sentimenti di profondo cordoglio per la scomparsa del senatore Franco Fausti, del quale ricorda l'appassionato impegno nella politica e nelle istituzioni democratiche.
Invita l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).
Seguito della discussione della proposta di legge: Concessione di indulto (A.C. 525-bis ed abbinate).
PRESIDENTE. Riprende l'esame dell'articolo unico della proposta di legge e degli emendamenti ad esso riferiti.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Sgobio 1.402, ritenendo doveroso condizionare la concessione dell'indulto alla restituzione dei beni pubblici indebitamente sottratti.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN), GIUSEPPE CONSOLO (AN), EDMONDO CIRIELLI (AN), ENZO RAISI (AN), MANLIO CONTENTO (AN), RICCARDO MIGLIORI (AN), ALBERTO GIORGETTI (AN), ANGELA NAPOLI (AN), GIORGIO HOLZMANN (AN), ROBERTO ULIVI (AN), ANTONINO LO PRESTI (AN), UGO LISI (AN), Pag. VIMARCO AIRAGHI (AN), MASSIMO GARAVAGLIA (LNP), NICOLA BONO (AN), ROBERTO MENIA (AN) e PAOLO GRIMOLDI (LNP).
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sgobio 1.402.
MASSIMO DONADI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.477, sul quale i deputati del suo gruppo esprimeranno voto favorevole.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Donadi 1.477, paventando il rischio che con un provvedimento di clemenza si rimettano in libertà detenuti che potrebbero tornare a delinquere.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Paventate le gravi conseguenze derivanti dall'approvazione di un provvedimento di clemenza che prescinda dalla gravità del reato commesso, dichiara che i deputati della sua parte politica si asterranno sugli emendamenti presentati da altri gruppi.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIUSEPPE CONSOLO (AN), MASSIMO GARAVAGLIA (LNP), TEODORO BUONTEMPO (AN) e DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN).
ANDREA GIBELLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, invita il ministro della giustizia a chiarire la propria posizione sul merito del provvedimento in esame.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Manifestato il proprio orientamento favorevole al provvedimento in esame, la cui eventuale approvazione sarebbe ascrivibile esclusivamente ad una scelta compiuta dal Parlamento, giudica inaccettabile la considerazione secondo la quale i fautori dell'indulto avrebbero assunto un atteggiamento connotato da dubbia moralità.
ELIO VITO (FI). Ritiene che il ministro della giustizia dovrebbe esprimere la posizione del Governo sulla misura dell'indulto, che investe anche aspetti connessi alla responsabilità politica dell'Esecutivo.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Lamenta che il ministro della giustizia non ha fornito chiarimenti circa le linee di politica giudiziaria e carceraria che intende seguire.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Nell'esprimere apprezzamento per le considerazioni svolte dal ministro della giustizia, segnatamente con riferimento al fatto che le diverse posizioni in materia di indulto prescindono da valutazioni di carattere morale, ritiene essenziale che sul merito dei provvedimenti si svolga in Parlamento un aperto confronto tra maggioranza ed opposizione.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Osservato che il ministro Mastella ha espresso la propria personale opinione sull'indulto, chiede di conoscere quale sia, al riguardo, la posizione del Governo.
LUCIO BARANI (DC-PS). Lamenta le divisioni interne al Governo in materia di indulto.
NICOLA BONO (AN). Rilevato che il ministro Mastella non ha chiarito la posizione del Governo sul provvedimento in esame, precisa che l'orientamento contrario all'indulto è funzionale all'esigenza di dare attuazione al principio di certezza della pena.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Ritiene che la seduta dovrebbe essere sospesa in attesa che il ministro della giustizia torni in aula.
Pag. VIILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Donadi 1.477.
ROBERTO COTA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, nel ritenere indispensabile la presenza del ministro della giustizia, chiede alla Presidenza di fornire chiarimenti sulla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 223 del 2006.
PRESIDENTE. Ritiene che i lavori dell'Assemblea possano proseguire anche in assenza del ministro della giustizia; assicura inoltre che sarà fissato un termine congruo per la presentazione degli emendamenti riferiti al cosiddetto decreto-legge Bersani.
RICCARDO PEDRIZZI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a fissare un termine congruo per la presentazione degli emendamenti riferiti al cosiddetto decreto-legge Bersani, differendo quello inizialmente previsto dalla Commissione per le ore 12.
PRESIDENTE. Assicura che le competenti Commissioni assumeranno una determinazione sulla questione evocata dal deputato Pedrizzi dopo l'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Donadi 1.478, sul quale dichiara voto favorevole, chiedendo la votazione per parti separate.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Ribadisce l'astensione dal gruppo di Alleanza Nazionale su tutti gli emendamenti non sottoscritti da propri deputati.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Donadi 1.478.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Richiama le ragioni per le quali i deputati del suo gruppo esprimeranno voto contrario su tutti gli emendamenti finalizzati ad operare ulteriori esclusioni di tipologie di reato dall'applicazione dell'indulto.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento in esame.
MASSIMO DONADI (IdV). Richiama le finalità del suo emendamento 1.478.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la prima parte dell'emendamento Donadi 1.478 e successivamente la parte consequenziale del medesimo emendamento.
ROBERTO COTA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Lussana 1.24, sottolineando che l'omicidio deve essere escluso dal beneficio dell'indulto.
GAETANO PECORELLA (FI). Richiama i criteri razionali cui si è ispirata la Commissione per escludere talune fattispecie di reato dall'applicazione dell'indulto e che attengono al fatto che si tratti di reati caratterizzati dalla ripetitività del comportamento criminale, da specifica odiosità o dal fatto che offendono una pluralità di soggetti.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole del gruppo Alleanza nazionale.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ritiene che la gravità del reato di omicidio imponga la sua esclusione dall'indulto.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, paventa le conseguenze negative che deriverebbero dall'approvazione della proposta di legge in esame.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale sull'emendamento Lussana 1.24 i deputati EDMONDO CIRIELLI (AN), GIACOMO STUCCHI (LNP) e ANTONIO BORGHESI (IdV).Pag. VIII
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.24.
ROBERTO COTA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Lussana 1.25.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.25
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, stigmatizza la pubblicazione sul sito internet del ministro Di Pietro dell'elenco dei nominativi dei deputati che hanno votato in senso contrario ad una precedente proposta emendativa.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Ritiene che il ministro Di Pietro dovrebbe avere il coraggio morale di dimettersi da ministro della Repubblica.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Ricorda che il tabulato delle votazioni è disponibile alla consultazione dei cittadini sul sito internet della Camera dei deputati.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Leone, rileva che la gravità dell'accaduto non attiene all'informazione sul voto dei singoli deputati ma al fatto che essa provenga da un ministro della Repubblica.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Nel rilevare che l'innegabile problema politico costituito dalla posizione assunta dal ministro Di Pietro sarà affrontato nell'ambito della maggioranza, ritiene comunque che l'Assemblea possa proseguire nei propri lavori.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Ritiene che l'unico problema politico sia quello costituito dalle posizioni di merito assunte da una parte della maggioranza sul provvedimento in esame.
PRESIDENTE. Giudicherebbe deplorevole, se confermata, la notizia (Applausi), sottolineando la eguale moralità di tutte le posizioni politiche assunte nell'aula parlamentare.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Leoluca Orlando 1.466.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a riflettere sulle valutazioni espresse in merito all'iniziativa assunta dal ministro Di Pietro.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno), Relatore. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Cirielli 1.470.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Sottolinea l'opportunità di non concedere l'indulto ai condannati per il reato di usura.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel ritenere coerente con il ruolo del Parlamento apportare modifiche migliorative al testo in esame, concorda sull'opportunità di escludere il reato di usura dall'ambito di applicazione dell'indulto; manifesta pertanto un orientamento favorevole all'emendamento Cirielli 1.470.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cirielli 1.470, rilevando che l'usura è un reato che desta grave allarme sociale.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Cirielli 1.470.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cirielli 1.470.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo). Ringrazia il relatore per il parere favorevole espresso sull'emendamento in esame.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Esprime soddisfazione per il parere favorevole,Pag. IXespresso unanimemente dalla Commissione, sull'emendamento Cirielli 1.470.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame.
FRANCESCO FORGIONE (RC-SE). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Cirielli 1.470.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo all'emendamento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Cirielli 1.470.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Osserva che l'emendamento Sgobio 1.40 dovrebbe intendersi assorbito a seguito di una precedente votazione.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Paventa le negative conseguenze che deriverebbero dalla mancata approvazione dell'emendamento Sgobio 1.40.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sgobio 1.40.
MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, precisa che nel blog del ministro Di Pietro non compare alcuna lista.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, ricorda che è stato impropriamente affermato che alcuni parlamentari avrebbero un interesse diretto alla scelta concernente l'esclusione dall'indulto del reato di voto di scambio elettorale politico mafioso.
PRESIDENTE. Rileva che quello svolto dal deputato La Loggia non può propriamente configurarsi come un intervento sull'ordine dei lavori.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sgobio 1.472.
ROBERTO COTA (LNP). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti Consolo 1.127 e Mazzoni 1.579, ritenendo opportuno ampliare il periodo entro il quale, ove fosse commesso un delitto non colposo, l'indulto verrebbe revocato a chi ne ha beneficiato.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Sottolineata la particolare rilevanza degli identici emendamenti in esame, ne auspica l'approvazione.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Dichiara di condividere le finalità degli identici emendamenti Consolo 1.127 e Mazzoni 1.579.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara voto favorevole sugli identici emendamenti in esame.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ricorda che la sua parte politica è sempre stata contraria a qualsiasi provvedimento di clemenza.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Dichiara che il suo gruppo sosterrà gli identici emendamenti in esame, volti ad introdurre disposizioni che giudica particolarmente qualificanti.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Auspica un'ampia convergenza sugli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Consolo 1.127 e Mazzoni 1.579.
ROBERTO COTA (LNP). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Lussana 1.144, di cui richiama le finalità.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Osserva che l'emendamento Lussana 1.144 apparePag. Xispirato alla medesima logica del suo emendamento 1.579, testé respinto dall'Assemblea.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lussana 1.144.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lussana 1.144 e preannunzia voto contrario sulla proposta di legge, ritenendo che la grave situazione delle carceri non sia la vera regione che ha reso necessario il ricorso ad un provvedimento di clemenza.
OLIVIERO DILIBERTO (Com.It). Manifestato un convinto orientamento favorevole alla concessione dell'indulto, ritiene tuttavia inconcepibile la reiezione dell'emendamento con il quale si intendeva escludere dal provvedimento di clemenza il reato di voto di scambio elettorale politico-mafioso; preannunzia, pertanto, che nella votazione finale il suo gruppo si asterrà, precisando peraltro di non condividere la posizione assunta dal ministro Di Pietro.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara voto contrario sull'emendamento Lussana 1.144; osserva peraltro che la maggioranza ha già dichiarato l'intendimento di avviare quanto prima una seria riforma del sistema processuale e penalistico, nonché dell'ordinamento carceraio.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Nel dichiarare voto contrario sull'emendamento Lussana 1.144, stigmatizza l'atteggiamento vessatorio e delatorio assunto da talune forze politiche, al quale ritiene sottesa una cultura del sospetto.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.144.
PRESIDENTE. Avverte che, constando la proposta di legge di un solo articolo, si procederà direttamente alla votazione finale.
Passa quindi alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Illustra il contenuto dell'ordine del giorno Contento n. 2.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Non accetta gli ordini del giorno Alessandri n. 16, Allasia n. 17, Cota n. 18, Brigandì n. 20, Dozzo n. 21, Dussin n. 22, Fava n. 23, Montani n. 25, Caparini n. 27, Garavaglia n. 28, Gibelli n. 29, Giancarlo Giorgetti n. 30 e Filippi n. 36. Accetta infine i restanti ordini del giorno.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Alessandri n. 16 e Allasia n. 17.
ROBERTO COTA (LNP). Illustra le finalità del suo ordine del giorno n. 18.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'ordine del giorno Cota n. 18, volto ad introdurre forme di cautela per prevenire il rischio che detenuti scarcerati per effetto del provvedimento in esame possano reiterare la commissione di reati.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Cota n. 18, Brigandì n. 20, Dozzo n. 21 e Dussin n. 22.
GIOVANNI FAVA (LNP). Richiama le finalità del suo ordine del giorno n. 23.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Fava n. 23.
ENRICO MONTANI (LNP). Raccomanda l'approvazione del suo ordine del giorno n. 25, del quale richiama il contenuto.
Pag. XILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Montani n. 25.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Richiama le finalità del suo ordine del giorno n. 27, stigmatizzando il comportamento del ministro Di Pietro.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Caparini n. 27.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiamate le finalità del suo ordine del giorno n. 28, paventa le deleterie conseguenze che potranno derivare dall'eventuale attuazione delle disposizioni recate dal provvedimento in esame, segnatamente per gli enti locali.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Garavaglia n. 28.
ANDREA GIBELLI (LNP). Chiede chiarimenti in merito al fatto che il Governo non ha accettato il suo ordine del giorno n. 29.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Gibelli n. 29 e Giancarlo Giorgetti n. 30.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Richiama le finalità del suo ordine del giorno n. 36.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Filippi n. 36.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA), MAURO FABRIS (Pop-Udeur) e PAOLA BALDUCCI (Verdi). Chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo delle rispettive dichiarazioni di voto finale in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Nel manifestare un orientamento favorevole a provvedimenti di clemenza che possano compensare la legislazione di stampo eccessivamente repressivo varata nelle scorsa legislatura, dichiara l'astensione del suo gruppo sulla proposta di legge in esame, che ritiene frutto di un patto scellerato trasversale alle diverse componenti politiche della maggioranza e dell'opposizione.
MASSIMO DONADI (IdV). Pur concordando sulla necessità di dare risposte concrete alla situazione di emergenza esistente nelle carceri, stigmatizza l'uso improprio dell'istituto dell'indulto ed esprime preoccupazione per i deleteri effetti che inevitabilmente ne deriveranno per la società italiana; dichiara, quindi, il convinto voto contrario dei deputati del suo gruppo sulla proposta di legge in esame.
ROBERTO MARONI (LNP). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo, stigmatizza, in particolare, l'estensione del beneficio dell'indulto ai reati di omicidio e di mafia. Osservato altresì che il sovraffollamento delle carceri non appare motivazione sufficiente a giustificare un provvedimento che infrange la certezza del diritto, ritiene che il ministro Di Pietro avrebbe dovuto più coerentemente trarne le conseguenze politiche.
PRESIDENTE. Autorizza, sulla base dei criteri costantemente seguiti, la pubblicazione, in calce al resoconto della seduta odierna, del testo della dichiarazione di voto finale del deputato Migliore, che ne ha fatto richiesta.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Nel ribadire le ragioni di contrarietà ad un provvedimento di clemenza che non esclude reati di estrema gravità dall'ambito di applicazione del beneficio, dichiara voto contrario sulla proposta di legge in esame.
Pag. XIIPRESIDENTE. Autorizza, sulla base dei criteri costantemente seguiti, la pubblicazione, in calce al resoconto della seduta odierna, del testo delle dichiarazioni di voto finale dei deputati Bressa, Monaco e Carta, che ne hanno fatto richiesta.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (IdV). Dichiara che, in difformità della posizione manifestata dal suo gruppo, esprimerà voto favorevole sulla proposta di legge in esame.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Richiamato l'impegno profuso dal precedente Governo nella tutela della legalità, dichiara voto contrario sul provvedimento in esame.
CARMEN MOTTA (Ulivo) e FRANCESCO NUCARA (Misto). Chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo delle rispettive dichiarazioni di voto finale in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
ANDREA GIBELLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Nell'esprimere solidarietà a tutti coloro che, nell'adempiere al proprio dovere, hanno contribuito a difendere la società da individui pericolosi, dichiara con convinzione voto contrario sul provvedimento in esame.
ROBERTO MENIA (AN). Manifesta un orientamento contrario alla proposta di legge in esame.
GIOVANNI ALEMANNO (AN). Dichiara la propria astensione sul provvedimento in esame.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno), Relatore. Nel ringraziare gli Uffici della Camera per il contributo fornito, propone talune correzioni di forma al testo della proposta di legge (vedi resoconto stenografico pag. 61).
GIACOMO STUCCHI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione.
PRESIDENTE. Assicura di aver già impartito disposizioni in tal senso.
La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva le correzioni di forma proposte dal relatore.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva, a maggioranza dei due terzi dei componenti, la proposta di legge n. 525-bis.
PRESIDENTE. Avverte che si intendono pertanto assorbite le concorrenti proposte di legge.
Avverte altresì che è immediatamente convocata la riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo.
Sospende quindi la seduta fino alle 15,30.
La seduta, sospesa alle 14,25, è ripresa alle 15,35.
PRESIDENTE. In considerazione della concomitanza dei lavori dell'Assemblea con quelli di Commissioni bicamerali, sospende ulteriormente la seduta fino alle 16.
La seduta, sospesa alle 15,35, è ripresa alle 16,05.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantacinque.
Pag. XIIISull'ordine dei lavori e calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione dei lavori dell'Assemblea nella giornata di lunedì 31 luglio 2006 ed il calendario dei lavori per il mese di agosto 2006 predisposto a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 63).
Elezione dei senatori componenti della Delegazione italiana presso le Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa e della UEO.
PRESIDENTE. Comunica che il Senato della Repubblica ha proceduto alla elezione dei senatori componenti della Delegazione italiana presso le Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa e della UEO. Sono risultati eletti, quali membri effettivi i senatori Maria Luisa Boccia, Cantoni, Dell'Utri, Formisano, Manzella, Pinzger, Silvestri, Soliani e Valentino; nonché quali membri supplenti i senatori Barbato, Del Roio, Livi Bacci, Malan, Mele, Morselli, Nessa, Pellegatta e Sinisi.
Sulle dimissioni del deputato Paolo Cacciari.
PRESIDENTE. Dà lettura della lettera di dimissioni inviata alla Presidenza dal deputato Paolo Cacciari (vedi resoconto stenografico pag. 65).
Ricorda che, in base alla consolidata prassi costituzionale, le dimissioni dal mandato parlamentare del deputato Cacciari, non essendo motivate in relazione alla volontà di optare per una carica o per un ufficio con esso incompatibile, devono essere accettate dall'Assemblea con apposita deliberazione, che avrà luogo a scrutinio segreto mediante procedimento elettronico.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Nell'esprimere rispetto per le posizioni assunte dal deputato Cacciari, sottolinea che il suo gruppo non ha condiviso l'utilizzo dello strumento delle dimissioni per manifestare un dissenso politico. Invita quindi l'Assemblea a respingere le dimissioni del deputato Cacciari.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Osservato che la questione sollevata dal deputato Cacciari concerne il fondamentale principio sancito dall'articolo 67 della Costituzione, auspica che le sue dimissioni vengano respinte.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Nell'esprimere apprezzamento per il comportamento del deputato Cacciari, ritiene tuttavia di accedere all'invito del deputato Migliore: dichiara pertanto voto contrario sulle dimissioni del deputato Cacciari.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel ritenere che la volontà dei singoli debba sempre essere rispettata, dichiara che voterà a favore delle dimissioni del deputato Cacciari.
ANTONIO LEONE (FI). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sulle dimissioni del deputato Cacciari, sottolinea i profili politici di tale scelta.
RICCARDO MIGLIORI (AN). Dichiara il voto contrario dei deputati del suo gruppo sulle dimissioni del deputato Cacciari anche in considerazione delle motivazioni da lui addotte, relative al mandato conferitogli dagli elettori.
VALDO SPINI (Ulivo). Dichiara voto contrario sulle dimissioni in oggetto, anche in considerazione del meritorio atteggiamento assunto dal deputato Cacciari e dal gruppo al quale appartiene.
ANGELO BONELLI (Verdi). Nel rilevare il rispetto dell'istituto parlamentare insito nella scelta compiuta dal deputato Cacciari, lamenta le affermazioni lesive della dignità del Parlamento rese dal ministro Di Pietro.
Pag. XIVANTONELLO GIACOMELLI (Ulivo). Nel ritenere inopportuno l'utilizzo dello strumento delle dimissioni per segnalare un dissenso dalle scelte del proprio gruppo, invita tutti i deputati ad assumersi pienamente le responsabilità connesse al mandato elettorale. Manifesta altresì un orientamento contrario alle dimissioni del deputato Cacciari.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel dichiarare che i deputati del suo gruppo esprimeranno un voto contrario alle dimissioni del deputato Cacciari non solo in omaggio alla prassi, rivendica la trasparenza e la legittimità della battaglia politica condotta dal suo gruppo contro il provvedimento sull'indulto.
MARIO TASSONE (UDC). Ricordato che è consuetudine respingere le dimissioni di un parlamentare, dichiara il voto contrario del suo gruppo, evidenziando tuttavia il forte disagio che emerge dalle fila della maggioranza.
IACOPO VENIER (Com.It). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulle dimissioni del deputato Cacciari, auspicando un suo ripensamento.
ANTONIO SATTA (Pop-Udeur). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo, stigmatizza le affermazioni rese dal ministro Di Pietro.
La Camera, con votazione segreta elettronica, respinge le dimissioni del deputato Cacciari.
Discussione della proposta di legge: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare (approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato) (A.C. 40 ed abbinate-C).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è pubblicato in calce al resoconto della seduta del 20 luglio 2006.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle modifiche introdotte dal Senato, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
GIANPIERO D'ALIA (UDC), Relatore. Illustra il contenuto della proposta di legge in discussione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
GIANPIERO D'ALIA (UDC), Relatore. Si sofferma, in particolare, sulle modifiche apportate dal Senato al testo originario, nonché su quelle ulteriori apportate dalla I Commissione della Camera, precisando che esse riguardano, trta l'altro, l'impossobilità per l'istituenda Commissione di adottare provvedimenti restrittivi della libertà personale. Manifesta soddisfazione, quindi, per l'ampia convergenza registratasi sulla proposta di legge in discussione.
SESA AMICI (Ulivo), Relatore. Richiamate le modifiche introdotte dal Senato al testo della proposta di legge, esprime apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione; auspica quindi la sollecita approvazione del provvedimento.
MARCO MINNITI, Viceministro dell'interno. Esprime un giudizio complessivamente positivo sulla proposta di legge in esame.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle modifiche introdotte dal Senato.
Passa quindi all'esame degli articoli della proposta di legge modificati dal Senato, ai quali non sono riferiti emendamenti.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articolo 1, 4 e 6.
Pag. XVPRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara voto favorevole sulla proposta di legge in esame.
PRESIDENTE. Autorizza, sulla base dei criteri costantemente seguiti, la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della dichiarazione di voto finale del deputato Adenti, che ne ha fatto richiesta.
GIANPIERO D'ALIA (UDC), Relatore. Propone una correzione di forma al testo del provvedimento (vedi resoconto stenografico pag. 76).
La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la correzione di forma proposta dal relatore.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva la proposta di legge n. 40 ed abbinate-C.
Discussione della proposta di legge: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (approvata dalla Camera e modificata dal Senato) (A.C. 17-C).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 20 luglio 2006.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle modifiche introdotte dal Senato, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
ANGELO MARIA ROSARIO LOMAGLIO (Ulivo), Relatore. Illustra il contenuto delle modifiche introdotte dal Senato alla proposta di legge in esame, della quale raccomanda l'approvazione.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo rinunzia ad intervenire e dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle modifiche introdotte dal Senato.
Passa quindi all'esame dell'articolo 1 della proposta di legge, l'unico modificato dal Senato, al quale non sono riferiti emendamenti.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1; con votazione finale elettronica, approva quindi la proposta di legge n. 17-C.
Discussione della mozione D'Elia n. 1-00016: Iniziative per la moratoria universale delle esecuzioni capitali.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 24 luglio 2006.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali della mozione.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Illustra la sua mozione n. 1-00016, della quale auspica l'approvazione, sottolineando, tra l'altro, che dal 1993 ad oggi quarantacinque paesi hanno deciso di attuare una moratoria o di abolire di fatto le esecuzioni capitali.
MARCO BOATO (Verdi). Nel preannunziare voto favorevole sulla mozione in esame, rammenta che la I Commissione ha calendarizzato l'esame di proposte di legge costituzionale per l'abolizione della pena di morte nel caso di eventi bellici.
ENZO RAISI (AN). Richiamate le ragioni per le quali giudica di importanza strategica una moratoria universale delle esecuzioni capitali, rivolge un ringraziamentoPag. XVIal deputato D'Elia per essersi fatto promotore del documento di indirizzo in esame, che condivide.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali della mozione.
GIANNI VERNETTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Rilevato che il Governo condivide l'esigenza di prevedere una moratoria universale delle esecuzioni capitali, che trova il suo fondamento nella cultura giuridica e politica italiana e, più in generale, dell'Unione europea, esprime parere favorevole sulla mozione D'Elia n. 1-00016, purché riformulata.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Ritiene di poter accettare la riformulazione proposta ove la consultazione con l'Unione europea non sia vincolante per il sostegno dell'Italia alla moratoria delle esecuzioni capitali presso le competenti organizzazioni internazionali.
GIANNI VERNETTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Precisa che la riformulazione proposta è finalizzata alla ricerca del massimo consenso, in sede ONU, su una moratoria universale delle esecuzioni capitali.
PRESIDENTE. Prende atto che il deputato D'Elia accetta la riformulazione proposta della sua mozione n. 1-00016.
Passa alle dichiarazioni di voto.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo della sua dichiarazione di voto in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sulla mozione D'Elia n. 1-00016, nel testo riformulato.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione D'Elia n. 1-00016, nel testo riformulato, sottolineando l'importanza dell'approvazione, nella giornata odierna, della proposta di legge recante concessione di indulto.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Ricordato che la pena di morte è praticata ancora in troppi paesi, esprime perplessità relativamente alla riformulazione proposta dal Governo al primo capoverso del dispositivo della mozione D'Elia n. 1-00016, auspicando che l'Esecutivo non subordini la presentazione alle Nazioni Unite di una proposta di risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali al conseguimento del consenso di altri paesi.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione D'Elia n. 1-00016, nel testo riformulato, auspica che altri paesi adeguino le proprie legislazioni al fine di abolire dai loro ordinamenti la previsione della pena capitale.
RUGGERO RUGGERI (Ulivo). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Mantovani, dichiara di voler sottoscrivere la mozione D'Elia n. 1-00016, nel testo riformulato.
JOLE SANTELLI (FI). Assicura il sostegno del suo gruppo al Governo nel caso voglia presentare in sede ONU, anche in assenza di un ampio consenso in seno all'Unione europea, una risoluzione concernente la moratoria universale delle esecuzioni capitali.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Dichiara che il suo gruppo sostiene con convinzione la mozione D'Elia n. 1-00016, nel testo riformulato.
La Camera approva la mozione D'Elia n. 1-00016, nel testo riformulato.
Pag. XVIIPRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 17,50, è ripresa alle 18,15.
Svolgimento di interpellanze urgenti.
PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Raiti n. 2-00026 è rinviato ad altra seduta.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Illustra la sua interpellanza n. 2-00083, sulle misure a favore della popolazione di Vibo Valentia colpita dall'alluvione del 3 luglio 2006.
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Precisato che il competente ufficio della Protezione civile aveva preallertato le amministrazioni locali dell'evento alluvionale verificatosi, il 3 luglio scorso, in aree che il piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico approvato dalla regione Calabria definisce a rischio molto elevato, dà conto dei gravi danni causati e degli interventi prontamente predisposti dalla Protezione civile e dai competenti organi degli enti locali interessati, in collaborazione con il Ministero dell'ambiente; fa presente inoltre che il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per il territorio di Vibo Valentia e che sono state individuate adeguate risorse finanziarie al fine di avviare la ripresa delle attività produttive danneggiate e di predisporre adeguati interventi di difesa del suolo a scopo preventivo.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Ringrazia il ministro dell'ambiente, il presidente della regione Calabria e la Protezione civile per l'impegno profuso, auspicando si possa predisporre quanto prima un serio piano di prevenzione dei rischi derivanti da eventi atmosferici.
LUANA ZANELLA (Verdi). Illustra la sua interpellanza n. 2-00069, sulle iniziative per il rispetto delle direttive comunitarie in materia di caccia.
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Premesso che il Governo condivide lo spirito dell'atto ispettivo in esame, dà conto delle iniziative legislative che il Governo intende assumere in materia; preannunzia, in particolare, l'adozione di un decreto-legge recante misure urgenti per l'esercizio dell'attività venatoria.
LUANA ZANELLA (Verdi). Nel ringraziare il sottosegretario per la risposta, auspica che il Governo dia piena e tempestiva attuazione agli impegni assunti.
ELETTRA DEIANA (RC-SE). Illustra l'interpellanza Migliore n. 2-00082, sulla pubblicazione di notizie concernenti la provenienza delle bombe usate da Israele verso il Libano.
MARCO VERZASCHI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Sottolineato che non si dispone di elementi di riscontro per confermare l'attendibilità di notizie di stampa in merito ad un presunto passaggio in territorio italiano di munizioni o bombe utilizzate nell'attuale conflitto dallo Stato di Israele contro il Libano, assicura che l'intera attività del Governo in materia di controllo delle esportazioni e transito del materiale di armamento è assolutamente in linea con i principi della Carta costituzionale, con gli impegni internazionali e con i fondamentali interessi della sicurezza dello Stato, nonché con le disposizioni della legge n. 185 del 1990. Evidenzia infine l'azione stabilizzatrice e la valenza politica dell'accordo tra Italia ed Israele, considerati gli interessi strategici nazionali e gli impegni assunti in ambito internazionale.
ELETTRA DEIANA (RC-SE). Osservato che in riferimento all'utilizzo delle basi militari si pone un problema di limitazione della sovranità nazionale, rileva che nella risposta sono presenti elementi poco chiari che confermano le preoccupazioni evidenziate nell'atto ispettivo relativamente alla base di Camp Darby. AuspicaPag. XVIIIaltresì che la cooperazione tra Italia ed Israele sia in futuro indirizzata ad azioni di pace nell'area del Mediterraneo.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Rinunzia ad illustrare l'interpellanza Fabris n. 2-00080, sulla chiusura degli uffici postali di Melezzole ed Acqualoreto in provincia di Terni.
MARCO VERZASCHI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Premesso che gli aspetti organizzativo-gestionali di Poste italiane rientrano nella competenza degli organi statutari della medesima società e che al Ministero delle comunicazioni spetta il compito di vigilare affinché siano rispettati gli obblighi connessi all'universalità nella fornitura del servizio, assicura circa l'intendimento del Governo di prevedere, in sede di definizione del contratto di programma 2006-2008, impegni più stringenti per la società, al fine di migliorare la qualità del servizio, scongiurando peraltro il rischio di pregiudicare la capillare diffusione degli uffici postali. Fa presente inoltre che, al fine di evitare disagi all'utenza, la chiusura degli uffici postali richiamati nell'atto ispettivo è stata bilanciata anche dalla rimodulazione dell'orario di servizio di uffici limitrofi.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Si dichiara soddisfatto della risposta, segnatamente per l'intendimento di procedere ad una modifica dei criteri che sovrintendono al servizio postale, al fine di adeguarlo alle esigenze dell'utenza.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-00081, sul ritardo nella realizzazione dell'intesa di programma Cnr-Mism sottoscritta nel 1988 con riferimento all'area della ricerca di Catania.
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Premesso che gli interventi per l'area di ricerca di Catania si collocano in un più ampio contesto di misure riguardanti tutte le aree di ricerca interessate del Mezzogiorno, precisa che, considerata la scadenza ravvicinata prevista per gli interventi edilizi dall'intesa di programma richiamata nell'atto ispettivo, si rende necessario procedere ad una rimodulazione della stessa.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Manifestata preoccupazione per il ritardo registratosi nella realizzazione degli interventi richiamati nell'atto ispettivo, auspica che il Governo assuma iniziative più incisive ed eviti di tagliare le risorse destinate al potenziamento della ricerca, che giudica fondamentale per lo sviluppo e per l'occupazione, segnatamente delle aree del Mezzogiorno.
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:
Lunedì 31 luglio 2006, alle 12.
(Vedi resoconto stenografico pag. 104).
La seduta termina alle 19,50.