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La Sacra Famiglia, di Giulio Romano (nota storica)


Intorno al 1520, Jakob Fugger (1454-1525), facoltoso banchiere di Augusta, commissiona il dipinto per l'altare della cappella di famiglia che dedica a San Marco in Santa Maria dell'Anima, chiesa dei cattolici di lingua tedesca. All'iconografia della Sacra Framiglia si affiancano quindi le due immagini di San Marco, in ricordo dei due avi già lì sepolti, e di San Giacomo, suo santo protettore.

La tavola, eseguita da Giulio Romano prima della sua partenza per Mantova, quindi entro il 1524, mostra la colta elaborazione di temi desunti da Raffaello, di cui era Romano era l'allievo più vicino. L'ambientazione in un'esedra antica proviene dall'esperienza dell'artista nella progettazione architettonica di matrice raffaellesca, a cui molto si era dedicato anche autonomamente, unendo così a citazioni dell'architettura antica elementi decorativi rinascimentali. Giorgio Vasari dedica a Giulio Romano una biografia ricca di notizie, dando della Sacra Famiglia un'accurata descrizione che costituisce la testimonianza più antica dell'opera.

A causa delle condizioni ambientali della cappella Fugger, lo stato di conservazione della tavola ha mostrato presto segni di sofferenza. Si ha notizia di interventi di restauro sin dal 1617 a opera di Carlo Saraceni, impegnato nella medesima chiesa nella realizzazione dei dipinti di due cappelle. Ancora un restauro fu eseguito da Carlo Maratta nel 1682, in seguito al quale il dipinto venne rimosso dalla cappella e trasferito sull'altare maggiore.

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