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Il progetto di Bilancio interno per il 2008 è informato a tre principi fondamentali ai quali progressivamente l'amministrazione della Camera dei deputati si è sempre più ispirata negli ultimi anni: tempestività, trasparenza, rigore.
APPROVATO PRIMA DEL TERMINE DEL 30 APRILE 2008
La tempestività è rappresentata dal fatto che il progetto di bilancio per il 2008 è stato sottoposto in tempo utile affinché l'Ufficio di Presidenza potesse approvarlo prima della fine dell'anno, cioè prima che avesse inizio l'esercizio finanziario 2008. Ovviamente, il fatto che sia stato deliberato a dicembre 2007, quattro mesi prima del termine regolamentare del 30 aprile dell'anno successivo, renderà necessario apportare le variazioni dovute alle operazioni di chiusura dell'esercizio in corso.
Il Collegio dei Questori si è impegnato poi a predisporre entro il prossimo febbraio il conto consuntivo 2007, in modo da calendarizzarlo per l'Assemblea, assieme al bilancio di previsione 2008, con largo anticipo rispetto alla prassi delle precedenti legislature. Il lavoro di anticipazione è stato reso ancor più complesso dal fatto che questo progetto di bilancio segna una reale discontinuità, legata a due fattori che autonomamente ci siamo proposti di rispettare.
IMPEGNI MANTENUTI: LA CRESCITA SOTTO IL TASSO D'INFLAZIONE PROGRAMMATO (1.7%) E LA RIDUZIONE DEL 10 PER CENTO DELLA SPESA PER BENI E SERVIZI
Il primo deriva dall'impegno formalmente assunto dall'Ufficio di Presidenza, alcune settimane fa, di tenere come riferimento delle dinamiche del bilancio 2008, non più la crescita del PIL nominale, ma quella del tasso di inflazione programmato: una differenza di 1.2 punti percentuali rispetto al tendenziale approvato lo scorso anno, pari a 12.350.000 euro in meno.
Il secondo fattore, intrecciato con il primo, è l'impegno politico assunto dal Collegio dei Questori con la relazione al bilancio 2007 in aula nel luglio scorso, di procedere a una riduzione in termini economici del 10% della spesa per beni e servizi sul bilancio 2008; impegno ribadito con l'accoglimento da parte dell'Ufficio di Presidenza di alcuni ordini del giorno dello stesso tenore. Si tratta di una riduzione di circa 19 milioni di euro che è stata resa possibile da interventi strutturali su diversi aggregati di spesa, considerati nella loro complessità.
Abbiamo assolto in questo modo all'impegno di rendere sempre più razionale ed efficiente la struttura di supporto all'attività parlamentare, con un attento e costante riferimento al principio del rigore.
Con decisione autonoma della scorsa legislatura, quindi molto prima che si aprisse il dibattito sui costi della politica, la Camera aveva adottato l'indirizzo di un progressivo contenimento dei costi attraverso un vincolo alla crescita della dotazione.
In particolare, con la delibera dell'Ufficio di Presidenza del luglio 2003, confermata in questa legislatura, si è deciso di contenere la crescita della dotazione entro il tasso programmato del PIL nominale indicato dal Governo nel DPEF per l'anno di riferimento, in modo da rapportare l'andamento delle spese per il funzionamento della Camera alla situazione economico-finanziaria del Paese. L'adozione di tale parametro, convenzionalmente assunto anche a livello comunitario per valutare le variazioni delle diverse grandezze economico-finanziarie, ha costituito per la Camera un preciso e rigido autovincolo che non ha avuto riscontro in altre realtà istituzionali, e ha permesso alla Camera di far registrare in questi anni il tasso di crescita della dotazione più basso tra tutti gli Organi costituzionali.
DIMINUITA LA RICHIESTA DI DOTAZIONE: RIDUZIONI PER OLTRE 196 MILIONI DI EURO PER IL PERIODO 2006-2010
In aggiunta, nel richiedere la dotazione del periodo 2008-2010 si è fatto riferimento ai parametri del PIL nominale programmato previsti nel DPEF 2007-2011 e non a quelli, più elevati, del DPEF 2008-2011. In tal modo la richiesta al Ministero dell'Economia e delle Finanze, da qui al 2010, risulta di 110 milioni di euro inferiore a quanto il rispetto della stessa regola del PIL nominale avrebbe consentito. Considerando le precedenti riduzioni alle dotazioni del 2006, 2007 e 2008 (pari a 68,7 milioni di euro), la minore spesa per il bilancio dello Stato per il periodo 2006-2010, tenuto anche conto dei 6 milioni di euro di risparmi derivanti dalla soppressione dei viaggi di studio dei deputati in carica, supera complessivamente i 184 milioni di euro.
Un'ulteriore tappa nel percorso di contenimento della spesa è costituita dalla recente riduzione di 12,35 milioni di euro della richiesta di dotazione per l'anno 2008, decisa dall'Ufficio di Presidenza nella riunione del 7 novembre 2007, in sintonia con gli altri Organi costituzionali e a rilevanza costituzionale, di adeguare il tasso di crescita delle rispettive dotazioni in misura pari al tasso di inflazione programmato (1,70 per cento). Per l'anno 2008, la dotazione ammonta quindi a 978,15 milioni di euro.
Nel periodo 2006-2010 la richiesta della Camera di trasferimenti di risorse finanziarie dal bilancio dello Stato si è pertanto ridotta complessivamente di oltre 196 milioni di euro.
PER LA PRIMA VOLTA IN 45 ANNI DIMINUISCE IL TOTALE DELLE SPESE (CORRENTI E IN CONTO CAPITALE)
Quanto alle previsioni relative alla spesa effettiva, riferita cioè ai Titoli I e II (rispettivamente, spese correnti e in conto capitale), per la prima volta in quarantacinque anni si arresta nel 2008 la relativa dinamica di crescita. A fronte dell'incremento della spesa di 2,94 punti percentuali tra le previsioni 2006 e 2007, nell'analogo raffronto tra le previsioni del 2007 e quelle del 2008 si nota, infatti, una sostanziale invarianza (-0,01 per cento) della spesa effettiva.
PRIMI EFFETTI DELLE RIDUZIONI DECISE NEL 2007
Il progetto di bilancio per il 2008 è il documento che registra i primi effetti delle decisioni assunte nel 2007 per ridurre i costi, effetti che non potevano risultare nel bilancio 2007 neanche nella proiezione triennale. Si tratta di molteplici decisioni assunte sul versante della spesa, ispirate a logiche e sistemi organizzativi nuovi, con procedure di continua verifica della congruità dei contratti e dell'andamento della gestione.
Si è intervenuti sulla struttura dei costi, partendo dalle componenti di spesa discrezionali per poi agire anche su eccessive rigidità delle spese obbligatorie. Valgano a titolo di esempio l'esternalizzazione del ristorante per i parlamentari e giornalisti, la riconsiderazione dei contratti nel settore informatico, il passaggio - ovunque possibile - dal cartaceo all'on line, l'eliminazione dei rimborsi spese per i viaggi di studio all'estero dei deputati, il congelamento degli aumenti automatici dell'indennità parlamentare, la riforma dei vitalizi dei parlamentari, il blocco selettivo del turn over dei dipendenti.
SPESE CORRENTI: TAGLI PER 19,7 MILIONI DI EURO
In questo senso, va anzitutto segnalato - per il suo oggettivo rilievo - il taglio di 19,7 milioni di euro rispetto al dato tendenziale per il 2008 riferito al titolo I della spesa (spese correnti). Il progetto di bilancio rispecchia in particolare l'impegno che il Collegio ha profuso nel contenere gli oneri per beni e servizi. Confrontando il totale assestato della Categoria V del bilancio 2007 e il totale della stessa Categoria nel progetto di bilancio per il 2008, si evidenziano risparmi per circa 9,2 milioni di euro. Tenendo inoltre presente che, in termini economici, spese per l'acquisto di beni e servizi sono sia quelle contenute nella Categoria V del bilancio interno, sia alcune spese esposte nella Categoria VII (indicate come non attribuibili), si segnalano risparmi per circa 3,2 milioni di euro rispetto al 2007 su tali specifici stanziamenti della Categoria VII.
Occorre poi evidenziare gli oltre 0,8 milioni di euro di risparmi in conto capitale per l'informatica, derivanti dalle linee di riorganizzazione di quel settore approvate dal Collegio dei Questori, che comportano minori spese sia di parte corrente, sia in conto capitale (capitolo 245).
Anche l'esternalizzazione della gestione del ristorante dei deputati ha prodotto, oltre alle variazioni sulle spese per beni e servizi già scontate, effetti sulla spesa per il personale e sulle entrate dei servizi di ristorazione, con un saldo positivo extracontabilmente dell'ordine di 3,2 milioni di euro.
Infine, numerose misure di razionalizzazione già attuate o che entreranno in vigore nel 2008 nel settore dell'acquisto di beni o servizi determinano riflessi sulla spesa per il personale dipendente. Si pensi ancora una volta agli interventi nella ristorazione per i deputati, ma anche alla riorganizzazione dei servizi sanitari e di pronto soccorso, al nuovo assetto organizzativo della resocontazione e così via.
Gli effetti di risparmio determinati dall'introduzione del blocco selettivo del turn over per il personale della Camera superano, al netto delle somme già scontate con l'esternalizzazione del ristorante, la cifra di 2,59 milioni di euro rispetto al 2007.
Nel complesso, le misure già attuate dal Collegio dei Questori nel corso del 2007 comportano una riduzione di circa 19 milioni di euro.
Da notare che la spesa per beni e servizi ammontava nel 2007 a circa 192,7 milioni di euro, considerando in tale importo anche la quota degli stanziamenti della Categoria VII diretti ad assicurare utilità di natura economica analoga a quelle delle voci di spesa comprese nella Categoria V.
In conclusione, si manifestano gli effetti della progressiva entrata a regime dei numerosi interventi, di natura strutturale, che il Collegio nel tempo ha compiuto anche sul versante della spesa per beni e servizi, e che peraltro corrispondono alle indicazioni emerse nel dibattito sul bilancio interno per il 2007.
LE SINGOLE CATEGORIE DI SPESA
Passiamo ora in sintesi alle previsioni di competenza delle categorie di spesa.
Nel dettaglio della spesa di parte corrente, la categoria I (Deputati), con uno stanziamento di 167 milioni di euro registra un decremento dell'1,26 per cento rispetto al 2007, ciò grazie alla sospensione dell'adeguamento dell'indennità parlamentare al trattamento economico dei magistrati e all'abolizione dei viaggi di studio all'estero.
Nella categoria II (Deputati cessati dal mandato), si evidenzia un calo rispetto all'anno precedente dello 0,79 per cento, che attesta le previsioni a 131,4 milioni di euro.
Lo stanziamento della categoria III (Personale in servizio) ammonta a 270,3 milioni di euro, pari a un incremento dell'1,27 per cento, quindi inferiore al tasso d'inflazione programmato, anche per effetto del blocco selettivo del turn over.
Le previsioni della categoria IV (Personale in quiescenza) si attestano a 176,3 milioni di euro, con una crescita del 5,27 per cento sulle previsioni dell'anno precedente.
Nella categoria V (Acquisto di beni e servizi), le previsioni ammontano a 175 milioni di euro: 9,2 in meno rispetto all'esercizio precedente, una diminuzione pari al 5,02 per cento.
La categoria VI (Trasferimenti) cresce del 4,98 per cento, con previsioni per complessivi 37,9 milioni di euro, essenzialmente per effetto dell'incremento dei contributi ai Gruppi parlamentari.
Le previsioni della categoria VII (Spese non attribuibili), che ammontano nel complesso a 55 milioni di euro, registrano rispetto al 2007 una lieve flessione dello 0,3 per cento. Risultano, infatti, diminuiti tutti i capitoli. L'unica eccezione è il Fondo di riserva per le spese impreviste di parte corrente, cui è attribuito uno stanziamento di 12,1 milioni di euro, al netto del quale la categoria fa registrare una diminuzione pari all'8,02 per cento.
Sul versante della spesa di parte capitale, la categoria VIII (Beni immobiliari) con una previsione di 17,6 milioni di euro, registra un decremento del 20,11 per cento rispetto all'anno precedente.
Analogamente la categoria IX (Beni durevoli) presenta per il 2008 un decremento del 13,38 per cento, con uno stanziamento di 10,9 milioni di euro.
Nella categoria X (Patrimonio artistico, bibliotecario e archivistico storico) la previsione di 1,6 milioni di euro evidenzia un decremento del 12,39 per cento.
La categoria XI (Somme non attribuibili), costituita unicamente dal capitolo relativo al fondo di riserva di parte capitale, con uno stanziamento pari a 10 milioni di euro fa registrare un incremento dell'89,83 per cento.
Le disponibilità finanziarie allocate nel fondo di riserva di parte corrente e in quello di parte capitale, pari nel complesso a 22,1 milioni di euro, rappresentano importi non elevati (il 2,10 per cento del totale delle spese previste nell'esercizio), la cui entità richiede un'attenta politica di bilancio, un'accurata selezione di obiettivi e priorità, un continuo monitoraggio della spesa e una costante attenzione ai profili di efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, temi sui quali il Collegio dei Questori è impegnato sin dall'inizio della legislatura.
Le partite di giro (Titolo III) ammontano nel loro complesso a 394,9 milioni di euro, di cui 133,9 milioni sono riferiti ai rimborsi elettorali ai partiti e movimenti politici, importo quest'ultimo che si riduce del 10 per cento rispetto al 2007, ai sensi dell'art. 67 del disegno di legge finanziaria per il 2008.