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Si riprende la discussione (ore 18,15).
(Ripresa esame dell'articolo 30 - A.C. 445-A ed abbinate)
LUCIANO VIOLANTE, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCIANO VIOLANTE, Relatore. Signor Presidente, sono stato sollecitato ad intervenire dal collega D'Alia.
Vorrei dire molto chiaramente a lui ed ai colleghi che, avendo potenziato notevolmente il ruolo del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza rispetto ad oggi - trasformandolo in un vero organismo di controllo e di contrappeso parlamentare rispetto al Presidente del Consiglio dei ministri -, abbiamo ritenuto di allargare la partecipazione al Comitato stesso perché vi è un minimo di valore democratico che deve essere mantenuto. In altri termini, un organismo dotato di questi poteri deve poter garantire una rappresentanza più ampia rispetto all'attuale.
Quanto al fatto che questo dato potrebbe pregiudicare la tenuta del segreto, francamente la cosa non mi convince. Bisogna vedere chi manderanno i Presidenti delle Camere, non a caso mi pare che nell'emendamento Papini, come in altri emendamenti, si fa riferimento alla qualità delle persone, in relazione alla specificità del compito. Si vuole suggerire ai Presidenti delle Camere di scegliere i colleghi in grado di fornire una certa attendibilità di riservatezza su questa materia. Tra l'altro, vi sono sanzioni molto pesanti per chi viola il segreto, soprattutto se l'interessato è un parlamentare.
In quest'ottica abbiamo ritenuto che il numero di dodici - certamente discutibile, per carità - costituisca un giusto equilibrio tra l'esigenza di rappresentanza, che molti colleghi hanno richiamato, e il mantenimento del Comitato in limiti ristretti; Pag. 72ciò, tenendo presente che una piena rappresentatività avrebbe comportato quaranta componenti.
Mi pare che il numero scelto sia tale da garantire riservatezza da un lato e rappresentatività dall'altro.
PRESIDENTE. Avverto che, a seguito dell'eventuale approvazione dell'emendamento della Commissione 30.200, risulterà assorbito l'emendamento Papini 30.65 e risulteranno preclusi gli identici emendamenti Buemi 30.1 e Belisario 30.2, nonché gli identici emendamenti Boschetto 30.61, D'Alia 30.62 e Papini 30.64.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 30.200 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 463
Votanti 460
Astenuti 3
Maggioranza 231
Hanno votato sì 460).
Prendo atto che i deputati Grassi e Tenaglia non sono riusciti ad esprimere il proprio voto.
Ricordo che l'onorevole D'Alia ha ritirato il suo emendamento 30.63.
Prendo, altresì, atto che i presentatori dell'emendamento Evangelisti 30.60 accedono all'invito al ritiro espresso dal Governo.
Sulla base degli assorbimenti e delle preclusioni determinati dall'approvazione dell'emendamento 30.200 della Commissione, dobbiamo ora passare alla votazione dell'articolo 30.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Alia. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, intervengo per sottolineare che l'articolo 30 definisce una nuova composizione del Comitato parlamentare, soprattutto in riferimento alle sue nuove funzioni che analizzeremo più avanti. Finalmente, tale Comitato assolve ad una funzione di controllo democratico in relazione a tutta l'attività del sistema d'informazione per la sicurezza. Esso opera con poteri molto più penetranti ed efficaci di quelli esercitati fino ad ora; ciò, non solo in riferimento all'attività normativa del Governo su questa materia e all'attività di controllo sull'attività finanziaria, sui bilanci e sull'utilizzo delle risorse anche riservate - stanziate ed utilizzate per le operazioni di intelligence -, ma anche e soprattutto in riferimento all'attività di verifica delle strategie operative dei singoli servizi, a garanzia delle circostanza che essi vengano utilizzati a servizio del Paese e non di questa o di quella parte politica.
È questo l'elemento fondamentale di novità, da tutti sostenuto, che caratterizza la nuova configurazione del Copaco. Per queste ragioni voteremo a favore dell'articolo 30.
In ultimo, per precisione e non per polemizzare con la collega Mascia, che stimo ed apprezzo, vorrei dire che non ho perso il filo; l'intesa era per dieci componenti del Copaco, ma siamo arrivati a dodici.
Inoltre, come ha ben ricordato la collega, siamo ancora in presenza dello scoglio - per quanto riguarda l'approvazione condivisa di questa disciplina - rappresentato dalle garanzie funzionali e dal segreto di Stato; sul tema, almeno per quello che ci riguarda, l'intesa non è scontata.
Riferendomi ai piccoli gruppi che compongono la maggioranza di centrosinistra, voglio dire che anche questa composizione non li potrà accontentare tutti, eventualmente bussino alla porta del Senato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Santelli. Ne ha facoltà.
JOLE SANTELLI. Signor Presidente, intervengo per preannunziare il voto favorevole di Forza Italia su questo articolo. Pag. 73Credo che l'articolo 30, ed i successivi, relativi al presidente del Comitato di controllo parlamentare, costituiscano l'altro asse su cui si fonda la nuova disciplina dei servizi segreti. Il Comitato ha poteri rinforzati nei confronti del Governo, che ha la responsabilità politica. Il bilanciamento prevedeva non solo un Comitato parlamentare più forte e con poteri ben stabiliti, ma anche - e credo si tratti dell'unica volta che ciò è accaduto nell'impostazione legislativa - la ratifica di una prassi consuetudinaria del Parlamento, che secondo cui il presidente del Comitato (l'attuale Copaco) è un membro dell'opposizione. Questa disposizione non è puramente simbolica, ma dà il senso dell'asse binario su cui si deve muovere la politica sui servizi, che non è condivisione, ma verifica e controllo, facendo in modo che, contemporaneamente, si operi nella fiducia di tutte le parti politiche. Costateremo poi, nel prosieguo dell'esame del provvedimento, come, accanto alla previsione secondo cui il presidente deve appartenere all'opposizione, si disponga che il medesimo abbia ulteriori poteri ed ulteriori determinazioni.
Dunque, oltre a preannunziare il voto favorevole del gruppo di Forza Italia, desideravo rilevare l'importanza del testo che ci accingiamo a votare.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Signor Presidente, il gruppo dei Verdi voterà a favore dell'articolo 30, che riguarda la nuova composizione e le finalità del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Colgo questa occasione per interloquire con il collega D'Alia, che ha parlato poco fa e che fatto un preannunzio un po' minaccioso riguardo alle possibilità di voto finale da parte del suo gruppo in relazione alle materie che stiamo ancora affrontando...
GIANPIERO D'ALIA. È una promessa, non una minaccia!
MARCO BOATO. Vorrei ricordare all'onorevole D'Alia, pacatamente, che ogni gruppo potrebbe assumere questo atteggiamento e, in tal modo, si dissolverebbe seduta stante l'amplissima convergenza che si è registrata in quest'aula - quasi un miracolo politico - sul testo di questo provvedimento, a parte un caso precedente su cui abbiamo già discusso e su cui i gruppi hanno votato pressoché all'unanimità.
Mi pare che la collega Mascia abbia richiamato all'attenzione del collega D'Alia il fatto che in Commissione, cercando rigorosamente e scrupolosamente, ma anche con equilibrio, o convergenze o punti di compromesso - i compromessi si fanno sempre, in politica, il problema è se si fanno buoni compromessi o cattivi compromessi -, abbiamo, anche nel corso della seduta odierna, votato disciplinatamente - perché questo era l'accordo raggiunto in Commissione - numerosi emendamenti presentati dal collega D'Alia, mentre ci siamo trovati ripetutamente ad affrontare obiezioni da parte dello stesso collega rispetto a punti di compromesso che avevamo raggiunto in Commissione, compresa la seduta del Comitato dei nove di questa mattina. Questo mi pare fosse l'opportuno richiamo alla responsabilità politica rivolto da parte della collega Mascia, che anch'io condivido, e non credo che ci aiuti in ciò minacciare la possibilità di dissociazioni politiche nel prosieguo dell'esame del provvedimento, perché non è questo il modo con cui tutti abbiamo lavorato.
Discuteremo, nei prossimi articoli, delle funzioni di controllo, delle funzioni consultive e degli obblighi di comunicazione riferiti al Comitato parlamentare. Nel ribadire il voto favorevole del gruppo dei Verdi sull'articolo 30, voglio leggerne ad alta voce il comma 2, che dà il significato del lavoro che stiamo svolgendo: «Il Comitato verifica, in modo sistematico e continuativo, che l'attività del Sistema di informazione per la sicurezza si svolga nel rispetto della Costituzione, delle leggi, nell'esclusivo interesse e per la difesa della Repubblica e delle sue istituzioni». Poiché, purtroppo, ciò non sempre è avvenuto nel travagliato passato storico delle vicende che hanno riguardato la Repubblica italiana Pag. 74sotto il profilo dei compiti del Sistema di informazione dei servizi di sicurezza, mi auguro che il comma 2 dell'articolo 30, che ho testé letto, dia davvero l'impronta fondamentale, da una parte, al ruolo del comitato e, d'altra parte, al ruolo complessivo del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Fiano. Ne ha facoltà.
EMANUELE FIANO. Signor Presidente, nell'annunciare il voto favorevole del gruppo de L'Ulivo all'approvazione di questo articolo, al pari dei colleghi che mi hanno preceduto, desidero precisare che gli articoli contenuti nel capo IV del testo unificato in esame, relativi alle funzioni di controllo che si prevede saranno esercitate del Comitato parlamentare, recano norme importanti e nuove. Credo sia di grande rilievo politico, in generale, il fatto che giungiamo all'approvazione di questo testo con una condivisione molto ampia. Spero che la battuta del collega D'Alia, relativa ad un futuro incerto quanto alla approvazione finale di questo provvedimento, possa essere smentita nella giornata di domani.
Gli emendamenti che abbiamo appena discusso riguardano l'ampiezza del Comitato e della sua rappresentatività. Inoltre, con una norma si è sancito che la presidenza del medesimo Comitato - unico caso del genere, mi pare, per quanto riguarda le Commissioni, le Giunte e le Commissioni bicamerali - sia attribuita all'opposizione. Ritengo che con l'articolo che stiamo per approvare e con gli altri articoli del capo IV che esamineremo nel seguito della discussione stiamo fornendo al Paese un nuovo strumento parlamentare di controllo solido, con poteri più ampi e con un'ampia rappresentatività, nel quale i rapporti fra maggioranza e opposizione sono un esempio di equilibrio. Tale Comitato funzionerà da equilibratore dei poteri della Presidenza del Consiglio dei ministri. Penso, quindi, che il lavoro, svolto anche sulla base dell'esperienza di questi anni, sia stato significativo al fine di configurare un organo che possa riuscire nel suo specifico e molto importante compito, quello del mantenimento di un equilibrio tra i poteri nel Paese e del controllo, da parte del Parlamento, sul Governo e sui servizi di informazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Cota. Ne ha facoltà.
ROBERTO COTA. Signor Presidente, ho ascoltato gli interventi degli altri colleghi. Questo testo è condiviso, quanto meno su alcuni punti. Tuttavia, non è bene pretendere di strozzare il dibattito parlamentare e di censurare le posizioni dei colleghi che in aula, giustamente, rappresentando posizioni politiche divergenti, possono trovarsi in disaccordo su questo o quell'articolo. Anche se in sede di Commissione o nell'ambito del Comitato dei nove, magari, si compie un lavoro di squadra, è ovvio che in Assemblea vi è la necessità di rappresentare posizioni politiche diverse. Lo affermo con riferimento al comportamento del collega D'Alia, il quale, peraltro, non ha bisogno di difensori. Tuttavia, vorrei precisare che egli non soltanto si è comportato correttamente in Commissione ma giustamente, come tutti, sta anche combattendo in questa sede una battaglia politica, per cercare di correggere quanto più possibile quel testo che in parte è già stato corretto, e significativamente, in Commissione. Intendo affermare questo perché ho ascoltato alcuni interventi nei suoi confronti che assolutamente non condivido.
I punti centrali dell'articolo in esame sono due. Innanzitutto, vi è il problema della composizione del Comitato di controllo. È giusto che tale Comitato sia ampliato, perché deve essere il più possibile rappresentativo delle varie forze politiche presenti in Parlamento. Del resto, questo lo abbiamo già detto. Ritengo, inoltre, corretto che il medesimo Comitato sia presieduto da un esponente dell'opposizione e che ciò sia codificato da una norma. Il sistema, infatti, deve essere costituito Pag. 75da servizi di informazione organizzati in maniera trasparente, dipendenti dal Governo da un punto di vista politico e posti sotto il controllo del Parlamento; per controllo del Parlamento intendo controllo da parte dell'opposizione. Infatti, non vi possono essere servizi che lavorano contro l'opposizione parlamentare o contro partiti e movimenti rappresentati in Parlamento e nella società civile. Purtroppo, anche nel recente passato, vi sono state pagine un po' oscure in ordine al libero esercizio dell'attività democratica all'interno di questo Paese. Quindi, è giusto che le opposizioni possano controllare ciò che viene realizzato in una materia così delicata.
PRESIDENTE. Saluto gli studenti e gli insegnanti di due istituti superiori di Pescara, che stanno partecipando alla giornata di formazione a Montecitorio (Applausi).
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 30, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 453
Votanti 451
Astenuti 2
Maggioranza 226
Hanno votato sì 450
Hanno votato no 1).