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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Costruzione di un nuovo rigassificatore a Brindisi - n. 3-00249)
PRESIDENTE. Il deputato Fitto ha facoltà di illustrare l'interrogazione Leone n. 3-00249 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1), di cui è cofirmatario.
RAFFAELE FITTO. Signor Presidente, con la presente interrogazione ci rivolgiamo al Governo per comprendere quale sia la sua reale posizione in merito alla realizzazione di un rigassificatore in Puglia, precisamente a Brindisi.
Come è noto, su questo tema si sono registrate diverse posizioni; in ogni caso, ufficialmente ci risulta che si è completato l'iter approvativo relativo alla realizzazione della struttura in oggetto. Da quel momento ad oggi, abbiamo appreso dai mezzi di informazione e da dichiarazioni estemporanee di diversi ministri che il Governo avrebbe posizioni differenti. Il ministro Pecoraro Scanio ha espresso per il tramite dei mezzi di informazione una netta contrarietà, mentre il ministro Bersani si è pronunciato favorevolmente. Tra l'altro, il Presidente del Consiglio dei ministri, interrogato pubblicamente in occasione della recente inaugurazione della fiera del Levante, non ha risposto.
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Vorremmo che il Governo, possibilmente non in forma interlocutoria, ci chiarisse le idee circa la realizzazione di questa importante opera, vista anche la posizione di contrasto assunta dagli enti locali.
PRESIDENTE. Il ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, devo premettere che il Governo ha concretamente espresso una posizione di favore riguardo alla costruzione di sistemi di rigassificazione; l'ha fatto recentemente e con chiarezza nell'ambito del cosiddetto decreto Bersani. Tuttavia, ci troviamo di fronte ad una situazione che presenta delle peculiarità, delle complessità anche procedurali non indifferenti: credo nasca da qui la gran parte del problema.
L'autorizzazione alla costruzione ed esercizio per il terminale è stata rilasciata alla società Brindisi LNG dal Ministero delle attività produttive, di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e d'intesa con la regione Puglia, in data 21 gennaio 2003; ciò, al termine di un processo autorizzativo condotto secondo le specifiche disposizioni dell'articolo 8 della legge di semplificazione n. 340 del 2000, con il parere favorevole espresso in Conferenza dei servizi da tutte le amministrazioni e gli enti locali intervenuti.
Le nuove amministrazioni, subentrate prima alla provincia di Brindisi e poi al comune, hanno contestato la validità dell'assenso fornito dal Ministero delle attività produttive alle precedenti amministrazioni comunali e provinciali adottando delibere attraverso cui esprimono contrarietà al progetto.
La provincia ha inviato un esposto alla procura della Repubblica di Brindisi, nonché alla Commissione europea, nel quale lamenta, tra l'altro, una violazione delle direttive sulla VIA nel corso del procedimento.
La provincia di Brindisi ha diffidato il Ministero delle attività produttive a revocare l'autorizzazione in base al principio di autotutela ed ha impugnato al TAR la mancata risposta del ministero in tal senso, ottenendo una sentenza favorevole. La sentenza è stata impugnata presso il Consiglio di Stato ed in data 17 gennaio 2006 il Consiglio ha dato ragione al ministero, sostenendo che non è ammissibile un obbligo di riesame della decisione, nemmeno se chiesto da un'amministrazione pubblica, in particolare se a suo tempo partecipante alla Conferenza dei servizi, in attesa di mutamenti significativi della situazione di fatto e quando ormai si sono precostituiti i diritti di terzi.
Lo stesso Consiglio di Stato, tuttavia, ha chiarito che è nella responsabilità dell'amministrazione procedente rivedere, ove ne ricorrano i presupposti, l'autorizzazione concessa mediante una nuova Conferenza dei servizi.
La presidenza della regione Puglia ha scritto, in data 10 febbraio 2006, al Presidente del Consiglio dei ministri, ai ministri delle attività produttive e dell'ambiente e tutela del territorio e al Presidente della Commissione europea, chiedendo la revoca del provvedimento e l'assoggettamento alla procedura ordinaria di VIA. Il Ministero dello sviluppo economico ha incontrato il presidente della regione per valutare la situazione amministrativa del progetto, la posizione degli enti locali e le modalità di inserimento del terminale nel territorio, considerato anche che la regione Puglia ha presentato un piano energetico regionale in cui prevede la possibilità della realizzazione di un terminale di gassificazione sul proprio territorio, compatibilmente con i vincoli ambientali e le esigenze di sviluppo territoriale.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Ho quasi finito, Presidente.
Da allora sono in corso numerosi incontri fra i ministeri competenti, gli enti locali, la regione, tutti mirati a valutare la richiesta di riapertura della ConferenzaPag. 41dei servizi e, conseguentemente, l'effettuazione di una procedura di VIA completa sull'impianto. Stiamo terminando il lavoro di questo tavolo e alla fine decideremo se riaprire o meno la procedura.
PRESIDENTE. L'onorevole Vitali, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
LUIGI VITALI. Signor Presidente, signor ministro, ci dobbiamo dichiarare assolutamente insoddisfatti di questa risposta. Probabilmente, non siamo stati felici nell'esposizione della nostra interrogazione, che chiedeva di conoscere qual è la posizione reale del Governo su questo problema perché vi sono posizioni diversificate. Lei ci ha fatto l'illustrazione di cose che sappiamo, che sanno tutti, ma le devo dire una cosa che, invece, non sa il Governo: mentre sta cercando di decidere quello che si deve fare la Brindisi LNG continua tranquillamente i suoi lavori impegnando risorse imponenti che, ove mai questo Governo dovesse decidere di revocare le autorizzazioni, creeranno danni inestimabili per la nazione e per il paese.
Allora, signor ministro, riteniamo che, tra il non decidere e il decidere male, sia peggio il non decidere, e questo è l'atteggiamento che sta assumendo questo Governo, che, se si ispirasse a princìpi di serietà, vieterebbe ai propri rappresentanti di venire a giorni alterni a dire tutto e il contrario di tutto. Un Governo serio ha la responsabilità di dire «sì» o «no» e di farlo subito. Questa vicenda è a voi nota da diversi mesi. Da quando vi siete insediati, avete aperto tavoli a destra e a manca e rischiamo di arrivare alla fine, quando avrete preso una decisione che non sarà più necessario osservare perché l'impianto sarà stato realizzato (Applausi dei deputati del gruppo di Forza Italia).