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Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge Ascierto; Zanotti ed altri; Naccarato; Mattarella ed altri; Ascierto, Galante ed altri; Deiana; Fiano; Gasparri ed altri; la Mascia; Boato; Boato; Boato; Scajola ed altri; D'Alia; Maroni ed altri; Cossiga; Cossiga: Sistema di informazione, per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto (A.C. 445-982-1401-1566-1822-1974-1976-1991-1996-2016-2038-2039-2040-2070-2087-2105-2124-2125-A).
(Esame dell'articolo 4 - A.C. 445-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4 e delle proposte emendative ad esso riferite (vedi l'allegato A - A.C. 445 ed abbinate sezione 3).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
LUCIANO VIOLANTE, Relatore. La Commissione invita al ritiro degli emendamenti Galante 4.61, Villetti 4.68 e Sgobio 4.70. Raccomanda inoltre l'approvazione del suo emendamento 4.200 ed invita al ritiro degli emendamenti Villetti 4.69, Diliberto 4.63, Villetti 4.71 e Bocchino 4.20. Raccomanda altresì l'approvazione del suo emendamento 4.201 ed invita al ritiro dell'emendamento Galante 4.64. Raccomanda inoltre l'approvazione del suo emendamento 4.203. Gli emendamenti Capotosti 4.60, 4.75 e 4.62 sono stati ritirati.
Infine si raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.204 della Commissione.
PRESIDENTE. Il Governo?
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Il Governo esprime parere favorevole.
LUCIANO VIOLANTE, Relatore. Mi scusi, Presidente, credo che il Governo intendesse esprimere un parere conforme a quello del relatore, non parere favorevole.
PRESIDENTE. Sì, si è compreso così.
Prima di passare alla votazione degli emendamenti, segnalo che assistono ai nostri lavori una delegazione del comune di Maropati (Reggio Calabria) ed una classe della scuola media «G. Mandes» di Casalnuovo Monterotaro (Foggia). Rivolgo a tutti loro un saluto a nome dell'Assemblea (Applausi).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Galante 4.61.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO. Noi riteniamo che questo nostro emendamento, come gli altri successivi, sia ispirato ad una logica precisa, cioè quella di evitare formulazioni che possano aprire in futuro una maglia verso eccessivi tentativi di autonomia degli apparati.
Quando discutiamo del DIS e ne individuiamo i compiti, a noi sembra sufficiente fermarsi alla prima parte della disposizione, laddove si statuisce che il Dipartimento «coordina l'intera attività di informazione per la sicurezza, verificando altresì i risultati delle attività svolte dal SIN e dal SIE (...)». Aggiungere la previsione che segue nel testo - dal tenore: «ferma restando la competenza dei (...)», e via dicendo - o è assolutamente ridondante oppure presenta margini di ambiguità che possono, per l'appunto, consentire di alleggerire sempre più, rendendolo così molto lieve, il lavoro di controllo e di coordinamento (e quindi la funzione) del DIS, con un ritorno al passato e ad un'eccessiva autonomia degli apparati. Si determina così un vulnus all'impianto della riforma, che vuole individuare con precisione, con certezza e con nettezza dove si assumono le decisioni, chi ne risponde, dove se ne risponde e, soprattutto, chi ne porta fino in fondo la responsabilità politica.
LUCIANO VIOLANTE, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCIANO VIOLANTE, Relatore. Signor Presidente, credevo che questo passaggio fosse chiaro. Al riguardo, voglio precisare ai colleghi che stiamo discutendo del Dipartimento che coordina i servizi di sicurezza. Il testo è del seguente tenore: il Dipartimento «coordina l'intera attività di informazione per la sicurezza, verificando altresì i risultati delle attività svolte dal SIN e dal SIE». La disposizione prosegue poi aggiungendo: «ferma restando la competenza dei predetti servizi relativamente alle attività di ricerca informativa e di collaborazione con i servizi di sicurezza degli Stati esteri». Ciò significa che l'organo per il coordinamento non può svolgere esso stesso attività di investigazione e di ricerca informativa. Quindi, chiedendo l'attenzione dei colleghi, insisterei nel formulare l'invito al ritiro della proposta emendativa perché ho l'impressione che la sua approvazione raggiungerebbe un effetto contrario alle intenzioni creando Pag. 37confusione sulle competenze relative. Resterebbe non chiaro che il DIS deve coordinare mentre i servizi devono operare. Sembrerebbe che il Dipartimento, che coordina, dovesse anche operare. Quindi, avendone anche discusso in Commissione, mi permetterei di insistere per il ritiro di questa proposta emendativa.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO. In considerazione di quanto testé precisato dal relatore, ritiro l'emendamento Galante 4.61.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo all'emendamento Villetti 4.68.
Prendo atto che il presentatore non accede all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villetti 4.68, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 453
Maggioranza 227
Hanno votato sì 14
Hanno votato no 439).
Passiamo all'emendamento Sgobio 4.70.
Prendo atto che il presentatore non accede all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sgobio 4.70, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 448
Votanti 437
Astenuti 11
Maggioranza 219
Hanno votato sì 4
Hanno votato no 433).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.200 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 454
Votanti 451
Astenuti 3
Maggioranza 226
Hanno votato sì 443
Hanno votato no 8).
Passiamo all'emendamento Villetti 4.69.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal Governo.
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, questa proposta emendativa intendeva meglio specificare situazioni che, a nostro avviso, potevano rappresentare posizioni equivoche. Comunque, ritiriamo l'emendamento Villetti 4.69.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo all'emendamento Diliberto 4.63.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal Governo.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO. Lo ritiro, signor Presidente.
PRESIDENTE. Sta bene.Pag. 38
Passiamo all'emendamento Villetti 4.71.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal Governo.
ENRICO BUEMI. Lo ritiro, signor Presidente.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo all'emendamento Bocchino 4.20.
Prendo atto che il presentatore accede all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal Governo.
Passiamo all'emendamento 4.201 della Commissione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.201 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 460
Votanti 459
Astenuti 1
Maggioranza 230
Hanno votato sì 457
Hanno votato no 2).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Galante 4.64.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal Governo.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO. Signor Presidente, insisto per la votazione dell'emendamento.
Sinceramente pensiamo che vi sia il rischio di creare eccessiva autonomia con canali ulteriori. È vero che il direttore è il diretto referente del Presidente del Consiglio dei ministri e, ove istituita, dell'autorità delegata. Tuttavia, si fa rinvio a quanto previsto dai commi di articoli successivi, laddove si dice che i direttori del SIE e del SIN rispondono al Presidente del Consiglio dei ministri.
Ora su tale questione vorrei che vi fosse chiarezza. Vorrei capire fino in fondo dove è la responsabilità politica; se si creano altri canali ed i direttori dei servizi rispondono attraverso le loro strutture direttamente al Presidente del Consiglio, non si riesce a capire perché non debbano passare attraverso il DIS. Dunque, con le perplessità che abbiamo manifestato, manteniamo il nostro convincimento.
LUCIANO VIOLANTE, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCIANO VIOLANTE, Relatore. Signor Presidente, ringrazio il collega Licandro che mi dà l'occasione di precisare un aspetto di questa norma. Si dice che il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, struttura che deve coordinare i due servizi, è sovraordinato gerarchicamente ai medesimi, ma i direttori dei servizi rispondono dal punto di vista politico al Presidente del Consiglio dei ministri, perché, altrimenti, avremmo un sistema in cui è il direttore del dipartimento che coordina l'unico responsabile della politica di sicurezza.
Quindi, capisco l'argomento, ma in questo modo garantiamo l'attribuzione della responsabilità politica al Presidente del Consiglio dei ministri. Questa è la ragione per cui la Commissione ha formulato un invito al ritiro.
PRESIDENTE. Onorevole Licandro, conferma la sua intenzione?
ORAZIO ANTONIO LICANDRO. Sì, signor Presidente, insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Galante 4.64, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 459
Votanti 454
Astenuti 5
Maggioranza 228
Hanno votato sì 17
Hanno votato no 437).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.203 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 422
Votanti 416
Astenuti 6
Maggioranza 209
Hanno votato sì 403
Hanno votato no 13).
Prendo atto che la deputata Incostante non è riuscita a votare e che avrebbe voluto esprimere voto favorevole.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.204 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 458
Votanti 456
Astenuti 2
Maggioranza 229
Hanno votato sì 451
Hanno votato no 5).
Passiamo alla votazione dell'articolo 4.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mascia. Ne ha facoltà.
GRAZIELLA MASCIA. Signor Presidente, preannunzio, in primo luogo, il voto favorevole del gruppo di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea sull'articolo 4, con il quale - lo abbiamo già precisato nel corso della illustrazione degli emendamenti - abbiamo definito precise responsabilità.
Si potevano adottare modelli diversi, ma abbiamo scelto comunque due servizi, uno interno ed uno esterno, che rispondono all'autorità politica e ai quali vengono assegnati con chiarezza, come vedremo nel dettaglio, determinati compiti.
Ribadisco l'importanza di aver definito, forse per la prima volta in modo chiaro nell'ambito di una riforma in questa materia, le responsabilità precise a cui ogni struttura è chiamata a rispondere. Sottolineo, altresì, che nello stesso articolo facciamo riferimento ad un ufficio ispettivo molto importante, definendo i criteri con i quali esso verrà istituito per quanto dipenderà dalla struttura stessa del dipartimento che coordinerà i due servizi. Tra l'altro, agli ispettori dovrà essere anche garantita piena autonomia ed indipendenza di giudizio nelle funzioni di controllo. Inoltre, sono previste le modalità per la loro assunzione e per la definizione del personale.
Credo che il lavoro di ispezione interno sia uno degli aspetti importanti definiti all'interno di questa riforma, che si ricollega a tutte le funzioni di controllo previste in altri punti del provvedimento relativi anche ad altre figure istituzionali.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bressa. Ne ha facoltà.
GIANCLAUDIO BRESSA. Signor Presidente, intervengo soltanto per dichiarare il voto favorevole del mio gruppo. Con l'articolo 4 viene istituito il dipartimento delle informazioni per la sicurezza, che rappresenta una delle novità più significative della riforma, in quanto presso la Presidenza del Consiglio vi sarà, appunto, un dipartimento con il compito di coordinare effettivamente le attività dei servizi che si Pag. 40occuperanno degli affari esteri e di quelli interni. Si tratta di un passo in avanti estremamente significativo.
Questo dipartimento sostituisce la figura sbiaditissima del CESIS ed è sicuramente un passo in avanti importante per la modernizzazione dei servizi. Giova anche ricordare come l'istituzione dell'ufficio ispettivo garantisca una grande ed importante trasparenza nell'ambito sia del coordinamento che del controllo dell'attività dei due servizi operativi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Santelli. Ne ha facoltà.
JOLE SANTELLI. Signor Presidente, intervengo per dichiarare il voto favorevole del gruppo di Forza Italia sull'articolo 4 ed anche per sottolineare, come già ha fatto il collega Bressa precedentemente, la centralità dello stesso, nonché la sua portata innovativa. Infatti, l'istituzione del DIS, dipartimento presso la Presidenza del Consiglio, che sostituisce il CESIS, attuale comitato di coordinamento, tende appunto a rappresentare un momento di controllo amministrativo e di raccordo di informazioni. Nel far questo si è tenuto conto di un aspetto particolarmente delicato di questa vicenda, ponendosi il problema del coordinamento con le forze di polizia e dell'acquisizione di notizie e di informazioni, nonché della loro relativa trasmissione.
Si tratta di un aspetto focale nell'attività del sistema dei servizi di sicurezza, ma in generale di coordinamento in questa materia per evitare ulteriori distonie quali quelle verificatesi nel corso degli ultimi anni. Soprattutto con l'istituzione di questo dipartimento presso la Presidenza del Consiglio si vuole appositamente permettere al Presidente del Consiglio la direzione effettiva e la conoscenza reale dell'attività dei servizi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Alia. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, anche l'UDC voterà a favore di questo articolo 4, che rappresenta un punto di compromesso tra le diverse posizioni esistenti sulla riorganizzazione delle attività di intelligence. Ad esempio, per quanto ci riguarda, noi avevamo proposto una diversa organizzazione complessiva dell'apparato dei servizi in modo che esso fosse distinto, così come oggi è nel testo, non per competenza territoriale ma per materia, onde rendere più efficace l'azione di intelligence in settori dove essa è assolutamente carente, come in quello del controspionaggio.
La soluzione che è stata definita - ovvero la creazione del dipartimento presso la Presidenza del Consiglio che accorpa in sé, in un unico rapporto di dipendenza funzionale (prima articolato con il ministro della difesa e con il ministro degli interni, con riferimento a SISMI e a SISDE), l'accentramento dei poteri di coordinamento, di controllo e di gestione dell'organizzazione del personale e di definizione di eventuali conflitti di competenza (laddove operazioni, che, territorialmente, sono di competenza di un servizio ricadano, per la continuità dell'azione, nella competenza territoriale di un altro), la definizione e l'approfondimento di merito delle singole questioni e la definizione di un quadro chiaro di norme, che consente di evitare i problemi che, fino ad oggi, ci sono stati (come, ad esempio, quello della sovrapposizione di competenze, della duplicazione delle strutture e della gestione incontrollata delle risorse proprio a causa della polverizzazione delle competenze) - ci ha indotto ad accettare questa impostazione. Manifestiamo la nostra soddisfazione, ma ovviamente il nostro giudizio è ancora prudente, perché aspettiamo di definire un'altra parte, parimenti importante, del provvedimento in esame, cioè quella che riguarda la disciplina della tutela del segreto di Stato e dell'esercizio delle garanzie funzionali.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne ha facoltà.
Pag. 41
MARCO BOATO. Signor Presidente, colleghi, a nome del gruppo dei Verdi, dichiaro il voto favorevole sull'articolo 4 del provvedimento in esame, che prevede l'istituzione, al posto dell'attuale CESIS, ma con maggiori poteri e con maggiore forza istituzionale, del dipartimento delle informazioni per la sicurezza.
Con l'articolo 1, si è attribuita, in via esclusiva, al Presidente del Consiglio dei ministri una serie di competenze di grande importanza e rilevanza istituzionale e, con l'articolo 2, si è previsto che il sistema di informazioni per la sicurezza della Repubblica è composto dallo stesso Presidente del Consiglio dei ministri, dal comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR), dall'autorità delegata, di cui all'articolo 3 (che abbiamo accantonato), dal dipartimento previsto dall'articolo 4 (DIS), dal servizio di informazione per la sicurezza esterna (SIE) e dal servizio di informazione per la sicurezza interna (SIN), che affronteremo dettagliatamente agli articoli 6 e 7.
Si tratta di un disegno organico e sistematico che rafforza, da una parte, la direzione politica e i compiti di indirizzo in capo al Presidente del Consiglio dei ministri e, dall'altro, il principale strumento, di cui si avvarrà lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero il dipartimento per la formazione della sicurezza (DIS), che avrà una serie di competenze e di responsabilità già ricordate dai colleghi che mi hanno preceduto.
Per tali ragioni, confermo il nostro voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gasparri. Ne ha facoltà.
MAURIZIO GASPARRI. Signor Presidente, colleghi, il gruppo di Alleanza Nazionale voterà a favore dell'articolo 4, che, come si è già rilevato nel dibattito, rappresenta un punto di incontro e di mediazione. Il nostro gruppo aveva presentato una proposta di legge volta ad istituire una struttura unificata, in ragione del fatto che, oggi, le competenze dei servizi sembrano più diversificate per materie che non per territori. Il terrorismo internazionale può organizzare, con maggiore probabilità del passato, basi e infiltrazioni sul territorio nazionale e, come abbiamo assistito in queste ultime ore, fattori di criminalità interna possono trovare corrispondenza in gruppi o latitanti che si trovano all'estero. Avremmo, quindi, immaginato una struttura unica articolata in varie agenzie. In fondo, comunque, il rafforzamento del sistema di coordinamento centrale rappresentato dal DIS può rappresentare una scelta che va in una direzione di maggiore raccordo, nel rispetto, come dice la legge, delle competenze specifiche che dovranno esercitare il SIN e il SIE, ma anche con momenti di coordinamento che tale dipartimento, presso la Presidenza del Consiglio, dovrà svolgere.
L'obiettivo, in sostanza, è quello di rafforzare significativamente il ruolo che nella ripartizione attuale dei servizi è attribuito al CESIS, che ha svolto un lavoro apprezzabile ed importante, ma che, spesso, non ha avuto il potere normativo di incidere in misura maggiore sull'azione di coordinamento. Questo è uno dei punti qualificanti del disegno di legge al nostro esame.
Vedremo più avanti - come, del resto, diceva il collega D'Alia - se su altri aspetti per noi fondamentali (le garanzie funzionali, il rapporto tra attività investigative e attività dei servizi per evitare che indagini inopportune e improprie possano finire per bloccare le attività volte alla sicurezza dello Stato e la gestione del segreto di Stato) questo testo rimarrà, come almeno appare in queste prime fasi, condivisibile e, quindi, se dal voto favorevole sull'articolo 4, che ribadisco, si potrà poi passare nei punti successivi ad una più ampia condivisione di questa riforma.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cota. Ne ha facoltà.
ROBERTO COTA. Signor Presidente, il nostro obiettivo era quello di realizzare una struttura dei servizi che fosse il più Pag. 42possibile efficiente e trasparente, che evitasse o, quanto meno, riducesse la possibilità di avere settori dei servizi fuori controllo, che evitasse che all'interno della organizzazione degli stessi la mano destra non sapesse quello che faceva la mano sinistra e viceversa (forse in questo periodo è il caso di dire più la mano sinistra) e che, a fronte di una struttura trasparente, nella sua organizzazione vi fosse un controllo politico in capo ad una figura individuata - in questo caso il Presidente del Consiglio - ed un più ampio controllo parlamentare anche dal punto di vista della rappresentanza del Copaco.
Molte cose siamo riusciti oggettivamente ad ottenerle e la creazione del dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), che coordinerà le informazioni che arriveranno dal SIE e dal SIN sotto il controllo politico del Presidente del Consiglio, va indubbiamente in questa direzione.
Per questo motivo, voteremo a favore dell'articolo 4.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Licandro. Ne ha facoltà.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO. Intervengo rapidamente per dichiarare il voto favorevole dei Comunisti italiani sull'articolo 4, che, come è stato già ampiamente sottolineato, è uno dei punti cardine di questa riforma e che dovrebbe servire a superare logiche e dinamiche del passato nell'impostazione e nell'approccio dei nostri servizi.
Avremmo voluto che si «sciogliessero» sempre più, fino in fondo, tutte le linee di ambiguità che, a nostro giudizio, ancora residuano. Riteniamo che il cammino di questa riforma non sia concluso, ma, per adesso, sull'articolo 4 crediamo che sia stata raggiunta complessivamente una soluzione di equilibrio soddisfacente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Buemi. Ne ha facoltà.
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, la Rosa nel Pugno voterà a favore dell'articolo 4 perché rappresenta in buona misura una novità positiva, nel senso che vengono evidenziate alcune competenze che ci sembrano di particolare importanza: la vigilanza sulla corretta applicazione del segreto di Stato in stretto rapporto con il Presidente del Consiglio, la cura dell'attività di promozione e diffusione nella cultura della sicurezza e, in particolare, la funzione di indirizzo unitario che deve riguardare i due servizi (uno impegnato in Italia e l'altro all'estero), che non devono avere attività che si sovrappongono, con uno sfruttamento delle risorse messe in campo nel migliore dei modi.
Altra questione di particolare rilievo è la funzione degli ispettori, che sono certamente utili in un'attività così delicata e che, per garantire la loro indipendenza, non possono essere destinati o provenire dai servizi di sicurezza. Questa garanzia è importante. Ci rendiamo conto, infatti, della particolare delicatezza dell'attività di questo settore dello Stato. Siamo convinti dell'estrema necessità di avere servizi efficienti e penetranti, ma, nello stesso tempo, dobbiamo essere sicuri che le loro attività siano finalizzate esclusivamente alla tutela degli interessi dello Stato.
Quindi, il voto della Rosa nel Pugno sarà favorevole.
PRESIDENTE. Prima di porre in votazione l'articolo 4, avverto che questa votazione non produce effetti preclusivi rispetto all'istituzione dell'autorità delegata di cui all'articolo 3, articolo che è stato accantonato.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 471
Maggioranza 236
Hanno votato sì 471).