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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 10,08).
(Misure a favore delle imprese di pesca della Puglia colpite dall'emergenza mucillagine - n. 2-00414)
PRESIDENTE. L'onorevole Bordo ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00414 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 2).
MICHELE BORDO. Signor Presidente, questa interpellanza si è resa necessaria anche perché l'emergenza provocata dal proliferare della mucillagine sulle coste della Puglia sta assumendo dimensioni non più gestibili per il settore della pesca, sia per il suo protrarsi nel tempo - il fenomeno è presente dal gennaio del 2007, quindi da due mesi - sia per gli effetti sulle attrezzature e sul pescato. Il fenomeno desta ancora più preoccupazione se si considera la sua progressiva diffusione anche lungo le coste del mar Ionio e per una fascia di mare che arriva fino a dodici miglia.
Le associazioni nazionali di categoria hanno attivato il fondo di solidarietà nazionale. La regione Puglia, anche a seguito dell'intervento dell'istituto di biologia marina della provincia di Bari e della commissione consultiva locale della regione, ha deliberato, il 6 febbraio 2007, la presa d'atto dello stato di calamità naturale ed ha sollecitato il ministro interpellato a prendere urgenti provvedimenti in materia.
Tale intervento offre sicuramente un importante sostegno nel perdurare della fase emergenziale, ma non risulta affatto risolutivo dell'emergenza stessa, poiché le misure finanziarie non sono destinate alla risoluzione strutturale di un fenomeno che, sia sotto il profilo ambientale, sia sotto il profilo economico, tenderà inevitabilmente ad aggravarsi.
Chiediamo pertanto - oltre che da parte di chi sta parlando, anche da parte degli onorevoli Quartiani, Vico e Bellanova - di sapere se il Governo ritenga attuabile la sperimentazione del fermo tecnico prolungato, previsto dall'articolo 24 del regolamento del Consiglio dell'Unione europea del 27 luglio 2006, relativo al fondo europeo per la pesca, in caso di eventi calamitosi; se il Governo ritenga di assumere iniziative e provvedimenti a carattere normativo volti a riattivare l'istituto fiscale del credito di imposta per la pesca a supporto delle imprese che sono state colpite da questa emergenza; se il Governo, senza incorrere nelle procedure di infrazione comunitarie, sia disponibile alla creazione di un fondo destinato a garantire alle imprese di pesca un risarcimento, seppur parziale, delle perdite che si stanno verificando; se il Governo sia disponibile a reperire risorse che attivino anche fondi di rotazione, anche sotto forma di prestiti a bassissimo interesse per il settore della pesca, relativamente alle attrezzature che sono state danneggiate e per la ristrutturazione di cooperative in crisi a causa dell'emergenza mucillagine; e, infine, se lo stesso Governo intenda avviare attività di studio e monitoraggio del fenomeno, in maniera tale da consentire la raccolta di dati scientifici indispensabili alla corretta pianificazione dell'attività di pesca per il futuro.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la difesa, Giovanni Lorenzo Forcieri, ha facoltà di rispondere.
GIOVANNI LORENZO FORCIERI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Signor Presidente, do lettura della nota predisposta dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, all'interpellanza urgente degli onorevoli Bordo ed altri. Tale interpellanza si riferisce al fenomeno della mucillagine lungo le coste della regione Puglia e ad altri interventi a sostegno del settore.
Al riguardo, quanto alla possibilità di applicare il fermo tecnico prolungato, armonizzandolo con il fermo biologico stagionale,Pag. 7ai sensi dell'articolo 24 del regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, del 27 luglio 2006, relativo al Fondo europeo per la pesca in caso di eventi calamitosi, si fa presente che la disposizione prevede la possibilità di finanziamento delle misure di aiuto all'arresto temporaneo delle attività di pesca «in caso di calamità naturale o interruzione delle attività di pesca decise dagli Stati membri per motivi di salute pubblica o altri eventi eccezionali che non derivano da misure di conservazione delle risorse». Pertanto, è esclusa la possibilità di armonizzare tale misura con quella del fermo biologico stagionale.
Non bisogna dimenticare, altresì, che per l'applicazione di tali aiuti occorre che sia ultimato l'iter di adozione del Piano strategico nazionale e del Programma operativo, ancora in corso di approvazione.
Con riferimento all'istituto fiscale del credito di imposta per la pesca, si fa presente che, giusta l'equiparazione esistente, sul piano giuridico formale, del settore ittico a quello agricolo, ai sensi del decreto legislativo n. 226 del 2001, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha più volte cercato di attivare iniziative normative volte ad estendere a favore degli imprenditori ittici le misure agevolative relative al credito di imposta già previste per gli imprenditori agricoli. Non appare, invece, percorribile l'attivazione di un apposito fondo destinato a garantire alle imprese di pesca un risarcimento, seppur parziale, delle perdite che si stanno verificando, in quanto lo stesso, secondo la normativa vigente, sarebbe in contrasto con gli istituti già esistenti e con la normativa dell'Unione europea.
Quanto ad altre misure di sostegno, nel ricordare che occorre operare nel rispetto dei vincoli che discendono, appunto, dalla normativa comunitaria, si fa presente che l'amministrazione è impegnata a valutare la possibilità di estendere l'operatività del Fondo centrale per il credito peschereccio ad iniziative a sostegno del comparto ittico.
Infine, si evidenzia che, sin dai primi episodi di presenza di mucillagine, l'amministrazione ha investito della problematica l'ICRAM, al fine di svolgere approfondite indagini nelle aree interessate sulla base di specifici programmi (ritengo che tali indagini saranno finalizzate a scoprire le ragioni del fenomeno ed a contrastarlo per il futuro).
Al riguardo, preme sottolineare che le attività di monitoraggio per la valutazione degli effetti delle mucillagini sulle attività di pesca rappresentano una costante dell'attività istituzionale, in quanto il monitoraggio, oltre a registrare situazioni contingenti, può sicuramente costituire un utile strumento di pianificazione delle attività di pesca.
PRESIDENTE. Grazie, signor sottosegretario.
L'onorevole Bordo ha facoltà di replicare.
MICHELE BORDO. Signor Presidente, nel ringraziare della risposta, colgo l'occasione per esprimere gratitudine al ministro dell'agricoltura, De Castro, per l'attenzione che in tutte le circostanze ha sempre dimostrato nei confronti delle imprese di pesca e dei pescatori della regione Puglia.
Nel prendere atto della risposta, sottolineo tuttavia che l'emergenza dovuta alla presenza della mucillagine non può essere in alcun modo sottovalutata dal Governo e dalle istituzioni. Essa sta provocando danni ingenti alle imprese di pesca, ai pescatori, molti dei quali non hanno potuto svolgere fino in fondo il proprio lavoro.
Pertanto, anche alla luce delle proteste significative che si stanno registrando in questi giorni in tutte le province pugliesi, è forse necessario che il Governo riveda la sua posizione e, accogliendo la sollecitazione in tal senso giunta anche dalla regione Puglia, prenda in considerazione l'eventualità di riconoscere, a favore delle imprese di pesca pugliesi, lo stato di calamità naturale. Forse, questa sarebbe l'importante risposta che i pescatori si aspettano e che andrebbe incontro ad un'esigenza assolutamente rilevante, attesoPag. 8che, evidentemente, fino a questo momento il pescato non è stato sufficiente e ciò ha creato problemi economici di non poco conto per le imprese del settore. Se, nei prossimi giorni, ci fosse questa disponibilità da parte del ministro - che invito a convocare un incontro anche con le associazioni di categoria - certamente sarebbe un fatto positivo.
Nella mia interpellanza sollecitavo espressamente anche alcuni interventi strutturali. Quelli economici, volti al risarcimento dei danni subiti, sono interventi una tantum che si effettuano solo ed esclusivamente in presenza di eventi straordinari. Invece, ho chiesto che si attivi una attività di studio e di monitoraggio per capire quali siano le ragioni che producono l'emergenza mucillagine, ormai quasi ogni anno. La positiva risposta che è giunta dal Governo rispetto a questa richiesta è importante perché sulla base dei dati che otterremo, grazie a questo studio, saremo nelle condizioni di programmare meglio le attività di pesca per i prossimi anni.