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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per accertare e contrastare il fenomeno delle intercettazioni illegali - n. 3-00250)
PRESIDENTE. L'onorevole Buemi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00250 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).
ENRICO BUEMI. Signor ministro, l'articolo 15 della nostra Costituzione recita: «La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili». Questo articolo della Costituzione attribuisce particolare rilievo alla tutela della comunicazione dei cittadini. Quanto è accaduto in queste settimane, ma non solo in queste settimane, mette in luce uno spaccato particolarmente preoccupante per la nostra libertà e per la democrazia del nostro paese. Vi sono situazioni di non chiarezza nei rapporti tra istituzioni preposte alla sicurezza del paese - ambienti della magistratura, mondo economico - e al servizio di comunicazione e telecomunicazione. Siamo consapevoli che la competenza dell'istituzione di una Commissione di inchiesta parlamentare è della Camera e del Senato, però sarebbe importante conoscere il punto di vista del Governo, in particolare del ministro della giustizia.
PRESIDENTE. Il ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, l'interrogante, naturalmente, può convenire o meno rispetto alla risposta del ministro. In questo caso, condivido il tema di fondo sotteso all'interrogazione cui rispondo.
Vorrei premettere che, sin dal mio insediamento, ho stigmatizzato il fenomeno dell'indebita propalazione di intercettazioni telefoniche e, in generale, di atti coperti dal segreto di indagine.
Al tempo stesso, per il dilagare delle intercettazioni telefoniche pubblicate dai media, ho ritenuto fosse giunto il momento di attuare un intervento normativo sulla materia. Peraltro, il 4 agosto scorso, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che introduce modifiche di rilievo nel codice di procedura penale e nel codice penale. In particolare, sono previsti un più stringente obbligo di motivazionePag. 42dei decreti di autorizzazione e di proroga delle intercettazioni ed una disciplina più rigorosa per quanto riguarda la durata e le modalità di esecuzione.
Per quanto concerne il profilo della riservatezza, abbiamo ritenuto di intervenire - ciò è previsto dal disegno di legge - per determinare appositi centri di intercettazione telefonica distrettuali dove far convergere tutte le operazioni di registrazione, in modo tale da evitare dispersioni di dati sensibili. Viene modificato sensibilmente il regime dell'acquisizione delle intercettazioni al procedimento, in modo che le conversazioni non rilevanti per le indagini rimangano coperte dal segreto.
In tema di pubblicità degli atti si è inteso garantire, da una parte, il diritto dei cittadini ad essere informati e, dall'altra, quello della stampa ad informare, senza che ciò si traduca in un pregiudizio per le indagini ovvero in un'indebita propalazione di notizie riservate.
Inoltre, abbiamo attivato la disciplina del segreto e divieto di pubblicazione degli atti di indagine e, conseguentemente, è stata riformulata la fattispecie di cui all'articolo 379-bis del codice penale, al fine di poter sanzionare qualsiasi rivelazione di notizie concernenti atti coperti dal segreto.
Infine, nel dettato normativo è stato introdotto un articolo che, per l'illecita diffusione di dati, stabilisce consistenti sanzioni amministrative a carico dell'autore della pubblicazione e del direttore responsabile del mezzo di comunicazione.
Devo anche dire che, di recente, ho dato disposizione al capo del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria di svolgere accertamenti amministrativi, per verificare se nel complessivo iter delle procedure seguite nel corso delle intercettazioni telefoniche autorizzate dalla magistratura si possano riscontrare anomalie.
Quanto alla Commissione di inchiesta, lei sa che si tratta di una potestà del Parlamento e, quindi, Camera e Senato decideranno. Il Governo non ha alcuna contrarietà pregiudiziale. Però, a decidere sarà il Parlamento nella sua interezza.
PRESIDENTE. L'onorevole Buemi ha facoltà di replicare.
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, signor ministro, mi dichiaro soddisfatto dell'impegno del Governo in un settore particolarmente delicato quale quello delle comunicazioni e, in particolare, della tutela della riservatezza delle comunicazioni dei cittadini che non hanno alcuna responsabilità penale e che purtroppo, come è accaduto ripetutamente, sono stati coinvolti nelle intercettazioni disposte dall'autorità giudiziaria.
Mi fa piacere che lei abbia messo in risalto anche l'eccessivo utilizzo delle intercettazioni, che comporta certamente un'invasione nella sfera privata delle persone, nella comunicazione privata di cittadini che non sono responsabili di alcun tipo di comportamento penalmente rilevante. Ciò rappresenta anche un costo per la collettività, che richiederebbe che la magistratura agisse nelle proprie inchieste anche attraverso altri metodi di ricerca della prova. Non si tratta di porre limitazioni all'azione della magistratura, su cui grava un obbligo rispetto al suo ruolo di unica protagonista nella ricerca delle responsabilità. Però, vi è anche la necessità di attivare altre modalità di indagine che possano avere minore invasività e minori costi per la collettività.
Detto ciò, attraverso la Commissione d'inchiesta - come lei sa - si intende approfondire la problematica complessiva, che in queste settimane si è arricchita di altri contributi negativi. Mi riferisco al coinvolgimento di funzionari di particolare rilievo della principale azienda di comunicazioni - la Telecom - e anche ai rapporti con il mondo economico, con le istituzioni, con la magistratura. È una problematica che, certamente, è emersa nella sua dimensione attuale anche per le innovazioni e i cambiamenti intervenuti nelle tecnologie applicate. Convintamene, riteniamo che una Commissione di inchiesta possa dare un contributo di particolare rilievo al legislatore e, in questo senso, ci aspettiamo il pieno sostegno del Governo.