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Svolgimento di interpellanze urgenti.
(Misure a favore dei circuiti italiani dedicati allo sport automobilistico - n. 2-00260)
PRESIDENTE. Il deputato Grimoldi ha facoltà di illustrare l'interpellanza Maroni n. 2-00260 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 2), di cui è cofirmatario.
PAOLO GRIMOLDI. Signor Presidente, il circuito nazionale di Monza, l'autodromo nazionale di Monza, in funzione oramai da un secolo, è motivo di vanto per il nostro paese: è quello che ci rappresenta nella Formula 1 e, anche attraverso la cornice del parco di Monza (il parco cintato più grande d'Europa), dà lustro, in termini di immagine, a tutto il paese.
Con la sua fama e la sua storia, l'autodromo in parola è sempre riuscito, a dispetto delle nuove normative e dell'affacciarsi di paesi emergenti, con i loro circuiti nazionali, a conservare il gran premio di Formula 1. Ciò nonostante, esso non riceve alcun finanziamento dal 1956 (comunque, anche nel 1956, non si trattò di un finanziamento diretto ma, semplicemente, del pagamento degli interessi sui debiti contratti per investimenti dall'autodromo stesso). Al contrario, nella passata legislatura, l'autodromo di Imola ha ottenuto un finanziamento di 10 milioni di euro.
Ebbene, mentre i paesi emergenti, come Cina, India e Corea, investono sui propri circuiti nazionali perché questi li rappresentano nelle gare di Formula 1, che costituiscono, inevitabilmente, la punta di diamante dell'attività degli autodromi, il nostro paese non lo fa più dal 1956.
In un'intervista rilasciata ad una rivista del settore, il sindaco di Imola ha affermato che sono in corso trattative per ottenere ulteriori finanziamenti. Insomma, non soltanto l'autodromo di Monza non riceve più sovvenzioni ma, nel contempo, vede finanziare altri circuiti. Noi non siamo affatto contrari, ma vorremmo sottolineare che sarebbe prioritario finanziare il circuito di Monza, che rappresenta, nella Formula 1, tutto il nostro paese. Peraltro, il finanziamento concesso, nella scorsa legislatura, all'autodromo di Imola non era esplicitato, ma allocato sotto una voce di bilancio riguardante la Protezione civile di Bologna (quindi, era difficile individuarlo all'interno dei capitoli di spesa).
Tra l'altro, nonostante si gestisca con le proprie forze, l'autodromo di Monza si è fatto promotore di corsi universitari e di investimenti e ricerche sulla tutela dell'ambiente e sulle energie alternative. Anche per questo è fondamentale valorizzarlo.
L'autodromo di Monza vanta un altro grandissimo merito. Con l'affacciarsi sulla scena della Formula 1 dei circuiti dei paesi emergenti, il numero dei Gran premi è stato ridotto e, paradossalmente, come si accenna nell'interpellanza, il circuito di Imola è stato espulso, per così dire, dalla Formula 1, nonostante abbia ricevuto finanziamenti pubblici (com'è noto, da quest'anno, non si terrà più il Gran premio di San Marino). Viceversa, il circuito di Monza, che non riceve più finanziamenti dal 1956, è riuscito a garantire i parametri necessari per lo svolgimento del Gran premio d'Italia.
Noi vorremmo sapere se è vero che sono stati predisposti degli appositi capitoli di spesa da destinare al circuito di Imola. Se ciò risultasse vero, il circuito di Monza si verrebbe a trovare nella situazionePag. 7non solo di non prendere un soldo, ma anche di dover sottostare alla concorrenza sleale portata da altri circuiti nazionali.
Vorremmo capire, inoltre, che cosa si intende fare per valorizzare il Gran premio d'Italia di Monza, che è di fondamentale importanza, per dare - come è avvenuto fino ad oggi - un'immagine positiva del nostro paese, tale da richiamare turisti e visitatori i quali apportano risorse economiche importanti per tutto il sistema paese.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la giustizia, Luigi Li Gotti, ha facoltà di rispondere.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, si fa presente che per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza dell'autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola l'articolo 2, comma 4, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3487 del 2005, così come modificato dall'articolo 13 dell'ordinanza n. 3520 del 2 maggio 2006 ed integrato dall'articolo 7 dell'ordinanza n. 3540 del 4 agosto 2006, prevede l'autorizzazione per la regione Emilia-Romagna di contrarre mutui quindicennali per un importo complessivo annuo di euro 894 mila che presumibilmente svilupperanno in quindici anni un volume di risorse pari a dieci milioni di euro. In particolare, le predette risorse sono destinate alle vie per l'accesso e di deflusso in caso di incidente e in caso di calamità naturali in occasione di eventi sportivi, nonché per l'adeguamento sismico delle strutture realizzate prima degli anni Ottanta che ospitano i box e gli uffici di direzione. Le predette somme confluiranno sulla contabilità speciale intestata al sindaco di Imola, commissario delegato, che, per la realizzazione degli interventi, si avvale del direttore del servizio integrato infrastrutture, in qualità di soggetto attuatore. Per completezza di informazione, si rappresenta che lo stanziamento è stato autorizzato dalla delibera CIPE del 29 marzo 2006, n. 75, a valere sulle risorse residue ancora disponibili dell'articolo 13 della legge 1o agosto 2002, n. 166.
Relativamente al circuito di Monza, si fa presente che in considerazione della rilevanza di tale struttura, che rappresenta sicuramente un punto di riferimento indiscutibile dello sport automobilistico mondiale, è intenzione del Governo di verificare la possibilità di ottenere, nel quadro della situazione finanziaria del paese, adeguate risorse idonee a rilanciare il suddetto circuito sia per l'ammodernamento dello stesso sia per la sua messa in sicurezza.
PRESIDENTE. Il deputato Grimoldi ha facoltà di replicare.
PAOLO GRIMOLDI. Signor Presidente, sono parzialmente soddisfatto dalla risposta fornita dal rappresentante del Governo.
È del tutto evidente che da parte del Governo vi sia la volontà di reperire risorse da destinare alla valorizzazione del Gran premio d'Italia di Formula 1 che si corre sul circuito di Monza. Su ciò tutti siamo d'accordo, il problema, però, è che dal 1956 per tale circuito non arriva un soldo per l'effettuazione di migliorie e i fondi utilizzati a questo scopo sono stati soli quelli che la SIAS, la società di gestione dell'autodromo, reperisce organizzando, oltre al Gran premio, una miriade di piccole attività di intrattenimento relativamente ad eventi che riguardano Monza e le zone limitrofe, che richiamano turisti e visitatori e consentono di ottenere un minimo di introiti economici. Al di là di queste risorse, lo ripeto, che la società di gestione dell'autodromo riesce a reperire autonomamente, non è mai arrivato un soldo! Nonostante ciò, Monza è riuscita a continuare ad ospitare il Gran premio di Formula 1.
Inoltre, ciò che non mi è ben chiaro è se, a prescindere da quanto era stato stipulato nella scorsa legge finanziaria, all'interno della legge finanziaria per il 2007 (fermo restando che forse neanche la maggioranza ha una visione obiettiva, completa di ogni singolo comma dellaPag. 8stessa dopo la presentazione di ieri al Senato del maxiemendamento - quasi 1400 parti - che non tutti avranno avuto il tempo di capire durante la nottata trascorsa) sia o meno previsto un ulteriore finanziamento per il circuito di Imola, perché comunque tali fondi non sono facilmente individuabili; né è ben chiaro (in questo caso, però, la colpa non è esclusivamente vostra, ma anche della passata legge finanziaria) il perché tali soldi siano stati stanziati ma sotto voci di capitolo in parte celate: insomma, non era evidente il finanziamento all'autodromo di Imola, rinvenibile solo in un secondo momento. Ciò non dava la possibilità di individuare tale stanziamento di fondi all'interno del bilancio della finanziaria.
Infine, un ultimo aspetto: visti i continui investimenti di paesi come la Cina, l'India, la Corea - i tre paesi più importanti, al momento - e l'affacciarsi, ben presto, di molte altre realtà che cercheranno di investire sui propri circuiti nazionali, per avere un ritorno in termini di immagine, turismo, visitatori e quant'altro, ribadisco e sottolineo l'importanza per il nostro paese di non restare indietro. Abbiamo una grande risorsa nell'autodromo di Monza perché, a differenza di altri autodromi, lì esiste una condizione specifica e peculiare della nostra realtà: il più grande parco cintato intorno all'autodromo. Si tratta di un dettaglio non da poco, che lo rende unico a livello mondiale: non possiamo quindi permetterci di non finanziarlo, di non supportarlo, perché attraverso l'autodromo di Monza si può dare lustro a tutto il sistema paese grazie al Gran premio d'Italia.