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Svolgimento di interpellanze e di interrogazioni (ore 16,17).
(Misure per contrastare il fenomeno dell'usura - n. 2-00020)
PRESIDENTE. L'onorevole Satta ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00020 (Vedi l'allegato A - Interpellanze e interrogazioni sezione 3).
ANTONIO SATTA. Signor Presidente, intendo illustrare la mia interpellanza e, poi, replicare alle risposte del Governo.
Questa interpellanza - vorrei ricordarlo in premessa - è del 20 giugno. Ritengo che sia opportuno sollecitare il Governo il quale, di fronte a strumenti di sindacato ispettivo che riguardano problemi molto seri, dovrebbe rispondere in tempi più rapidi; diversamente, la presentazione di interrogazioni ed interpellanze si riduce ad un mero esercizio sportivo (posto che poi, magari, si risponde alle medesime quando è troppo tardi o sono venute meno le condizioni per riprendere il tema).
Detto questo, rivolgendomi al sottosegretario Rosato, vorrei subito osservare che il tema del sovraindebitamento, i recenti mutamenti verso l'alto dei tassi con i quali il denaro viene scambiato sui mercati nazionali ed internazionali e la crescente crisi occupazionale delle famigliePag. 14italiane richiamano ogni giorno di più la comunità civile - e con essa lo Stato - sul problema gravissimo dell'usura.
La disposizione contenuta nella legge n. 108 del 1996 e i relativi ritocchi - peraltro, non certo migliorativi - hanno focalizzato gli interventi statali in contrasto con il miserabile fenomeno che, solo pochi giorni fa, ha manifestato tutta la sua vivacità, anche attraverso suicidi e omicidi, su due fronti: quello della solidarietà (la citata legge n. 108) e quello della prevenzione (articolo 15 della medesima legge).
Sul volgere della precedente legislatura, sono stati posti in essere interventi legislativi finalizzati a sostenere e potenziare la lotta contro tale fenomeno. In particolare, sono stati adottati provvedimenti quali l'articolo 1-bis della legge n. 49 del 2006 - per intenderci, la legge sulle Olimpiadi invernali -, volta a normalizzare annualmente il contributo dello Stato in ordine alla prevenzione, e la legge finanziaria per il 2006, volta a razionalizzare e potenziare l'attività del fondo di prevenzione anche attraverso nuove fonti di introito, come le sanzioni alle banche, derivanti dalla normativa in essere, attraverso la redistribuzione di fondi inutilizzati.
Nel periodo intercorrente tra lo scioglimento delle Camere e la ripresa dell'attività istituzionale, le fondazioni e le associazioni operanti volontariamente nell'azione di contrasto di questo odioso crimine avevano manifestato più volte, anche attraverso interventi parlamentari, il fermo amministrativo di ogni attività. Nel contempo, avevano fatto conoscere al paese, attraverso la consulta nazionale antiusura, che in molte regioni italiane, per l'esaurimento e la mancanza di fondi, l'attività di prevenzione era praticamente ferma, mentre il fenomeno stesso del sovraindebitamento cresceva, con il rischio concomitante di un aumento del ricorso all'usura.
È con soddisfazione, comunque, che verifichiamo, dopo la presentazione dell'interpellanza, che qualcosa si è mosso (ringrazio quindi il sottosegretario e il Ministero dell'interno). Infatti, è stato ricostituito il comitato di solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura, con decreto del ministro dell'interno, proprio in data 18 luglio 2006.
Il prefetto Lauro ha avuto il conferimento dell'ulteriore incarico, espressamente richiesto, di commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. Su proposta dello stesso commissario straordinario, in favore del fondo per la prevenzione al fenomeno dell'usura è stata destinata la somma di 70 milioni di euro, formalizzata con apposito decreto, adottato dal ministro dell'interno di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze (decreto che, peraltro, è ancora fermo presso il Ministero dell'economia e delle finanze, per cui ci si chiede, a questo punto, se c'è veramente la volontà di erogare questa somma, che risolverebbe i numerosi problemi delle fondazioni e darebbe speranza alla gente). I 70 milioni recuperati, in applicazione dell'articolo 1-bis della legge n. 49 del 2006, sarebbero sufficienti, se erogati annualmente, anche se erano stati richiesti e proposti cento milioni.
Sul piano prevenzione, invece, continuano a registrarsi fermi, rallentamenti ed impedimenti, soprattutto in ordine alla normativa di sostegno citata in premessa ed emanata con la legge n. 108 del 1996 e con la legge finanziaria per il 2006. Allo stato attuale, le fondazioni antiusura e le associazioni che avrebbero dovuto beneficiare di tale provvedimento e riavviare l'attività di prevenzione, pressoché ferma, non conoscono l'esito della procedura, che avrebbe dovuto concludersi con l'emanazione di un decreto congiunto fra i due Ministeri dell'interno e dell'economia e delle finanze.
Il fenomeno del sovraindebitamento, quindi, sta crescendo e le fondazioni e associazioni antiusura non sono attualmente in grado di fare fronte all'entità delle richieste di soccorso che provengono, avendo esaurito i fondi o, come nel caso degli enti di più recente costituzione, non avendone mai ricevuti. Gli ultimi stanziamenti reali dello Stato riservati alle vittime dell'usura risalgono all'anno 2001. ConPag. 15l'applicazione del contenuto della legge finanziaria per il 2006 si intendeva provvedere al potenziamento continuativo e al relativo rifinanziamento dei fondi di prevenzione dell'usura, ciò attraverso l'attribuzione al fondo di cui all'articolo 15 della legge n. 108 del 1996 del maggior flusso delle riscossioni per le violazioni valutarie e della redistribuzione dei fondi del medesimo fondo non impegnate dagli enti beneficiari.
Si chiede, pertanto, onorevole sottosegretario, quali procedure siano state poste in essere, che stime di gettito si prevedono, e, soprattutto, entro quali termini tale gettito potrà soddisfare le esigenze finanziarie degli enti che si occupano di prevenzione.
Erano stati previsti 1.100 miliardi di lire l'anno, che poi sono risultati 500: 300 miliardi delle vecchie lire per lo stanziamento iniziale e 200 miliardi per lo storno dal fondo di solidarietà al fondo di prevenzione; quindi, si tratta di circa 600 miliardi di lire in meno. Si ricorda, inoltre, che, a seguito dell'attività di recupero avviata dall'ufficio competente del Ministero dell'economia e delle finanze, sono stati sottratti all'operatività del fondo e recuperati al bilancio dello Stato altri 32 miliardi di vecchie lire, interamente da consorzi e fidi che non ne facevano parte. Negli ultimi due anni, dunque, il fenomeno dell'usura si è ulteriormente aggravato: le richieste sono aumentate, ma le risorse si sono sensibilmente ridotte fino all'esaurimento.
Le richieste più modeste continuano ad essere esaudite attraverso l'utilizzo dei fondi propri provenienti dall'8 per mille della CEI e delle Caritas diocesane le quali, nei casi più gravi, attivano una catena di solidarietà, ma si tratta pur sempre di beneficenza: non è possibile che un fenomeno grave come l'usura possa esser affidato solo alle Caritas.
All'efficienza dell'azione di contrasto delle Forze dell'ordine, signor sottosegretario, corrisponde purtroppo una lungaggine delle indagini e dei procedimenti penali, che spesso non si concludono entro i termini di prescrizione del reato. Invece, dopo le denunce, arrivano puntuali le ritorsioni, le minacce e la vita diventa davvero impossibile.
Alla luce di tale situazione, è necessario chiedere con urgenza l'applicazione di quanto deciso e stabilito con l'articolo 1-bis della legge n. 49 del 2006. Il decreto dovrebbe essere firmato al più presto anche dal ministro dell'economia e delle finanze, almeno così speriamo.
È poi urgente rifinanziare a regime l'articolo 15 della legge n. 108 del 1996 poiché, altrimenti, l'azione delle fondazioni antiusura diventerebbe davvero pressoché impossibile.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'interno Ettore Rosato, ha facoltà di rispondere.
ETTORE ROSATO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, ringrazio l'onorevole Satta per aver presentato ed illustrato questa interpellanza, contenente ulteriori elementi che possono generare un'ampia riflessione su un tema che considero centrale nell'ambito delle politiche da portare avanti a favore delle famiglie.
Il tema del sovraindebitamento da lei citato è assolutamente importante, rilevante e riguarda la vita di moltissime famiglie italiane, molte più di quanto si possa immaginare.
Nel merito delle richieste avanzate, voglio dirle che dal suo insediamento il nostro ministero ha mostrato la massima attenzione nei confronti del fenomeno dell'usura; ciò proprio per le considerazioni da lei svolte e da me riprese.
È continuata una costante attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e stiamo effettuando dei monitoraggi, ma soprattutto abbiamo voluto far immediatamente ripartire l'attività dell'ufficio del commissario Lauro. Egli, mi permetto di dirlo, sta lavorando molto bene, con competenza e professionalità. Tutta la commissione sta mostrando capacità nel rispondere con efficacia ed efficienza alle attese di chi ha presentato nelle prefetture italiane domande per ricorrere alle disponibilità del fondo di solidarietà.Pag. 16
Cito solo un dato, che mi sembra indicativo: nelle 12 sedute che vi sono state da quando il comitato si è insediato - cioè dal luglio scorso -, sono state esaminate oltre 400 istanze e vi è stata l'erogazione di finanziamenti per 4 milioni di euro. Tutto questo si è verificato dopo un periodo di stasi dovuta alle dimissioni del prefetto Ferrigno, alla vacatio per la nomina dei commissari e alla pausa elettorale. Appena il nuovo Governo si è insediato, è stato nominato il prefetto Lauro anche nel commissariato vacante, come da lei stesso ricordato ed auspicato nella sua interpellanza.
Aggiungo che lo stanziamento dei 70 milioni di euro arriva dopo che per anni non vi è stato alcun intervento finanziario a sostegno di questo fondo.
Noi dobbiamo davvero ringraziare la solidarietà e le capacità del grande mondo del volontariato, in particolare delle fondazioni, che sono intervenute per far fronte alle necessità di tante famiglie anche in assenza - e bisogna dirlo - di risorse statali. Oggi la disponibilità patrimoniale del fondo ammonta a 198,6 milioni di euro. Naturalmente, da questa somma bisogna sottrarre i 70 milioni trasferiti e su cui solleciterò nuovamente - così come abbiamo fatto fino all'altro giorno - il Ministero dell'economia e delle finanze per avere la firma di sua competenza, in quanto riteniamo urgente tale atto. Ebbene, a tale cifra dovremo aggiungere - e non ho motivo di credere che così non avvenga - 47,597 milioni di euro previsti nella legge di assestamento del bilancio relativo all'esercizio finanziario 2006. Quindi, siamo in una situazione in cui esistono risorse che devono essere utilizzate. Questa è l'intenzione del ministero ed anche del sottoscritto, peraltro con grande spirito di collaborazione nei confronti del prefetto Lauro.
Stimolato dalla sua riflessione, vorrei ancora aggiungere un'ultima considerazione. Abbiamo davanti il lavoro amministrativo di rispondere alle istanze e di sensibilizzazione politica - insieme agli enti locali, all'associazionismo ed alle regioni -, per rendere maggiormente partecipi sul fenomeno dell'usura onde stimolare le denunce. Onorevole Satta, lei ha ragione quando afferma che abbiamo davanti lavoro da svolgere insieme alle Forze dell'ordine ed alla magistratura affinché indagini e processi siano rapidi ed efficaci. Su questo punto devo rilevare che le Forze dell'ordine in questo periodo hanno compiuto importanti operazioni di contrasto all'usura, e lei sa meglio di me quanto sia complicato intervenire contro questi fenomeni, in cui la denuncia della parte lesa spesso è mancante.
Inoltre, abbiamo davanti un importante lavoro legislativo da compiere proprio per intervenire su una materia così delicata come quella del sovraindebitamento. Sono convinto che possiamo trarre benefici dal lavoro comune per intervenire su una materia difficile, complessa e complicata, ma di grandissima rilevanza, che si sta sviluppando nella nostra vita quotidiana dimostrando quanto sia sempre più urgente intervenire.
PRESIDENTE. L'onorevole Satta ha facoltà di replicare.
ANTONIO SATTA. Signor sottosegretario, le sono grato per quanto ha appena detto e la ringrazio a nome del gruppo dei Popolari-UDEUR per l'azione che sta portando avanti a nome del Governo riguardo a questo settore, davvero delicato.
Ritengo che l'usura sia uno dei problemi più gravi in questo momento per la società civile italiana. Esso in particolar modo si annida nel Mezzogiorno e nelle isole, anche nei piccoli centri. In questi anni l'assenza dello Stato ha determinato non solo la difficoltà di portare aiuto nei casi di usura, ma anche l'assenza delle denunce dovuta alla paura. Sono solito affermare che mafia e camorra uccidono, mentre l'usura porta al suicidio. Si tratta di un problema che deve essere affrontato dal Parlamento e dalle forze politiche e sociali.
Mi ritengo soddisfatto per quanto da lei così ben espresso ed anche per i provvedimenti già assunti dal Governo. Mi riferisco anche alle nuove attribuzioni operatePag. 17dal prefetto Lauro, che sta davvero dimostrando grande sensibilità, tempismo ed attenzione. Al contrario, non mi ritengo soddisfatto per quanto riguarda il tema della prevenzione. Infatti, ritengo che su questo aspetto il Parlamento debba ancora fare molto. Il mio gruppo in proposito farà battaglia sulla politica del credito, come già è accaduto nel corso della scorsa legislatura grazie ad un intervento del segretario nazionale del partito, l'allora onorevole Mastella (oggi senatore e ministro).
Oggi ho ascoltato le parole di un alto ufficiale dei carabinieri, il quale segnalava che spesso i direttori di banca, che non possono rispondere alle esigenze del cliente del Mezzogiorno, del povero bracciante, del pastore o dell'operaio perché non vi sono le sufficienti garanzie, sollecitano un amico che può andar loro incontro. Si tratta di un percorso quasi sotterraneo davvero pericolosissimo. Credo che tutti dobbiamo farci carico di questo. Per questo motivo, occorre intervenire con forza anche sulla politica del credito e sui tassi.
Onorevole sottosegretario, l'interpellanza in esame non sarà fine a se stessa. Noi incalzeremo il Governo, la incalzeremo, giacché ha questa delega molto importante. Vorrei ricordarle che, senza un impegno forte, non c'è speranza nemmeno con l'impegno delle associazioni di volontariato, della Caritas e delle fondazioni, che sono davvero esauste, perché non hanno le risorse sufficienti per combattere una piaga che sta diventando davvero pesante e dalla quale, se non staremo attenti, deriveranno conseguenze molto gravi nel nostro paese.