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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 10,08).
(Presunta esistenza di conflitti di interessi riguardanti esponenti del Governo - n. 2-00129)
PRESIDENTE. L'onorevole Giovanardi ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00129 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 6).
CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, nelle sue Lezioni di economia, edizioni 24 Ore del 1992, Romano Prodi scriveva: nella democrazia una regola non scritta molto importante è la separazione del potere politico dal potere economico. Quando fra questi due poteri si crea un corto circuito non c'è democrazia.
Parliamo, allora, di un piccolo corto circuito che ha qualcosa a che fare con quel conflitto di interessi del quale per anni il centrosinistra si è riempito la bocca: Romano Prodi nel 1981 fondò Nomisma, di cui nel 1995 presiedeva il comitato scientifico.
L'attuale ministro dell'agricoltura De Castro negli anni 1996-1998 era consigliere economico di Romano Prodi e del ministro dell'agricoltura Pinto. Dall'ottobre del 1998 al 2000, è stato ministro dell'agricoltura. Dal 1o giugno 2000, lo troviamo a Bruxelles come consigliere speciale di Romano Prodi alla Commissione europea. Basta vedere il sito Internet del ministro De Castro, il quale afferma di essere stato in quegli anni consigliere speciale di Romano Prodi alla Commissione europea. Da tale carica cessa il 31 dicembre 2000. Il giorno dopo, lo troviamo presidente di Nomisma, carica che ha ricoperto fino al maggio 2004.
Nella risposta che l'8 agosto 2006 la Commissione europea ha dato all'onorevole Stefano Zappalà, parlamentare europeo, leggo che nel periodo 1999-2004, ossia nel periodo in cui Romano Prodi è stato presidente della Commissione, sono stati stipulati dalla Commissione stessa 64 contratti specifici con Nomisma, con pagamento in contanti di 8,4 milioni di euro, circa 16 miliardi di lire. La Commissione ha anche precisato, nella risposta ufficiale, che Romano Prodi, prima di assumere l'incarico di Presidente della stessa, non aveva fatto alcun riferimento a Nomisma nella dichiarazione di interessi che poteva riguardarlo e che è stata da lui sottoscritta.
Fra i tanti soci di Nomisma, a titolo di cronaca, rileviamo anche la presenza della Ieffe Spa, di cui è amministratore un certo Angelo Rovati.
Non rileva il Governo una qualche forma di conflitto di interessi in questa vicenda, ossia in questi 16 miliardi di lire che sono andati a Nomisma, presieduta dall'attuale ministro De Castro che, fino al giorno prima, era consulente di Prodi, dati dalla Commissione europea, presieduta da Prodi?
Sempre a Bologna risulta iscritta alla camera di commercio una società denominata Aquitania Srl, costituita l'8 giugno 1994 dalla finanziaria FIN.GI. e da un tale Fabrizio Zoli. L'8 novembre 1994 il capitale di lire 20 milioni della Aquitania, originariamente sottoscritto per 19 milioni di lire dalla FIN.GI. e per un milione da Fabrizio Zoli, viene ceduto per la quota FIN.GI il 40 per cento ad ASE Srl, il 35 per cento a Simbuleia Spa e il 20 per cento alla San Vitale di Alessandra Cavallini; la quota di Zoli (5 per cento) viene ceduta a Simbuleia, che va al 40 per cento.
I due soci di ASE, con il 50 per cento ciascuno, erano Romano Prodi e la moglie Flavia Franzoni. L'ASE srl era stata costituita nel 1990, con oggetto sociale «analisi, studi e consulenze in materia economica, gestione e vendita di beni immobili». Tale società era stata al centro dell'attenzione della cronaca per consulenze a favore di organismi economici nazionali ed internazionali, sospettati di essere stati prestati in conflitto di interesse con l'incarico di Romano Prodi alla presidenza dell'IRI.
Tornando al 1994, Aquitania è, dunque, dall'8 novembre per il 40 per cento di ASE srl, per il 40 per cento di Simbuleia e per il 20 per cento di San Vitale. L'ASE era rappresentata dall'amministratore unico, Flavia Franzoni, Simbuleia da Rosanna Aldrovandi e la San Vitale da VittorioPag. 25Prodi, socio ed amministratore. Con atto del 29 aprile 2002 l'intera quota di ASE in Aquitania viene ceduta direttamente a Flavia Franzoni, come persona fisica. La parte del 20 per cento, posseduta da San Vitale, viene ceduta al rappresentante in atto da Alessandra Cavallini per metà a Flavia Franzoni e per l'altra metà a Simbuleia Spa. Pertanto, il capitale di Aquitania attualmente, mentre sto parlando, è posseduto per il 50 per cento da Flavia Franzoni e per il 50 per cento da Simbuleia.
L'attuale partner societario della signora Franzoni, ovvero Simbuleia Spa, ha una storia molto particolare. Nasce nel 1977 come Mactan srl, si trasforma successivamente in società per azioni ed assorbe la Simbuleia, assumendone il nome, ma restando società per azioni. L'intero capitale della Simbuleia è detenuto dalla Euromobiliare fiduciaria Spa.
A proposito di trasparenza, non si può non segnalare che dagli atti depositati non risultano mai dichiarati i nomi dei soci della Mactan e della Simbuleia, successivi agli atti di costituzione. Anche in occasione delle assemblee straordinarie, relative ad aumenti di capitale per centinaia di milioni di lire, non sono stati mai indicati i soggetti che hanno sottoscritto e si sono ripartiti le quote relative agli aumenti deliberati.
Dai bilanci dell'Aquitania - naturalmente, tutto quanto sto dicendo è tratto dalla camera di commercio, quindi da atti pubblici - appare che la società è in perdita e ha pure aderito al condono fiscale varato dal Governo Berlusconi, mentre la sua partner Simbuleia - che ha un capitale di 1,8 milioni di euro - ha dichiarato un utile di esercizio nel 2005 di 848 mila euro.
Chi beneficia di questi soldi? Chi sono i reali soci della Simbuleia Spa, coperti dalla fiduciaria? Chiedo quindi al Governo: cosa pensa dei 16 miliardi di lire in incarichi dati a Nomisma dalla Commissione europea quando era presieduta da Prodi?
Ricordo, inoltre, che il Governo vuole controllare tutti i pagamenti fatti dagli italiani e superiori ai 100 euro tra due anni, obbligando all'uso di mezzi di pagamento rintracciabili e differenti dal denaro contante. Ebbene, cosa pensa questo Governo degli intrecci societari, così poco trasparenti e misteriosi, riferibili al Presidente del Consiglio?
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Paolo Naccarato, ha facoltà di rispondere.
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. L'esposizione dell'onorevole Giovanardi, testé fatta in aula, si è in verità estesa anche ad altri aspetti non oggetto dell'interpellanza odierna; naturalmente se tali aspetti saranno oggetto di successivi atti parlamentari, essi troveranno da parte del Governo la più puntuale ed esaustiva risposta nella più chiara e netta trasparenza, senza che vi possano essere reticenze di alcun genere.
Invece, gli onorevoli Giovanardi e Volontè hanno presentato un'interpellanza chiedendo notizie sulla società Nomisma, sul ministro Paolo De Castro - consulente per l'agricoltura del Presidente Prodi durante il periodo nel quale ricopriva la carica di Presidente della Commissione europea - nonché sul signor Angelo Rovati e su presunte quote di società che il gruppo Rovati avrebbe collegato alla famiglia del Presidente Prodi. Tali ultime richieste sono nate da notizie di stampa, come recita l'interpellanza.
Per confutare quanto sostenuto nel testo dell'interpellanza presentata, si fa presente che Nomisma, società di studi economici Spa, opera dalla sua costituzione, avvenuta nel 1981, nel settore della ricerca economica e dell'assistenza tecnica, sia a livello nazionale che internazionale.
Nomisma non opera attraverso finanziamenti di impresa, bensì fornisce servizi di ricerca nei confronti di soggetti sia privati sia pubblici e sviluppa servizi anche a livello internazionale mediante la partecipazione a bandi di gara, tra cui quelli emessi dall'Unione europea, sostanzialmentePag. 26attraverso la partecipazione a consorzi con partner europei.
Nel periodo in cui il professor Romano Prodi ha ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione europea, la società Nomisma Spa ha riscontrato un calo del volume di attività e progetti internazionali, attraverso bandi emessi dall'Unione europea, rispetto al periodo precedente. Infatti, nel quinquennio 1994-1999, tale volume è ammontato a 9,6 milioni di euro, contro...
CARLO GIOVANARDI. Era il Presidente del Consiglio!
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. ...gli 8,4 milioni di euro del quinquennio 1999-2004, periodo in cui, appunto, il Presidente Prodi svolgeva il ruolo di Presidente della Commissione europea, come ha ricordato anche l'interpellante.
Per quanto riguarda invece il professor Paolo De Castro, questi è stato nominato presidente di Nomisma, per il triennio 2001-2003, dall'assemblea degli azionisti del 22 gennaio 2001 ed ha ricoperto il ruolo di consigliere del Presidente della Commissione europea dal 1o luglio 2000 fino al 31 dicembre 2000, quindi per soli cinque mesi.
La professoressa signora Flavia Franzoni, moglie del professor Romano Prodi, possiede il 50 per cento di Aquitania Srl, una società costituita in data 8 luglio 1994, con atto del notaio Carlo Vico di Bologna, repertorio 68540, fascicolo 10983, con capitale sociale di 20 milioni di vecchie lire. L'unica attività svolta da tale società è stata l'acquisizione di un contratto di locazione finanziaria relativo ad un piccolo capannone sito nel comune di Bologna. Il capitale complessivamente finanziato che rappresenta il valore dell'immobile ammonta a 926 milioni di vecchie lire. Il prezzo pagato per il subentro è di 125 milioni di vecchie lire. Per tale immobile, è stato stipulato in data 2 maggio 2000 un contratto di locazione regolarmente registrato, che prevede un canone annuo di 77.531,44 euro. L'immobile necessita di frequenti manutenzioni, che incidono notevolmente sulla gestione della società.
Per quanto concerne infine le presunte «intersecazioni» - cito testualmente dall'interpellanza in oggetto - di Angelo Rovati con la famiglia Prodi, egli non è né direttamente né indirettamente, attraverso proprie società, socio della società Aquitania Srl, né tantomeno socio di Romano Prodi o di suoi familiari. Le società del dottor Angelo Rovati sono tutte società di diritto italiano, registrate nei tribunali e nelle camere di commercio della Repubblica, dalle cui visure chiunque può rapidamente e serenamente verificare quanto qui affermato.
PRESIDENTE. L'onorevole Giovanardi ha facoltà di replicare.
CARLO GIOVANARDI. È chiaro che non sono mai stato così insoddisfatto come da questa ennesima risposta burocratica di un Governo che rappresenta forze politiche che, per cinque anni, ci hanno fatto una testa così sul conflitto di interessi, oltre che sulla trasparenza e sulla chiarezza! E poi il Governo viene qui a dirci che è normale il fatto che Nomisma, quando era Presidente del Consiglio Romano Prodi, abbia avuto dall'Europa 8-9 milioni di euro di consulenze e che colui che era ministro in quei Governi sia andato poi a fare il consulente di Prodi quando quest'ultimo era Presidente della Commissione europea a Bruxelles, e che il giorno dopo, quando ha smesso di fare il consulente, sia andato a presiedere Nomisma, ottenendo altri 8 milioni circa di euro di consulenze!
Neanche nelle favole! Mi piacerebbe sapere se, costituendo una società di studi, anche io potrei contare su questo tipo di collegamenti. Per amor di Dio, si tratta di rapporti del tutto casuali! Uno fa il ministro, poi il consulente e, successivamente, il presidente di Nomisma, per poi tornare a fare il presidente; l'altro fa il Presidente del Consiglio e poi il Presidente della Commissione europea e si guarda bene dal dire, quando firma, che lui ha qualche rapporto con Nomisma.Pag. 27
Tutti lo sanno: Romano Prodi non ha mai avuto niente a che fare con Nomisma! Chiedetelo agli italiani! Non si capisce di cosa stiamo parlando, non esiste neanche il dubbio che in questo intreccio vi sia qualcosa di «patologico»! Dico ciò perché noi stiamo sempre parlando di chi ci ha fatto la lezione di morale. Questa mattina, leggendo il testo del decreto collegato alla finanziaria che disciplina tasse di successione e donazioni, pensavo che, inopinatamente, Prodi disse che era un atto di delinquenza politica sostenere che loro avrebbero reintrodotto la tassa sulle successioni e sulle donazioni; mentre sei mesi fa egli, approfittando della nostra legge, operò la donazione degli immobili ai figli. Ci troviamo di fronte a paradossi offensivi dell'intelligenza delle persone.
Veniamo, invece, alle questioni societarie. Non ho ancora capito chi ci sia dietro la Euroimmobiliare fiduciaria. Visco è venuto da noi a Fiuggi a dirci che il suo progetto prevede che entro pochi anni tutti i pagamenti dovranno essere in forma elettronica e rintracciabili, perché vuole sapere tutto quello che spendono gli italiani. Io ho impiegato dieci giorni per cercare di capire in questi intrecci societari - Vittorio Prodi, Romano Prodi, la moglie Flavia - perché uno perde e l'altro guadagna. Questa Simbuleia, che guadagna 800 milioni di lire all'anno, che si copre con l'Euroimmobiliare finanziaria, da chi è gestita, da chi è posseduta?
Qui si chiede chiarezza e trasparenza! Il pensionato che si sottopone ad una visita medica privata deve avere un conto corrente bancario e pagare con assegno perché il fisco deve sapere esattamente come ha pagato i cento euro, mentre in venti giorni non si riesce a capire chi sta dietro queste società! Il Governo non mi ha detto niente al riguardo, mi ha riportato soltanto notizie che io già sapevo. Perché viene costituita l'Aquitania? Perché esistono questi intrecci? Perché c'è una fiduciaria e i nomi non compaiono mai quando si svolgono le assemblee e gli aumenti di capitale vengono sempre coperti?
È questo l'esempio che viene dato agli italiani? Italiani, voi siete obbligati a tenere certi comportamenti, ma io faccio diversamente! Voi dovete pagare cento euro con un assegno, mentre noi costituiamo delle belle società piramidali, le fondiamo o entriamo e usciamo in una o in un'altra!
Naturalmente sono assolutamente insoddisfatto. Ricorreremo ad altri atti di sindacato ispettivo parlamentare per cercare, sia pure faticosamente, di ricostruire la verità su questa società e su questi intrecci.