Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per contrastare il fenomeno degli sbarchi di immigrati clandestini e per modificare la normativa vigente in materia di immigrazione - n. 3-00188)
PRESIDENTE. La deputata Dato ha facoltà di illustrare l'interrogazione Zaccaria n. 3-00188 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 9), di cui è cofirmataria.
CINZIA DATO. Signor Presidente, signor ministro, in questi giorni stiamo vivendo in modo più intenso il dramma degli sbarchi di immigrati clandestini. Il Ministero dell'interno ha fornito dati allarmanti: pare che in 15 giorni oltre 2 mia persone siano sbarcate soltanto a Lampedusa. In considerazione delle condizioni di enorme sofferenza umana, della non capienza dei centri di accoglienza, malgrado lo sforzo di trasferire questi ospiti altrove e date le ondate di arrivi continui, il centro non garantisce quel minimo di condizioni necessarie.
Abbiamo sentito anche dell'appello da lei lanciato alla Commissione europea e della presenza attualmente in Italia dei rappresentanti della Commissione.
PRESIDENTE. La ringrazio, deve concludere...
CINZIA DATO. Ministro, vorrei soltanto farle una domanda. È evidente che la legge Bossi-Fini non funziona, se il ritmo degli arrivi è questo.
PRESIDENTE. Chiedo scusa, il suo tempo è esaurito...
CINZIA DATO. Cosa intende fare, ministro, sia per arginare l'attuale grave fenomeno che per rivedere la legge con grande urgenza?
PRESIDENTE. Il ministro dell'interno, Giuliano Amato, ha facoltà di rispondere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Onorevole Dato, il problema degli sbarchi, anche se taluni fingono di scoprirlo quest'anno, è un problema che abbiamo da tempo, come segnalò il mio autorevole predecessore ripetutamente al Parlamento lo scorso anno. In realtà, i dati riportati anche da una recentissima pubblicazione delle Nazioni Unite su criminalità ed immigrazioni clandestine sono, per quanto riguarda l'Italia, e Lampedusa in particolare, che avemmo nel 2004 circa 13 mila sbarchi e nel 2005 quasi 23 mila. Dunque, il raddoppio degli sbarchi è intervenuto tra il 2004 e il 2005 ed ora, nonostante l'incremento cospicuo della punta di luglio, siamo ancora sugli 11 mila nei primi sette mesi e, quindi, siamo in linea con l'anno scorso, ma non è una gara tra i due anni.
Citavo il mio predecessore, che rispondendo in questa sede nell'ottobre 2005 parlò dei fattori concomitanti come carestie, altre calamità naturali ed instabilità politiche che, sommandosi agli alti tassi di natalità, avrebbero ulteriormente aggravato le già penose condizioni di vita di intere popolazioni africane; parlò di moltitudini pronte a tentare la traversata del deserto; parlò di un'ondata migratoria così ampia e tumultuosa da travolgere le limitate capacità di contenimento dei paesi africani; parlò del vertiginoso aumento degli arrivi a Lampedusa. Si tratta di fenomeni, come diceva giustamente Pisanu, complessi, la cui risposta va al di là dello stesso appello all'Europa che ho fatto nei giorni scorsi ed al quale il commissario Frattini ha corrisposto con grande prontezza e che ci porta ad intervenire per limitare gli sbarchi. L'Europa si deve impegnarePag. 211e cercheremo di farla impegnare per una conferenza Unione europea-Unione africana, che speriamo di poter svolgere entro i prossimi mesi, che investa a 360 gradi il problema dello sviluppo di questi paesi, dei posti di lavoro che in essi possono essere creati, delle quote di immigrazione legale e non illegale che possono permettere di alleggerire il fenomeno, della lotta alla criminalità organizzata che lucra su questi fenomeni.
Sul fronte interno c'è la nostra legge, e mi richiamo a quanto dicevo nella risposta precedente.
PRESIDENTE. La prego di concludere, signor ministro.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. È sbagliato il pilastro che, così com'è, favorisce l'ingresso di immigrazione clandestina alla ricerca di lavoro piuttosto che il trasparente arrivo di persone che possano trovare lavoro.
PRESIDENTE. Il deputato Allam, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
KHALED FOUAD ALLAM. Signor ministro, mi ritengo soddisfatto della sua risposta e mi rendo perfettamente conto delle difficoltà che un ministro dell'interno deve affrontare di fronte al fenomeno dell'immigrazione clandestina, e non solo. Si tratta di un'emergenza che riveste sempre un carattere di eccezionalità ma che si ripete puntualmente ogni stagione. Del fenomeno vi sono diverse possibili letture, ma non si può sottovalutare che, anche se lo osserviamo dalla Sicilia o dalla Spagna, l'immigrazione clandestina, e non solo, ci rivela il carattere mondiale dei flussi migratori ed il fatto che l'Europa è divenuta una delle grandi regioni di immigrazione del mondo nonostante le politiche di sicurezza messe in atto dai paesi europei.
Inoltre, il sistema migratorio è divenuto molto più complesso, come lei ha affermato, perché nell'apparente incoerenza di masse di clandestini che sfidano la morte in mare si sta instaurando, in realtà, una geografia molto precisa di chi sfrutta l'immigrazione, ormai, come un commercio illegale mondiale.
Un altro punto che va sottolineato è che si sta creando un'enorme frontiera dell'immigrazione che attraversa il sud del mondo e che pone un problema all'Italia e all'Europa, ma anche allo stesso sud del pianeta, come lei ha affermato giustamente. Torniamo dunque alla grande questione del Mediterraneo che è in attesa di una politica vera sull'immigrazione, una politica che ponga al centro le nuove dinamiche, come la cooperazione nord-sud, la cooperazione sud-sud, e la costruzione di un reale partenariato anche in materia di immigrazione. Vi è un punto in comune tra i paesi di immigrazione e quelli di emigrazione: nessuno dei due è in grado di esercitare un controllo sul fenomeno. Dunque, è solo nel quadro di una politica concertata, fatta di accordi bilaterali e, soprattutto, di prospettive di cambiamento, di sviluppo e di trasformazione che il fenomeno dell'immigrazione potrà essere canalizzato.
PRESIDENTE. La prego...
KHALED FOUAD ALLAM. Noi potremo fare la migliore legge del mondo sull'immigrazione, ma se a monte siamo incapaci di progettare politicamente un reale dialogo fra le nuove frontiere del mondo che attraversano il sud del pianeta...
PRESIDENTE. Deve concludere...
KHALED FOUAD ALLAM....allora il fenomeno dell'immigrazione assumerà davvero, come spesso lei ha ripetuto, un carattere quasi biblico (Applausi dei deputati del gruppo de L'Ulivo).