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DICHIARAZIONE DI VOTO DEL DEPUTATO EGIDIO ENRICO PEDRINI SULL'EMENDAMENTO DONADI 1.474 RIFERITO ALLA PROPOSTA DI LEGGE N. 525-BIS ED ABBINATE
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Questo provvedimento sull'indulto comporta profonde riflessioni sui principi di rigore etico, di rigore giuridico e sulla responsabilità di comportamenti che non sono consacrabili in norme e che questo paese sembra perdere a causa dello smarrimento di senso istituzionale e di valori.
A me, che sono sindaco, suonano sempre nelle orecchie alcune frasi e ho nella mente alcuni sindaci italiani e con loro vivo la stessa solitudine.
Mi vengono in mente le frasi che ascolto come sindaco come quella: «Questo è stato fatto in violazione di norme e compro ugualmente, intanto l'amministrazione comunale sarà costretta in qualche maniera a sanarli».
Ero qui in questa aula ed ho applaudito il Papa, l'ho applaudito con entusiasmo quando il Pontefice ha chiesto un atto di clemenza.
Già nella passata legislatura nella mia veste di parlamentare avevo svolto iniziative a favore di indulto e amnistia.
Il Papa richiamava l'attenzione sui detenuti che soffrono in carcere, ai loro errori, alle loro famiglie. Pensavo ai giovani e al disagio sociale causa spesso della detenzione.
Questo provvedimento non è indulto.
Questo provvedimento non è amnistia.
Questa non è clemenza, come alcuni media di questa mattina definivano questo provvedimento, classificando un partito della clemenza e partito dell'anticlemenza.
Questo è un lasciapassare a chi neppure è stato condannato.
È una franchigia a futura memoria.
Questo è un colpo grave al senso dello Stato che oggi abbiamo ulteriormente indebolito.
«Calciopoli», per esempio, per la parte di giustizia ordinaria deve ancora iniziare. Si devono ancora individuare eventuali complicità e responsabilità superiori e già si conosce il finale roseo della grave crisi che ha colpito il nostro sistema sportivo grazie anche a questo provvedimento.
Quale messaggio etico manda questo provvedimento ai nostri giovani?
Non ho mai fatto parte del partito dei magistrati (partito che non esiste se non nella semplificazione giornalistica od oratoria) ma oggi mando a loro una solidarietà sofferta per questo provvedimento nel comprendere la loro difficoltà in alcuni atti che dovranno compiere.
Con queste norme viene introdotta una nuova figura giuridica: oltre l'amnistia, oltre l'indulto (sconto di pena ancora da terminare), viene introdotto lo sconto di pena a futura memoria! O, meglio, una licenza a farla comunque franca.
Lo Stato oggi ha subito un ulteriore colpo.
Dopo la sua debolezza economica, dopo la perdita del primato della politica, oggi vi è la diminuzione della tensione morale e della certezza del diritto.
Mi rivolgo a Franceschini così come a Migliore per la storia dei loro partiti e per la forte tensione morale che qui rappresentano in questa aula e mi rivolgo a tuttiPag. 143con grande passione e a tutti rivolgo un invito a ripensare all'opportunità di questo provvedimento e a tramutarlo in un provvedimento di amnistia finalizzata che tenga conto della situazione delle carceri, delle condizioni di lavoro degli operatori e dei lavoratori, alla situazione dell'edilizia penitenziaria, alle cause e alle condizioni di disagio sociale e alla necessità di attuazione di un principio costituzionale che dia come indicazione tassativa la necessità della certezza del diritto da una parte e del reinserimento nella società di coloro che hanno commesso errori.
A fronte di una popolazione di più di sessantamila detenuti vi una altrettanta numerosa popolazione di individui con sentenza definitiva di condanna.
Molti di coloro che continuano a commettere atti contro la legge con profonda conoscenza del codice di procedura penale fanno loro stessi per se stessi indulto e amnistia con profonda conoscenza dei termini prescrittivi.
Giacciono negli uffici dei tribunali dieci milioni di procedimenti che permettono che si compia questo.
Su questa indicazione quindi dobbiamo muoverci per intervenire organicamente affinché prevalga il senso di giustizia e di clemenza negando il consenso a questo provvedimento e chiedendo il vostro consenso per questo emendamento.