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Seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) (1746-bis).
(Esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 4 - A.C. 1746-bis)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 4
(Vedi l'allegato A - A.C. 1746-bis sezione 3).
Chiedo al relatore di esprimere il parere.
MICHELE VENTURA, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario su tutti gli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 4.
PRESIDENTE. Il Governo?
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il Governo esprime parere conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Zorzato 4.01, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 499
Maggioranza 250
Hanno votato sì 221
Hanno votato no 278).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Zorzato 4.02, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 496
Maggioranza 249
Hanno votato sì 223
Hanno votato no 273).Pag. 11
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Zorzato 4.03, non accettato non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 499
Maggioranza 250
Hanno votato sì 223
Hanno votato no 276).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Garavaglia 4.04.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Garavaglia. Ne ha facoltà.
MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, vorrei richiamare l'attenzione dell'Assemblea sul mio articolo aggiuntivo, che costa pochissimo e questo dovrebbe tranquillizzare tutti. Tuttavia, esso fornisce una risposta specifica ad una richiesta specifica.
Nel mese scorso, si è tenuta l'assemblea nazionale dei sordomuti. Durante l'assemblea, i sordomuti hanno presentato un documento con alcune richieste specifiche. Fra tali richieste vi era la seguente: estensione dell'esenzione della tassa di concessione governativa sui telefoni cellulari anche ai soggetti affetti da sordomutismo. Mi pare di tutta evidenza che si tratti di una richiesta non solo legittima, ma anche di buon senso. La copertura è minimale, si parla quattro soldi, quindi, a fronte di una richiesta specifica avanzata dall'associazione nazionale dei sordomuti, rammento anche l'intervento del ministro Ferrero in cui lo stesso ha preso l'impegno di intervenire in tal senso. Il ministro Ferrero ha garantito che si sarebbe fatto carico della richiesta, ed io ero presente a nome della Lega Nord. A questo punto, mi pare vi siano tutte le condizioni per andare incontro a tale legittima richiesta che comporta una copertura minimale. Vi prego di non farvi influenzare dalla nostra indicazione di copertura perché noi, per evitare l'inammissibilità, la facciamo sempre sovrabbondante.
Prego il Governo di riflettere in tal senso e inviterei anche i colleghi a soffermarsi su questo articolo aggiuntivo.
PRESIDENTE. Avverto che la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata tra dieci minuti nella sala dei ministri.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Delfino. Ne ha facoltà.
TERESIO DELFINO. Intervengo innanzitutto per sottoscrivere gli articoli aggiuntivi Garavaglia 4.04 e 4.05, Bertolini 4.06 e Peretti 4.07. Per quanto riguarda poi l'articolo aggiuntivo in discussione alla luce dell'intervento appena ascoltato mi parrebbe veramente singolare che si vada strumentalmente a fare delle dichiarazioni senza dare coerentemente applicazione, ancora una volta, a quello che si proclama. Quindi, noi votiamo convintamente a favore di questo articolo aggiuntivo e speriamo che vi sia un minimo di coerenza nel Governo e nella maggioranza.
PRESIDENTE. Prendo atto che il deputato Garavaglia è intervenuto sul successivo articolo aggiuntivo 4.05, sempre a sua prima firma.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Palmieri. Ne ha facoltà.
ANTONIO PALMIERI. Intervengo anche io per aggiungere la mia firma a questi articoli aggiuntivi e per ricordare che le leggi finanziarie del Governo Berlusconi, tanto vituperate dalla sinistra, hanno aumentato le indennità per i sordomuti e per i ciechi, cosa che non era stata fatta da decenni a questa parte.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Intervengo per aggiungere la mia firma a questi articoli aggiuntivi e per sottoscrivere quanto detto prima dal collega Palmieri.
Pag. 12
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Garavaglia 4.04, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 497
Maggioranza 249
Hanno votato sì 222
Hanno votato no 275).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Garavaglia 4.05, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 483
Maggioranza 242
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 263).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Bertolini 4.06.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Bertolini. Ne ha facoltà.
ISABELLA BERTOLINI. Presidente, intervengo per richiamare l'attenzione dell'Assemblea su questo articolo aggiuntivo, che vorrebbe reintrodurre nel disegno di legge finanziaria all'esame un provvedimento che, durante gli anni di governo della Casa delle libertà, era stato più volte reiterato, cioè la possibilità di concedere il cosiddetto bonus bebé, misura a favore della natalità, a tutte le donne cittadine italiane e comunitarie per l'anno 2007.
La mia proposta emendativa intende richiamare l'attenzione di questa legge finanziaria sulle questioni della natalità e della famiglia, visto che, anche durante la discussione di ieri, abbiamo capito che quest'Assemblea, il Governo e questa maggioranza, sono particolarmente sordi rispetto alle esigenze delle famiglie con figli. Riteniamo inoltre che l'emendamento in esame ricalchi in qualche modo una promessa elettorale non mantenuta dal Presidente Prodi.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI (ore 11,05)
ISABELLA BERTOLINI. Vorrei ricordare che, è vero che durante la campagna elettorale si dicono e si promettono molte cose che poi non si fanno e non si mantengono - e direi che questo Governo, in particolare, dimostra di essere il Governo delle bugie e delle falsità, perché non sta tenendo fede a nessuno degli impegni presi con gli elettori -, ma il Presidente Prodi in campagna elettorale, relativamente a questo provvedimento, aveva promesso ai cittadini di introdurre un assegno favore dei nuovi nati dal momento della nascita fino al compimento del diciottesimo anno di età, provvedimento assolutamente demagogico, peraltro irrealizzabile dal punto di vista finanziario, nonché assistenziale.
Noi non arriviamo a tanto, anche se il ministro della famiglia, Rosy Bindi, pochi giorni fa presso una emittente televisiva ha ribadito che il provvedimento in questione entrerà a far parte dell'attuale disegno di legge finanziaria all'esame, ma non abbiamo capito in quale articolo o in quale emendamento: siccome stiamo facendo una finanziaria a stralci, forse lo troveremo la prossima settimana! Chiediamo all'Assemblea di accogliere l'articolo aggiuntivo in esame e di votarlo favorevolmente, dando un segnale finalmente positivo nei confronti dei nuovi nati (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Campa. Ne ha facoltà.
Pag. 13
CESARE CAMPA. Presidente, intervengo per aggiungere la mia firma all'articolo aggiuntivo in esame, che, così come diceva la collega Bertolini, è molto importante e a favore della natalità e della famiglia. Se l'emendamento in questione verrà approvato, si vedrà il comportamento della maggioranza che, a parole è sempre a favore della famiglia, ma nei fatti è contro le famiglie numerose: l'abbiamo visto anche per quanto riguarda le tabelle che ci vengono presentate in questo disegno di legge finanziaria.
Sarebbe soprattutto opportuno e doveroso da parte di tutti il voto favorevole su questo articolo aggiuntivo, perché esso si riferisce proprio ad una precisa promessa elettorale fatta dal Presidente Prodi e dalla sua maggioranza. Noi lo voteremo in maniera convinta e ci auguriamo che anche la sinistra sia coerente nel votare l'emendamento in esame.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Cirielli. Ne ha facoltà.
EDMONDO CIRIELLI. Presidente, colleghi, intervengo solo per sostenere la tesi, ma soprattutto per richiamare ancora l'attenzione dell'Assemblea su questo voto, affinché non sia un semplice voto di routine: il calo demografico e la crisi della nostra società appaiono irreversibili. Abbiamo sentito il ministro Bindi e tanti esponenti della sinistra esprimere valutazioni sconcertate, ma che appaiono false oggi se non vi sarà un voto coerente. Intervengo dunque per richiamare l'attenzione di tutti affinché sia un voto meditato e per sostenerlo personalmente e come gruppo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Fasolino. Ne ha facoltà.
GAETANO FASOLINO. Presidente, desidero anch'io apporre la mia firma all'articolo aggiuntivo in esame. Ritrovandomi in pieno nelle considerazioni svolte dall'onorevole Bertolini, debbo richiamare il centrosinistra a rivolgere una grande attenzione verso questa proposta emendativa, perché, qualora essa venisse bocciata, verrebbe ad essere chiara la volontà della sinistra nei confronti del sostegno alla famiglia. È una volontà sulla quale la sinistra ha fondato molto non solo della campagna elettorale scorsa, ma anche delle critiche che rivolgeva ingiustamente al Governo Berlusconi nella passata legislatura.
PRESIDENTE. La prego di concludere!
GAETANO FASOLINO. Per cui, mi attendo da parte dei deputati della sinistra, al di là dei conti fatti da Visco e da Padoa Schioppa, che votino a favore di questo importante articolo aggiuntivo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Bertolini 4.06, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 502
Votanti 501
Astenuti 1
Maggioranza 251
Hanno votato sì 225
Hanno votato no 276).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Peretti. Ne ha facoltà
ETTORE PERETTI. Signor Presidente, intervengo per illustrare la ratio dell'articolo aggiuntivo a mia firma, diretto a favorire la maternità delle casalinghe che, per gli eventi di parto, hanno riconosciuto la possibilità di detrarre dal bilancio familiare le spese documentate per la collaborazionePag. 14di una domestica o badante due mesi prima e tre mesi dopo il parto.
In Assemblea vi è stata una discussione molto prolungata, anche negli anni passati, per riconoscere il valore ed il ruolo delle casalinghe e si è sempre fatto molto poco. Nell'articolo aggiuntivo in esame vi è un intervento molto concreto e chiedo di votare in suo favore in segno di riconoscimento del valore e del ruolo delle casalinghe.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Capitanio Santolini. Ne ha facoltà.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Signor Presidente, intendo sottolineare che, in Italia, le casalinghe sono più di 8 milioni e, quasi sempre, sono donne che stanno a casa, in quanto hanno un elevato numero di figli. In genere, quando si supera il numero di tre figli, è difficile conciliare i tempi del lavoro ed i tempi della famiglia. Qualcuna vi riesce, altre no, oppure vi riescono perché mobilitano le nonne (e sappiamo quanto sia difficile). Avere un sostegno di una persona quando si hanno tre bambini, di cui due piccoli, e bisogna portarli a scuola e gestire una famiglia (ed in genere, insisto, sono le mamme che hanno molti figli che stanno a casa), mi sembra un segno di civiltà, per consentire a queste donne di mettere al mondo un terzo o un quarto figlio, senza avere l'incubo di come accudire i figli già avuti.
Ricordo, ai colleghi dell'Assemblea, che gli aborti, in Italia, sono in buona parte effettuati da donne sposate che arrivano al terzo o quarto figlio. Si tratterebbe di un altro sistema per aiutare la maternità, così proclamata in Italia, ma nei fatti così poco seguita dalle leggi e dai provvedimenti.
PRESIDENTE. Deve concludere.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Penso che sia veramente un segno di civiltà aiutare queste donne, che forniscono un grandissimo contributo al nostro paese.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Formisano.
ANNA TERESA FORMISANO. Signor Presidente, intervengo per aggiungere la mia firma all'articolo aggiuntivo del collega Peretti 4.07, ma anche per fare due riflessioni.
In Assemblea abbiamo la presidente nazionale dell'associazione casalinghe e mi auguro che, quanto meno, questa battaglia sia «sponsorizzata» da chi rappresenta o dovrebbe rappresentare la categoria a livello nazionale.
Aggiungo una precisazione. Sappiamo tutti che le badanti e le collaboratrici domestiche, nel nostro paese, sono, per lo più, donne provenienti da paesi extracomunitari. Abbiamo compiuto tante battaglie per far emergere questo tipo di lavoro, e per regolarizzarlo, e ritengo che il provvedimento in esame potrebbe rappresentare un valido strumento per far sì che le casalinghe, che necessitano di aiuto in quel periodo particolare della propria vita, potrebbero assumere queste persone in maniera plateale ed aiutare così le donne provenienti dai paesi extracomunitari.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Rossi Gasparrini. Ne ha facoltà.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI. Signor Presidente, annuncio il mio voto contrario all'articolo aggiuntivo in esame. Le casalinghe hanno un accordo con il Governo per realizzare una politica razionale e coerente e, quindi, la necessità che sia messo ordine nei conti pubblici è prioritaria (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è sconcertante che la presidente della Federcasalinghe si sia espressa in questi termini, contraddicendoPag. 15peraltro quanto, nella passata legislatura, veniva a dirci e a chiederci nelle varie audizioni avute nella XI Commissione. Ma chiedo coerenza anche alla collega Cordoni, alla collega Motta e alle colleghe donne che erano con me in quella Commissione nella passata legislatura e che, rispetto alla questione delle casalinghe avevano sollevato con noi una serie di problemi.
Ricordo che la gestione delle casalinghe, obbligate peraltro ad avere una assicurazione con l'INAIL che non consente loro di percepire benefici rispetto a quanto loro versano, era stata fortissimamente criticata allora da parte delle colleghe, ora amiche della presidente Rossi Gasparrini.
La coerenza vorrebbe che almeno questo emendamento, che parzialmente accoglie quanto veniva discusso sino all'anno scorso in XI Commissione, venisse approvato. Mi meraviglierò molto se su questo emendamento non ci sarà un voto coerente da parte delle colleghe Cordoni e Motta.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buontempo. Ne ha facoltà.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, io credo che a noi, come centrodestra, spetti il dovere di riconoscere la grande abilità del centrosinistra di determinare delle trasformazioni genetiche. Abbiamo poc'anzi sentito la collega, nata politicamente per difendere la famiglia e le casalinghe, far precedere il risanamento dei conti dello Stato rispetto ad ogni altra emergenza che riguarda la famiglia. Complimenti alla collega! Complimenti a coloro che hanno questa grande abilità di trasformare anche l'impegno che si prende con gli elettori. Il centrosinistra ha fatto la campagna elettorale denunciando agli italiani che nel caso di vittoria del centrodestra ci sarebbe stata la macelleria sociale. Quando al sindaco di Roma veniva chiesta l'apertura di un asilo nido lui rispondeva: non si può fare perché c'è il Governo di centrodestra.
Tutti questi emendamenti all'articolo 4 riportavano all'attenzione della Camera una serie di provvedimenti su cui tutti concordano quando si va nei dibattiti e nelle tavole rotonde; poi, però, troviamo al riguardo una chiusura assurda da parte del centrosinistra. Questi emendamenti tendevano ad introdurre il concetto di quoziente familiare; infatti, non si possono far pagare le stesse tasse ad una famiglia che ha portatori di handicap ed ha lo stesso reddito di un'altra famiglia che non ha questo problema; non si possono far pagare le stesse tasse ad una famiglia che ha tre giovani disoccupati rispetto a quella che non ce li ha e così via. E non voglio parlare di ciò che ha fatto in modo vergognoso il Presidente del Consiglio, che ha promesso agli italiani un contributo per le nascite per poi rimangiarsi la promessa fatta. Questo vuol dire che si tratta di persone non degne di fede, di bugiardi, di trasformisti, che non potrebbero e non dovrebbero mai rappresentare le istituzioni di una Repubblica democratica.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Forlani. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO FORLANI. Signor Presidente, anch'io vorrei aggiungere la mia firma a questo emendamento perché mi sembra che introduca dei contenuti molto rilevanti sia per incentivare la natalità, che è un valore importante in un paese che, come più volte si è detto, registra un forte decremento demografico da diversi anni, sia per agevolare le famiglie e i bilanci familiari che stentano ad arrivare alla fine del mese e anche, come ricordavano alcuni colleghi, per incentivare l'emersione del lavoro degli extracomunitari, del lavoro casalingo e, quindi, per una maggiore tutela di questi operatori così importanti per le nostre famiglie e per la nostra società.
Anch'io volevo evidenziare la mia sorpresa per la posizione assunta dalla mia collega, appartenente alla Federcasalinghe, di contrarietà a questo emendamento perché penso che il suo accoglimento possa costituire una delle premesse per arrivare ad un sistema ...
PRESIDENTE. La prego, concluda.
ALESSANDRO FORLANI. ...fiscale più equilibrato, da noi più volte sollecitato, che consenta di portare in detrazione anche alcune spese di carattere privato socialmente rilevanti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Paoletti Tangheroni. Ne ha facoltà.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Signor Presidente, vorrei invitare la collega Rossi Gasparrini a riflettere sul fatto che l'articolo aggiuntivo in esame favorisce le casalinghe povere: le casalinghe ricche non ne hanno bisogno, perché hanno sempre la filippina. Ci si rivolge alle casalinghe che, in un certo momento della loro vita, devono essere sostenute perché si trovano in una condizione di povertà.
Collega, riveda la sua posizione: i conti facciamoli rimettere a posto dalle casalinghe ricche, mentre diamo una mano alle casalinghe povere (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Germontani. Ne ha facoltà.
MARIA IDA GERMONTANI. Signor Presidente, sottoscrivo anch'io questo importante articolo aggiuntivo. Il gruppo di Alleanza nazionale ha sempre riconosciuto il grande valore del lavoro e dell'impegno della donna nella famiglia. È un'importante questione di pari opportunità, di libertà di scelta, quella di dedicarsi alla famiglia e di avere dei figli.
Questo articolo aggiuntivo vuole dare una maggiore serenità alle donne che vogliono avere dei figli, quindi, la giusta importanza e valore al nucleo familiare, nucleo fondante della nostra società.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Tassone. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, da qualche giorno stiamo discutendo su emendamenti relativi alla famiglia. Prendiamo atto che non vi è alcuna apertura da parte della maggioranza e del Governo. L'onorevole Rossi Gasparrini ha espresso una posizione, anticipando alcuni provvedimenti per quanto riguarda la famiglia proprio in riferimento alla proposta emendativa Peretti.
Sarebbe stato più logico, opportuno e confacente alla dignità del Parlamento che, su tutta questa problematica, il Governo avesse preso la parola anche ieri per indicare il percorso da seguire e le iniziative da adottare nel prossimo futuro.
Sarebbe il modo migliore anche per rispettare l'impegno ed il lavoro di alcuni parlamentari che stanno sollecitando alcuni provvedimenti in favore della famiglia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato, Consolo. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE CONSOLO. Signor Presidente, desidero sottoscrivere anch'io l'articolo aggiuntivo in esame, facendo mie le considerazioni dei colleghi.
Il Governo si sta prodigando nel promettere e sta negando ciò che può dare. Non mi sembra un buon modo di procedere! Lo ha fatto ieri in riferimento ai portatori di handicap ed oggi sulle famiglie. Non va bene!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Cordoni. Ne ha facoltà.
ELENA EMMA CORDONI. Signor Presidente, intervengo sull'articolo aggiuntivo in esame, sempre che intendiamo discutere sul merito dello stesso, invece di utilizzarlo per portare avanti una strumentalizzazione politica rispetto alla posizione della presidente delle Federcasalinghe, continuando a fare opposizione.
Credo che bisognerebbe leggere tutta la manovra finanziaria per capire quante siano le iniziative a favore delle donne che hanno figli, della famiglia, delle casalinghe,Pag. 17anche con riferimento all'assicurazione infortuni di cui parlava l'onorevole Campa, per poi ragionare sulla proposta emendativa in esame. Vi chiedo di leggerla, prima di intervenire.
L'assistenza ad una donna che aspetta un bambino e partorisce è un problema solo legato alle casalinghe? Tra le casalinghe vi sono signore ricche e signore bisognose, ma vi sembra questa una risposta di merito?
Vi ricordo che il centrosinistra dal 1996 al 2001 avanzò una proposta sulla maternità che fu approvata ed è oggi in vigore. Alle donne in condizione di indigenza, fino a 40, 50 milioni di euro, è stata riconosciuta l'indennità di maternità.
Quindi, non è vero che ci troviamo in una situazione che non prevede risposte in tal senso: infatti, per quanto concerne la tutela delle madri, anche di quelle che non lavorano, abbiamo predisposto un meccanismo che riconosce il valore universale della maternità per le tutte le donne! Con le risorse previste, le donne possono organizzare da sé la propria vita e la propria maternità come meglio credono.
Quando si affronta il tema della maternità, dunque, non è possibile farlo ricorrendo alle categorie della donna casalinga o lavoratrice, poiché è un problema (se rappresenta un problema) universale. Si deve affrontare tale questione, allora, con serietà, e non presentando proposte emendative che dispongono, ad esempio (come il successivo articolo aggiuntivo Peretti 4.07), detrazioni per la collaborazione di badanti due mesi prima e tre mesi dopo il parto.
Non ritengo possibile, infatti, parlare delle casalinghe in termini generici, senza neanche domandarsi perché, di fronte ad una gravidanza ordinaria, una badante dovrebbe servire due mesi prima; caso mai, se si trattasse di una gravidanza a rischio, la gestante avrebbe bisogno di ben altri servizi! Quindi, è un problema che non concerne soltanto i costi ed il fisco, ma deve essere affrontato nel merito.
Se bisogna ragionare sull'entità delle detrazioni previste dal sistema fiscale, vorrei osservare che non si dovrebbe considerare soltanto tale elemento; credo, tuttavia, che i meccanismi che abbiamo predisposto fino ad oggi siano sufficienti. È vero che ciò può essere sicuramente migliorato, ma le proposte dell'opposizione in tale ambito non possono rappresentare la risposta più adatta ai problemi delle casalinghe che aspettano figli, poiché si tratta di una questione che riguarda tutti. Credo che, se ragionassimo di più su altre ipotesi di intervento, forse riusciremmo a trovare risposte appropriate a tale tema (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Verdi).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Lussana. Ne ha facoltà.
CAROLINA LUSSANA. Signor Presidente, chiedo anch'io di apporre la mia firma all'articolo aggiuntivo in esame. Vorrei dare una risposta, inoltre, alle numerose sollecitazioni provenienti dalle deputate sia della maggioranza, sia di opposizione. Vedete, colleghi, questa proposta emendativa forse incide parzialmente e settorialmente rispetto alla questione della tutela della donna, tuttavia essa concerne il tema più ampio e generale della maternità.
Considerazioni più generali, dunque, mi inducono ad esprimere un giudizio piuttosto critico - e mi rivolgo a tutte le colleghe presenti in Assemblea - sul disegno di legge finanziaria al nostro esame: si tratta, infatti, di un provvedimento che tiene in scarsa considerazione le donne! Le donne risultano essere ancora l'anello debole di questa società, e gli aiuti e le detrazioni che avete previsto a favore della famiglia, in particolare delle donne, sono ben poca cosa!
Forse avremmo dovuto avere il coraggio «trasversale» di caratterizzare un po' più al femminile la nostra manovra di bilancio per portarla un po' più dalla parte delle donne! Mi riferisco a tutte le donne, e non solo alle lavoratrici (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)! Certo, vi sono le donne lavoratrici, ed allora, in tal caso, dovremmo veramentePag. 18intervenire attraverso provvedimenti più incisivi in materia di pari opportunità! Vorrei osservare che ci riempiamo tutti la bocca delle belle parole «pari opportunità»; ricordo che, nella passata legislatura, abbiamo addirittura modificato in tal senso l'articolo 51 della Costituzione. Queste pari opportunità, purtroppo, ancora non esistono, perché sono ancora troppo forti le penalizzazioni a sfavore delle donne; potremmo parlare addirittura dell'esistenza di discriminazioni delle donne lavoratrici! Ciò avviene perché non è facile conciliare l'attività di madre, quella di moglie ed il lavoro di cura con un'attività professionale! Dobbiamo prendere atto di ciò, dunque, ed adottare misure serie e concrete in tema di conciliazione del lavoro con la cura della famiglia.
Ribadisco che è quanto è previsto nel disegno di legge finanziaria in esame è poca cosa! È stato tanto sbandierato il fondo per la costituzione di asili nido, tuttavia vorrei ricordare che si tratta di una misura che anche noi avevamo varato; ma voi, chiaramente, vi assumete la paternità di tale scelta, disconoscendo la politica di servizi a favore delle donne avviata dal centrodestra!
Allora, se vogliamo proprio parlare di tale argomento, vorrei evidenziare che se, da una parte, è prevista la tutela della maternità delle donne lavoratrici (la quale è perfettamente connessa al concetto di pari opportunità), dobbiamo altresì occuparci di un ulteriore aspetto, vale a dire la situazione delle casalinghe. Le donne casalinghe, infatti, si trovano effettivamente in una condizione ancora più penalizzante rispetto alle donne che lavorano.
Chi sono le casalinghe? Sono quelle donne che, tante volte, rinunciano a svolgere un'attività professionale per dedicarsi pienamente al lavoro di cura della famiglia. Purtroppo, non abbiamo ancora avuto il coraggio di riconoscere tale lavoro di cura e di assegnargli un valore economico; eppure, si tratta di un'attività fondamentale ed importante!
Vedete, colleghi, vorrei osservare che la donna lavoratrice, quando gode del congedo per maternità, proprio per il fatto di percepire uno stipendio può permettersi di pagare una badante, o comunque qualcuno che aiuti in casa. Non è facile, anche senza una gravidanza a rischio, occuparsi dei mestieri di casa che, come sappiamo, sono faticosi. Mentre una donna lavoratrice ha la possibilità di avere un aiuto in casa per un certo periodo, la casalinga, soprattutto nel caso di famiglia monoreddito, tante volte non ha tale possibilità. L'articolo aggiuntivo Peretti 4.07 tende, quindi, a favorire una categoria sociale debole e fortemente penalizzata che, pertanto, deve essere aiutata.
La previsione contenuta in tale proposta emendativa, che poteva essere perfezionata nel merito, può sembrare poca cosa, ma essa rappresenta comunque un primo passo fondamentale per affrontare tale tematica. Conseguentemente, invito le colleghe a sostenere questo articolo aggiuntivo e a mostrare più coraggio per una politica, anche finanziaria, a favore e dalla parte delle donne (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord Padania e Forza Italia ).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI (ore 11,30)
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Santelli. Ne ha facoltà.
JOLE SANTELLI. Signor Presidente, chiedo innanzitutto di apporre anche la mia firma sull'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
A convincermi della bontà di questa proposta emendativa sono state le parole espresse dalla collega Rossi Gasparrini, la quale ha affermato di condividerne il contenuto aggiungendo, però, che le finalità che essa vuole raggiungere saranno soddisfatte dal Governo nel quadro di un intervento più generale. Conseguentemente, per il momento tale proposta emendativa non può essere accolta. Ciò detto, noi dobbiamo spiegare alle casalinghe italiane che il Governo e la sua maggioranza non sono d'accordo su talePag. 19proposta emendativa perché, pur ritenuta giusta per le finalità che intende perseguire, essa proviene dall'opposizione. Grazie, signori della maggioranza! Lo spiegheremo agli italiani (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Lega Nord Padania)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, il silenzio tombale del Governo, la fragilità delle argomentazioni con cui la collega Cordoni poc'anzi ha cercato, sul versante della sinistra, di difendere l'indifendibile e lo sprezzante commento, che a mia volta non voglio commentare, della collega Rossi Gasparrini, che asciuttamente si è limitata a dire che prima vengono le esigenze del risanamento dei conti pubblici, mi convincono, se pure avessi avuto qualche remora, a chiedere di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo in esame e a votare a favore dello stesso (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Forza Italia).
L'articolo aggiuntivo Peretti 4.07 non aspetta provvedimenti generali che non verranno mai adottati, ma cerca di affrontare concretamente un problema mettendosi al crocevia di varie esigenze. In primo luogo, vi è quella di consentire alla casalinga di poter essere tale, cioè di poter svolgere questo importantissimo lavoro. In secondo luogo, vi é quella di fare emergere il lavoro nero che purtroppo esiste largamente in questo settore. In terzo luogo, vi è quella di creare maggiori incentivi allo svolgimento di un importante lavoro sociale per coloro che lo cercano. L'articolo aggiuntivo in esame va proprio incontro a questa pluralità di esigenze. Sfidiamo la sinistra, pertanto, ad intervenire oggi, senza rimandare a tempi che non verranno mai, per soddisfare tali esigenze.
In conclusione, invito i colleghi a votare a favore dell'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Dato. Ne ha facoltà.
CINZIA DATO. Signor Presidente, colleghi, credo che qui ci esprimiamo tutti in buona fede, tuttavia vorrei che ci intendessimo.
Prima di tutto, questo disegno di legge finanziaria, a mio avviso, fa molte buone cose per le donne (Commenti). A questo proposito, desidero ricordare soltanto l'impegno assunto in ordine agli asili nido e all'occupazione femminile. Desidero, inoltre, sfatare un altro mito sulla donna. A mio parere, la donna che fa figli sta a casa perché non dispone dei necessari servizi pubblici (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Verdi e Rifondazione Comunista-Sinistra Europea ). A tale riguardo, dai dati relativi a tutti i paesi emerge che la misura più efficace per rendere libera la donna che vuole avere figli è quella di consentirle di lavorare. In relazione a ciò questa finanziaria propone, per la prima volta, misure efficaci.
C'è un ultimo aspetto che vorrei ricordarvi...
PRESIDENTE. La invito a concludere!
CINZIA DATO. Questa deducibilità fiscale riguarda le donne che possono pagarsi la badante, non quelle che non se la possono permettere!
Infine, la vostra legge Bossi-Fini, impedisce di mettere in regola le badanti: vogliamo cominciare con il rimuoverla (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Verdi)!
Non cambiamo le pari opportunità in pari opportunismi. Vi prego: non fa onore a nessuno (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Verdi, La Rosa nel Pugno e Comunisti Italiani)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Perina. Ne ha facoltà.
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FLAVIA PERINA. Vorrei fare due osservazioni. Innanzitutto, sottoscrivo l'emendamento in questione. In secondo luogo, sono davvero scandalizzata per ciò che ho sentito affermare dai banchi della sinistra, per cui si tende ancora ad effettuare, nel 2006, una distinzione ideologica tra il lavoro all'interno delle mura di casa e quello fuori dalle stesse. Come sta emergendo dalle espressioni della sinistra in questa sede, voi rifiutate di accettare l'idea che possano essere adottati provvedimenti specifici per le donne che scelgono di lavorare tra le mura domestiche, come se si trattasse di una categoria di persone di serie B, rispetto a chi lavora in fabbrica, in ufficio o in banca. Questo, a nostro avviso, è inaccettabile (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro))!
Dopodiché, vi pongo anche un interrogativo rispetto alla qualità di questo dibattito. Questa maggioranza ci ripete da giorni, mentre stiamo qui a discutere sulla finanziaria, che è possibile un dialogo e un confronto. Tuttavia, se non si riesce ad avere un dialogo, un confronto onesto, non ideologico su una misura che dà un aiuto dentro casa alle donne incinte, vorrei sapere su che cosa possiamo avere un dibattito e un confronto (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Santanchè. Ne ha facoltà.
DANIELA GARNERO SANTANCHÈ. Intervengo, intanto, per aggiungere la mia firma a questa proposta emendativa, ma anche per muovere una osservazione alle colleghe del centrosinistra: mi piacerebbe che ci fosse più onestà intellettuale in questo Parlamento. Per sostenere, infatti, che in questa finanziaria vi sono misure a favore delle donne, ci vuole grande coraggio!
In questa finanziaria, purtroppo, non c'è niente per le donne e mi stupisce ancora di più sentire la collega Cinzia Dato che dà le colpe a una buonissima legge come la Bossi-Fini, la quale non è vero che non permette di regolarizzare le badanti ma, semplicemente, contiene quale suo pilastro nel suo disposto, il connubio permesso di soggiorno-contratto di lavoro (Commenti dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Comunisti Italiani).
Mi stupisce che la nostra collega Cinzia Dato affermi che la legge Bossi-Fini non aiuta le donne: non aiutiamo i clandestini, non li vogliamo consegnare al lavoro nero, ma vogliamo dare agli immigrati la giusta dignità di avere un posto di lavoro per poter mantenere una casa e una famiglia (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Provera. Ne ha facoltà.
MARILDE PROVERA. Signor Presidente, sarò telegrafica: questo è un emendamento ipocrita! Mi richiamo all'intervento dell'onorevole Cordoni, che offriva invece un quadro generale del problema di come dovrebbe essere effettivamente affrontato al fine di aiutare tutte le donne, non solo quelle ricche, che si possono permettere di pagare la badante, ma anche tutte coloro che vogliono mettere in regola le badanti, facendo in modo che, oltre a potersele pagare le possano anche regolarizzare, un fatto che, grazie a voi, oggi, non è possibile (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Verdi)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Cirielli. Ne ha facoltà.
EDMONDO CIRIELLI. Signor Presidente, ritengo che l'onorevole Dato non si sia accorta che fa parte della maggioranza: parla ancora con quell'atteggiamento propagandistico tipico della sinistra parolaia, senza rendersi conto che, sebbene per pochi voti - anche su questo si dovrà ancora effettuare la dovuta verifica -Pag. 21attualmente il centrosinistra governa. Quindi, le cose giuste che ha detto relativamente alla situazione delle donne e alla mancanza dei servizi questa maggioranza non le deve dire: le deve fare! Ha detto bene la mia collega Garnero Santanchè sul fatto che questa finanziaria non contiene niente a favore non solo delle donne, ma anche dei bambini, degli stranieri e degli italiani: solo danni per tutti!
Volevo aggiungere, in conclusione, che la legge Bossi-Fini è l'unica legge in materia di extracomunitari che ha consentito centinaia di migliaia di regolarizzazioni proprio sul fronte dei lavoratori, ma che, attualmente, viene bloccata proprio da chi governa e impedisce quasi a 50 mila badanti di essere regolarmente presenti nel territorio dello Stato.
PRESIDENTE. La prego...
EDMONDO CIRIELLI. Certo, la sinistra immagina soltanto di aumentare l'immigrazione clandestina e si preoccupa probabilmente di più dei fenomeni assolutamente di facciata, che nulla hanno a che vedere con il progresso della nazione (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Forza Italia).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Giovanardi. Ne ha facoltà.
CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, vorrei sottolineare un elemento importante che è emerso dall'intervento della collega Dato. Al di là degli emendamenti e degli articoli, perché prima delle scelte legislative vengono le scelte culturali, la collega ci ha spiegato che una donna che fa la scelta esistenziale di non avere un lavoro dipendente o professionale esterno, volendosi dedicare alla famiglia, se non altro, per un periodo della sua vita, solo per questo deve essere discriminata. Infatti, nella sua visione, quello che una volta era un pregiudizio verso la donna che lavorava, si ribalta verso la donna che, invece, fa una scelta di libertà, ossia quella di dedicarsi al lavoro casalingo, che è una forma di lavoro, che ha una sua dignità, nella libertà di scelta della donna, in funzione della famiglia, anche dell'impresa familiare, in determinati periodi della vita.
PRESIDENTE. La prego...
CARLO GIOVANARDI. Questa realtà discriminatoria, che, prima dal punto di vista culturale e poi politico, squalifica l'apporto che la donna può dare all'interno della vita familiare e in quella funzione fondamentale che è la crescita dei figli, certamente condanna il nostro paese alla crisi della famiglia e al crollo demografico, perché viene svilito proprio quel ruolo e quell'apporto che è fondamentale per il futuro della nostra famiglia (Applausi dei deputati dei gruppi UDC (Unione dei Democratici di Sinistra e dei Democratici di Centro) e Forza Italia).
PRESIDENTE. Saluto gli studenti della scuola elementare Camillo Monaco di Oria (Brindisi), che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Carlucci. Ne ha facoltà.
GABRIELLA CARLUCCI. Signor Presidente, chiedo di apporre la mia firma a questo articolo aggiuntivo.
Vorrei dire alle colleghe della sinistra - vorrei anche che tutti gli italiani che in questo momento ci stanno sentendo lo capiscano bene -, che questa proposta emendativa non è per le signore ricche che già hanno la badante a casa, perché, essendo ricche, hanno appunto la badante a casa! Quindi, si va contro le famiglie povere, le casalinghe povere (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Lega Nord Padania)! Voi lo dovete dire! Gli italiani devono sapere che siete degli ipocriti (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Lega Nord Padania - Vivi commenti dei deputati dei gruppi Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Verdi),Pag. 22perché state andando contro le famiglie che non hanno la badante a casa in questo momento! Vergognatevi di questo! E sono contenta di sentire la collega Cordoni che dice che la maternità travalica le classi sociali. Benissimo! Allora, approvate questo articolo aggiuntivo (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Lega Nord Padania)!
PRESIDENTE Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Mazzoni. Ne ha facoltà.
ERMINIA MAZZONI. Signor Presidente, devo dire con soddisfazione che, forse, il mio intervento è stato assorbito dagli ultimi interventi di alcuni colleghi, perché un dato fondamentale che emerge in quest'Assemblea è che, purtroppo, c'è poca speranza per le politiche delle pari opportunità, le politiche femminili e gli interventi a favore del lavoro domestico. Infatti, purtroppo, sono ancora argomenti affidati ad una fetta ristretta delle rappresentanti istituzionali.
In quest'aula, oggi, su questo articolo aggiuntivo, c'è stato il protagonismo delle colleghe donne: salvo qualche rara eccezione, hanno parlato solo le donne, con l'aggiunta che molte di noi si sono rivolte solo alle colleghe donne.
Questo è un problema sociale, è un problema di tutti. I colleghi che sono qui presenti, che rappresentano la maggioranza e che sono quelli che hanno la possibilità di incidere su queste tematiche...
PRESIDENTE. La prego...
ERMINIA MAZZONI. ..., perché sono i numeri che fanno il risultato, invece di urlare, potrebbero dire cosa ne pensano!
Potrebbero raccontare alla società italiana cosa significa creare una società a dimensione di famiglia, a dimensione di donna, che veramente garantisca le pari opportunità.
Vorrei fare un ultimo riferimento con riguardo all'intervento della collega Cinzia Dato, della quale apprezzo la serietà. Ha detto una cosa non corretta perché proprio la detraibilità e la deducibilità delle spese per le badanti rappresentano una risposta alla carenza di servizi che la nostra società ancora oggi offre alla donna che vuole emanciparsi e lavorare fuori dalla famiglia (Applausi dei deputati dei gruppi UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Castellani. Ne ha facoltà.
CARLA CASTELLANI. Signor Presidente, innanzitutto chiedo di sottoscrivere la proposta emendativa in esame. Vorrei ricollegarmi all'intervento della collega Dato per ricordarle alcune cose. La prima finanziaria del centrodestra stanziò 70 milioni di euro per gli asili aziendali. Tale misura ebbe un successo enorme, tant'è che nella finanziaria dell'anno successivo furono stanziati 300 milioni di euro per la stessa finalità: si trattava di asili aziendali aperti anche al territorio. Ricordo alla collega Dato che quattro regioni del centrosinistra fecero ricorso al Consiglio di Stato perché ritenevano incostituzionale da parte dello Stato finalizzare risorse a tematiche sociali. Chiedo alla collega Dato di informarsi su come le suddette regioni di centrosinistra abbiano utilizzato tali risorse: se per fare o meno gli asili nido di cui oggi questa maggioranza si vanta (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Forza Italia).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Cioffi. Ne ha facoltà.
SANDRA CIOFFI. Signor Presidente, qui non si tratta di fare categorie tra donne manager, donne casalinghe o donne, qui si tratta di lavorare per tutte le donne italiane (Applausi dei deputati dei gruppi Popolari-Udeur e La Rosa nel Pugno)!Pag. 23Questa finanziaria - grazie alle proposte di tutte le donne, anche della Casa delle libertà, alle quali chiedo di lavorare insieme per il futuro - tiene presente le esigenze delle donne (Commenti dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale). La prima di tali esigenze è la conciliazione tra i tempi di lavoro e i tempi della vita. Si tratta di pensare ad un paese che tenga sempre più conto, nel futuro, di tutte le donne che fanno grandi sacrifici e che metta in condizione queste ultime di scegliere. È su questo che si gioca la nostra scommessa. È su questo che noi donne del centrosinistra siamo impegnate. È su questo che noi donne chiediamo anche alle altre amiche di confrontarci per riuscire a creare un paese normale, un paese dove le donne possano essere messe in condizione di scegliere (Applausi dei deputati dei gruppi Popolari-Udeur, L'Ulivo e La Rosa nel Pugno).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Zanotti. Ne ha facoltà.
KATIA ZANOTTI. Signor Presidente, se l'Assemblea me lo consente, vorrei abbassare i toni in ragione del rispetto che dobbiamo alle donne italiane (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
Onorevole Giovanardi, devo dirle, spero con l'accordo di tutte le colleghe, che le donne da tempo hanno superato la contrapposizione fra quelle che lavorano e quelle che fanno un'altra scelta, ad esempio quella di stare a casa. Penso che esista una libertà di scelta per ognuna ed ognuno che va riconosciuta e sostenuta. Parliamo, quindi, di diritti.
Vorrei ragionare con un po' di serietà, e lo chiedo alle colleghe del centrodestra, per evitare frasi roboanti che, in realtà, fingono di dare una mano alle donne. Con molta serietà, volete spiegarmi a cosa serve una badante - lo dico tra virgolette - due mesi prima e tre mesi dopo? Chi ha vissuto la maternità sa che c'è un problema profondo di sostegno.
PRESIDENTE. Onorevole Zanotti...
KATIA ZANOTTI. Chiedo scusa, Presidente, ha ragione l'onorevole Dato: ciò vuol dire riconoscimento, attraverso una rete di servizi, dei supporti che arrivino davvero in modo concreto alle donne.
GUIDO DUSSIN. Tempo!
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zanotti...
KATIA ZANOTTI. Chiedo scusa, tre mesi sono solo un modo per dire che facciamo finta, ma sappiamo che non si risolve niente (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Ippolito. Ne ha facoltà.
IDA D'IPPOLITO VITALE. Signor Presidente, nel manifestare la mia volontà di sottoscrivere l'emendamento al nostro esame, mi sia consentito fare alcune sottolineature. Intanto, non posso lasciar passare inosservato, ma devo certamente stigmatizzare, quanto ho ascoltato dalle colleghe della sinistra negli interventi che si sono succeduti.
Intanto, mi pare che una certa sinistra non rifugga mai da una tentazione antica, da un'arroganza intellettuale che le consente, ad ogni piè sospinto, di giudicare gli altri, sicché quella accusa di ipocrisia all'emendamento che stiamo analizzando con serietà non credo si possa accettare, ancor più in un'aula come quella che oggi noi occupiamo.
Si tratta di un pregiudizio e di una impostazione culturale pauperista che mi sembra introduca nuove e pesanti discriminazioni.
PRESIDENTE. Onorevole, la prego di concludere...
IDA D'IPPOLITO VITALE. Mi sembra - e mi avvio alla conclusione, Presidente -, che ci sia...
Pag. 24PRESIDENTE. Temo che debba concludere.
IDA D'IPPOLITO VITALE. ...una sorta di pregiudizio culturale, che non tiene conto proprio della limitatezza del tempo della esenzione prevista a vantaggio di donne che sono in un momento di particolare bisogno.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Peretti 4.07, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 485
Votanti 484
Astenuti 1
Maggioranza 243
Hanno votato sì 217
Hanno votato no 267).