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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Posizione del ministro per le politiche per la famiglia sul riconoscimento pubblico delle coppie omosessuali - n. 3-00541)
PRESIDENTE. L'onorevole Pini ha facoltà di illustrare l'interrogazione Maroni n. 3-00541 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10), di cui è cofirmatario.
GIANLUCA PINI. Signor ministro, apprendiamo dagli organi di stampa e, a questo punto, anche da comunicazioni ufficiali dell'Esecutivo che vi è la volontà, da parte di questo Governo e di questa maggioranza, di procedere con un disegno di legge finalizzato alla realizzazione dei cosiddetti PACS. Stante che la Lega ritiene questo disegno di legge irragionevole e privo di una logica giuridica, le chiediamo di rispondere ad un quesito molto semplice: se, di fatto, lei vuole equiparare queste relazioni anche di carattere omosessuale alla famiglia tradizionale.
Questo perché abbiamo il timore, da dichiarazioni fatte soprattutto dall'estrema sinistra, che poi la deriva porti sostanzialmente all'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, oppure all'introduzione eventuale di pratiche e tecniche di procreazione assistita all'interno di queste coppie. Grazie.
PRESIDENTE. Il ministro per le politiche per la famiglia, Rosy Bindi, ha facoltà di rispondere.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Signor Presidente, il Governo è impegnato a dare attuazione al proprio programma che sul tema in oggetto si esprime in maniera molto chiara.
Il Governo proporrà il riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto.
Al fine di definire natura e qualità di una unione di fatto, non è dirimente il genere dei conviventi, né il loro orientamento sessuale. Va considerato piuttosto, quale criterio qualificante, il sistema di relazioni, sentimentali, assistenziali e di solidarietà, la loro stabilità, e volontarietà.
Siamo impegnati ad attuare questo punto del nostro programma, il che significa che non abbiamo alcuna intenzione di proporre un disegno di legge incostituzionale, che cioè non riconosca il plusvalore che la nostra Carta costituzionale attribuisce alla famiglia fondata sul matrimonio all'articolo 29.
Non abbiamo intenzione di riconoscere le unioni di fatto in quanto tali, ma i diritti delle persone che ne fanno parte, attraverso un sistema giuridico essenziale, che non equipari queste unioni di fatto alla famiglia, ma che d'altra parte non neghi alle persone che ne fanno parte quei diritti fondamentali ai quali ci richiama all'articolo 2 della Costituzione, che estende la garanzia dei diritti inviolabili Pag. 62della persona, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali, così come richiede che siano adempiuti i doveri inderogabili di solidarietà.
In relazione a tale situazione noi intendiamo naturalmente proporre una legislazione che non intende assolutamente discriminare l'orientamento sessuale delle persone che fanno parte delle unioni di fatto, perché ciò sarebbe altrettanto incostituzionale, in quanto la nostra Costituzione ci vieta di discriminare per la tutela dei diritti inviolabili della persona umana qualunque persona.
Diverso è quanto lei riferisce in relazione ai rapporti con i figli, con la generazione.
È evidente che i bambini hanno diritto ad avere un padre e una madre.
Il disegno di legge che il Consiglio dei ministri intenderà proporre alla decisione del Parlamento (sia maggioranza che opposizione, perché su queste materie non ci sono maggioranze precostituite, è il Parlamento che si esprime, auspicando peraltro che nel nostro Paese non si realizzi mai il bipolarismo etico) su questa materia non prevederà, per quello che riguarda i figli, né forme di adozione, né forme surrettizie di ricorso a pratiche di fecondazione assistita.
Penso quindi che l'interrogante possa ritenersi tranquillo su questo punto. Vorremmo essere altrettanto tranquilli che nessuno intende discriminare le persone per l'orientamento sessuale.
PRESIDENTE. L'onorevole Pini ha facoltà di replicare.
GIANLUCA PINI. Ministro, le assicuro che da parte della Lega non vi è nessuna, ma proprio nessuna intenzione di discriminare le persone per quello che riguarda i loro orientamenti sessuali. Ognuno è libero di fare le proprie scelte.
Nessuno invece deve essere libero di scardinare sostanzialmente la base della società, cioè la famiglia. Quindi, rispetto alla sua risposta, noi non possiamo dirci assolutamente contenti, assolutamente soddisfatti.
Siamo anzi un po' preoccupati, più che altro perché, oltre a conoscere il suo pensiero, a questo punto, vorremmo sapere cosa ne pensa la estrema sinistra di questa sua risposta, visto che sta imponendo pesantemente all'agenda politica la questione del riconoscimento delle coppie omosessuali come coppie di fatto, questo sta facendo. Leggo le dichiarazioni più disparate, all'interno della maggioranza. Lei oggi ci dà una risposta, ma io temo (vedo ad esempio l'onorevole Grillini in aula) di leggere fra mezz'ora magari qualche dichiarazione all'Ansa che la smentisce.
Quindi, non soltanto non possiamo ritenerci soddisfatti della sua risposta, ma siamo anche fortemente preoccupati. Infatti, negli altri paesi che hanno adottato la deriva del riconoscimento delle coppie omosessuali è stato compiuto il passo successivo che lei invece ha assicurato non avverrà mai. Forse non avverrà in questo frangente, ma la questione dirimente è proprio questa: se intendete riconoscere legalmente, ed in qualche modo equiparare, le unioni omosessuali alle unioni di fatto, è scontato che accada quanto avvenuto in alcune democrazie deboli, dove il passaggio successivo è stato quello di concedere l'adozione di bambini a coppie omosessuali. Non solo il Cardinale Ruini, ma anche la comunità scientifica più volte ha fatto presente quanto sia pericoloso (I deputati Grillini e De Simone espongono cartelli raffiguranti un triangolo rosa rovesciato)...
FEDERICO BRICOLO. Signor Presidente, espongono dei cartelli!
PRESIDENTE. Prego gli onorevoli Grillini e De Simone di ritirare i cartelli. Sanno benissimo che non li possono esporre.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente, purtroppo ... Cosa vuole, ognuno esprime le ragioni che ha! Se queste sono le sole ragioni del centrosinistra, non so cosa farci!
Pag. 63PRESIDENTE. Si rivolga al Presidente....
GIANLUCA PINI. Signor Presidente, infatti mi sono rivolto a lei.
PRESIDENTE. Bene...
GIANLUCA PINI. Un attimo, signor Presidente ...
PRESIDENTE. Onorevole Pini, il suo tempo è già esaurito.
GIANLUCA PINI. Concludo richiamando la pericolosità e la preoccupazione della Lega per il fatto che tale deriva possa prendere avvio immediatamente dopo l'approvazione del progetto di legge. Di tale progetto, peraltro, non si conoscono ancora i contenuti, che non sono stati illustrati dal ministro in maniera dettagliata (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord Padania, Forza Italia e Alleanza Nazionale).