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Informativa urgente del Governo sui tragici fatti di Catania e sulle misure per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Rende all'Assemblea l'informativa all'ordine del giorno (vedi resoconto stenografico pag. 1).
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (Ulivo). Nell'esprimere sentimenti di sincero cordoglio ai familiari dell'ispettore capo Filippo Raciti, rileva l'inefficacia delle misure di prevenzione e contrasto della violenza negli stadi adottate nella scorsa legislatura; manifestata inoltre condivisione per i provvedimenti preannunziati dal ministro dell'interno, ritiene che al fine di contrastare il sempre più diffuso fenomeno del disagio giovanile sia essenziale la funzione educativa svolta dalla famiglia. Sottolinea infine la necessità di promuovere interventi volti a superare il profondo malessere che contraddistingue le aree più degradate delle città siciliane ed, in particolare, di Catania.
MARIO PESCANTE (FI). Manifesta apprezzamento per la ferma e determinata posizione assunta dal ministro dell'interno al fine di contrastare il grave fenomeno della violenza negli stadi, giudicando condivisibili le misure che il Governo si appresta ad adottare. Rilevato tuttavia che gli incidenti più gravi avvengono al di fuori degli stadi e che le azioni più violente sono imputabili a vere e proprie bande criminali, che compiono aggressioni sistematiche e premeditate alle forze di polizia, sottolinea l'assoluta necessità di varare disposizioni specifiche che sanzionino i reati di violenza in occasione di manifestazioni sportive e rendano certa la pena; preannunzia a tal fine la presentazione di una apposita proposta di legge.
BASILIO CATANOSO (AN). Nel sottolineare la necessità di comminare pene certe a chi commette atti di violenza negli stadi, stigmatizza le reiterate deroghe all'applicazione della cosiddetta legge Pisanu. Auspica inoltre una chiara individuazione delle responsabilità nella gestione degli eventi calcistici, in particolare delle competenze da attribuire alle società sportive.
GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Nell'esprimere sentimenti di sincero e profondo cordoglio per la morte dell'ispettore capo Raciti, giudica assolutamente non condivisibili le dichiarazioni rese dal presidente della Lega calcio; giudica peraltro opportuno colpire duramente i gruppi diPag. VIpotere organizzati che condizionano e controllano le tifoserie, nelle quali si riflettono semplicemente le inquietudini, i disagi e le contraddizioni della società; auspica pertanto che nell'azione di contrasto del fenomeno della violenza negli stadi si coinvolgano non solo le società, ma anche i responsabili delle tifoserie.
LUCIANO CIOCCHETTI (UDC). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, sentimenti di cordoglio per la morte dell'ispettore capo Raciti e di solidarietà alle forze dell'ordine, sollecita un'applicazione rigorosa delle leggi vigenti, al fine di interrompere l'inaccettabile legame tra le società sportive e le frange più estreme delle tifoserie, prevedendo soprattutto pene certe per chi si renda responsabile di atti di violenza negli stadi.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Nel ritenere che la normativa vigente sia insufficiente a garantire la sicurezza degli stadi, lamenta, tra l'altro, il fatto che la possibilità di introdurre oggetti pericolosi espone le forze dell'ordine a gravi rischi. Invita, quindi, il Governo a seguire l'esempio di altri paesi europei intervenendo sul versante della prevenzione e non solo della repressione.
FELICE BELISARIO (IdV). Espresso il cordoglio del suo gruppo ai familiari dell'ispettore capo Raciti, sollecita il Governo a valutare con attenzione le attività e le responsabilità del CONI ed a garantire la rigorosa applicazione delle leggi vigenti in tema di sicurezza negli stadi.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Nell'esprimere sentimenti di cordoglio per la morte dell'ispettore capo Raciti, sottolinea la necessità che il Governo operi con rigore per accertare la verità, senza tuttavia ricorrere all'adozione di misure speciali. Nel ritenere, infatti, che il fenomeno della violenza negli stadi sia legato a forme di strumentalizzazione politica, nonché alla criminalità organizzata, sottolinea che solo lo scrupoloso rispetto delle leggi vigenti consenta di contrastarlo in tutte le sue implicazioni. Prospettata, infine, l'opportunità di svolgere un'indagine conoscitiva sul predetto fenomeno, ritiene inaccettabili le ragioni per le quali l'incontro di calcio Catania-Palermo si è svolto in orario serale anziché diurno.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Nel manifestare, a nome della sua parte politica, cordoglio ai familiari dell'ispettore capo Raciti e solidarietà alle forze dell'ordine, sottolinea la necessità di adottare misure punitive nei confronti di tifoserie violente e società colluse; richiama inoltre le responsabilità imputabili alle autorità locali dimostratesi inadeguate a garantire l'ordine pubblico in occasione dell'incontro di calcio Catania-Palermo, ove è emersa peraltro una preoccupante contiguità tra gruppi ultras e criminalità organizzata.
TOMMASO PELLEGRINO (Verdi). Nel manifestare ferma condanna per i tragici fatti di Catania e sentimenti di cordoglio per la morte dell'ispettore capo Raciti, sottolinea la necessità di recuperare il valore educativo e sociale dello sport; ritiene, infatti, che la cultura della legalità debba innanzitutto partire dalla scuola e dalle istituzioni che governano il mondo del calcio. Rileva, altresì, l'opportunità che l'Esecutivo adotti misure idonee a rompere gli inaccettabili legami tra le frange più estreme delle tifoserie e le società calcistiche, che contribuiscono ad alimentare un clima di violenza negli stadi.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). Nell'esprimere sentimenti di cordoglio per la morte dell'ispettore capo Raciti, rileva che, anche a causa del ripetersi di episodi di intolleranza e litigiosità, si sta verificando una progressiva riduzione della presenza degli spettatori negli stadi, ove deve essere garantito il pieno rispetto della normativa vigente, che potrà eventualmente essere resa ancor più rigorosa; nell'auspicare pertanto la conclusione di un autentico patto istituzionale tra tutti i soggetti interessati, esprime, a nome del suo gruppo, condivisione per le misurePag. VIIpreannunziate dal ministro dell'interno e gratitudine alle forze dell'ordine per l'impegno e la professionalità mostrata.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Nel giudicare opportune le misure che il Governo intende adottare per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi, sottolinea la necessità di garantire una rigorosa applicazione della vigente normativa, segnatamente allo scopo di fare emergere le dinamiche omertose e le conseguenti forme di copertura delle azioni violente poste in essere dalle frange più estreme delle tifoserie.
GIACOMO BEZZI (Misto-Min.ling.). Sottolinea le forti incongruenze che connotano il mondo del calcio, che ritiene eccessivamente politicizzato e nel quale prevalgono gli interessi di carattere economico su quelli prettamente sportivi.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Nell'esprimere sentimenti di profondo cordoglio per i tragici fatti di Catania e per la morte dell'ispettore capo Raciti ritiene che il Governo debba prioritariamente occuparsi della messa in sicurezza degli impianti sportivi e contestualmente avviare efficaci politiche educative, al fine di contrastare le numerose forme di violenza che investono, in particolare, le generazioni più giovani.
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 12,05, è ripresa alle 15,05.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI